L’Italia di Marcello Lippi abbandona il Mondiale 2010 e chiude al tempo stesso un’era calcistica e lo fa cadendo sotto i colpi della Slovacchia di Marek Hamsik. Tra i fratellini del ‘Marekiaro’ partenopeo, oltre ai conosciuti Vittel e Skrtel, una menzione particolare merita la terribile pulce Miroslav Stoch.
Il Giovinco slovacco, leggermente più alto e pesante del suo alter ego italiano, è un esterno offensivo in grado di giocare su entrambe le corsie, favorito dalla buona tecnica di base e dalla facilità di calcio. Abile in entrambe le fasi di gioco, tanto quella difensiva che quella offensiva dunque, contro gli Azzurri stantuffa di raccordo tra centrocampo ed attacco perdendo inevitabilmente di lucidità sotto porta ma Criscito e compagni a lungo avranno gli incubi ripensando a lui.
Punta esterna in un tridente o uomo di fascia a centrocampo, Stoch è preziosissimo tatticamente e nel 4-2-3-1 disegnato dal C.T. Weiss sembra aver trovato la sua collocazione ideale. Giovanissimo, ha già una vasta esperienza internazionale dopo aver militato nel Chelsea e nel Twente: il Fenerbahce, sua prossima squadra, ha anticipato tutti portandosi a casa il folletto dorato slovacco.
Nome: Miroslav
Cognome Stoch
Noto a Nitra il 19-10-1989
Nazionale: Slovacchia
Ruolo: Centrocampista, ala
Squadra di appartenenza: Fenerbahce
Precendenti squadre: Nitra, Chelsea, Twente