
Partite truccate, il nazionale incastrato da un video: choc nel calcio - Ilpallonaro.com (Pixabay9
Le combine nel calcio continuano a rappresentare una delle ombre più ingombranti sul mondo dello sport. Episodi legati alla manipolazione dei risultati, sospetti su gol evitabili o movimenti anomali di quote nel circuito delle scommesse sono tutt’altro che rari.
Nonostante l’evoluzione delle tecnologie e l’aumento dei controlli, restano ancora troppi i casi in cui le partite vengono sospettate di non essere completamente “pulite”. È un terreno scivoloso, fatto di chiacchiere, mezze prove e a volte gravi errori giudiziari. Un esempio recente riguarda Armando Izzo, difensore del Monza, che dopo ben dieci anni di inchieste e processi, è stato finalmente assolto da ogni accusa di frode sportiva e contatti con ambienti malavitosi. Per lui si è trattato della fine di un incubo, che ha inevitabilmente condizionato una carriera brillante e la sua immagine pubblica.
Il caso Izzo dimostra quanto possa essere sottile il confine tra sospetto e verità, e quanto possa essere devastante, anche a distanza di anni, una vicenda giudiziaria fondata su basi poco solide. Ma non tutte le storie hanno lo stesso epilogo. In questi giorni, dall’altra parte del mondo, ha fatto notizia un’indagine che coinvolge un portiere di una nazionale africana, accusato di aver truccato i risultati di alcune gare. Il caso è ancora in fase istruttoria, ma ha già sollevato grande clamore. Certi episodi, infatti, sembrano trovare terreno fertile soprattutto in campionati minori o in contesti sportivi meno sorvegliati, dove il confine tra sport e interessi illeciti diventa più sottile.
Scandalo in Kenya, Matasi nella bufera
Il nome di Patrick Matasi, portiere della nazionale del Kenya, è finito al centro di una bufera mediatica e sportiva a causa di un’indagine aperta dalla Federazione calcistica keniota (FKF) per presunta manipolazione di partite. Tutto è iniziato dopo la pesante sconfitta per 4-1 contro il Camerun, lo scorso ottobre, che ha compromesso la qualificazione alla Coppa d’Africa 2025. Alcuni gol subiti ritenuti “strani”, hanno sollevato sospetti, tanto da portare alle dimissioni del commissario tecnico Engin Firat. Ad aggravare la situazione, un video diffuso sui social, la cui autenticità non è ancora stata confermata, mostrerebbe Matasi discutere con una terza persona di un presunto accordo per truccare una gara.

Il portiere, attualmente in forza ai Kakamega Homeboyz, è stato escluso dalle ultime convocazioni della nazionale proprio a causa delle indagini in corso. Il proprietario del club, Cleophas Shimanyula, ha però difeso pubblicamente il suo giocatore, dichiarando alla BBC: “Anche lui è rimasto scioccato da ciò che ha visto nel video e mi ha detto che non sa niente di combine”. Shimanyula ha aggiunto che Matasi ha mantenuto la porta inviolata in tre partite da quando è al club e che – è innocente fino a prova contraria. La FKF ha garantito un’inchiesta trasparente, collaborando con FIFA e CAF, riaffermando la tolleranza zero verso ogni forma di manipolazione, pertanto le prossime settimane saranno decisive per chiarire la posizione di Matasi.