
Partita sospesa e Daspo: arbitro minacciato, interviene la polizia - Ilpallonaro.com (screen Youtube)
Il calcio, a ogni livello, sta vivendo un’escalation di tensione e aggressività che spesso trova nei direttori di gara il capro espiatorio perfetto.
Non solo sui campi polverosi delle categorie minori, ma anche ai vertici del professionismo, gli arbitri sono ormai al centro di episodi al limite della tollerabilità. Basti pensare al recente caso dell’allenatore del Lione, Paulo Fonseca, squalificato per nove mesi dopo un confronto acceso e testa a testa con l’arbitro, durante una gara di Ligue 1. Un gesto che ha fatto il giro d’Europa e che certifica quanto anche nel calcio d’élite si sia perso il senso del limite. Nel panorama dilettantistico italiano, la situazione è ancora più preoccupante. In Lombardia, un dirigente della Beata Giuliana ha colpito un arbitro con uno schiaffo tra nuca e orecchio, rimediando una squalifica fino al 2029.
Pochi giorni prima, un altro tesserato è stato squalificato fino al 2027 per aver tentato di aggredire un direttore di gara. Da segnalare anche la protesta simbolica del Torriglia Calcio, che ha rifiutato di scendere in campo per denunciare gli episodi di violenza contro i fischietti. In questo clima incandescente, le istituzioni sportive sono costrette a rispondere con provvedimenti drastici: DASPO sportivi, inibizioni e multe. E purtroppo, la scia di aggressioni continua. Nelle ultime ore, sono arrivati provvedimenti pesanti per un evento accaduto il mese scorso.