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Juve missione compiuta, Immobile trascina la Lazio

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Una Juventus brutta per lunghi tratti della gara trova il gol vittoria al 92° con Morata ed ottiene il passaggio agli ottavi di Champions League, ottavi che si avvicinano anche per la Lazio vittoriosa grazie alla doppietta del suo bomber Ciro Immobile.

Ci si aspettava la prova di maturità da parte della squadra guidata da Andrea Pirlo ed invece i bianconeri hanno giocato un primo tempo di pessima qualità, sono andati sotto contro un vivace Ferencvaros ed hanno chiuso la prima frazione sul 1-1 grazie al solito Ronaldo.

La ripresa ha visto la Juve più aggressiva soprattutto grazie all’ingresso di Morata. Lo spagnolo ha messo in porta Ronaldo, super salvataggio di Dibusz, ha colpito un palo e poi al 92° di testa ha trovato il gol vittoria.

Serata non certo brillante per Dybala che non ha ancora ritrovato i livelli su cui lo avevamo visto giocare in passato.

Se la Juve non ha convinto la Lazio invece ha giocato una partita davvero brillante creando, e sprecando, molto.

I biancocelesti di Inzaghi hanno sfruttato l’ennesima grande serata del proprio Bomber Immobile che con un gran tiro ha aperto subito le marcature. Parolo ha trovato il raddoppio al 23° prima dell’acuto di Dzyuba al 25°. A rimetter tutto a posto ci ha pensato Immobile ad inizio ripresa procurandosi e trasformando il rigore del definitivo 3-1.

Veniamo al racconto della sfida dell’Allianz Stadium tra Juventus e Ferencvaros.

Partenza equilibrata con la compagine ungherese che prova anche a fare la partita. Al 14° azione veloce della Juventus, cross di Ronaldo, Dybala calcia al volo, Dibusz si salva. Al 19° è il Ferencvaros a passare in vantaggio, ripartenza veloce, cross in mezzo di Nguen, tocco vincente di Uzuni.

La Juve fa davvero poco per impensierire Dibusz, ci sarebbe un gol di Ronaldo al 33° ma CR7 è in netta posizione di fuorigioco. Il gol però è rimandato di soli due minuti, Ronaldo controlla dal limite e lascia partire il tiro che s’infila a fil di palo.

Nei minuti successivi al pareggio La Juventus prova a creare qualcosa ma il Ferencvaros non concede spazi ed anzi prova anche a ripartire, al riposo si va sul 1-1.

La ripresa parte con gli stessi protagonisti del primo tempo. E’ una Juventus più vivace, anche perché meno era difficile, però non troppo pericolosa. Al 60° splendida conclusione di Bernardeschi, Dibusz ed il palo dicono di no. Al 69° gran palla di Morata per CR7, Dibusz è strepitoso nel fermarlo. Ci prova anche Morata, il suo sinistro colpisce il palo.

Sembra una partita destinata al pareggio ma al 92° lancio di Danilo, scatto di Cuadrado che mette in mezzo per Morata che di testa supera un incerto Dibusz. Finisce così, con tanta sofferenza la Juventus ottiene il pass per gli ottavi di Champions League.

JUVENTUS – FERENCVAROS 2-1 (19° Uzuni (F), 35° Cristiano Ronaldo (J))

Juventus (4-4-2): Szczesny; Cuadrado, Danilo, De Ligt, Alex Sandro; McKennie (62° Kulusevski), Bentancur (83° Rabiot), Arthur (83° Ramsey), Bernardeschi (62° Chiesa); Dybala (62° Morata), Cristiano Ronaldo.

Allenatore: Pirlo.

Ferencvaros (5-2-3): Dibusz; Lovrencsics (75° Botka), Blazic, Frimpong, Dvali, Heister; Siger (75° Laidouni), Somalia; Zubkov (70° Isael), Uzuni, Nguen (70° Boli).

Allenatore: Rebrov.

Arbitro: Siebert.

Ammoniti: Siger (F), Danilo (J), Chiesa (J).

Passiamo alla sfida casalinga di Champions League della Lazio contro lo Zenit San Pietroburgo.

Partenza sprint per la Lazio che passa subito in vantaggio con un tiro da fuori preciso di Immobile che sorprende Kerzhakov. Non si vede la reazione russa anzi è la Lazio a provare ad insistere. Un paio di cross di un ispiratissimo Acerbi spaventano lo Zenit che a fatica si salva.

Al 23° arriva il giusto raddoppio, ripartenza biancoceleste conclusa con un precisissimo rasoterra di Parolo che s’infila nell’angolino basso. Il calcio però sa esser strano ed alla prima occasione lo Zenit segna, Dzyuba aggancia appena dentro l’area e batte Reina. Luis Alberto ha subito la palla per rimettere le cose al posto giusto ma solo davanti al portiere si fa respingere il tiro.

Altra grande occasione al 40°, Correa serve un gran pallone a Parolo che calcia ma non trova la porta per poco. Prima del fischio di fine frazione c’è tempo per un’altra palla gol, stavolta sprecata da Lazzari che solissimo si fa respingere la conclusione. Si va al riposo con la squadra di Inzaghi avanti 2-1, vantaggio meritato che però poteva avere un margine più ampio.

La ripresa ricomincia con gli stessi 22 giocatori che avevano chiuso i primi 45 minuti. Al 55° Barrios commette fallo in area su Immobile, è rigore, dal dischetto l’attaccante biancoceleste trasforma. Lo Zenit prova a far qualcosa ma la Lazio è attenta non concede molto e risponde colpo su colpo. Al 85° il neoentrato Muriqi ha la palla del 4-1 ma ancora una volta Kerzakov salva.

Finisce così, la Lazio vince 3-1 e mette un pesante mattone verso la qualificazione agli ottavi di Champions League.

LAZIO – ZENIT 3-1 (3°, 56° rig. Immobile (L), 23° Parolo (L), 25° Dzyuba (Z))

Lazio (3-5-2): Reina; Patric (60° Luiz Felipe), Hoedt, Acerbi; Lazzari (68° Fares), Parolo (60° Akpa Akpro), Lucas Leiva (68° Cataldi), Luis Alberto, Marusic; Immobile (81° Muriqi), Correa.

Allenatore: Inzaghi.

Zenit (3-5-2): Kerzhakov; Lovren, Rakitsky, Zhirkov (74° Azmoun); Malcom, Kuzyayev, Barrios (59° Driussi), Douglas Santos (37° Sutormin), Mostovoy (59° Musaev); Erokhin (74° Shamkin), Dzyuba.

Allenatore: Semak.

Arbitro: Oliver.

Ammoniti: Barrios (Z), Lovren (Z), Rakitsky (Z), Acerbi (L).

I risultati della serata di Champions | © UEFA

Nelle altre gare di serata vincono entrambe 2-1 in trasferta il Chelsea (in casa del Rennes) ed il Siviglia (contro il Krasnodar) e si qualificano matematicamente agli ottavi. La doppietta di Haaland ed il gol di Sancho permettono al Borussia Dortmund di battere 3-0 il Bruges e consolidare la vetta del girone. Nel gruppo H il Manchester United batte 4-1 il Basaksehir e rimane in testa nel girone, la sfida per il secondo posto va al Psg che vince 1-0 sul Lipsia ed aggancia a quota 6 i tedeschi.

Consigli Fantacalcio 8° Giornata Serie A 2020/21

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La Serie A 2020/21 è pronta a ripartire dopo l’ultima pausa delle nazionali che ha visto l’Italia ottenere la qualificazione alla Final Four di Nations League, con la Serie A in campo torna anche il Fantacalcio e con esso arrivano anche i nostri Consigli Fantacalcio.

