Riceviamo e pubblichiamo
Carissimo Sindaco,
ho preso atto della Tua lettera aperta, pubblicata ieri, venerdì, sui quotidiani “Il Tirreno” e “La Nazione”, e, pur ritenendo che certi temi debbano essere affrontati – con altri tempi e con altri modi – nelle opportune sedi, sono onorato di replicare quanto segue.
Il sottoscritto, nell’anno 2006, iniziò a collaborare con l’ASD Mobilieri Ponsacco Calcio, fornendo un significativo contributo economico ad una società in difficoltà.
Nell’anno successivo, con la squadra partecipante al campionato di Eccellenza, assunsi la Presidenza, in ragione del disimpegno assoluto della precedente dirigenza, provvedendo pressoché in prima persona, con l’ausilio di pochi, alla gestione del sodalizio, da quella stagione fino ad oggi, conquistando perfino la promozione in Serie D.
Dal 2007 mi sono fatto portatore di pubblici appelli alle realtà territoriali, auspicando l’ingresso di nuovi soci, senza, però, che nessuno si facesse avanti.Ho cercato, quindi, sempre in ottica propositiva, di presentare nuove idee, come il progetto di realizzazione dello Stadio che, con il contributo anche dell’Amministrazione Comunale, avrebbe consentito l’autofinanziamento della società, nonché di dare maggior lustro, in ambito calcistico e non solo, alla cittadina di Ponsacco.
Nonostante simili aperture, negli ultimi tre anni nessuno ha mostrato sincero e concreto attaccamento alla società sportiva, anche se la nuova dirigenza, insediatasi con me ormai quattro anni or sono, con impegno, buona volontà ed entusiasmo, ha sempre lavorato per costruire una società organizzata, efficace ed efficiente (ottenendo anche, mi sia consentito, significativi risultati sportivi).
Nessuno si è proposto per entrare a far parte della società, nessuno ha dato seguito e credito al progetto-Stadio, come, costantemente, ho fatto presente all’Amministrazione Comunale, fino a manifestare – nello scorso dicembre – la volontà di abbandonare l’attività sportiva alla fine della stagione sportiva 2010/2011.
Non risponde al vero, quindi, che ci sia stata indisponibilità, da parte mia, a farmi da parte nella gestione del club (peraltro, anche la trattativa con la famiglia Aringhieri, da Te citata, si è ridotta ad un solo incontro, naufragata nei giorni immediatamente successivi, senza essere approfondita), bensì costituisce circostanza pacifica il fatto che, da dicembre scorso, allorquando ho manifestato il mio disimpegno, nessuno si è proposto, né per subentrare alla carica di Presidente, né per entrare a far parte della società.
In questo contesto, ho sicuramente gradito la proposta, pervenutami da amici santacrocesi, di dare vita ad una fusione che comprendesse varie realtà calcistiche locali, sia di prima squadra, sia di settore giovanile, che incontrasse, peraltro, non soltanto la disponibilità, ma perfino il sostegno partecipato dell’Amministrazione Comunale.Proposta che, dopo averne accertato la piena legittimità rispetto alla normativa FIGC, ho sottoposto alla dirigenza della società e sto valutando attentamente, non come causa, ma come conseguenza della situazione verificatasi a Ponsacco, di cui già ho riferito.
Ti informo che se vorrai, e se mi inviterete, sono disponibile a presenziare alla vostra riunione del 20 giugno, orgoglioso di avere sempre agito per il bene di Ponsacco, dei suoi tifosi e dei colori rossoblù.
Tanto ti dovevo.
Antonio Passerai