Incontenibile. La Roma di Luis Enrique spazza via l’Inter rifilandogli quattro gol e avvicinandola in classifica. E chissà che mercoledì, nel recupero con il Catania, non ci sia il sorpasso. Un match a tinte giallorosse quello dell’Olimpico con l’Inter mai in partita e che per la seconda volta in quattro giorni, dopo la sfida con il Palermo di mercoledì, subisce un poker di reti. Sembra essere finito, o quantomeno aver rallentato, la propria marcia la formazione di Ranieri che dopo la grande rincorsa culminata con la vittoria nel derby sembra aver perso un po’ di smalto. Al contrario della Roma che reagisce nel migliore dei modi alle ultime due uscite, incolore, con Bologna e Cagliari.
In vetrina il giovane Borini, autore della doppietta che ha permesso di chiudere con largo anticipo la sfida. Un giocatore che sta crescendo a vista d’occhio e che potrebbe rivelarsi importantissimo in vista del finale di stagione e che può permettere ad Osvaldo di recuperare senza forzare i tempi. In rete anche Juan e Bojan, quest’ultimo spesso criticato e che ha cominciato dalla panchina ma che nel finale ha messo il sigillo ad una partita vinta senza particolari affanni.
Luis Enrique schiera i suoi con il consueto 4-3-3 dovendo rinunciare ad Osvaldo ma potendo contare su De Rossi. Davanti a Stekelenburg linea a quattro con Taddei e Josè Angel laterali, Heinze e Juan in mezzo. In mezzo al campo ci sono Gago, De Rossi e Pjanic con Totti, Lamela e Borini ad offendere. Dall’altra parte Ranieri ha qualche problema a centrocampo, come ad esempio l’assenza di Sneijder, e proprio per questo fa esordire sin dall’inizio l’ultimo arrivato Palombo. Davanti a Julio Cesar linea a quattro con Maicon e Nagatomo esterni, Lucio e Samuel centrali. In mezzo al campo al già citato Palombo si aggiunge Cambiasso, con Zanetti e Obi esterni. In avanti spazio a Pazzini e Milito.
Che la partita sia in mano ai giallorossi lo si capisce sin da subito, grazie anche ad un atteggiamento molto propositivo. Di contro l’Inter invece si difende, o prova a farlo. Al 13’ il primo gol: sugli sviluppi di un calcio d’angolo è Juan, di testa, ad insaccare. L’Inter non riesce a pungere, mentre la Roma appare molto determinata a caccia del 2-0. Che arriva, puntualmente, al 41’: Pjanic innesca Borini sull’out di sinistra, l’attaccante di casa rientra sul destro superando Samuel e battendo Julio Cesar. Primo tempo che si chiude su un meritato 2-0 per la Roma.
Nonostante i suoi siano sotto di due gol Ranieri, oltre ad inserire Cordoba per Samuel, toglie una punta, Pazzini, inserendo un centrocampista, Poli. Mosse strane per pensare di recuperare una partita che ricomincia malissimo per i nerazzurri: è il 3’ infatti quando Borini parte sul filo del fuorigioco e supera Julio Cesar. L’Inter è in totale confusione, la Roma invece è padrona del campo. Faraoni rileva Maicon tra i milanesi mentre dall’altro lato Luis Enrique lascia spazio a Simplicio che rileva Gago, Bojan che subentra a Lamela e il giovanissimo Piscitella al posto dell’eroe di giornata Borini. E nel finale ecco anche il poker: ad 1’ dalla fine infatti Bojan riceve palla al centro della difesa nerazzurra e con uno splendido destro spedisce la palla all’angolino. La festa è tutta giallorossa. L’Inter ripiomba nell’incubo vissuto mesi fa. Serve reagire in fretta per non perdere ulteriore terreno.
Solo un’ enorme dose di fortuna ha permesso a questa squadra di bolliti in maglia neroazzurra di vincere un derby del tutto immeritatamente.