Ranieri, un perdente (forse) ma di successo!

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Claudio Ranieri ha rassegnato le dimissioni anticipando le scelte della società, togliendo dall’imbarazzo l’inadatta Rosella Sensi e spiazzando chi nello spogliatoio remava contro. La visione del calcio “ranieriana” non mi entusiasma e forse chi lo definisce l’eterno secondo non ha tutti i torti, il tecnico romano dopo aver perso incredibilmente lo scudetto nella scorsa stagione si sarà convinto di non poter ambire a traguardi d’eccellenza.

Ieri sera dopo aver avuto il coraggio di prender la dolorosa decisione di chi si sente romanista ancor prima che allenatore dicono di averlo visto lasciare Trigoria in lacrime. Allenare la Roma era il suo più grande sogno e sostituire Spalletti era davvero difficile, ma lui c’è riuscito con la sua schiettezza e sopratutto trattando ogni giocatore allo stesso modo.

Le scene di guerriglia urbana, il sabotaggio interno, le continue proteste dei giocatori per un cambio ed una panchina di troppo mi ricordano molte analogie con la fine del ciclo Spalletti e ad esser maligni si potrebbe vedere un complotto per scoraggiare gli americani ad investire nella Roma.

Le radio romane e i tifosi appoggiano la scelta Montella in modo tale che le decisioni dello spogliatoio diventino collegiali e “i senatori” possano di nuovo avere voce in capitolo.

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