Piscina gremita alla ” Scandone “. E’ un derby, quindi il sapore del match è diverso da tutte le altre gare. L’anno scorso Posillipo e Acquachiara sono state protagoniste della finale tutta napoletana di Coppa, mai come in quell’occasione una cornice di pubblico così ampia, tanta festa, una sana rivalità fuori e dentro la vasca. Ecco che in questa nuova stagione alla terza la sfida si ripete, l’occasione per prendersi la rivincita da parte della Carpisa Yamamay Acquachiara, che proprio pochi mesi fa vedeva i rossoverdi aggiudicarsi il trofeo.
Tante novità, da una parte e dall’altra, volti nuovi, ma sempre la stessa passione, quella campana. RobertoZeno è il nuovo sponsor della compagine posillipina, cartelloni per le strade, come a significare che qualcosa forse sta cambiando, e ce lo auguriamo. Nell’anticipo di ieri in vasca c’erano due formazioni giovani, campioni da ambedue le parti, nazionali italiani e non, protagonisti anche nelle varie selezioni giovanili. I rossoverdi di Occhiello a punteggio pieno, l’Acquachiara, stanca dopo le fatiche di Coppa dello scorso week end e reduce dal posticipo del mercoledì, è chiamata al tour de force. Gli uomini di De Crescenzo passano subito in vantaggio, ma quello iniziale sarà l’unico della giornata, perchè i posillipini dimostrano una maggior lucidità, anche se a uomo in più almeno nella prima frazione, l’Acquachiara, ma tutte e due le squadre in generale, sembrano perfette in superiorità numerica.
Tommaso Negri è tornato e si vede, senza nulla togliere a Caruso, che l’ha saputo sostituire dignitosamente nelle prime due giornate. Per il numero uno ligure mascherina protettiva sul volto, poi il resto è parte del suo repertorio, più di una pezza messa sulle conclusioni avversarie, uno dei migliori in campo, se non il migliore. Posillipo più lucido in certe occasioni, rodato dietro dove Buslje sta diventando un leader, ma questo potevamo immaginarlo. La lotta ai due metri con il centroboa avversario, il serbo Korolja, ai limiti, ma sempre corretta, è la dimostrazione della bellezza di questo sport. L’Acquachiara si fa scappare il Posillipo che tenta di prendere il largo, ma Lanzoni e compagni non ci stanno e rientrano in partita, dovendosi fermare solo di fronte alle prodezze dell’estremo difensore posillipino.
Il terzo tempo coincide con una fase di stanca, parziale 0 a 0, ma nell’ultima frazione i padroni di casa tornano ad essere accorti dietro e cinici in fase offensiva, trascinati da un super Marinic, autore di una cinquina personale. Punteggio difeso e vantaggio incrementato, fino al risultato finale di 8 a 6. Vittoria meritata, Posillipo che si è confermato un’ottima squadra, unita e con due stranieri di primissimo livello, senza nulla togliere all’Acquachiara, che la sua partita l’ha fatta, ma non ha saputo fare male nei momenti clou all’avversario. Bilancio delle prime tre partite che vede la squadra di Occhiello a punteggio pieno, la banda di De Crescenzo invece è ferma a 4 punti al netto di una vittoria, un pareggio e una sconfitta.
L’altro anticipo, giocato oggi alle 15, era la sfida tra Ortigia e Savona, corince la piscina ” Caldarella “ di Siracusa. Dopo la prima sfida proibitiva con il Brescia e la sconfitta patita a Firenze un’occasione per i padroni di casa, perchè di fronte c’era un Savona più esperto, ma pur sempre giovane, e non imbattibile.
Campo ostico, lo dimostrano i primi due parziali, dove è la squadra siciliana a primeggiare; sempre in vantaggio grazie anche alla capacità di sfruttare le occasioni in superiorità numerica concesse dalla coppia arbitrale. Ha il braccio caldo il mancino Danilovic e lo dimostra con una doppietta personale nei primi minuti. 5 a 3 per i biancoverdi alla sirena che sancisce il cambio campo, Leone l’ha preparata bene, una squadra con individualità importanti quella che da quest’anno è tornata ad assaporare il palcoscenico dell’A1, tanti i giovani lanciati da Angelini dall’altra parte da due anni a questa parte, fisicità e velocità in acqua.
Il terzo tempo fa pendere l’ago della bilancia in favore della compagine ligure, che inverte il trand a suo favore e acciuffa il pareggio grazie a tre reti messe a segno a uomini pari. Perde fiducia la squadra siracusana, un pò scossa da queste realizzazioni e risultato di parità.
Tanto equilibrio, occasioni da una parte e dall’altra, ognuna avrebbe potuto vincere. L’Ortigia ci crede e con le reti di Di Luciano e ancora di Danilovic, inframmezzate dal gol di Alesiani, intravede i primi tre punti della stagione. E’ Pesenti a poco più di venti secondi dal termine a firmare il pareggio savonese e a spegnere le speranze siracusane. Un punto che inietta fiducia all’Ortigia, un passo falso per il Savona, sotto per larga parte dell’incontro, ma arrivata a mettere in parità una sfida che sembrava ormai persa con l’orgoglio dei suoi.