Una società storica capace di vincere scudetti e coppa potendo contare su giocatori come estiarte, Ferretti o in tempi più recenti Kasas e Sapic, una società nella quale sono nati e cresciuti alcuni dei più grandi giocatori degli ultimi decenni; questo è e sarà sempre la Rari Nantes Savona.
Ma adesso i piani della società ligure sono cambiati, in un epoca nella quale la Pro Recco e il Brescia sembrano essere un obiettivo troppo lontano la formazione del Prof. Mistrangelo ha deciso di dare un taglio alle spese puntando più su un gruppo giovane(che quest’anno ha perso il leader della squadra Goran Fiorentini) e su un vivaio che nelle ultimi stagione ha fatto fiorire giocatori come Damonte e Alesiani.
In panchina una leggenda Alberto Angelini, un uomo duro e preparato capace di portare in panchina e trasmettere ai ragazzi tutte quelle conoscenze e capacità che lo hanno reso un giocatore unico nel genere e con lui abbiamo voluto fare due chiacchiere per presentare questa stagione della squadra biancorosso con lui e con un altro giocatore uscito dal vivaio savonese che tanto bene sta facendo nella sua carriera. Michele Pesenti
- Mister quali sono le sue sensazioni dopo queste prime giornate di campionato? Dove pensa potrà arrivare il suo Savona?
Sensazioni contrastanti: da un lato abbiamo espresso una discreta pallanuoto e palesato una buona condizione atletica ,dall’altro abbiamo commesso errori individuali elementari e cali di concentrazione preoccupanti.
- Alesiani viene spesso chiamato dal ct campagna come può descriverci il suo gioiellino e in cosa secondo lei può ancora migliorare?
Alesiani ha appena iniziato il suo vero processo di crescita , cioè il passaggio da giovane e talentuosa promessa a giocatore completo e maturo. Ha i mezzi atletici, tecnici e caratteriali per diventarlo ma dovrà superare ancora molti ostacoli.
- Cosa ne pensa della nuova formula del campionato con le final Six?
La final six per lo scudetto può essere un modo per creare maggior suspense. La partita secca può essere l’unico modo per i rivali del Recco di sovvertire un pronostico che con i playoff a partita multipla sarebbe pressoché scontato.
La final fuor per la retrocessione invece la trovo una pessima idea, penalizzante oltremisura per le squadre meglio classificate in regular season, infatti non è stato neanche stabilito un differenziale di punti in classifica come avviene in altri sport(se la penultima dista dalla quartultima 10 o più punti non si dovrebbe giocare).
- Quale è un nome nuovo che l’ha notevolmente impressionato nel panorama mondiale della pallanuoto?
il giocatore che più mi ha impressionato dei giovani talenti mondiali è senza dubbio Dusan Mandic mancino serbo della Pro Recco.
- Lei ha segnato la storia di questo sport quali sono secondo lei le differenze tra i suoi anni da giocatore e questi che vive da mister?
Nella pallanuoto attuale la preparazione atletica troppo spesso viene preferita a quella tecnico/tattica. Abbiamo così un gioco molto fisico e frenetico a mio avviso poco spettacolare e percio’meno appetibile per il grande pubblico.
- Michele invece quali sono le tue impressioni dopo queste prime giornate di campionato? Che squadra è il Savona e dove può arrivare?
Ciao. Noi per ora ci stiamo dimostrando una squadra altalenante, ma in campionato è lungo e abbiamo ampi margini di miglioramento quindi sono ottimista. Il campionato è molto equilibrato e nessun risultato è scontato.
- Cosa ci puoi dire di Mister Angelini che effetto fa essere allenato da una leggenda come lui?
Di Angelini si può dire che oltre a un grande campione è anche un ottimo allenatore capace di far crescere tanti giovani del vivaio e mantenete la rari una squadra competitiva nonostante le cessioni importanti e i problemi economici.
- E quale squadra secondo te può diventare la sorpresa del campionato?
Sulla sorpresa del campionato è difficile sbilanciarsi ora ma dico Trieste.
- Guardandoti indietro quale è il tuo ricordo più bello legato alla pallanuoto, quello che il solo pensiero ti va venire i brividi? E invece quale partita vorresti rigiocare o quale scelta vorresti cambiare della tua carriera?
La partita che più vorrei rigiocare è la “bella” tra Savona e Bogliasco dello scorso anno.
- Ultima domanda quali sono i tuoi obiettivi per il tuo futuro sia in acqua che fuori?
Il mio obiettivo personale è continuare la mia crescita come giocatore, in modo da avere un ruolo sempre più importante all’interno della squadra.