Sembrava dovesse arrivare nel giro di poche ore, poi di qualche giorno adesso invece si dovrà aspettare addirittura un altro mese, l’Alta Corte del Coni infatti dopo aver consigliato alla Federazione di attualizzare le prove sullo scandalo Calciopoli prima di decidere della radiazione di Moggi, Giraudo e Mazzini. Adesso, chiamata in causa direttamente ha deciso di chiedere nuovi riscontri.
“Ritenuta l’esigenza di integrare la documentazione esistente agli atti la Corte ha ordinato alle parti in causa l’espletamento di una serie di adempimenti istruttori, da effettuarsi entro il termine di 30 giorni”.
L’ennesimo slittamento questa volta sembra sortire un effetto diverso nei tre radiati e nell’opinione pubblica che alla luce delle nuove intercettazioni e degli sviluppi del dibattimento nelle stanze del processo di Napoli chiede a gran voce una verità assoluta e una intera attualizzazione delle accuse che nel lontano 2006 stravolsero le gerarchie del nostro calcio. Non è escluso poi che per emettere un verdetto i componenti dell’Alta Corte abbiano deciso di temporeggiare in attesa che proprio da Napoli arrivi la sentenza di primo grado in modo da aver elementi probanti sulla condotta dei tre ricorrenti