Roma-Inter è terminata sull’1-1, un risultato abbastanza inaspettato per almeno tre ragioni. Intanto i giallorossi ci hanno sempre abituato a fiumi di gol, a maggior ragione quando giocano fra le mura amiche dello stadio Olimpico. I ragazzi di Zeman questa volta si devono accontentare solo di una rete, quella segnata da Francesco Totti su calcio di rigore concesso abbastanza generosamente dall’arbitro Orsato. L’altra ragione che rende l’1-1 un risultato particolare è dettata dai numeri: l’Inter non riusciva più a segnare un gol in trasferta dalla lontana trasferta di Bergamo dello scorso novembre. Da lì in poi, attacco rimasto all’asciutto lontano da San Siro. All’Olimpico invece ecco che la situazione si sblocca: è Palacio a rompere l’incantesimo. L’ultimo motivo per cui il pareggio non era considerato tanto plausabile era la sua utilità: sia Roma che Inter guadagnano un punto a testa ma a cosa serve? I capitolini si vedono scavalcare dal Milan mentre l’Inter vede la Juventus allontanarsi sempre di più.
PRIMO TEMPO – I due gol del match arrivano entrambi nel primo tempo. La Roma parte molto più sciolta dell’Inter e spesso si rende pericolosa con gli scambi in velocità dei suoi giovani. Osvaldo, nettamente in serata no, sbaglia dei gol clamorosi, Lamela non ha convinto al 100% mentre il centrocampo fa sì girare palla, ma non riesce a trovare il varco giusto. Al 22′ Orsato fischia un calcio di rigore abbastanza discutibile: Ranocchia scivola nella sua area nel tentativo di intercettare il pallone ma secondo il direttore di gara colpisce Bradley. Le immagini non chiariscono se c’è il contatto fra il difensore e il centrocampista. Comunque sia dal dischetto va Totti che segna senza troppi problemi. L’Inter sembra tramortita, spaventata dalla Roma che si mangia gol clamorosi. Prima dell’intervallo però ecco che spunta l’orgoglio nerazzurro: Livaja centra il palo dopo una bella girata al volo dal limite dell’area e poco dopo ci pensa Guarin a rimettere la partita sui binari giusti. Il colombiano penetra sul fondo di forza e mette al centro un pallone sul quale c’è scritto solo “depositare in rete”: Palacio applica questa massima alla lettera e la partita è in parità.
ROMA SPRECONA – Nel secondo tempo l’Inter scende in campo con un altro piglio. Aggressiva e più compatta. Il migliore dei nerazzurri è Juan Jesus: il difensore di Stramaccioni contiene bene Lamela e spesso esce vincitore nel confronto con il centrocampista giallorosso. La Roma ha comunque nel suo dna la capacità di fare gol ma contro l’Inter la mira e la precisione non sono delle migliori. Osvaldo, grande delusione della serata, sbaglia un colpo di testa solo davanti ad Handanovic. Successivamente Lamela, liberatosi in una delle rare occasioni che ha avuto a disposizione, impegna severamente il portiere nerazzurro con un tiro velenosissimo. Prima della conclusione Piris ha sul piede per ben due volte l’occasione giusta per portare i suoi in vantaggio ma prima svirgola sul fondo, poi calcia alto sopra la traversa da posizione favorevolissima. L’Inter non ha creato importanti palle gol ma si è difesa molto bene: da sottolineare la bella prestazione di Chivu al centro della retroguardia nerazzurra. Bisogna anche dire che Stramaccioni aveva un reparto offensivo ridimensionato per le tante disponibilità: nonostante questo Livaja e Palacio non hanno fatto rimpiangere Cassano e Milito.
VIDEO ROMA-INTER 1-1
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