Serata amara per la Juventus che, nonostante un Chiesa spettacolare, vince sì la partita 3-2 ma viene eliminata dopo la sconfitta per 2-1 dell’andata.
Come detto protagonista assoluto è stato Federico Chiesa che con la sua doppietta nel secondo tempo aveva ribaltato l’iniziale gol di Oliveira, su calcio di rigore, e aveva permesso alla sua squadra di raggiungere i tempi supplementari, anche se nei regolamentari ci sono stati un palo sempre di Chiesa ed una traversa di Cuadrado che avrebbero potuto dare un’altra direzione alla qualificazione.
Nel secondo tempo supplementare, una punizione non imparabile di Oliveira è passata in mezzo alla barriera, sotto le gambe di Ronaldo, ed ha beffato Szczesny, non sicurissimo, inutile la rete di Rabiot un minuto dopo.
Lati negativi della serata, un primo tempo regalato agli avversari e giocato a ritmi lentissimi, non aver sfruttato la superiorità numerica dal 54° e soprattutto l’assenza di Cristiano Ronaldo un vero e proprio fantasma.
Veniamo al racconto della sfida di ritorno degli ottavi di finale di Champions League all’Allianz Stadium tra Juventus e Porto.
Partenza super della Juve, al 3° gran cross di Cuadrado, colpo di testa di Morata e gran riflesso di Marchesin. Doppia risposta del Porto con Uribe che prima colpisce Szczesny e poi sulla ribattuta manda la palla sulla traversa.
Al 17° Demiral tenta l’anticipo e tocca Taremi, Kuipers assegna il calcio di rigore al Porto. Dal dischetto Oliveira trasforma.
Ci si aspetta una reazione che non arriva, anzi è il Porto ad andare agevolmente al tiro. Al 27° ancora Morata che prova il tiro, salva ancora Marchesin.
La Juventus non riesce a creare pericoli, il Porto controlla e quando può ci prova. Si va al riposo con gli ospiti meritatamente avanti per 1-0.
La ripresa parte senza cambi nelle due squadre. Pronti via e la Juventus pareggia, lancio di Bonucci, Cristiano Ronaldo controlla ed appoggia a Chiesa che la piazza sul palo lontano.
Nel giro di un minuto e mezzo, tra il 52° ed il 54°, Taremi prende due gialli, il secondo per aver gettato via il pallone, e viene espulso. Al 56° grande occasione per Chiesa che salta anche il portiere ma contrastato da Pepe colpisce il palo.
Il gol però è nell’aria, pennellata di Cuadrado e stacco perfetto di Chiesa che infila il 2-1 al 63°. La partita rimane in mano alla Juventus con il Porto che si chiude ma non riesce a ripartire.
Al 85° buona occasione per il Porto con Marega che prova a girare da dentro l’area, pala sull’esterno della rete. Al 91° imbeccata di Arthur per Morata che segna, si alza la bandierina, gol annullato.
Grandissima giocata di Cuadrado, il suo tiro è quasi perfetto, la traversa dice no. Arriva il fischio finale, si va ai supplementari.
Il primo tempo supplementare comincia senza sostituzioni. Grande occasione per Marega che su azione da corner si fa trovare solo in area ma colpisce piano e centrale. Non succede molto, si va al mini riposo con la Juventus ancora avanti 2-1.
Si riparte per gli ultimi quindici minuti di gioco. La Juventus fa la partita ma il Porto fa paura con la giocata di Luis Diaz salvata a fatica dalla difesa. Al 113° ci prova Morata su buon assist di Kulusevski, tiro troppo centrale.
Al 115° arriva la doccia fredda, punizione rasoterra di Oliveira, Szczesny non è sicuro, palla in gol. La risposta Juventus è immediata, colpo di testa di Rabiot su corner e palla in rete. I bianconeri si buttano in avanti ma non trovano la rete.
Finisce così, il Porto perde ma si qualifica ai quarti. La Juve incassa l’ennesima delusione europea.
JUVENTUS – PORTO 3-2 (18° rig., 115° Oliveira (P), 48°, 63° Chiesa (J)) 117° Rabiot (J))
Juventus (4-4-2): Szczesny; Cuadrado, Demiral, Bonucci (75° De Ligt), Alex Sandro; Chiesa (102° Bernardeschi), Arthur (102° Kulusevski), Rabiot, Ramsey (75° McKennie); Morata, Cristiano Ronaldo.
Nell’altra gara di serata il solito Haaland trova la doppietta che spiana la strada al Dortmund. Inutile la doppietta di En Nesyri che quanto meno evita la sconfitta al Siviglia. Ai quarti va il Borussia.
La Serie A 2020/21 si è appena lasciata alle spalle il 25° turno, un turno infrasettimanale, nemmeno il tempo di calcolare i vari punteggi che si è pronti già a scendere nuovamente sul terreno di gioco con un turno infrasettimanale, con la Serie A in campo torna anche il Fantacalcio e con esso arrivano anche i nostri Consigli Fantacalcio.
La ventiseiesima giornata della Serie A 2020/21 si disputerà su tre giorni, sabato, domenica e lunedì e vedrà in campo tutti e 10 i match.
Si partirà con il classico triplo anticipo al sabato, una gara alle 15, una alle 18 ed una alle 20.45. La domenica di campionato sarà aperta dal lunch match delle 12.30 poi la giornata proseguirà con tre partite in contemporanea alle 15.
