Proprio adesso che le prime sentenze emesse nell’ambito dello scandalo del calcio scommesse facevano presagire ad una quasi totale amnistia per i club coinvolti, ecco un’altra bomba ad orologeria scoppiata a causa di una dichiarazione rilasciata al sito sportivoYahoo Sport, dall’ex calciatore del Parma, il francese Daniel Bravo.
“Parma – Juventus del campionato 1996/1997, fu truccata”. Ecco la rivelazione molto forte che l’ex centrocampista dei ducali fa uscire allo scoperto con 15 anni di ritardo.
La partita incriminata era valevole per la 32esima giornata di campionato ed i ducali erano in corsa per il titolo quando, secondo le dichiarazione del francese, nell’intervallo fra il primo ed il secondo tempo si decise per il risultato di 1-1.
Ecco le dichiarazioni dell’ex calciatore francese:“Nell’ultima partita importante per il Parma eravamo in corsa per il titolo e si decise per il pari nell’intervallo, di comune accordo. Io non capivo, dissi: “Voi siete matti, si può vincere”. E gli altri: “In Italia si fa così, lascia stare”.
In quella stagione la Juventus si laureò campione d’Italia con due punti di vantaggio proprio sul Parma. La partita “incriminata”, secondo Bravo, terminò 1-1 (autogol di Zidane e gol su rigore di Amoruso per la Juventus).
Adesso bisogna però porsi alcune domande: per prima cosa, come mai si può arrivare a raggiungere un accordo in una partita della massima divisione professionistica italiana e per giunta nel corridoio dello spogliatoio nel corso dell’intervallo? Poi, che motivi aveva il Parma di accettare una simile combine che per giunta andava esclusivamente a vantaggio della Juventus impedendo al club ducale di vincere uno scudetto storico per la città di Parma e per finire, come mai il buon Bravo esce allo scoperto con soli 15 anni di ritardo per denunciare una combine che avrebbe avuto all’interno del panorama calcistico italiano degli effetti catastrofici?
Come al solito non siamo noi a dare delle risposte, diamo solamente qualche spunto di riflessione e lasciamo a chi legge l’articolo, la possibilità di trovarle secondo il proprio buon senso.