Daniele Portanova lascia il Bologna e la sua fascia da capitano rossoblu per trasferirsi al Genoa, ma per lui non è stata una scelta accolta di buon grado, nè tantomeno una sua iniziativa personale connessa ad una propria volontà. Raramente, in queste operazioni di mercato, viene adoperata tanta schiettezza e sincerità nel rivelare i retroscena connessi ai trasferimenti ma, nell’epoca dei social network, la condivisione istantanea dei propri pensieri può essere uno stimolo in più per esprimere i propri pensieri e le proprie sensazioni, o anche semplicemente per sfogarsi. Così, nella giornata di ieri, Daniele Portanova ha affidato alla sua pagina Twitter i propri pensieri in libertà, raccontando il suo stato d’animo connesso all’addio alla città di Bologna ed alla squadra con cui sentiva un profondo legame: “Nonostante l’amore per la maglia devo andare via, te che quella maglia non l’hai mai amata sei ancora lì. Questa la cosa che mi fa più male, ma adesso vinca la verità. Bologna non ti merita”.
Parole affilatissime, come lame di coltello, che si rivolgono con tutta probabilità a colui che ha dato il suo assenso alla cessione, o che comunque non ha fatto nulla per evitarla nonostante la volontà del trentacinquenne difensore Portanova fosse del tutto contraria e fosse stata espressa chiaramente nel corso di numerosi confronti: il presidente del Bologna Albano Guaraldi. Dopo questo sfogo “a caldo” senza dubbio la sua posizione agli occhi della tifoseria emiliana sarà ancora più negativa, considerando che il presidente Guaraldi già non gode della stima dei sostenitori della squadra, anche perchè la partenza di Portanova non era così scontata, nonostante le dichiarazioni del presidente del Genoa Enrico Preziosi facessero ipotizzare un forte interessamento del Grifone: “Portanova è un giocatore che mi piace molto, anche caratterialmente: è chiaro che abbiamo avviato una trattativa con lui dopo aver avuto il permesso del Bologna“.
Infatti, nella giornata di ieri, Daniele Portanova non ha preso parte all’allenamento del Bologna nel centro sportivo di Casteldebole, ufficialmente a causa di un fastidio al tallone a seguito di una contusione, ma ufficiosamente per poter incontrare il presidente e convincerlo delle proprie ragioni. Al termine di quell’incontro, Daniele Portanova aveva rilasciato alcune dichiarazioni al programma radiofonico La Curva al Centro, in cui trapelava l’intento di “ricomporre” la frattura con il presidente Guaraldi ma anche la volontà del giocatore restare al Bologna: “Io e Guaraldi ci confrontiamo con rispetto, da giocatore a presidente. Ci sono state delle incomprensioni, stiamo cercando un punto. Se è un punto per ricominciare saremo felici entrambi, altrimenti vedremo”.
Allo stato dei fatti, invece, quel famoso “punto” da cui ricominciare non è stato individuato e, quindi, ecco che subito dopo è giunto lo sfogo accorato su Twitter del difensore ceduto che ha individuato nel presidente Guaraldi il principale responsabile della sua partenza per Genova. Il presidente e la dirigenza, però, non si sono lasciati condizionare e proseguono dritto per la propria strada e sembra abbiano già individuato l’alternativa per sostituire Portanova, ossia il ventiquattrenne brasiliano Naldo, ex del Gremio ed attualmente di proprietà dell’Udinese, che potrebbe giungere a Bologna con la formula del prestito.