L’ottava giornata della Serie A 2020/21 si disputerà straordinariamente su due giorni sabato e domenica e vedrà in campo tutti e dieci i match.

Si partirà con un triplo anticipo al sabato, alle 15, alle 18 e alle 20.45. La domenica sarà aperta dal lunch match delle 12.30 e poi vedrà addirittura quattro partite alle 15, un posticipo alle 18 ed un ulteriore alle 20.45 che andrà a chiudere il turno di campionato.

Veniamo a conoscere il dettaglio delle sfide delle quali poi daremo i nostri Consigli Fantacalcio.

Sarà Crotone-Lazio ad aprire la giornata sabato alle 15, alle 18 si giocherà la sfida tra Spezia ed Atalanta mentre il posticipo delle 20.45 sarà Juventus-Cagliari. Ci sarà il ritorno di Prandelli sulla panchina viola in Fiorentina-Benevento nel lunch match della domenica alle 12.30. Alle 15 si giocheranno Inter-Torino, Roma-Parma, Sampdoria-Bologna e Verona-Sassuolo. Ci sarà Udinese-Genoa nel posticipo domenicale delle 18. Alle 20.45, sempre domenica, si giocherà una classica del calcio italiano, Napoli-Milan che chiuderà il turno.

CONSIGLI FANTACALCIO 8° GIORNATA SERIE A 2020/21

CROTONE – LAZIO sabato 21/11 ore 15

CONSIGLIATI: SIMY (C) – LUIS ALBERTO (L)

SCONSIGLIATI: PEREIRA (C) – RADU (L)

SORPRESE: MESSIAS (C) – CAICEDO (L)

SPEZIA – ATALANTA sabato 21/11 ore 18

CONSIGLIATI: POBEGA (S) – MIRANCHUK (A)

SCONSIGLIATI: MAGGIORE (S) – DEPAOLI (A)

SORPRESE: GYASI (S) – LAMMERS (A)

JUVENTUS – CAGLIARI sabato 21/11 ore 20.45

CONSIGLIATI: CRISTIANO RONALDO (J) – JOAO PEDRO (C)

SCONSIGLIATI: BERNARDESCHI (J) – TRIPALDELLI (C)

SORPRESE: ARTHUR (J) – OUNAS (C)

FIORENTINA – BENEVENTO domenica 22/11 ore 12.30

CONSIGLIATI: CASTROVILLI (F) – LAPADULA (B)

SCONSIGLIATI: PULGAR (F) – SCHIATTARELLA (B)

SORPRESE: VLAHOVIC (F) – SAU (B)

INTER – TORINO domenica 22/11 ore 15

CONSIGLIATI: LUKAKU (I) – BELOTTI (T)

SCONSIGLIATI: SKRINIAR (I) – N’KOULOU (T)

SORPRESE: PERISIC (I) – GOJAK (T)

ROMA – PARMA domenica 22/11 ore 15

CONSIGLIATI: MKHITARYAN (R) – GERVINHO (P)

SCONSIGLIATI: DIAWARA (R) – GRASSI (P)

SORPRESE: SPINAZZOLA (R) – KARAMOH (P)

SAMPDORIA – BOLOGNA domenica 22/11 ore 15

CONSIGLIATI: QUAGLIARELLA (S) – SORIANO (B)

SCONSIGLIATI: REGINI (S) – DENSWIL (B)

SORPRESE: DAMSGAARD (S) – SVANBERG (B)

VERONA – SASSUOLO domenica 22/11 ore 15

CONSIGLIATI: BARAK (V) – BERARDI (S)

SCONSIGLIATI: CETIN (V) – MULDUR (S)

SORPRESE: ILIC (V) – RASPADORI (S)

UDINESE – GENOA domenica 22/11 ore 18

CONSIGLIATI: DE PAUL (U) – SCAMACCA (G)

SCONSIGLIATI: SAMIR (U) – BADELJ (G)

SORPRESE: PUSSETTO (U) – ZAJC (G)

NAPOLI – MILAN domenica 22/11 ore 20.45

CONSIGLIATI: INSIGNE (N) – IBRAHIMOVIC (M)

SCONSIGLIATI: LOBOTKA (N) – CASTILLEJO (M)

SORPRESE: POLITANO (N) – REBIC (M)

MIR-AVIGLIOSO! Il pilota Suzuki vince il mondiale in MotoGp

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Il Mondiale 2020, orfano di Marc Marquez assente per un infortunio subito nella prima gara, vede sempre trionfare la Spagna, al termine del Gp della Comunità Valenciana, Joan Mir con la sua Suzuki si è laureato matematicamente Campione del Mondo nella categoria MotoGp.

Il 23enne spagnolo nativo di Palma di Maiorca, campione in Moto3 con la Honda nel 2017, dopo aver ottenuto solo un 6° posto nell’unica stagione di Moto2, è passato nel 2019 nella massima serie alla guida di una Suzuki con risultati, anche a causa di un infortunio che l’ha tenuto fuori tre gare, non certo brillantissimi: 12° nel mondiale con un 5° posto come miglior posizione.

Nel mondiale 2020 ha fatto della costanza di risultati il suo punto di forza ed è cresciuto insieme alla Suzuki che ha fatto enormi progressi.

Partito malissimo con un ritiro ed un quinto posto nelle due gare di Jerez, vinte entrambe dal francese Quartanaro, Mir si è ritirato anche a Brno e si è ritrovato con 48 punti di distacco dalla testa dopo sole 3 gare.

Le due gare in Austria e le due di Misano hanno visto il pilota Suzuki ottenere tre podi, due secondi ed un terzo posto nello specifico, ed un quarto posto.

Con quei risultati Mir si è portato al 4° posto della classifica con soli 4 punti di distacco da Dovizioso che era divenuto leader.

Il secondo posto a Barcellona seguito da un 11° a Le Mans avevano portato il distacco di Mir a 10 punti dal primo posto in quel momento detenuto dal pilota Yamaha Quartararo che sembrava in leggera ripresa dopo un periodo non proprio brillantissimo.

Ad Aragon è arrivata la svolta, Quartararo è andato in crisi ottenendo solo un 8° posto, Mir invece ha piazzato due terzi posti che gli sono valsi sorpasso ed allungo a +14.

A questo punto a Joan Mir mancava solo la vittoria per rendere la stagione perfetta e nella prima gara di Valencia è arrivato quel successo, una doppietta Suzuki con il secondo posto di Rins, tanto desiderato.

Una vittoria che in sostanza ha messo quasi definitivamente il sigillo sul titolo per il giovane spagnolo.

Oggi è arrivata anche la matematica, a Mir è bastato conquistare un 7° posto sulla pista di Valencia per metter in bacheca il suo primo mondiale MotoGp e regalare alla Suzuki il titolo nella classe regina che mancava dal 2000 quando ancora si correva con le 500 e a vincere fu Kenny Roberts Jr.

Hamilton Campione, la settima meraviglia di Lewis

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Obiettivo centrato, con la vittoria nel Gran Premio di Turchia, Lewis Hamilton si aggiudica matematicamente il mondiale di Formula Uno 2020 ed arriva a quota sette titoli eguagliando così il record di Michael Schumacher.

Un successo arrivato in una stagione senza dubbio particolare, messa in discussione e stravolta dal Covid19, ma certamente dominata dal campione britannico.

E’ stata un’annata che ha visto Hamilton prima eguagliare e poi battere il record di vittorie (91) del campione tedesco e poi andare ad issarsi in vetta, con lo stesso numero di mondiali vinti (7).

