Robinho felice, Ibra pungente. Il Milan presenta le sue stelle

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Arrivati nelle ultime ore di mercato Ibra e Robinho non avevano avuto la possibilità di presentarsi ai tifosi e alla stampa. Con il Duomo a far da sfondo il Milan presenta le due punte di diamante dell’ultima campagna acquisti ribadendo la voglia di tornar ad esser i migliori al mondo in Italia e in Europa.

Soft e pieno di buoni propositi il debutto “italiano” del brasiliano che assicura di voler far il massimo per la maglia rossonera dicendosi disposto a correre e difendere per far giocare i magnifici 4:

“Questa estate ho ricevuto delle richieste ma solo a livello di sondaggio, non proposte concrete, l’unica era quella del Milan, volevo giocare qui al Milan, una delle più grandi squadre europee e un club che ha un grande rapporto con i brasiliani”. – continua Robinho – “Possiamo giocare con qualsiasi formazione, se devo tornare indietro per far segnare Ibra va bene, non ho problemi a correre, la cosa più importante non è che qualcuno di noi segni ma che lo faccia il Milan”. L’ex giocatore del Manchester City torna sul suo rapporto con Roberto Mancini. “Non ho avuto grossi problemi con lui ma con il calcio inglese, non è fatto per i calciatori brasiliani. Auguro tanta fortuna a Mancini e desidero salutarlo, ora per me inizia una nuova avventura. Pato e Ronaldinho? Sono due giocatori spettacolari e quando stanno bene posso decidere una partita con una giocata. Spero possano giocare in nazionale e divertirsi”.

Più pungente e spocchioso Zlatan Ibrahimovic sicuro di riuscir a vincere tutto con la maglia rossonera. Lo svedese non evita di lanciare qualche frecciatina ai cugini nerazzurri mettendo ancora più pepe a un duello che si preannuncia infuocato:

“I primi giorni al Milan sono stati fantastici. Tutto organizzato, tutti gentilissimi dai dirigenti ai dipendenti ai tifosi, li ho trovati anche a Barcellona, subito dopo avere firmato. Ero vicino quattro anni fa, quattro anni dopo sono qua, finalmente. Questa è la più bella maglia che ho mai vestito”.

“Ogni anno che arriva devi vincere tutto, quando sei una grande squadra sei favorito per scudetto, Champions, tutto. Quello che è successo nel mio passato mi ha dato piùù motivazione, torno in Italia con fame, voglia, fare di più di quello che ho già fatto. Spero di potere vincere tutto, spero con la mia mentalità di aiutarmi: io gioco sempre per vincere, se non vinco ho sbagliato. Il Milan ha dimostrato anche con Robinho di fare grandi investimenti, di crederci. Gli altri devono avere paura, noi possiamo vincere tutto: e con la motivazione e la voglia ci riusciremo. Le quattro punte: la migliore difesa è il migliore attacco, c’è anche Inzaghi, un fenomeno, potremmo giocare anche in cinque. Allegri deve scegliere: chi gioca, è in ogni caso uno dei più forti attaccanti del mondo”

“Ho parlato due volte con Berlusconi, ha detto parole importanti, mi ha convinto. Poi c’è stata la discussione tra Milan e Barcellona, io ero già pronto. Adriano Galliani ha fatto un grande lavoro, è venuto a casa mia, ha detto “non torno a Milano senza Ibra”. Se tu vedi la storia del Milan, vedi i loro giocatori, penso che uno non deve riflettere tanto sul fatto di passare al Milan. Deve dire sì e ringraziare”.

“Secondo me siamo più forti dell’Inter, perchè adesso sono al Milan. Con l’arrivo di Robinho siamo più completi, siamo favoriti per vincere lo scudetto e la Champions. Sono venuto qua per vincere, spero di fare meglio di quanto fatto a Juventus e Inter. Un anno fantastico, e i tifosi si divertiranno. Oggi in allenamento si sono divertiti tutti. Milan ultimo club della mia carriera? Quando firmo per il club, per me è sempre l’ultimo: lo pensavo anche l’anno scorso col Barcellona. Ma non si sa cosa può succedere poi, non si può mai sapere. Ho firmato per quattro anni, poi dipende dal club e dal mister”.

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