- “Non abbiamo assolutamente usato l’immagine di Kimi, come ha riferito lui in quell’intervista. La Renault è stata contattata dal suo manager (Steve Robertson ndr) dopo Spa Francorchamps, perché voleva intavolare una trattativa. Lusingati dalla proposta, la nostra risposta dipendeva da cosa fare con Petrov.
Da quel momento in poi, non abbiamo avuto più contatti, perché non abbiamo concluso la valutazione su Vitaly. Se andate a risentire ciò che ho detto, vi renderete conto che non ho mai usato i mezzi di comunicazione per dire cose diverse da quello che sto affermando ora e non vedo il vantaggio di dire che ci hanno cercato“.
In effetti la vicenda presenta degli aspetti oscuri, ne abbiamo parlato anche ieri. Ma non possiamo stabilire chi abbia preso in giro chi e per quale assurda motivazione. Sembra di capire che una trattativa ci sia stata, poi naufragata chissà per quale ragione, forse per motivi legati all’ingaggio di Kimi o forse tutta una farsa per sollecitare gli sponsor di Petrov a “sganciare” i soldi anche per la prossima stagione, che nella Formula 1 moderna contano più di qualsiasi cosa per consentire la sopravvivenza di un team nel Grande Circus; anche di più che ingaggiare un pilota in grado di farti vincere qualche gara ma con potere economico inferiore dietro le sue spalle rispetto ad un dilettante ma che è appoggiato da dei colossi pubblicitari (nessun riferimento a Petrov ndr).
Chi avrà ragione? Raikkonen o la Renault?