Una macchina praticamente perfetta, unita alla classe sopraffina del pilota numero 44, ha reso la strada di Hamilton subito in discesa.

Gli avversari non sono quasi mai riusciti ad impensierire le Frecce d’Argento, la Red Bull con Verstappen ha cercato in alcune gare di insidiare la squadra anglotedesca mentre la Ferrari ha disputato un’annata a dir poco pessima.

Sebastian Vettel si complimenta con Lewis Hamilton | © F1

A dire il vero la prima gara del campionato, il Gran Premio d’Austria, aveva visto il trionfo dell’altra Mercedes, quella di Valtteri Bottas, con Hamilton penalizzato e solo 4° al traguardo.

Hamilton ha risposto vincendo il Gp di Stiria ma non ha potuto prendere la vetta del Mondiale che è rimasta in mano a Bottas fino al successivo Gp di Ungheria dove Lewis ha vinto ed il compagno è giunto solo 3°.

Un ultimo giro su sole tre ruote, a causa del cedimento dell’anteriore sinistra avvenuto poco prima anche per Bottas, ha reso ancor più leggendaria la vittoria di Hamilton nella prima delle due gare di Silverstone.

Nella seconda gara in terra britannica Lewis deve accontentarsi del secondo posto alle spalle di Verstappen che diventa così il primo inseguitore di Hamilton, con però 30 punti da recuperare.

In una bollente Barcellona post ferragosto è sempre Hamilton a salire sul gradino più alto del podio e lo fa davanti ad un indomito Verstappen e a Bottas.

Sulla mitica pista di Spa in Belgio non cambiano i protagonisti sul podio, Hamilton sempre primo, sono Verstappen e Bottas che s’invertono i ruoli. Il distacco nel mondiale tra Lewis e Max sale a 47 punti.

A Monza arriva la peggior gara stagionale del campione britannico che in regime di Safety Car e con la Pit Lane chiusa, entra comunque ai Box e riceve una penalità che lo porta sul fondo dello schieramento, la rimonta gli permetterà di arrivare sino al 7° posto (nella gara vinta da Gasly su Alpha Tauri) perdendo pochi punti su Bottas 5° e guadagnandone sul ritirato Verstappen.

La prima volta sul circuito del Mugello coincide con la vittoria numero 90 di Lewis che si mette alle spalle Bottas ed Albon. Il vantaggio nel mondiale diventa di 55 punti sul compagno di squadra ed 80 su Verstappen.

In Russia a Sochi 10 secondi di penalità per prove di partenza fuori dalla zona prestabilita costano cari ad Hamilton che deve accontentarsi del 3° posto dietro a Bottas e Verstappen.

Nel Gp del Eifel, sul circuito del Nurburgring, Lewis vince ed aggancia a 91 vittorie Michael Schumacher, al termine della gara Mick, il figlio del campione tedesco, consegna una copia del casco del padre ad Hamilton.

A Portimao, altro circuito all’esordio nel mondiale di F1, il campione britannico, dopo un brutto primo giro anche a causa di una pioggerellina, perde qualche posizione ma non certo la calma, la sua rimonta è inesorabile ed anche stavolta Bottas è costretto ad accontentarsi del 2° posto davanti a Verstappen.

Ad Imola, pista dove perse la vita Ayrton Senna pilota ammiratissimo da Lewis Hamilton, cambia un po’ lo spartito, il numero 44 parte male dalla seconda piazzola e viene scavalcato da Verstappen, poi però dopo i pit stop di Bottas e dell’olandese della RedBull, Lewis infila una serie di giri spaventosi che sommati ad un pizzico di fortuna con la Virtual Safety Car, gli permettono di mantenere agevolmente il primo posto.

Veniamo ad oggi, dopo un sabato pazzo con pista allagata e tante sorprese, pole di Stroll ed Hamilton solo sesto, il Gran Premio di Turchia si è dimostrato avvincente e con mille emozioni. A spuntarla è stato sempre lui, Lewis Hamilton che decidendo di non sostituire le gomme intermedie, montate dopo la partenza con le full wet, ha saputo tenere il primo posto così conquistato e portarlo sino al traguardo salendo sul podio insieme a Perez e a Sebastian Vettel.

Dopo il titolo del 2008 con la McLaren, Lewis Hamilton ne aggiunge così altri sei con la Mercedes negli ultimi sette anni, soltanto Nico Rosberg, sempre su Mercedes, nel 2016 è stato in grado di sedersi sul trono di campione.

Consigli Fantacalcio 7° Giornata Serie A 2020/21

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La Serie A 2020/21 è pronta a ripartire dopo gli alti e bassi delle squadre italiane nella parentesi delle coppe europee, bene con Juventus e Lazio, male con Inter ed Atalanta, agrodolce in Europa League, con la Serie A in campo torna anche il Fantacalcio e con esso arrivano anche i nostri Consigli Fantacalcio.

La settima giornata della Serie A 2020/21 si disputerà su tre giorni dal venerdì alla domenica e vedrà in campo tutti e dieci i match.

Si partirà con un anticipo al venerdì alle 20.45 al quale seguirà un triplo anticipo al sabato, alle15, alle 18 e alle 20.45. La domenica sarà aperta dal lunch match delle 12.30 e poi vedrà tre partite alle 15, un posticipo alle 18 ed un ulteriore alle 20.45 che andrà a chiudere il turno di campionato.

Veniamo a conoscere il dettaglio delle sfide delle quali poi daremo i nostri Consigli Fantacalcio.

Sarà Sassuolo-Udinese ad aprire la giornata venerdì sera alle 20.45. Sabato il turno si aprirà con Cagliari-Sampdoria alle 15, alle 18 si giocherà la sfida tra neo promosse Benevento-Spezia mentre il posticipo delle 20.45 sarà Parma-Fiorentina. Ci sarà un super Lazio-Juventus nel lunch match della domenica alle 12.30. Alle 15 si giocheranno Atalanta-Inter, Genoa-Roma e Torino-Crotone. Ci sarà Bologna-Napoli nel posticipo domenicale delle 18. Alle 20.45, sempre domenica, si giocherà Milan-Verona che chiuderà il turno.

CONSIGLI FANTACALCIO 7° GIORNATA SERIE A 2020/21

SASSUOLO – UDINESE venerdì 6/11 ore 20.45

CONSIGLIATI: LOCATELLI (S) – DE PAUL (U)

SCONSIGLIATI: ROGERIO (S) – ARSLAN (U)

SORPRESE: LOPEZ (S) – PEREYRA (U)

CAGLIARI – SAMPDORIA sabato 7/11 ore 15

CONSIGLIATI: JOAO PEDRO (C) – JANKTO (S)

SCONSIGLIATI: GODIN (C) – EKDAL (S)

SORPRESE: PAVOLETTI (C) – DAMSGAARD (S)

BENEVENTO – SPEZIA sabato 7/11 ore 18

CONSIGLIATI: LAPADULA (B) – NZOLA (S)

SCONSIGLIATI: IONITA (B) – CHABOT (S)

SORPRESE: DABO (B) – POBEGA (S)

PARMA – FIORENTINA sabato 7/11 ore 20.45

CONSIGLIATI: GERVINHO (P) – RIBERY (F)

SCONSIGLIATI: IACOPONI (P) – CACERES (F)

SORPRESE: SOHM (P) – BIRAGHI (F)

LAZIO – JUVENTUS domenica 8/11 ore 12.30

CONSIGLIATI: IMMOBILE (L) – CRISTIANO RONALDO (J)

SCONSIGLIATI: HOEDT (L) – BERNARDESCHI (J)

