E’ stato Daniel Pedrosa il trionfatore del Gran Premio di Spagna 2013, prima tappa europea del Motomondiale e terza della stagione. Sul circuito di Jerez il pilota spagnolo ha vinto agevolmente la sua prima gara della stagione, nonostante i favori del pronostico non fossero tutti dalla sua parte, risultando il terzo vincitore diverso dopo altrettante gare disputate in stagione, L’alfiere della Honda è scattato benissimo, come suo solito, alla partenza, ma dopo poche curve è stato ripreso dal connazionale Lorenzo che partiva dalla pole, per poi piazzare il sorpasso decisivo al quinto giro della corsa che lo ha lanciato verso una vittoria indiscussa e assolutamente dominata, la numero 46 della carriera, non proprio un numero a caso nella storia del motociclismo.
Alle spalle di Pedrosa è stata lotta vera tra i connazionali Jorge Lorenzo e Marc Marquez, che hanno dato vita agli unici momenti di suspance della corsa visto che praticamente in gara non si sono visti altri duelli degni di nota. E proprio il duello tra i due piloti ha rievocato uno degli episodi più memorabili della storia del Motomondiale, la famosa spallata di Rossi a Gibernau nella gara del 2005. Già perchè il rookie della Honda, dopo aver passato l’intera gara alle spalle del pilota della Yamaha e provato vanamente varie volte a sopravanzare il campione del mondo in carica negli ultimi giri, ha tentato l’attacco all’ultima curva, quella che giovedì era stata intitolata proprio a nome di Lorenzo, provando ad imitare il sorpasso di Rossi a Gibernau. Il risultato è stato praticamente lo stesso di quello di sette anni fa, con Lorenzo che dopo il contatto tiene botta ed evita la caduta ma è costretto a cedere la seconda posizione al numero 93 della Honda, che a fine gara non si è scusato apertamente con il rivale.
Dal canto suo Lorenzo ha preferito non commentare a caldo l’episodio ma è chiaro che quanto accaduto lo ha lasciato parecchio indispettito. Sicuramente episodi di questo genere sono il simbolo delle battaglie che hanno caratterizzato questa categoria ma è chiaro che la manovra di Marquez non è stata delle più corrette. E’ stato comunque un Gran Premio monopolizzato ancora una volta dagli spagnoli che oggi correvano sul tracciato di casa, e che grazie a questo risultato si trovano anche vicinissimi in classifica generale staccati soltanto di quattro punti.
Ai piedi del podio troviamo proprio il protagonista dell’episodio del 2005, Valentino Rossi, che ha capitalizzato il massimo dal potenziale della sua M1 visto il maggiore degrado della gomma posteriore accusato per tutto il week-end dalla Yamaha rispetto alla Honda. Per il momento i primi tre restano irraggiungibili per cui il pesarese oggi si è accontentato di aver vinto la sfida in famiglia con Cal Crutchlow, che pure guida la moto clienti, bravo comunque a raggiungere la quinta posizione nonostante una condizione fisica non perfetta dovuta alla caduta di ieri nelle qualifiche. Cosi è stato già importante per l’inglese aver vinto la bagarre con la Honda Gresini di Alvaro Bautista, solo sesto, ma davanti alle due Ducati di Nicky Hayden e Andrea Dovizioso, per la prima volta in stagione più lento del suo compagno di squadra e in netta difficoltà con le gomme.
La difficoltà del forlivese è manifestata dal fatto di aver sopravanzato soltanto nel finale la Crt di Aleix Espargaro, con una moto 800, ma ancora una volta bravissimo a insediarsi nella lotta con i “prototipi”. Male, ma di più davvero non poteva fare, Andrea Iannone, out già al quarto giro per una caduta che per fortuna non ha procurato altre conseguenze al ginocchio già inforunato nelle ultime libere del sabato mattina.