Cannavaro 6: Nonostante la strepitosa vittoria dei suoi, il capitano napoletano non ha disputato una delle sue migliori partite anzi in almeno 2 dei 3 gol subiti da De Sanctis la responsabilità è sua. Soprattutto sul gol del primo vantaggio laziale, quando si fa saltare da Mauri con un birillo e lo lascia libero di battere a rete a tu per tu con il proprio estremo difensore. Ha il merito di fornire a Cavani un ottimo assist che costringerà Biava al fallo da rigore.
Aronica 5: Concorso di colpa sul gol di Mauri, prova a rovinare la festa ai suoi ed ai tifosi siglando un autorete clamorosa che riporta in vantaggio la Lazio dopo il pareggio di Cavani. Anche lui non brilla e fa pentire Mazzarri di non aver schierato l’ottimo Ruiz.
Dossena 6,5: A tratti appare nervoso, forse sente il peso della partita e così facendo si dimentica di giocare e pensa più a discutere con l’arbitro, ha il grosso merito di credere su una palla che pareva destinata al fondo e con l’istinto di una punta di razza sigla il gol del momentaneo 2-1 che riapre i giochi della partita e del campionato.
Lavezzi 6,5: Batte 3 punizioni e da altrettanti calci da fermo nascono le 3 reti del suo Napoli, “El Pocho” non sembra in forma, ma corre e si danna l’anima, al contrario dell’assente Hamsik. Mazzarri deve tenerlo un po’ a freno per evitare che s’innervosisca a causa delle rudi entrate dei difensori laziali, ma alla lunga è venuta fuori la sua tecnica ed anche se da punizione ha messo il suo zampino su 3 delle 4 reti siglate.
Cavani 9: Che dire anche oggi 3 reti che portano la sua squadra al secondo posto in classifica, 25 in totale nella massima serie, una stagione da incorniciare per il nuovo Re di Napoli, ormai non ci sono parole per descrivere quanto di buono stia facendo il Matador, sarà un caso ma quando si è fermato lui anche gli azzurri hanno avuto un calo di risultati, tornato al gol è tornata a risplendere il sole all’ombra del Vesuvio. In caso di vittoria di scudetto si vocifera che molti altarini con la sua effige potrebbero trovare spazio a fianco a quelli di Re Diego, tra le vie della città partenopea.
Napoli (3-4-1-2): De Sanctis 6; Campagnaro 6, Cannavaro 6, Aronica 5; Maggio 6,5, Pazienza 6 (59′.Mascara 6,5), Yebda 6 (85′ Lucarelli s.v.), Dossena 6,5 (78′ Gargano 6); Hamsik 6, Lavezzi 6,5; Cavani 9.
Dias 6,5: Nonostante le 4 reti subite dalla sua squadra disputa un’ottima gara e sigla la rete del 2-0 che illude i laziali di poter ritornare al quarto posto espugnando il fortino San Paolo.
Biava 4,5: Con un intervento goffo e scoordinato atterra in area Cavani, procurando un rigore sacrosanto ed una dubbia espulsione a nostro avviso, che però condiziona il resto del match.
Brocchi 6: L’intuizione di Reja di piazzarlo davanti alla difesa ha dato i suoi frutti, nonostante la sconfitta solo in occasione del 4 gol del Napoli si è fatto trovare fuori posizione, le altre marcature sono arrivate da palle inattive sulle quali non ha potuto molto. Ha il merito di siglare un gol buono che però si vede ingiustamente annullare, caro signor Blatter non sarebbe l’ora di ricorrere alla tanta bistrattata moviola. Il centrocampista laziale, oggi, avrà forse il rimpianto di non essere un giocatore di football, lì sicuramente il suo punto sarebbe stato valido.
Mauri 7: Sigla una rete meravigliosa superando gli avversari come birilli e battendo De Sanctis con un mancino chirurgico, sarà che sul terreno del San Paolo i mancini sono di casa, si esalta e manca subito dopo una facile occasione, si muove bene fra le righe ma non è sorretto dai compagni di reparto e quando il resto della truppa non gira il capitano nulla può e deve arrendersi alla legge del Matador.
Zarate 5: I suoi compagni si lamentano che non passa mai la palla, ed è la realtà, lo fa una volta soltanto e permette a Mauri di siglare il vantaggio, mette anche lo zampino sull’autorete di Aronica, suo il tiro respinto da De Sanctis, ma da uno come lui ci si aspetta molto di più e soprattutto più collaborazione.
Lazio (4-1-4-1): Muslera 6; Lichtsteiner 5, Biava 4,5, Dias 6,5, Garrido 6; Brocchi 6; Gonzalez 6, Bresciano 5 (82′ Stendardo s.v.), Mauri 7, Sculli 6; Zarate 5 (83′ Floccari s.v.).
Banti 6,5: La partita non è delle più facili ma il fischietto di Livorno si dimostra capace nel tenere la gara in pugno, sempre presente e molto vicino all’azione, fischia correttamente e non sbaglia quasi niente, fatta eccezione, ma questa è un opinione personale, sull’eccessiva espulsione ai danni di Biava. Nel fallo da rigore, infatti, il difensore non rappresenta l’ultimo uomo e la decisione appare fin troppo fiscale.