SORPRESE: CATALDI (L) – MCKENNIE (J)

ATALANTA – INTER domenica 8/11 ore 15

CONSIGLIATI: MURIEL (A) – LAUTARO MARTINEZ (I)

SCONSIGLIATI: MOJICA (A) – DE VRIJ (I)

SORPRESE: MALINOVSKYI (A) – SANCHEZ (I)

GENOA – ROMA domenica 8/11 ore 15

CONSIGLIATI: SCAMACCA (G) – DZEKO (R)

SCONSIGLIATI: ZAPATA (G) – KARSDORP (R)

SORPRESE: ROVELLA (G) – MAYORAL (R)

TORINO – CROTONE domenica 8/11 ore 15

CONSIGLIATI: BELOTTI (T) – SIMY (C)

SCONSIGLIATI: N’KOULOU (T) – PEREIRA (C)

SORPRESE: LUKIC (T) – BENALI (C)

BOLOGNA – NAPOLI domenica 8/11 ore 18

CONSIGLIATI: BARROW (B) – MERTENS (N)

SCONSIGLIATI: SCHOUTEN (B) – DI LORENZO (N)

SORPRESE: DOMINGUEZ (B) – POLITANO (N)

MILAN – VERONA domenica 8/11 ore 20.45

CONSIGLIATI: IBRAHIMOVIC (M) – BARAK (V)

SCONSIGLIATI: ROMAGNOLI (M) – EMPEREUR (V)

SORPRESE: LEAO (M) – DI CARMINE (V)

Europa League: super Roma, Napoli in rimonta, crollo Milan

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Serata dai due volti per le tre italiane in Europa League, la Roma ha vinto segnando una cinquina al Cluj, il Napoli ha sofferto è andato sotto e poi ha ribaltato il risultato con il Rijeka, il Milan è totalmente crollato con il Lille.

Nonostante il classico turnover di coppa, meno pesante stavolta, i ragazzi di Fonseca hanno subito messo in discesa la gara con il Cluj e poi hanno completato l’opera, da segnalare i primi due gol in giallorosso di Borja Mayoral.

Se Fonseca è stato felice della prestazione, molto meno lo è stato Gattuso che, nonostante il successo in Croazia, non ha gradito l’approccio del suo Napoli che nella prima mezz’ora ha sofferto ed è andato sotto, i gol di Demme a fine prima frazione e l’autorete di Braut nella ripresa hanno rimesso il risultato sui giusti binari.

Serata totalmente da dimenticare per il Milan che contro il Lille è sembrato spento sin dal primo minuto. I francesi hanno concretizzato con il rigore di Yazici nel primo tempo. Nella ripresa nel giro di 3 minuti lo stesso Yazici ha completato la sua tripletta stendendo definitivamente i rossoneri di Pioli.

Veniamo al racconto della sfida tra il Rijeka ed il Napoli.

Partono subito bene i padroni di casa che vanno subito alla conclusione con Menalo, Meret è bravo a deviare in corner. Il Rijeka è molto pericoloso in ripartenza, la difesa del Napoli fatica a chiudere. Al 14° i croati passano in vantaggio, Kulenovic appoggia per Muric che dal limite fa partire il tiro vincente. L’autore del gol è incontenibile e al 17° sfiora il raddoppio con il colpo di tacco.

Il Rijeka perde il suo miglior calciatore, Muric, ma non perde l’entusiasmo e al 25° va al tiro con Kulenovic, dopo una bella azione, Meret respinge. Gli azzurri fanno possesso palla ma giunti sulla trequarti non riescono a creare pericoli. Al 43° però arriva il pareggio, sul secondo palo Mertens controlla il pallone e mette in mezzo un rasoterra che trova all’appuntamento Demme.

Si va al riposo sul 1-1.

La ripresa comincia senza cambi, il Napoli sembra più aggressivo ma al 48° dopo un pasticcio di Koulibaly, serve il palo a salvare Meret sul tiro di Menalo. Al 53° bella combinazione tra Mertens ed Elmas, Nemistic è attento e respinge. Ci prova Mertens su punizione laterale, Nemistic la tocca sulla parte alta della traversa.

Un pizzico di fortuna aiuta il Napoli al 62°, Petagna buca un bel cross, la palla sbatte su Braut e s’infila in porta. Il Rijeka non sembra avere le energie e le idee per reagire, il Napoli controlla e prova a trovare il terzo gol. Al 87° ci prova Zielinski in spaccata, gran riflesso di Nemistic. Arriva il fischio finale, il Napoli rimonta e porta a casa 3 punti preziosissimi.

RIJEKA – NAPOLI 1-2 (14° Muric (R), 43° Demme (N), 62° aut. Braut (R))

Rijeka (5-3-2): Nemistic; Tomecak, Escoval, Velkovski, Smolcic, Braut (65° Stefulj); Muric (24° Yateke (65° Raspopovic)), Gnezda Cerin, Loncar; Kulenovic, Menalo.

Allenatore: Rozman.

Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui (80° Ghoulam); Lobotka, Demme (60° Fabian Ruiz), Elmas (60° Insigne); Politano, Petagna (80° Zielinski), Mertens.

Allenatore: Gattuso.

Arbitro: Gestranius.

Ammoniti: Politano (N), Smolcic (R), Braut (R), Koulibaly (N).

Passiamo alla gara di Europa League dell’Olimpico tra Roma ed i rumeni del Cluj.

Partenza super della Roma che dopo due minuti trova subito il gol, cross perfetto di Spinazzola e colpo di testa vincente di Mhkitaryan. Risponde il Cluj con un bel tiro di Djokovic, Pau Lopez salva. Brutta palla persa da Villar al 23°, Rondon va al tiro, Pau Lopez risponde, sul fronte opposto il Cluj rischia di farsi autorete e sul susseguente corner Ibanez stacca e di testa segna il raddoppio.

Il raddoppio agevola la Roma, Veretout va al tiro la palla respinta s’impenna, Bruno Peres vede Mayoral e gli serve di testa un perfetto assist, al 34° è 3-0 per i giallorossi. Il primo tempo si chiude con la Roma agevolmente avanti per 3-0.

La ripresa comincia con 5 cambi, tre per la Roma e due per il Cluj. Il parziale del primo tempo agevola il controllo della gara da parte dei giallorossi. Doppia occasione per Borja Mayoral tra il 65° ed il 67° ma prima trova una respinta e poi calcia fuori. Al 73° occasione per il Cluj, ci pensa Kumbulla a salvare a due passi dalla linea.

Arriva un’altra gioia per Mayoral che al 84° dentro l’area controlla e scarica il destro vincente, doppietta per lui. Cinquina giallorossa al 89°, Milanese imbuca in verticale per Pedro che non ha problemi a battere il portiere avversario. Finisce così, la Roma vince 5-0 e consolida il primo posto in vetta al gruppo A di Europa League.

ROMA – CLUJ 5-0 (2° Mhkitaryan, 24° Ibanez, 34°, 84° Mayoral, 89° Pedro)

Roma (3-4-2-1): Pau Lopez; Fazio, Ibanez (61° Smalling) Kumbulla; Bruno Peres, Cristante (73° Milanese), Veretout (46° Pedro), Spinazzola (46° Juan Jesus); Villar, Mhkitaryan (46° Pellegrini); Mayoral.

Allenatore: Fonseca.

Cluj (4-1-3-2): Balgradean; Susic (80° Latovlevici), Manea, Ciobotariu, Camora; Hoban; Deac (46° Paun-Alexandru), Itu (46° Pereira), Djokovic; Rondon (90° Joca), Debeljuh (67° Carnat).

Allenatore: Petrescu.

