Si è ancora una volta deciso di non decidere. Con una sorprendente e per certi versi innovativa decisione la Corte di Giustizia Federale ha disposto un ulteriore supplemento di indagini per accertare autonomamente la posizione di Stefano Mauri e di conseguenza la responsabilità oggettiva della Lazio nell’inchiesta sul calcioscommesse che vede coinvolto il capitano per le presunte combine di Lazio-Genoa e Lecce-Lazio. Un’ordinanza interlocutoria che fa ben sperare la Lazio e Stefano Mauri sopratutto alla luce dei dispositivo emesso ieri sera con il quale la Corte di Giustizia Federale, fatta eccezione per Stefano Mauri, ha respinto tutti i ricorsi della Procura federale, riducendo la squalifica di Ferrario, chiarendo la posizione del Lecce e dei suoi giocatori Benassi e Rosati, quella del Genoa e di Milanetto.
Il supplemento di indagini che la Corte di Giustizia Federale intende condurre personalmente ha tutta la sensazione di un’ultima ancora di salvezza per il procuratore Stefano Palazzi la cui teoria investigativa è stata ancora una volta smontata come si evince dall’abbondante discrepanza tra le richieste di condanna e quelle effettive.
Palazzi fuorioso. Il commento del procuratore dopo la sentenza di ieri sera “Decisione lacunosa a fronte di “riscontri che fotografano minuto per minuto la formalizzazione dell’illecito. È illogico sostenere che Mauri e Zamperini si sentissero in quei minuti topici per organizzare un viaggio a Cervia”.
“E Ilievski nella giornata di Lazio-Genoa parla con Tan Tze Teng due volte – aggiunge – , in coincidenza con la visita a Formello e quella a Milanetto. Ilievski si muove per avere il controllo sui giocatori”.
Mauri salta la Supercoppa L’unica dato certo è che Stefano Mauri salterà la finale di Supercoppa in programma domani sera all’Olimpico contro la Juventus.