Sean Sogliano non è più il direttore sportivo del Palermo, il dirigente si è dimesso dal proprio incarico questa mattina dopo essersi incontrato con Maurizio Zamparini nella serata di ieri, quest’ultimo poi aveva rilasciato alcune dichiarazioni inequivocabili: “Con Sogliano ci sono dei problemi, è vero. Abbiamo due caratteri forti solo che io sono il capo e lui un collaboratore. Se vuole fare il capo ha sbagliato società“. Alla base del divorzio l’incompatibilità tra lo stesso ds e il presidente rosanero in un rapporto che aveva subìto già i suoi primi scricchiolii quest’estate, il 31 agosto, per delle divergenze riguardo al calciomercato e quando il vulcanico presidente del club siciliano aveva deciso di silurare prima dell’inizio del campionato il tecnico Stefano Pioli. Anche allora Sogliano fu sul punto di rassegnare le proprie dimissioni ma poi tutto rientrò nella normalità e venne ingaggiato come nuovo tecnico l’emergente Devis Mangia, vice campione d’Italia con il Varese Primavera, e voluto fortemente da Sogliano in persona che gli anni scorsi ricopriva il ruolo di ds nel club varesino. Zamparini si è rivelato un mangia-dirigenti oltre che un mangia-allenatori: a novembre dello scorso anno infatti si era dimesso anche Walter Sabatini, ora la storia si ripete con Sogliano la cui avventura a Palermo è durata solo 5 mesi. I tifosi rosanero auspicano che l’ennesima triste faccenda non si ripercuota sulla squadra ma è inevitabile che tutto ciò influisca in maniera negativa sulla testa dei giocatori e anche dell’allenatore. In questo momento la società si è trincerata dietro un no comment ma a breve potrebbe essere rivelato il nome del successore di Sogliano; in pole sembrerebbe esserci Franco Ceravolo, attuale consulente esterno di mercato per il Siena.