La Reggina cambia ancora. Un ritorno al passato in panchina, visto che a guidare la squadra sarà di nuovo Roberto Breda, esonerato lo scorso 6 gennaio dopo il pareggio a reti bianche nel corso dell’ultima giornata di andata contro il Vicenza. Costa carissimo dunque il pareggio subito a tempo scaduto nel derby di Calabria contro il Crotone ad Angelo Gregucci, sollevato dall’incarico dopo un cammino tutt’altro che eccezionale, considerando che in tredici gare e mezza, in virtù del fatto che quella con il Torino si è conclusa dopo un tempo con i granata avanti di un gol, ha conquistato appena 17 punti, con la squadra che praticamente ha perso quota in classifica scivolando addirittura in decima posizione.
Play off praticamente compromessi, anche se il mercato di gennaio aveva convinto davvero poco i tifosi amaranto, specie dopo la cessione del pezzo pregiato Missiroli finito ai concorrenti del Sassuolo. La scelta di Gregucci non aveva entusiasmato molto la piazza, specie ultimamente che gli amaranto hanno fallito nelle due sfide decisive con Varese e Brescia. Il patron degli amaranto Lillo Foti a questo punto ha decisiso di richiamare Breda, decisione già nell’aria da sabato sera, considerando che lo stesso sino a fine stagione era comunque a libro paga degli amaranto, chiamati ormai ad onorare nel migliore dei modi questo finale di stagione, considerando che il raggiungimento degli spareggi è pura utopia.
Con sette gare e mezzo da giocare e otto punti di distacco il cammino non è semplice, specie se a breve si affronteranno, tra le altre, anche il Verona primo in classifica, la lanciatissima Sampdoria e un Sassuolo voglioso di puntare in alto, senza dimenticare il secondo tempo di Torino. Servirebbe un miracolo insomma, ma al momento il desiderio dei tifosi reggini, già a partire dalla trasferta di sabato prossimo a Nocera Inferiore, è quello di vedere la propria squadra lottare e provarci sino all’ultimo istante.