Arbitro: Jug.

Ammoniti: Hoban (C).

Concludiamo la giornata di Europa League con la partita del Milan in casa contro il Lille.

Partenza piuttosto equilibrata con i ritmi che non tendono a salire, con il Milan più propenso a far la gara. Dopo una serie di potenziali occasioni per il Milan, si fa vedere il Lille con una ripartenza di David, salva Donnarumma, pochi secondi e Romagnoli commette fallo da rigore, dal dischetto va Yazici che spiazza il portiere.

Al 25° violenta punizione di Ibrahimovic, Maignan la respinge col corpo. I francesi prendono coraggio e provano a rendersi pericolosi con la difesa rossonera un po’ distratta. Troppo poco Milan, si va al riposo con i francesi avanti per 1-0.

La ripresa parte con gli ingressi di Leao e Calhanoglu per Castillejo e Krunic. I rossoneri non riescono ad alzare i ritmi, il Lille non corre rischi. Al 55° arriva il raddoppio dei francesi, tiro da fuori di Yazici, Donnarumma sbaglia l’intervento e la palla s’infila.

Passano solo 3 minuti e Yazici va a finalizzare una ripartenza calciando comodamente appena dentro l’area, tripletta per lui.

Squillo rossonero con Rebic al 64°, respinge Maignan. Il gol che potrebbe riaprire la gara non arriva e nemmeno le opportunità anzi sono i francesi a rischiare di segnare il quarto, clamoroso l’errore di Bamba nel finale.

Finisce così, il Milan, dopo una lunga serie di imbattibilità, cade pesantemente in casa contro un Lille trascinato da Yazici.

MILAN – LILLE 0-3 (22° rig., 55°, 58° Yazici)

Milan (4-3-3): Donnarumma; Dalot, Romagnoli, Kjaer, Hernandez; Kessie, Tonali (62° Bennacer), Krunic (46° Calhanoglu); Castillejo (46° Leao) , Ibrahimovic (62° Rebic), Brahim Diaz (78° Hauge).

Allenatore: Pioli.

Lille (4-4-1-1): Maignan; Celik, Fonte, Botman, Bradaric; Yazici (80° Ylmaz), Renato Sanches (80° Soumare), Xeca (65° Andre), Bamba (84° Mandava); Ikone (65° Lihadji); David.

Allenatore: Galtier.

Arbitro: Frankowski.

Ammoniti: Xeca (L), Celik (L), Romagnoli (M).

I risultati della serata di Europa League | © UEFA

Caicedo salva la Lazio, Morata doppietta nel poker bianconero

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Caicedo è ormai l’uomo degli ultimi minuti, dopo il gol vittoria a Torino in campionato stasera è arrivata la rete del pareggio in casa dello Zenit.

Morata invece è l’uomo delle doppiette nelle trasferte Champions, dopo quella alla Dinamo Kiev è arrivata anche questa al Ferencvaros.

Dunque una serata piuttosto positiva per le italiane, i biancocelesti di Inzaghi, con diverse assenze pesanti, ha portato a casa un pari dolcissimo recuperando lo svantaggio maturato nel primo tempo in casa Zenit.

I bianconeri di Conte hanno calato il Poker contro il Ferencvaros, oltre alla doppietta di Morata c’è stato il gol di Dybala e l’autogol di Dvali, entrambi dopo grossi pasticci della difesa di casa.

Situazione positiva in classifica per le due italiane, la Lazio è seconda a quota 5 dietro il Dortmund a 6. Stessa posizione per la Juventus che con sei punti insegue il Barça a nove.

Veniamo al racconto della sfida di San Pietroburgo tra lo Zenit e la Lazio.

Partenza con ritmi piuttosto bassi e gioco spezzettato, si segnala subito un’ammonizione per parte. Prima occasione per la Lazio, al 13°, direttamente da corner, il pallone finisce sull’esterno della rete. Lo Zenit attende, lo fa con un palleggio lento e sterile che non impensierisce i biancocelesti.

Al 32° dal nulla lo Zenit passa, palla in area, sponda di Dzyuba per Erokhin che al volo da due passi batte Reina. Risposta della Lazio con il colpo di testa di Muriqi poco oltre la traversa. Dopo il gol subito in campo si vede solo la Lazio che però non riesce a creare occasioni, si va al riposo con i russi avanti 1-0.

La ripresa incomincia con gli stessi 22 protagonisti che avevano chiuso il primo tempo. Anche il secondo tempo si apre come era finito il primo, con la Lazio a provare a far la gara con i russi in attesa. Grande giocata del neoentrato Mostovoy che si presenta davanti a Reina ma il suo diagonale esce di niente.

Ci prova in tuffo Caicedo al 76°, palla che pian piano scivola sul fondo. Tre minuti dopo ci prova anche Correa, il suo rasoterra però è troppo debole, para Kerzhakov. Al 82° arriva il pareggio, bel cross rasoterra da sinistra di Acerbi, perfetto inserimento di Caicedo che impatta al volo ed infila in rete.

Al 87° un gran sinistro di Milinkovic-Savic sibila ad un passo dal palo. Il tecnico dello Zenit ci prova con un paio di cambi e riesce a trovare il vantaggio con Mostovoy dopo un errore di Milinkovic, per fortuna della Lazio Dzyuba, autore dell’assist, parte in fuorigioco, rete annullata, finisce 1-1.

ZENIT – LAZIO 1-1 (32° Erokhin (Z), 82° Caicedo (L))

Zenit (4-1-4-1): Kerzhakov; Karavaev, Lovren, Rakitskiy, Douglas Santos; Barrios; Erokhin (61° Mostovoy), Ozdoev (91° Sutormin), Zhirkov (78° Krugovoy), Kuzyaev (91° Wendel); Dzyuba.

Allenatore: Semak.

Lazio (3-5-2): Reina; Patric, Hoedt, Acerbi; Marusic, Akpa Akpro, Parolo (52° Cataldi), Milinkovic-Savic, Fares (59° Pereira); Muriqi (59° Caicedo), Correa (85° Luis Felipe).

Allenatore: Inzaghi.

Arbitro: Soares Dias.

Ammoniti: Akpa Akpro (L), Kuzyayev (Z), Milinkovic-Savic (L), Caicedo (L), Barios (Z). Lovren (Z), Reina (L), Krugovoy (Z).

Passiamo alla trasferta di Budapest della Juventus contro il Ferencvaros.

Partenza con la Juve che cerca di recuperare subito palla e poi giocare sugli esterni. Al 7° bianconeri in vantaggio, Cuadrado dal fondo mette in mezzo, Ronaldo non ci arriva, Morata sì, tocco semplice e palla in rete. Dopo 12 minuti di solo Juventus si vedono i padroni di casa con un tiro altissimo di Isael. I bianconeri abbassano il ritmo, il Ferencvaros prova a fare la gara.

Si rivede la Juve al 25° con una bella ripartenza non finalizzata da Chiesa il cui tiro viene ribattuto. Risposta del Ferencvaros con Zubkov che da dentro l’area calcia però male. Al 35° splendida combinazione Ronaldo-Morata-Ronaldo, si salva a fatica la difesa ungherese. Il primo tempo si chiude con la Juventus avanti per 1-0.

La ripresa comincia con Bentancur al posto di Arthur. Subito chance per CR7, la sua punizione però non impensierisce Dibusz. Al 52° problema per Ramsey che lascia il campo per McKennie. Enorme regalo della difesa per Ronaldo che calcia da dentro l’area ma fallisce clamorosamente. Il raddoppio è nell’aria, bel filtrante di Ronaldo, finta di McKennie e tiro al volo di Morata che s’infila in rete.

