Nel Paese che da sempre ha regalato al calcio i migliori attaccanti e fantasisti del panorama mondiale, capita che il vero mito attualmente in attività sia un portiere. Recordman del calcio mondiale per essere l’estremo difensore che ha segnato più gol in carriera ed esempio di fedeltà alla maglia, Rogerio Ceni è riuscito nell’impresa di divenire l’idolo indiscusso dei propri tifosi.
L’UOMO DEI RECORD – A leggere i numeri della carriera di Ceni si farebbe fatica a credere che il suo ruolo sia quello di portiere. Con 83 gol all’attivo, frutto di calci di punizione e rigori segnati nell’arco di 17 anni nelle fila del Sao Paulo, secondo l’istituto di storia e statistiche del calcio mondiale (Iffhs) Ceni è il portiere che ha segnato più gol nel corso della propria carriera da professionista. L’estremo difensore del Sao Paulo è di gran lunga davanti a colleghi che gli appassionati di calcio conoscono per le loro capacità realizzative e, più spesso, per le loro doti istrioniche, come il paraguaiano José Luis Felix Chilavert (62 gol), il colombiano René Higuita (41 gol) e il messicano Jorge Campos (40 gol). Ma oltre a essersi garantito un record difficilmente battibile a livello internazionale (tra quelli citati è l’unico portiere ancora in attività), Ceni vanta un altro primato che lo ha fatto entrare di diritto nella storia del proprio club: con 843 presenze è il giocatore che più volte ha vestito la maglia del Sao Paulo, davanti a Valdir Peres (anch’egli portiere del “tricolor” dal 1973 al 1984) fermatosi a quota 617. Il nuovo obiettivo di Ceni, che pochi giorni fa ha rinnovato il contratto fino al 2012, è quello di raggiungere le 1000 presenze con il club paulista e, conti alla mano, è prevedibile che riesca nel suo intento.
UNA STORIA DA PREDESTINATO – Nato a Pato Branco (Stato del Paranà) nel 1973, la storia di Rogério Mücke Ceni è quella di un portiere affermatosi quasi per caso. Dopo aver inziato con tennis e pallavolo (dove raggiunse ottimi risultati a livello giovanile), ha mosso i primi passi nel mondo del pallone con la maglia del Sinop, nello stato del Mato Grosso. All’età di 13 anni, un infortunio del portiere titolare spinse l’allenatore a provarlo come sostituto quando ancora giocava come centrocampista. Nel corso della sua prima partita parò un rigore e si rese protagonista di interventi spettacolari che permisero alla propria squadra di portare a casa un prezioso pareggio, fino alla conquista del campionato statale. Nel 1990 decise di tentare la fortuna nel Sao Paulo, e durante il provino realizzato con i titolari di allora impressionò l’allenatore con interventi spettacolari, subendo un solo gol da un Leonardo prossimo a sbarcare in Europa. Dopo 3 anni nelle giovanili, nel 1993 firmò il suo primo contratto da professionista nella squadra che è stata (e probabilmente resterà) l’unica della propria carriera da professionista.
IDOLO DELLA TORCIDA – Assente dal 4 febbraio per infortunio, i tifosi del Sao Paulo non vedono l’ora che Ceni torni in campo. Il passato 12 dicembre, giorno in cui il “tricolor” è entrato nella storia del calcio brasiliano per essere stato l’unico club capace di vincere 3 campionati consecutivi, il nome del portiere è stato quello più acclamato dalla torcida, ancor più di quello dell’allenatore Muricy Ramalho, che dichiarò di “non poter nemmeno essere comparato a veri e propri idoli del club, quali Telê Santana e Rogério Ceni”. L’attuale presidente del Sao Paulo, Juvenal Juvêncio, nei giorni scorsi ha dichiarato che “quando deciderà di smettere, nessuno toglierà a Ceni un ruolo da dirigente o, addirittura, da presidente”.
fonte:tsc