Roma, curve chiuse per due turni

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Roma | foto Mondopallone
Curva della Roma chiusa per due turni | Foto dal web

Roma-Sampdoria del 16 febbraio e Roma-Inter del 2 marzo si giocheranno a Roma con curve chiuse dello stadio, senza spettatori. Lo ha deciso il giudice sportivo dopo i cori discriminatori contro Napoli nella semifinale di Coppa Italia di mercoledì sera. Tutto ciò per i cori che la Curva Sud, Monte Mario e la Curva Nord cantavano al 15′ del primo tempo e al 46′ del secondo tempo.

“Analogo coro proveniente dalla Curva Nord, al 2′ del primo tempo veniva percepito chiaramente dai due rappresentanti situati verso la Curva Nord e al centro del campo – sottolinea il comunicato del giudice sportivo.

Curva della Roma chiusa per due turni | Foto dal web
Curva della Roma chiusa per due turni | Foto dal web

Oltre alla chiusura delle curve, il giudice ha deciso per la Roma anche un’ammenda di 50 mila euro a causa dei cori anti-napoletani, e un’altra da 30 mila euro per il lancio da parte dei tifosi romanisti di numerosi bengala e petardi nel recinto di gioco e di un bengala acceso nel settore occupato dai sostenitori del Napoli. Per lo stesso motivo è stato multato di 15 mila euro anche il Napoli. La Roma ha deciso di procedere con un preannuncio di reclamo e sta studiando come muoversi. Il dubbio dei legali del club riguarda la competenza: una sanzione derivante dalla Coppa Italia può essere scontata in campionato? Di questo si discuterà.  “Nessuna distinzione tra coppa o campionato”, dice l’articolo 19 comma 11.1, come invece capita per le sanzioni ai giocatori che si scontano nella rispettiva competizione.

Il presidente della Lega Serie A Maurizio Beretta ha espresso dissenso sulla chiusura delle curve:

“L’obiettivo è quello di avere un sistema di sanzioni severo, ma che si applichi a chi è davvero responsabile. L’idea di punire tutti non va bene. La posizione della Lega è precisa: non vanno penalizzati tutti i tifosi. La stagione è cominciata con un meccanismo impraticabile; è stato modificato in corsa con l’introduzione della condizionale. E’ un passo, ma non basta. Lavoriamo per la prossima stagione, con un sistema di indagini  molto articolato per colpire chi è davvero responsabile”

 

 

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