Gli ungheresi non reagiscono e al 72° Dybala cerca il gol spettacolare, passano pochi secondi e da un errore tra difensore e portiere spunta la Joya che appoggia in gol il 3-0. La difesa di casa confeziona un altro pasticcio con Dibusz che rinvia addosso a Dybala, il numero dieci calcia, Dvali cerca di salvare ma la palla finisce in rete. Chiellini prova a restituire il favore ma Szczesny è attentissimo su Boli. Al 90° c’è gioia per Boli che prima si fa respingere il tiro da Szczesny e poi deposita in rete.

Non accade altro nel recupero, la Juve conquista un netto successo in Ungheria e mette un bel tassello verso la qualificazioni agli ottavi di Champions League.

FERENCVAROS – JUVENTUS 1-4 (7°, 60° Morata (J), 73°, Dybala (J), 81° aut. Dvali (F), 90° Boli (F))

Ferencvaros (4-3-3): Dibusz; Lovrencsics, Blazic, Dvali, Botka (68° Heister); Somalia, Kharatin, Siger; Zubkov (80° Uzuni), Isael (74° Boli), Nguen (74° Mak).

Allenatore: Rebrov.

Juventus (3-4-1-2): Szczesny; Bonucci, Chiellini, Danilo; Cuadrado (77° Frabotta), Arthur (46° Bentancur), Rabiot, Chiesa (77° Bernardeschi); Ramsey (53° McKennie); Morata (67° Dybala), Cristiano Ronaldo.

Allenatore: Pirlo.

Arbitro: Grinfeld.

Ammoniti: Botka (F).

I risultati della serata di Champions | © UEFA

Nelle altre gare di serata colpo a sorpresa del Basaksehir che batte 2-1 il Manchester United. Haaland con una doppietta trascina il Borussia Dortmund nel successo per 3-0 a Bruges. Vince 3-0 anche il Chelsea contro il Rennes grazie anche due rigori trasformati da Werner, entrambi causati dall’ex Inter Dalbert espulso per doppio giallo. Il Barcellona batte 2-1 la Dinamo Kiev mentre Siviglia e Lipsia vincono in rimonta rispettivamente per 3-2 sul Krasnodar e 2-1 sul Psg.

Sprofondo Nerazzurro: crolla l’Atalanta, l’Inter cade a Madrid

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Una serata di Champions League davvero da dimenticare per Atalanta ed Inter.

I nerazzurri di Gasperini sono stati totalmente schiacciati dal Liverpool di Klopp, i reds si sono esibiti in un vero e proprio show uscendo vincitori per 5-0 dal campo di Bergamo.

Protagonista assoluto Diogo Jota autore di una tripletta.

L’Atalanta dovrà cancellare questa brutta serata e concentrarsi sulle altre tre gare, niente è perduto.

I nerazzurri di Conte invece non sono riusciti ad aver la meglio su un Real Madrid non certo irresistibile. Sotto per 2-0 l’hanno riaperta con Lautaro e pareggiata con Perisic, nel finale però un rapido contropiede finalizzato da Rodrygo ha regalato i 3 punti ai blancos.

Adesso l’Inter ha consumato tutti i bonus, non c’è più margine d’errore a partire dal match di San Siro contro il Real del prossimo turno.

Veniamo al racconto della partita giocata a Madrid tra Real Madrid e Inter.

Subito brivido per l’Inter con la conclusione di Asensio, al 4°, alzata in corner da Handanovic. E’ un‘Inter che prova a giocare ma che rischia sul pressing dei Blancos. Al 10° si vedono i nerazzurri con il tocco morbido di Perisic per Barella che di testa mette sulla parte alta della traversa, passa un minuto ed è Lautaro ad avere una ghiottissima occasione, il suo tiro però è debole, Courtois respinge.

Ci prova anche Vidal dalla distanza, palla che esce non di molto. Partita intensa, al 22° Hakimi si lancia in avanti ma viene fermato, sulla ripartenza, sponda di Benzema, colpisce al volo Valverde, palla alta.

Pasticcio di Hakimi al 25°, il suo retropassaggio trova Benzema che salta Handanovic e deposita in rete. Il Real pressa ed insiste, al 33° serve una bella uscita bassa di Handanovic a salvare su Hazard, sul successivo corner Sergio Ramos stacca e di testa la piazza alle spalle di Handanovic.

Risposta immediata dell’Inter che accorcia le distanze con un bel tocco di Barella per Lautaro che da dentro l’area calcia e batte Courtois. Non succede molto altro, senza recupero si va al riposo con i blancos avanti 2-1.

La ripresa comincia con gli stessi 22 protagonisti. Subito una buona occasione per l’Inter su una punizione laterale ma il Real in mischia si salva. E’ comunque un Inter più propositiva, il Real Madrid attende ma non crea pericoli per Handanovic.

Brivido per Handanovic al 66°, conclusione rapida di Vazquez che sfiora il palo. Passano due minuti, sponda di Lautaro per Perisic che colpisce e pareggia. Ripartenza al 76° di Lautaro che serve Perisic, il diagonale esce di poco.

Il Real Madrid accelera, Vinicius parte a tutta velocità, mette palla in mezzo per Rodrygo che non perdona, al 80° il Madrid torna avanti. Clamoroso errore a porta vuota di Benzema che liscia la palla e poi la colpisce col braccio. I nerazzuri provano a crederci ma è Benzema ad avere la palla del 4-2. Non c’è più tempo, il Real Madrid batte l’Inter 3-2 e lascia i nerazzurri sul fondo della classifica del girone B di Champions League.

REAL MADRID – INTER 3-2 (25° Benzema (R), 33° Sergio Ramos (R), 35° Lautaro Martinez (I), 68° Perisic (I), 80° Rodrygo (R))

Real Madrid (4-3-3): Courtois; Lucas Vazquez, Sergio Ramos, Varane, Mendy; Kroos (78° Modric), Casemiro, Valverde; Asensio (64° Rodrygo), Benzema, Hazard (64° Vinicius).

Allenatore: Zidane.

Inter (3-5-2): Handanovic; D’Ambrosio, De Vrij, Bastoni; Hakimi, Barella (78° Gagiardini), Brozovic, Vidal ((7° Nainggolan), Young; Lautaro Martinez, Perisic (78° Sanchez).

Allenatore: Conte.

Arbitro: Turpin.

Ammoniti: Vidal (I), Mendy (R), Brozovic (I), Valverde (R), Barella (I), Casemiro (R), Courtois (R).

Passiamo ora al grande scontro tra l’Atalanta di Gasperini e la corazzata Liverpool guidata da Jürgen Klopp.

Partenza super del Liverpool con Sportiello costretto subito ad una grande parata su Jota. I padroni di casa non riescono a creare occasioni, sono i reds ad avere un’altra chance con Manè che va al tiro, bravo Sportiello ad alzare in corner.

Al 16° il Liverpool passa in vantaggio, bella imbucata di Alexander-Arnold per Diogo Jota che resiste a Palomino e scavalca Sportiello in uscita. Risposta bergamasca con Muriel, Alisson è attento e salva in due tempi.

C’è troppo Liverpool in campo, al 33° un gran lancio di Joe Gomez trova Diogo Jota che con lo stop si libera e poi batte Sportiello. I nerazzurri non ci sono, serve ancora Sportiello con una gran parata a salvare su Manè.

Gli uomini di Klopp mantengono il controllo del gioco, non corrono il minimo rischio e vanno negli spogliatoi avanti per 2-0.

