La rapina subita dalla fidanzata del Pocho Lavezzi nella notte fra sabato e domenica, Yanina Screpante, privata del suo prezioso Rolex, con il conseguente sfogo su Twitter in cui la ragazza, scioccata per l’accaduto, definiva Napoli una “città di m…”, ha suscitato molte polemiche nell’ambiente partenopeo, dividendo l’opinione pubblica in due gruppi: gli sdegnati per la frase adoperata imprudentemente dalla ragazza, e coloro che hanno mostrato solidarietà alla ragazza, pur consci del fatto che il problema criminalità non è una prerogativa esclusiva del capoluogo campano, ma una piaga comune alle principali città italiane.
Di questa opinione è anche il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che si è dichiarato “dispiaciuto per l’accaduto”, pur consapevole che “il rischio-rapine è un fattore comune ad altre metropoli italiane ed europee, anche se non ha senso che alcuni napoletani si offendano per una frase dettata dalla rabbia di un attimo”.
Il presidente De Laurentiis, invece, non sembra particolarmente solidale con la ragazza, ponendo la questione sotto un ottica differente. Il produttore, infatti, sostiene che in un clima di recessione non sia consigliabile andare in giro con macchine molto “visibili”, o con costosi orologi, ed, inoltre, il presidente si mostra risentito per lo sfogo della ragazza, puntualizzando che “Napoli è una città meravigliosa ed i napoletani sono persone straordinarie, capaci di una solidarietà unica al mondo”.
Nonostante il messaggio del presidente, volto a rassicurare l’ambiente, non si può non considerare come, nel giro di pochi mesi, le tre punte di diamante della squadra di Mazzarri siano state prese di mira dalla criminalità, con furti ravvicinati ai danni della villa di Cavani, della moglie (incinta) di Hamsik ed, ora, della fidanzata di Lavezzi.
Per ora, comunque, la situazione è in via di ricomposizione, con le scuse di Yanina ad napoletani, correggendo il tiro e precisando che “non potrebbe mai sparlare di una città tanto meravigliosa”.
Il pericolo di un addio a Lavezzi, come pareva nell’immediatezza dell’accaduto, quando la ragazza aveva minacciato di “portarlo via da Napoli”, appare scongiurato, almeno per ora.