Alta tensione in casa Roma, dove dopo la pesante sconfitta con la Sampdoria alla quale sono seguite le accese polemiche per il dito medio di Delio Rossi ed il litigio tra il tecnico doriano e Nicolas Burdisso, ieri è stata la volta dell’ “agguato” a Osvaldo, l’attaccante giallorosso italo-argentino che domenica scorsa ha sbagliato il calcio di rigore dopo averlo “strappato” a capitan Totti. Non sono bastate le scuse di Osvaldo su Twitter, non è bastato il suo mea culpa: alcuni tifosi se la sono presa con la sua automobile, mentre il giocatore si trovava al volante e lasciava Trigoria al termine dell’allenamento di ieri, colpendo ripetutamente la vettura e inveendo con insulti e improperi rivolti ad Osvaldo. Il tifoso che in prima persona ha colpito l’automobile è stato individuato dalle forze dell’ordine che si trovavano a presidiare il centro sportivo di Trigoria ed è stato fermato. Il tutto è stato, così, prontamente risolto anche se la tensione e la confusione nello spogliatoio giallorosso continuano a farla da padrona.
Alla ripresa degli allenamenti, infatti, il tecnico Andreazzoli ha riunito la squadra per fare il punto della situazione e per affrontare il tema della sconfitta rimediata con la Sampdoria che ha evidenziato alcune crepe, oltre che di organizzazione di gioco, anche in termini di “gerarchie” e di chiarezza nella gestione del gruppo. In tal senso, infatti, ha suscitato grande sorpresa la presa di posizione del tecnico che, oltre a rimproverare Osvaldo per aver impedito a Totti di calciare il rigore, ha strigliato anche il capitano, perchè essendo il rigorista designato avrebbe dovuto impedire ad Osvaldo di andare sul dischetto. In tal senso, lo stesso Francesco Totti era intenzionato a diffondere una nota “ufficiale” per precisare che la sua decisione di non opporsi alla volontà di Osvaldo di calciare il rigore non era un sottrarsi alla responsabilità di rigorista designato ma soltanto una scelta fatta “da capitano” per evitare di mettere in luce una Roma divisa e spaccata anche nei rapporti tra i calciatori. La nota del capitano non è stata poi pubblicata anche se la società e Sabatini sembra siano stati messi al corrente del pensiero del capitano.
Per cercare di mettere un po’ di ordine nella situazione tanto confusa ed intricata è intervenuto lo stesso presidente giallorosso James Pallotta che ha deciso di “metterci la faccia” per difendere i dirigenti giallorossi ed in particolare Baldini e Sabatini che “vengono attaccati quotidianamente anche se è inutile e non porta alcun risultato, quidi se preferite prendetevela con me”. In tal senso il presidente della Roma ha fatto leva sul fatto che la società stia attraversando un periodo di transizione e che, dunque, è necessario aver pazienza per consentire alla squadra di superare il momento delicato e continuare a costruire qualcosa di importante in futuro.
Tuttavia, in una piazza calda come l’ambiente della Roma la pazienza e la capacità di attendere i risultati della squadra non sono mai stati una caratteristica peculiare e non sembrano esserlo neppure ora, in particolare perchè le tensioni provengono sia dall’interno che dall’esterno ed il caos sembra regnare incontrastato.