La ripresa riparte con gli stessi 22 che avevano chiuso il primo tempo. Al 47° da un corner per l’Atalanta riparte un tremendo contropiede di Salah che non viene tenuto da Hateboer e batte Sportiello. I reds non si fermano e al 50° calano il poker con Manè che entra in area e col colpo sotto batte il portiere.

Non è finita, Manè imbuca per Jota che in velocità supera Sportiello e al 54° fa 5-0 per il Liverpool. Al 67° ci prova Zapata ma sulla sua strada si trova di fronte Alisson.

Si rivedono i Reds con Salah al minuto 84, l’egiziano calcia bene col sinistro ma Sportiello salva ancora. Non succede molto altro, il Liverpool distrugge l’Atalanta che però mantiene ancora il secondo posto nel gruppo D a pari con l’Ajax.

ATALANTA – LIVERPOOL 0-5 (16°, 33°, 54° Jota, 47° Salah, 50° Mané)

Atalanta (3-5-2): Sportiello; Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer (81° Depaoli), Pasalic (63° Malinovskyi), Freuler, Gomez (81° Lammers), Mojica (81° Ruggeri); Zapata, Muriel (53° Pessina).

Allenatore: Gasperini.

Liverpool (4-3-3): Alisson; Alexander-Arnold (82° N.Williams) , Gomez, Williams, Robertson (66° Keita); Henderson (66° Milner), Wijnaldum (82° Tsimikas), Jones; Salah, Jota (66° Firmino), Manè.

Allenatore: Klopp.

Arbitro: Hategan.

Ammoniti: Wijnaldum (L), Jones (L).

I risultati della serata di Champions | © UEFA

Nelle altre gare di serata goleade tedesche per Borussia Moenchengladbach, 6-0 in casa dello Shakhtar, e Bayern Monaco, 6-2 a Salisburgo. Netti successi anche per Manchester City e Porto che vincono 3-0 rispettivamente su Olympiacos e Olympique Marsiglia.

Consigli Fantacalcio 6° Giornata Serie A 2020/21

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La Serie A 2020/21 è pronta a ripartire dopo gli alti e bassi delle squadre italiane nella parentesi delle coppe europee, malino in Champions, bene in Europa League, con la Serie A in campo torna anche il Fantacalcio e con esso arrivano anche i nostri Consigli Fantacalcio.

La sesta giornata della Serie A 2020/21 si disputerà su tre giorni dal sabato al lunedì e vedrà in campo tutti e dieci i match.

Si partirà con un triplo anticipo al sabato, alle 15, alle 18 e alle 20.45. La domenica sarà aperta dal lunch match delle 12.30 e poi vedrà due partite alle 15, un doppio posticipo alle 18 ed un ulteriore alle 20.45. Il lunedì sera, sempre alle 20.45 si giocherà il posticipo che andrà a chiudere il turno di campionato.

Veniamo a conoscere il dettaglio delle sfide delle quali poi daremo i nostri Consigli Fantacalcio.

Sarà Crotone-Atalanta ad aprire la giornata sabato alle 15, subito dopo, alle 18 si giocherà Inter-Parma, il posticipo delle 20.45 sarà Bologna-Cagliari. Ci sarà Udinese-Milan nel lunch match della domenica alle 12.30. Alle 15 si giocheranno Spezia-Juventus e Torino-Lazio. Ci saranno ben due posticipi domenicali delle 18: Napoli-Sassuolo e Roma-Fiorentina. Alle 20.45 si disputerà il derby della Lanterna Sampdoria-Genoa. Il lunedì alle 20.45 ci sarà Verona-Benevento che chiuderà il turno.

CONSIGLI FANTACALCIO 6° GIORNATA SERIE A 2020/21

CROTONE – ATALANTA sabato 31/10 ore 15

CONSIGLIATI: SIMY (C) – ZAPATA (A)

SCONSIGLIATI: MARRONE (C) – DE PAOLI (A)

SORPRESE: MESSIAS (C) – LAMMERS (A)

INTER – PARMA sabato 31/10 ore 18

CONSIGLIATI: LAUTARO MARTINEZ (I) – GERVINHO (P)

SCONSIGLIATI: KOLAROV (I) – BRUNO ALVES (P)

SORPRESE: D’AMBROSIO (I) – KARAMOH (P)

BOLOGNA – CAGLIARI sabato 31/10 ore 20.45

CONSIGLIATI: SORIANO (B) – SIMEONE (C)

SCONSIGLIATI: DANILO (B) – ZAPPA (C)

SORPRESE: SCHOUTEN (B) – SOTTIL (C)

UDINESE – MILAN domenica 1/11 ore 12.30

CONSIGLIATI: LASAGNA (U) – IBRAHIMOVIC (M)

SCONSIGLIATI: ARSLAN (U) – CALABRIA (M)

SORPRESE: DEULOFEU (U) – DIAZ (M)

SPEZIA – JUVENTUS domenica 1/11 ore 15

CONSIGLIATI: NZOLA (S) – MORATA (J)

SCONSIGLIATI: AGOUME (S) – BERNARDESCHI (J)

SORPRESE: FARIAS (S) – ARTHUR (J)

TORINO – LAZIO domenica 1/11 ore 15

CONSIGLIATI: BELOTTI (T) – CORREA (L)

SCONSIGLIATI: MEITE’ (T) – PATRIC (L)

SORPRESE: BONAZZOLI (T) – AKPA AKPRO (L)

NAPOLI – SASSUOLO domenica 1/11 ore 18

CONSIGLIATI: LOZANO (N) – CAPUTO (S)

SCONSIGLIATI: HYSAJ (N) – OBIANG (S)

SORPRESE: PETAGNA (N) – BOGA (S)

ROMA – FIORENTINA domenica 1/11 ore 18

CONSIGLIATI: DZEKO (R) – CASTROVILLI (F)

SCONSIGLIATI: KARSDORP (R) – LIROLA (F)

SORPRESE: CARLES PEREZ (R) – KOUAME’ (F)

SAMPDORIA – GENOA domenica 1/11 ore 20.45

CONSIGLIATI: QUAGLIARELLA (S) – PANDEV (G)

SCONSIGLIATI: COLLEY (S) – RADOVANOVIC (G)

SORPRESE: KEITA BALDE (S) – SCAMACCA (G)

VERONA – BENEVENTO lunedì 2/11 ore 20.45

CONSIGLIATI: ZACCAGNI (V) – INSIGNE (B)

SCONSIGLIATI: MAGNANI (V) – FOULON (B)

SORPRESE: ILIC (V) – IMPROTA (B)

Europa League: tris Milan, colpo del Napoli, reti bianche per la Roma

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Serata dolce per le italiane in Europa League, il Milan dei giovani s’impone nettamente 3-0 contro lo Sparta Praga e prosegue il suo cammino a punteggio pieno, il Napoli rialza la testa e con un gol di Politano espugna il campo della Real Sociedad, frena invece la Roma che all’Olimpico non va oltre allo 0-0 con il Cska Sofia.

Come detto ci pensano tre classe 1999 a regalare la vittoria al Milan, Brahim Diaz apre le marcature nel primo tempo, Leao raddoppia ad inizio ripresa e Dalot chiude i giochi poco dopo.

Da segnalare un rigore fallito da Ibrahimovic e una gran prova di Bennacer.

Il Napoli non poteva permettersi altri passi falsi e pur soffrendo in alcuni tratti della partita, è riuscito a battere 1-0 la Real Sociedad, a decider la sfida un tiro di Politano deviata da un difensore.

Azzurri in ansia per l’infortunio muscolare di Insigne.

La Roma scesa in campo con un ampio turnover gioca una buona gara ad inizio ed alla fine ma in mezzo rischia anche di subire gol contro il Cska Sofia.

