
Caos dopo il brutto infortunio: la squadra abbandona la partita (Foto Pixabay) - IlPallonaro.com
Un brutto infortunio, poi la ripresa della partita e l’abbandono di una squadra. Ancora caos in campo e fuori, cos’è successo
È di nuovo caos sui campi di calcio italiani. Nell’ultimo weekend si è infatti verificato un altro episodio alquanto singolare, che ha scatenato nuove polemiche tra le società coinvolte e dovrà essere ora risolto dal Giudice Sportivo. E come accaduto in molte altre occasioni, anche il verdetto del Giudice potrebbe non bastare.
L’episodio si è verificato nel match tra Sangiuliano City e Magenta, valido per il Girone B degli Juniores Nazionali. Intorno al ventesimo minuto di gioco, nel tentativo di arrivare sul pallone, un calciatore è finito fuori dal campo impattando su un tombino posizionato vicino alla linea laterale. L’impatto è stato piuttosto violento ed ha causato una profonda ferita al ginocchio del giocatore. A quel punto è subito intervenuto lo staff medico tra la preoccupazione generale dei compagni di squadra e dei calciatori in campo.
Dopo aver valutato la situazione, l’arbitro ha deciso di riprendere la partita al termine delle cure mediche, ritenendo l’incidente di campo e l’infortunio non così gravi da portare alla sospensione ed al rinvio del match. Una decisione non condivisa e non accettata però dalla formazione coinvolta nell’infortunio: dopo momenti concitati di discussione, che ha coinvolto anche le panchine, la squadra ha così deciso di ritirarsi dalla sfida e far abbandonare il terreno di gioco ai propri calciatori.
Brutto infortunio e ritiro della squadra: scoppiano le polemiche dopo la partita
La vicenda ha fatto infuriare anche il presidente del club ospite, che ha attaccato duramente la squadra avversaria per le condizioni dell’impianto ed anche l’arbitro per la decisione presa dopo l’infortunio.

Anche il vice allenatore del Magenta, Samuele Mura, si è sfogato dopo l’accaduto. Il tecnico ha sostituito il primo allenatore nel match, assente a causa di motivi personali: “C’era un tombino di cemento. In ospedale gli hanno dato dei punti di sutura. Questa partita l’arbitro doveva sospenderla. Ho scritto la riserva come richiesto e ora la federazione farà le sue valutazioni. La colpa non è del Sangiuliano, sia chiaro, ma di chi ha dato l’ok per l’omologazione del campo”.
Toccherà ora al Giudice Sportivo pronunciarsi sulla vicenda. Si dovrà infatti stabilire se omologare il risultato con la sconfitta a tavolino per la squadra che si è ritirata o se disporre la ripetizione della partita.