Antonio Conte ha monopolizzato la scena durante le prime due giornate del processo calcioscommesse, con la Disciplinare che ha deciso prima di rigettare il patteggiamento di 3 mesi proposto dal Procuratore federale Palazzi, per poi chiedere una condanna di 15 mesi. Il tecnico della Juventus però è in buona compagnia. Oltre a lui infatti la Commissione Disciplinare della giustizia sportiva ha deliberato in merito alle richieste di patteggiamento e condanne avanzate dallo stesso Stefano Palazzi. La società più colpita è il Siena. Alla società toscana infatti non è stato riconosciuto il patteggiamento di 5 punti di penalizzazione (oltre a 40 mila euro di ammenda), decisione che pone quindi il club di Mezzaroma sulla graticola e che include anche Angelo Alessio, vice di Conte. I bianconeri dovranno scontare 6 punti di penalità. Sempre per quanto riguarda il capitolo Siena, Cristian Stellini (attuale collaboratore tecnico della Juventus) è stato squalificato per 2 anni e 6 mesi.
Sospiro di sollievo invece per Torino e Varese dopo che i loro patteggiamenti concordati con Palazzi sono stati accolti dalla Disciplinare. Per effetto di tale decisione i granata e i lombardi inizieranno la nuova stagione 2012-2013 con l’handicap di 1 punto di penalizzazione in classifica. Non si registrano ulteriori dichiarazioni del presidente Cairo, il quale si era detto piuttosto sorpreso per il deferimento dello storico club torinese.
Si allungano ulteriormente i tempi di squalifica per Gervasoni e Carobbio(23 mesi l’uno, 24 mesi l’altro). Più morbide invece le condanne nei confronti di Marcelo Larrondo (di proprietà del Siena ndr) e di Da Costa Junior (Sampdoria), entrambi appiedati per 3 mesi.
Nella giornata di oggi si discuterà invece del cosiddetto filone di Bari. La società pugliese ha patteggiato 5 punti di penalizzazione, mentre si conoscono già le prime condanne della Disciplinare dirette agli ex calciatori biancorossi: Andrea Masiello e Parisi sono stati condannati a 2 anni di stop (un anno invece per Marco Rossi).
Giorno importantissimo anche per Leonardo Bonucci e Pepe, i due bianconeri indagati per la presunta combine del match Udinese-Bari. Entrambi i calciatori hanno deciso di non patteggiare. Senza dubbio è il difensore centrale a rischiare di più, dal momento che su di lui pende la condanna di illecito sportivo.
Nel frattempo a Lecce iniziano a fare gli scongiuri, dal momento che il club salentino rischia seriamente di retrocedere in Lega Pro. Attese le sentenze anche per Udinese, Bologna (per il difensore centrale Portanova e l’ex capitano Marco Di Vaio) e Sampdoria (che ha patteggiato 1 punto di penalizzazione e 30 mila euro d’ammenda).