Un pareggio comunque utile per mantenere il comando del gruppo di Europa League a quota 4 insieme al Cluj.

Veniamo al racconto della sfida di San Siro tra Milan e Sparta Praga.

Partenza forte del Milan che riesce in un paio di occasioni ad arrivare al cross dal fondo con estrema facilità. E’ una gara a senso unico, in campo ci sono solo i rossoneri anche se non si assiste a clamorose occasioni da gol.

Al 24° bruta palla persa in uscita dallo Sparta, Ibrahimovic va in profondità, serve Diaz che con un dribbling porta la palla sul destro e batte Heca. Alla mezz’ora Krunic ha la chance del raddoppio ma il portiere esce bene e chiude ogni possibilità.

Bennacer, al 35°, pennella per Ibrahimovic che viene steso, è rigore, dal dischetto va lo svedese che calcia male con la palla che colpisce la traversa ed esce. Lo Sparta Praga prova a farsi vedere, il primo tempo si chiude sul 1-0 per il Milan.

La ripresa comincia con l’ingresso di Leao al posto di Ibrahimovic. Subito doppia grande occasione per il Milan, Tonali imbecca per Leao che però vede la sua conclusione respinta, la palla finisce a Tonali che calcia subito, altra gran respinta di Heca.

Al 57° arriva il raddoppio, bel cross rasoterra di Dalot, perfetto inserimento di Leao che spinge in rete. Il tecnico dello Sparta prova a cambiare qualcosa con le sostituzioni ma al 67° una bella palla di Bennacer permette a Dalot di trovarsi solo davanti al portiere e di segnare il gol del 3-0.

I minuti scorrono via con i rossoneri in totale controllo, gli ospiti provano a far qualcosa ma Tatarusanu rimane totalmente inoperoso. Finisce 3-0, prosegue alla grande il cammino del Milan in Europa League.

MILAN – SPARTA PRAGA 3-0 (24° Brahim Diaz, 57° Leao, 67° Dalot)

Milan (4-3-3): Tatarusanu; Calabria (68° Conti), Kjaer, Romagnoli (81° Duarte), Dalot; Tonali, Bennacer (81° Kessie), Krunic (88° Maldini); Castillejo, Ibrahimovic (46° Leao), Brahim Diaz.

Allenatore: Pioli.

Sparta Praga (4-3-2-1): Heca; Sacek, Celustka, Lischka (80° Plechaty), Hanousek; Pavelka, Travnik (80° Karabec), Vindheim; Dockal, Krejci (63° Karlsson); Julis (63° Kozak).

Allenatore: Kotal.

Arbitro: Ozkahya.

Ammoniti: Dockal (S), Lischka (S), Pavelka (S).

Passiamo all’esordio stagionale casalingo in Europa League della Roma contro il Cska Sofia.

Partenza favorevole per la Roma che dopo 3 minuti troverebbe anche il vantaggio con il tocco sottoporta di Smalling, la bandierina alzata però annulla tutto. La risposta del CSKA arriva al 8°, Sowe calcia dal limite ma non trova la porta di poco.

I giallorossi si fanno rivedere al 16° con una bella conclusione di Spinazzola respinta in corner da Busatto. La partita scorre tranquilla sino al 33° quando Mkhitaryan calcia al volo con la palla che colpisce la traversa.

Non accade altro di particolarmente interessante, la Roma mantiene il predominio del gioco ma si va al riposo sullo 0-0.

La ripresa parte con gli ingressi di Pedro e Karsdorp per Mkhitaryan e Spinazzola. La prima occasione, al 52, è per gli ospiti ed è piuttosto ghiotta, Antov calcia oltre la traversa dopo una respinta di Pau Lopez.

La gara non decolla anzi, si assiste più ad errori che a buone giocate. Al 65° brivido per la Roma, ci prova Henrique ma Pau Lopez salva, lo stesso portiere torna protagonista al 72° questa volta su Sowe.

Il neo entrato Pellegrini si crea subito un’occasione ma Busatto è attento e si salva. L’occasione buona l’avrebbe anche Dzeko al 87° ma il bosniaco manca il tocco vincente. Non succede niente nei minuti di recupero, finisce 0-0, la Roma mantiene la vetta del proprio girone.

ROMA – CSKA SOFIA 0-0

Roma (3-4-1-2): Pau Lopez; Smalling (57° Juan Jesus), Fazio, Kumbulla; Spinazzola (46° Karsdorp), Cristante, Villar, Bruno Peres; Mkhitaryan (46° Pedro); Mayoral (69° Dzeko), Carles Perez (74° Pellegrini).

Allenatore: Fonseca.

Cska Sofia (4-2-1-3): Busatto; Vion (89° Turitsov), Antov, Zanev, Mazikou; Youga (81° Rodrigues), Geferson (81° Beltrame); Sankhare (89° Ahmedov); Sinclair (64° Henrique), Sowe, Yomov.

Allenatore: Mitov.

Arbitro: Kulbakov.

Ammoniti: Bruno Peres (R), Karsdorp (R), Villar (R), Zanev (C), Busatto (C).

Concludiamo la giornata di Europa League con la partita del Napoli in casa della Real Sociedad.

Partenza migliore della Real Sociedad che prova a rendersi pericolosa con giocate rapide negli spazi stretti. Al 7° squillo di Insigne che prova la giocata personale, palla fuori di poco. Altra grande occasione, stavolta per Mario Rui che cerca il colpo sotto, palla che esce vicina al palo.

Al 22° tegola per il Napoli, Insigne si ferma dopo uno scatto e deve lasciare il posto a Lozano per un guaio muscolare. I baschi fanno la gara ma il Napoli in ripartenza sa esser insidioso. Non cambia molto nei restanti minuti, si va al riposo sullo 0-0.

La ripresa parte senza cambi, rientrano i 22 che avevano concluso il primo tempo. Non cambia molto il copione, Real Sociedad a far la partita e Napoli attendo a chiudere e provare a ripartire. Al 55° gli azzurri passano, Politano calcia forte, Sagnan la tocca di testa e spiazza il proprio portiere.

Reazione rabbiosa dei padroni di casa, al 66° serve una gran parata di Ospina sul tiro al volo di Portu, servito da David Silva. Pericolosa ripartenza della Real Sociedad al 78° la conclusione di Oyarzabal esce non di molto.

86° Oshimen colpisce quanto basta e segna ma la rete viene annullata perchè Mario Rui nel calciare la punizione scivola e tocca due volte il pallone. Al 92° Osimhen prende il secondo giallo e lascia i suoi in 10. Non è un rosso pesante perchè il Napoli resiste nei 2 restanti minuti e porta a casa tre punti fondamentali nella corsa alla qualificazione.

REAL SOCIEDAD – NAPOLI 0-1 (55° Politano)

Real Sociedad (4-3-3): Remiro; Gorosabel (79° Barrenetxea), Sagnan, Le Normand, Monreal; Merino (79° Zubimendi), Guevara, David Silva; Portu (67° Bautista), Isak (67° Willian Jose), Oyarzabal (87° Guridi).

Allenatore: Alguacil.

Napoli (4-3-3): Ospina; Hysaj, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui; Bakayoko, Demme (88° Ruiz), Lobotka (61° Mertens); Politano (61° Di Lorenzo), Petagna (61° Osimhen), Insigne (22° Lozano).

Allenatore: Gattuso.

Arbitro: Pawson.

Ammoniti: Lozano (N), Le Normand (R).

Espulso: Osimhen (N).

I risultati della serata di Europa League | © UEFA

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