Stavolta anche Prandelli non ha più scuse per difendere Balotelli, e alla vigilia dell’amichevole contro l’Ucraina il ct azzurro gli chiude le porte della Nazionale in faccia. Cesare Prandelli è ormai stufo dei suoi pessimi comportamenti in particolare fuori dai campi di gioco. Nella conferenza stampa alla vigilia della sfida di Kiev dove la nazionale azzurra sfiderà l’Ucraina, il ct azzurro smonta l’ipotesi di una possibile convocazione di Super Mario con queste parole: “Balotelli deve capire che certi atteggiamenti possono fargli male. Devo capire se Balotelli è maturo abbastanza per entrare in questo gruppo”.
Poche scuse sull’ultima marachella di Mario che a Carrington al centro tecnico del City ha iniziato a tirare delle freccette dalla finestra verso alcuni ragazzini della primavera: “Difficile commentare da lontano: ‘Mi annoiavo’ ( questa la spiegazione di Balotelli) forse è stata una risposta provocatoria. Noi per lui ci siamo sempre, se si annoia la prossima volta può chiamarmi. Deve capire che forse il messaggio è “aiutatemi, ho bisogno d’affetto”, ma il calcio non aspetta nessuno”. Parole che suonano come una bocciatura, soprattutto da parte di chi aveva veramente riposto molto fiducia in Mario, e nella disponibilità concessa al giocatore in cambio di limare certi atteggiamenti troppo turbolenti. Promesse non mantenute da Mad Mario.
Prandelli chiude le polemiche motivando con queste parole l’assenza del giovane italiano dalla lista dei convocati: “Avevo pensato di chiamare Balotelli ma sono rimasti tutti in gruppo”.
CASSANO ROSSI- Esclusione dall’undici titolare anche per Fantantonio Cassano, che è apparso sottotono prima nella sfida contro il Palermo con la maglia rossonera, e comunque al di sotto delle aspettative in azzurro contro la Slovenia: “Cassano stavolta non gioca: nessuno può ritenersi titolare. Antonio sa che se giocasse con maggiore continuità avrebbe un rendimento diverso“. Nella probabile formazione infatti c’è il sorpasso di Giuseppe Rossi ai danni del barese. A conferma che il posto da titolare nel ruolo di seconda punta è ancora da assegnare. I numeri parlano chiaro Pepito Rossi quest’anno con il Villareal ha segnato 26 gol (15 nella Liga, 8 in Europa League e 3 in Coppa del Re) contro le prestazioni altalenanti di Cassano. L’occasione di diventare un punto fisso di questa Nazionale è il minimo che gli si debba concedere!
FORMAZIONE- Prandelli in vista della sfida contro l’Ucraina annuncia la formazione che scenderà in campo a Kiev, mostrando come era prevedibile un turn over che lascerà spazio a chi ha giocato meno con la maglia azzurra. Questo l’undici titolare: Viviano; Maggio, Criscito, Chiellini, Gastaldello; Montolivo, Marchisio, Nocerino, Aquilani; Gilardino, Giuseppe Rossi. Il commissario tecnico azzurro però mette in guardia i suoi da un possibile rilassamento: “Ho visto il gruppo motivato, la voglia di giocare c’è, dovremmo cancellare la parola amichevole, mi aspetto una partita vera”.
Aggiungendo come nonostante i numerosi cambi, la squadra dovrà fare bene adattandosi alla filosofia di gioco prandelliana: “Gli interpreti saranno diversi e quindi anche le giocate saranno differenti, ma vorrei vedere più profondità e più corsa una squadra che inizia a costruire, a partire dal portiere”.
GILARDINO CAPITANO – Domani sera a Kiev nell’amichevole contro l’Ucraina ci sarà il ritorno dal primo minuto in campo di Alberto Gilardino, con la responsabilità derivante dalla nomina di capitano della squadra: “Indossare domani la fascia di capitano è un bel regalo che la nazionale mi fa, ringrazio, è un grande onore pensando anche ai tanti capitani azzurri, da Cannavaro a Buffon”.
Parlando del presente e della stagione attuale non proprio perfetta Gila spiega con queste parole la lunga assenza con l’appuntamento con la maglia azzurra: “Quest’anno a inizio stagione, ho avuto dei problemi fisici ma ora sto bene e ho tanta voglia di chiudere l’annata alla grande. Tra l’altro Prandelli mi conosce bene, quindi sa che cosa posso dare”. Chiusura nel finale alle critiche giornalistiche con la sua completa disponibilità verso il mister e la Nazionale: “ Io sottovalutato? Ormai mi sono abituato, e comunque sono sereno. Il ct sa che, se lui avrà bisogno di me, io ci sarò”.
(Fonte: Eurosport)