Passaporti falsi, nuovi indagati in serie A

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Passaporti falsi, la Serie A trema ancora

Il calcio italiano non conosce mai pace, appena messosi alle spalle con tante ombre e pochissime luci lo scandalo del calcioscommesse, ecco riemergere una piaga che ha già toccato il massimo Campionato italiano nel lontano 2001 e che aveva visto come principalmente protagonista l’Inter ed uno dei giocatori simboli di quel periodo, l’uruguaiano Alvaro Recoba.

I passaporti falsi tornano ad essere al centro delle indagini, questa volta della procura di Fermo coadiuvata dal nucleo dei Carabinieri sempre della Compagnia di Fermo per un indagine risalente al 2011 e nata per caso.

Passaporti falsi, la Serie A trema ancora

Infatti i militari italiani si sono accorti del malaffare a causa di un controllo di routine effettuato ad un imprenditore italiano, quest’ultimo era in possesso di un documento intestato a un romeno: una carta d’identità stampata su carta originale, che proveniva direttamente dall’Ufficio anagrafe del Comune di Fermo. Il vaso di Pandora era ormai scoperchiato facendo emergere un giro di documentazione falsa del servizio anagrafe del comune di Fermo che consentiva di ottenere in maniera molto semplice la cittadinanza italiana a persone provenienti dal Sudamerica (principalmente Brasile e Argentina) attraverso la procedura denominata “iure sanguinis” (che consente ai figli di italiani all’estero di vedersi riconosciuta la cittadinanza italiana e il relativo diritto di voto).

La Procura ha inscritto nel registro degli indagati 34 persone, tra ex e attuali amministratori locali, dirigenti comunali, procuratori di calciatori, quasi tutti residenti tra Fermo e Porto San Giorgio. Soppressione e distruzione di atti, produzione di atti falsi, abuso di ufficio, falso ideologico, associazione per delinquere e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina le ipotesi di reato. Tra questi ci potrebbero essere nomi illustri del calcio nostrano dato che i carabinieri hanno già accertato 45 identità non proprio lecite e già sospese con un provvedimento di autotutela.

Prepariamoci quindi ad incassare un’altra bomba dai contenuti devastanti in una società italiana che sembra giorno dopo giorno sempre più dominata dall’illegalità e dal malaffare generalizzato.

 

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