Picconate di Calderoli su Lippi e Abete

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Il mondiale per l’Italia è andato in archivio e ancor prima che inizi il processo nel mondo azzurro si è voltato pagina dando spazio alla rassegnazione. Se in Francia il presidente Sarkozy in persona ha convocato un tavolo per capire le cause e a quanto pare son pronte a saltare le prime teste.

In Italia il mondo politico boccheggia tirando a campare e i protagonisti della disfatta son pronti a tenersi ben stretta la poltrona. Ma è ancora il “verde” Calderoli a picconare contro l’Italia, Marcello Lippi e il presidente Abete.

“Se qualcuno si assume le responsabilità di tutto, come ha fatto Lippi, si assuma pure quella di rinunciare allo stipendio: e anche il presidente che dice che il calcio è autonomo ma i versamenti dal Coni dimostrano che non lo è, si assuma la sua parte di responsabilità e si dimetta”.

1 COMMENTO

  1. Calderoli questa volta (mi rincresce!) ha ragione da vendere.
    Lippi sarebbe onesto a rinunciare al suo compenso, oltre che ad assumersi la responsabilità di questo fallimento (che non gli costa nulla…).

    Ma del resto, da uno che lascia a casa Cassano perché ha litigato col figlio cosa c’è da aspettarsi?

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