Pazza Inter è davvero l’aggettivo che meglio si addice alla squadra di Leonardo, e solo un ‘Pazzo’ avrebbe potuto risolvere una partita come quella di oggi. Praticamente sconfitta contro un Cesena tutto cuore e corsa fino al 91’ la squadra nerazzurra caricata dalla voglia di rivincita e di tornare al gol di Pazzini riesce a ribaltare un risultato in meno di 4 minuti e portare a casa 3 punti fondamentali per restare ancorati al secondo posto in classifica. Per i più maliziosi c’è anche il fattore festa rovinata in casa rossonera, poiché anche se domani il Milan vincesse non basterebbero i 3 punti per l’assegnazione matematica dello scudetto.
Vediamo nel dettaglio lo svolgimento della partita.
Novità nella formazione prevista inizialmente per Leonardo che schiera il macedone Goran Pandev al posto di Kharja nel ruolo di trequartista, e Milito in avanti lasciando Pazzini in panchina. Anche Ficcadenti cambia la punta centrale preferendo Budan a Malonga.
PRIMO TEMPO- Comincia con coraggio, entusiasmo e aggressività il Cesena, sfruttando un costante movimento dei centrocampisti e arrivando con molta facilità a ridosso della linea difensiva nerazzurra. Brivido per i padroni di casa al 6’ quando Parolo serve in verticale un pallone perfetto a Giaccherini che involato a rete controlla male e si fa anticipare per un soffio in uscita da Castellazzi. La partita vede un Cesena che gioca con molta velocità e molti inserimenti dei centrocampisti, mentre l’Inter adotta una manovra troppo lenta e prevedibile, soffrendo fin troppo l’aggressività in fase di pressing dei bianconeri.
Il primo squillo interista arriva all’11 su una conclusione da fuori area di Thiago Motta di poco a lato.
Poche idee per i nerazzurri che fanno girare moltissimo la palla senza trovare mai lo spazio utile per gli inserimenti delle punte, continuando a soffrire moltissimo il pressing altissimo degli uomini di Ficcadenti, che agendo in questo modo limitano il gioco interista. Si arriva alla mezz’ora di una partita che non ha regalato grandi emozioni con l’Inter che sembra aver preso le misure al Cesena, ma non riesce a velocizzare la manovra per cercare l’affondo decisivo. Fischio di Valeri con un minuto di recupero e le squadre vanno a riposo con il punteggio di 0 a 0 di un primo tempo noioso.
SECONDO TEMPO– Squadre che rientrano in campo sotto la pioggia con gli stessi uomini del primo tempo. Torna a spingere il Cesena e al 2’ è Jimenez a provare un tiro da posizione defilatissima dopo una finta di cross, trovando Castellazzi pronto a chiudere sul primo palo. Leonardo con il passare dei minuti inizia a pensare di far entrare Pazzini per risolvere i problemi offensivi della sua squadra. È ancora il Cesena a rendersi pericolosa in un azione di ripartenza sfruttando la velocità di Giaccherini, che in area trova il colpo di testa di Budan ma la palla va alta sopra la traversa.
Non passa molto tempo e all’11 il Cesena lancia l’affondo decisivo per portarsi in vantaggio. Il gol arriva quando Ceccarelli sulla fascia serve un cross che manda a vuoto Lucio e Ranocchia, trovando in area Budan, che deve solo appoggiare in rete e battere Castellazzi. Pessimo l’errore dei due centrali che praticamente stendono un tappeto rosso all’attaccante bianconero. Risultato: Cesena 1 Inter 0, con lo scudetto che inizia a tingersi di rossonero.
Al 34’ Ceccarelli in maniera goffa sugli sviluppi di un calcio d’angolo mette di testa il pallone nella propria rete, ma l’arbitro annulla perché aveva già fermato il gioco spiegando come la palla su corner era già uscita.
Pazzini è l’unico dei nerazzurri che nel finale si rende pericoloso, soprattutto con un paio di colpi di testa, ma senza trovare lo specchio della porta. Al 46’ arriva la beffa per il Cesena, ed è proprio il Pazzo a riportare i suoi sul pareggio. Splendido il cross di Eto’o e Pazzini in spaccata al volo tocca la palla realizzando un gol da attaccante puro. A un minuto dal fischio finale succede l’impossibile con Maicon che crossa e trova in area nuovamente Pazzini, con l’ex doriano che stacca altissimo e di testa mette il pallone in rete ribaltando la partita. Fischio finale con un’altra rimonta interista e festa scudetto per il Milan da rimandare.