Le tecn0logie consentono di avere risposta quasi ad ogni dubbio, in particolar modo riguardo quanto accade sul terreno di gioco durante i match. I protagonisti in campo sono sotto l’occhio vigile di decine di telecamere, che riprendono ogni dettaglio, ogni espressione, ogni smorfia. Figurarsi, dunque, se all’indomani di Juventus-Milan di campionato, possano ancora esservi dubbi a proposito del gesto di Mexes ai danni di Giorgio Chiellini, nell’area di rigore dinanzi ad Abbiati. Un pugno, inequivocabilmente, nonostante nel post partita in tecnico rossonero Allegri abbia voluto sminuirne l’entità, negando che si trattasse, appunto, di un “pugno”: “era solo un contrasto, una marcatura. E’ un colpo sulla schiena, non un pugno”. Difesa ostinata, quasi a negare l’evidenza che, però, non servirà a sottrarre Mexes dalla prova televisiva che con tutta probabilità analizzerà l’episodio incriminato, tenendo conto anche dell’espulsione rimediata dallo stesso difensore francese per somma di ammonizioni e da lui stesso platealmente contestata perchè sosteneva di non esser stato avvertito del primo cartellino giallo rimediato: anche in questo caso, però, le immagini televisive hanno platealmente mostrato la realtà dei fatti.
Per Mexes, dunque, nessun appello, ma soltanto la costatazione di una partita sciagurata, fra disattenzioni, leggerezze e colpi proibiti: per questo il giudice sportivo potrebbe decidere per lui una punizione sostanziosa in termini di giornate lontano dal campo. Di certo, per l’espulsione, salterà la prossima gara al rientro dopo la sosta-Nazionale, ma poi sarà da capire l’entità del provvedimento prova-Tv: il rischio è che il francese possa star fuori per quattro giornate, sommando alla giornata di stop per l’espulsione le tre giornate “canoniche” previste in questi casi dalla prova televisiva, saltando – nell’ordine – le gare di campionato contro Udinese, Parma, Lazio e Fiorentina, costringendo Allegri alle “acrobazie” per mettere in piedi un reparto difensivo già decimato dagli infortuni.
In questo caso, però, a differenza del recente episodio-Balotelli, il Milan potrebbe decidere di presentare ricorso.