Il Pallonaro

E’ febbre da A, Adriatico sold out per Pescara-Inter

E’ febbre da Serie A a Pescara. Saranno infatti 20.476 gli spettatori che assisteranno domenica sera alle ore 20.45 alla gara dell’Adriatico Pescara-Inter che segna il ritorno dopo 20 anni nella massima serie del club adriatico. C’e’ stata una vera e propria caccia al biglietto, con i tagliandi esauriti in poche ore: con 7500 abbonati (il dato ufficiale non e’ ancora stato comunicato), sono stati circa 13 mila i biglietti messi in vendita e nonostante il tutto esaurito, anche in queste ore i centralini del Pescara calcio sono stati tempestati di telefonate di tifosi in cerca di biglietti. Alla societa’ biancazzurra sono arrivati oltre 200 richieste di accrediti stampa, ma molti non potranno essere evasi per la capienza della tribuna stampa. Polverizzati anche i 749 biglietti del settore ospiti. Tifosi dell’Inter, soprattutto del Centro-Sud Italia, hanno pero’ acquistato biglietti anche per gli altri settori, eccezion fatta per la curva Nord.

Giovanni Stroppa debutto di fuoco in Pescara-Inter | ©Getty Images
La data e l’avversario, d’altro cantto, sono scolpiti nella mente dei tifosi biancazzurri sin dal 26 Luglio alle ore 20.30 e da allora, parzialmente distratti dal calciomercato e dalle partite amichevoli, l’attesa cresce di giorno in giorno. A tenere a battesimo il nuovo Delfino, nel Tempio del Calcio pescarese, sarà l’
Inter di Stramaccioni e la gara riporta alla memoria, inevitabilmente, quando lo scontro tra abruzzesi e lombardi aprì la stagione 1987/88. Il palcoscenico era la ‘Scala del Calcio’, vale a dire lo stadio San Siro, dunque campo inverso rispetto alla stagione che sta per iniziare, e la matricola Pescara stupì lo Stivale del Pallone sbancando Milano ed uscendo trionfante dal rettangolo verde dopo aver battuto i quotatissimi nerazzurri a domicilio per 0-2. Era il Pescara di Galeone, Sliskovic, Pagano e Leo Junior, una squadra indelebilmente impressa nella memoria collettiva del popolo pescarese. Altra epoca, altri protagonisti ma la speranza di tutti è che la nuova avventura sia inaugurata con il medesimo trionfo. Il nuovo Pescara ha perso tutti i principali artefici della cavalcata record che ha ricondotto il delfino nel ‘Mare Magnum’ della Serie A: da Zeman a Verratti, da Insigne a Sansovini passando per Immobile e Gessa, sono stati tanti gli addii eccellenti.

Il nuovo condottiero è un giovane rampante, Giovanni Stroppa, i nuovi idoli Celik, Bjarnason, Quintero, Perin e tanti altri che si uniscono ai reduci Cascione, Zanon, Anania e Nielsen. Fino al termine del mercato sarà possibile portare correttivi, ed in tal senso la gara con l’Inter potrà fornire le indicazioni finali sul dove e come intervenire, ma l’ossatura della squadra è definita ed è pronta a dar battaglia su tutti i campi e contro tutti gli avversari a partire dai ragazzi di Stramaccioni. Sulla sponda nerazzurra dei Navigli l’epoca dello Special One Mourinho e del Triplete è lontana. Dall’addio del condottiero portoghese si sono alternati vari tecnici e sono transitati vari calciatori ed anche in questa annata difficilmente i meneghini potranno insidiare nella lotta scudetto Juve, Napoli e Roma. La squadra di Moratti è infatti accreditata, in tal senso, non come favorita ma come possibile outsider ed ha puntato tutto sull’emergente Stramaccioni che proprio con Stroppa rappresenta il nuovo che avanza nell’universo pallonaro italiano. Abile stratega, fautore di un calcio propositivo e per nulla rinunciatario, Stramaccioni, o ‘StraMou’ come è denominato si giocherà una carta importantissima nella sua giovane carriera. Dovrà guidare una squadra di blasone con tanti campioni, nonostante un mercato che ha riservato partenze eccellenti ed arrivi non del tutto scintillanti, ed ha intenzione di partire con il piede giusto proprio da Pescara. Con un Pazzini in meno ma con un cassano in più: che sia lui l’uomo che farà cambiare il volto ai nerazzurri? Signore e Signori, allacciate le cinture: si parte per un lungo, intenso e bellissimo viaggio!

Exit mobile version