Tornano le sette sorelle nel calcio italiano, e con loro il Parma di Donadoni. Dopo la vittoria sull’Inter lunedì scorso, i ducali sono saliti a quota 20 punti, a tre lunghezze dalla sesta posizione, ultimo posto utile per la qualificazione in Europa League, attualmente occupata dalla Roma. Quando ormai il girone d’andata volge al termine, possiamo affermare con discreta sicurezza che il progetto Parma rappresenta una delle sorprese più belle del campionato. Sorpresa perché il mercato estivo suggeriva una stagione dal profilo basso, con la cessione di Giovinco e le varie scommesse del direttore sportivo Leonardi. Chi pensava però ad un Parma ridimensionato, capace di esprimersi a buoni livelli soltanto grazie alla stella Giovinco, si è dovuto ricredere nel giro di tre mesi. Dopo un finale di stagione strepitoso nella primavera del 2012, culminato con l’ottavo posto (a due soli punti dall’Europa League ndr), la squadra gialloblu si sta riconfermando ad alti livelli anche quest’anno. Quali sono dunque i segreti del Parma formato 2012-2013?
MERCATO – Quello che era stato giudicato un mercato appena sufficiente, se non mediocre, si sta rivelando invece una campagna acquisti lungimirante. A partire dal gioiellino Nicola Sansone, arrivato in Emilia a parametro zero dal Bayern Monaco e fatto crescere un anno a Crotone, in Serie B. Adesso è lui l’uomo copertina del Parma, l’attaccante che ha abbattuto la ben più blasonata Inter. Sempre in attacco troviamo anche il talentuoso Belfodil, giovane francese strappato al Lione con un assegno da 2,5 milioni di euro.
Come non citare poi Amauri, sbarcato a Parma come Sansone senza sborsare nemmeno un euro. Nel reparto offensivo attenzione anche a Dorlan Pabon. Il colombiano deve ancora ambientarsi al calcio italiano, ma il talento e le qualità fisiche dell’ex Atletico Nacional potranno essere ammirate già nel prossimo girone di ritorno.
Sottolineiamo infine come il mercato estivo firmato da Leonardi abbia portato in Emilia calciatori del calibro di Marco Parolo e Ninis, quest’ultimo a parametro zero, così come l’esterno destro giallorosso Aleandro Rosi, che ha accettato la corte del Parma dopo la scadenza del suo contratto con la Roma.
E così dal nulla è stata allestita una squadra giovane e competitiva, che fra gli altri poteva già contare sul francese Biabiany, il cui cartellino è stato acquistato per intero dalla Sampdoria per una cifra vicina ai 3,5 milioni di euro.
ALLENATORE – Roberto Donadoni a Parma ha trovato la propria dimensione ideale. Il suo carattere serio unito alla professionalità della dirigenza (il presidente Ghirardi in testa) costituiscono le due colonne portanti su cui si poggia il tempio ducale, con divinità guerriere pronte a tutto pur di trionfare nelle Gigantomachie domenicali. Artefice della stagione ricca di soddisfazioni dello scorso anno, Donadoni vuole ottenere la consacrazione definitiva del suo lavoro qui, nella placida cittadina di Parma. L’ex tecnico di Livorno e Napoli, senza dimenticare i suoi trascorsi come commissario tecnico della Nazionale italiana ad Euro 2008, mostra di avere idee chiare e vincenti per la squadra gialloblu. Riuscirà a scrivere il suo nome accanto ai futuri successi del nuovo progetto Parma 2.0?
Federico Pisanu