Si è conclusa con l’assoluzione dall’accusa di associazione a delinquere volta all’alterazione della concorrenza nel settore dei procuratori di Luciano Moggi, suo figlio Alessandro, gli agenti Zavaglia, Lippi e Gallo e il dirigente Ceravolo nell’ambito del Processo Gea.
La Corte d’Appello di Roma ha peraltro effettuato uno sconto di pena per Luciano e Alessandro Moggi riguardo alle accuse di violenza privata. Big Luciano ha avuto ridotto la sentenza ad 1 anno di reclusione per il caso di violenza privata nei confronti del centrocampista Emanuele Blasi, è stato imposto un risarcimento di 10.000 euro per l’ex procuratore Antonelli e di 2.000 euro per la FIGC, mentre il figlio Alessandro è stato condannato a 5 mesi per la vicenda relativa ai contratti dei due bielorussi Zeytulaev e Boudianski.
I legali dei Moggi nonostante la sentenza sia coperta da indulto hanno già annunciato di ricorrere in Cassazione “È stato respinto il ricorso in appello dei PM che volevano riproporre l’associazione a delinquere. Tutte le pene sono coperte dall’indulto ma andremo in Cassazione. Speravamo nell’assoluzione definitiva. E’ rimasta un’imputazione sui bielorussi, è paradossale: una tentata violenza nei confronti di due persone con le quali Alessandro ha parlato per tre mintui in totale come emerge dagli atti di questo processo. Comunque che la tesi principale del processo è crollata: niente asociazione e ancora una volta assoluzione per il nostro altro assistito Zavaglia.”