L’importante vittoria di ieri della Juventus contro il Cesena ha riaperto una questione che Mister Antonio Conte si rifiuta di menzionare: la Juventus ha tutte le capacità di ambire allo scudetto. Di questo ne è convinto Andrea Pirlo, il grande assente nel match casalingo contro i romagnoli, che, come il tecnico preferisce tenere i piedi ben piantati a terra. Oggi nel corso di un’intervista rilasciata per il sito ufficiale della Fifa, il regista bianconero non nasconde il desiderio di tornare a vncere con una nuova maglia, dopo l’ultimo scudetto conquistato nella stagione passata con il Milan.
“Voglio vincere con questa squadra. -dice Pirlo – E’ presto per parlare di scudetto e francamente io non credo che sia arrivato il momento nemmeno di pensarci. La Juve è giunta al settimo posto nelle ultime due stagioni, quindi bisogna tenere i piedi per terra, continuare a lavorare e, soprattutto, continuare a giocare come abbiamo fatto fin dall’inizio della stagione“.
Il playmaker, che nella sua carriera ha vinto tutto quello che un giocatore può desiderare con la maglia rossonera, parla della scelta di vestire la maglia bianconera:
“La maglia della Juventus rappresenta anni di gloria e di storia, avverto un senso di legittimo orgoglio nel vestire questa casacca dopo aver giocato per tanti anni nel Milan, squadra paragonabile in termini di storia e tradizione, oggi sono contento, oserei dire felice” – spiega aggiungendo – “Dopo la fine del contratto con il Milan avevo bisogno di nuove motivazioni. Dopo nove o dieci anni nella stessa squadra, può succedere che si perde la motivazione, non si ha lo stesso desiderio. Sono stato io a prendere la decisione. Volevo vivere altre esperienze. Ho tanta voglia di vincere con la Juventus, di arrivare più in alto possibile. L’allenatore, la squadra, la società, lavoriamo tutti per lo stesso traguardo e secondo la mia esperienza possiamo riuscirci. La Juve vuole tornare ad essere regina d’Italia e d’Europa ed io voglio affrontare questa sfida“.
Qualche parola spesa anche per Antonio Conte che, per Pirlo, è una sorta di “via di mezzo tra Carlo Ancelotti, per la sua filosofia di gioco e Marcello Lippi per il suo comportamento“.
Tuttavia, per riconoscenza visto che i più grandi risultati li ha raggiunti con Carletto Ancelotti, Pirlo spende qualche lode in più verso il suo ex tecnico:
“Senza voler nulla togliere a tutti i grandi allenatori che ho incontrato nella mia carriera, penso che Ancelotti sia il migliore. E’ difficile da spiegare. Probabilmente per la semplice ragione che ci somigliamo. Qualche rimpianto in carriera? Sarebbe impossibile non averlo, ma questo fa parte del gioco. In ogni caso, credo che tutte le delusioni ed i rimpianti sono strettamente legati alla crescita umana, professionale e caratteriale di ognuno di noi“.