Sempre domenica ci sarà un primo posticipo alle 18 e poi uno alle 20.45.
Lunedì sera, sempre alle 20.45, ci sarà il posticipo che chiuderà il turno di Serie A.
Veniamo a conoscere il dettaglio delle sfide delle quali poi daremo i nostri Consigli Fantacalcio.
Sarà Spezia-Benevento ad aprire la giornata sabato alle 15, sempre sabato ma alle 18 si affronteranno Udinese e Sassuolo, la giornata sarà chiusa dall’anticipo dell’Allianz Stadium Juventus-Lazio.
Roma-Genoa sarà il lunch match della domenica alle 12.30. Alle 15 si disputeranno tre sfide in contemporanea: Crotone-Torino, Fiorentina-Parma e Verona-Milan.
Il primo posticipo domenicale, alle ore 18, sarà Sampdoria-Cagliari mentre alle 20.45 si giocherà Napoli-Bologna.
Lunedì sera alle 20.45 ci sarà il posticipo Inter-Atalanta che andrà a chiudere il 26° turno di Serie A.
CONSIGLI FANTACALCIO 26° GIORNATA SERIE A 2020/21
SPEZIA – BENEVENTO sabato 6/3 ore 15
CONSIGLIATI: NZOLA (S) – VIOLA (B)
SCONSIGLIATI: TERZI (S) – IMPROTA (B)
SORPRESE: LEO SENA (S) – INSIGNE (B)
UDINESE – SASSUOLO sabato 6/3 ore 18
CONSIGLIATI: DE PAUL (U) – DJURICIC (S)
SCONSIGLIATI: STRYGER LARSEN (U) – OBIANG (S)
SORPRESE: NESTOROVSKI (U) – DEFREL (S)
JUVENTUS – LAZIO sabato 6/3 ore 20.45
CONSIGLIATI: CRISTIANO RONALDO (J) – MILINKOVIC-SAVIC (L)
La Serie A 2020/21 si è appena lasciata alle spalle il 24° turno, neanche il tempo di calcolare i vari punteggi e gioire per una vittoria che si è pronti già a scendere nuovamente sul terreno di gioco con un turno infrasettimanale, con la Serie A in campo torna anche il Fantacalcio e con esso arrivano anche i nostri Consigli Fantacalcio.
La venticinquesima giornata della Serie A 2020/21 si disputerà su tre giorni, martedì, mercoledì e giovedì e vedrà in campo teoricamente tutti e 10 i match anche se Lazio-Torino è a forte rischio.
Si partirà con un, teorico, doppio anticipo al martedì, una gara alle 18.30 ed una alle 20.45. Il mercoledì di campionato sarà aperto dall’anticipo delle 18.30 poi la giornata proseguirà con sei partite in contemporanea alle 20.45.
Giovedì sera, sempre alle 20.45, ci sarà il posticipo che chiuderà il turno di Serie A.
Veniamo a conoscere il dettaglio delle sfide delle quali poi daremo i nostri Consigli Fantacalcio.
Dovrebbe esser Lazio-Torino ad aprire la giornata martedì sera alle 18.30, sempre martedì ma alle 20.45 si affronteranno Juventus e Spezia.
Sassuolo-Napoli sarà l’anticipo del mercoledì alle ore 18.30. Alle 20.45 si disputeranno ben sei sfide in contemporanea, tra le quali spicca il derby della Lanterna Genoa-Sampdoria, le altre 5 gare saranno: Atalanta-Crotone, Benevento-Verona, Cagliari-Bologna, Fiorentina-Roma e Milan-Udinese.
Giovedì sera alle 20.45 ci sarà il posticipo Parma-Inter che andrà a chiudere il 25° turno di Serie A.
L’urna di Nyon non è stata poi così buona nei confronti delle due italiane, i Sorteggi Europa League infatti hanno stabilito che saranno il Manchester United e lo Shakhtar Donetsk le avversarie di Milan e Roma agli ottavi di finale.
Non saranno certamente due partite semplici ma entrambe portano con loro dei particolari ricordi.
Le inglesi erano certamente da evitare nei Sorteggi Europa League, invece al Milan è capitato proprio lo United.
Servirà certamente un altro Milan, rispetto a quello visto nell’ultimo periodo, per tenere testa alla squadra di Solskjaer.
Uomo da tenere d’occhio sarà certamente l’ex Serie A Bruno Fernandes che pare in un periodo di forma straordinaria ma non sarà l’unico pericolo per i rossoneri: Rashford, Martial, Pogba, Cavani, il giovane Greenwood, insomma i nomi certamente non mancano.
Senza dubbio il nome Manchester United porta però alla mente dei tifosi del Milan la semifinale di Champions del 2006/2007 con quel 3-0 di San Siro in cui brillò la stella di Kakà.
Piccola curiosità, in quella stessa Champions, vinta in finale contro il Liverpool, il Milan affrontò Lille e Celtic (e Manchester United) proprio come accaduto in questa Europa League 2020/21.
Per quanto riguarda i precedenti, nei dieci confronti c’è una perfetta parità, 5 vittorie del Milan e 5 dello United.
Sorteggi Europa League che hanno riproposto una nuova sfida da ex per il tecnico della Roma.
Dopo lo Sporting Braga i giallorossi sfideranno lo Shakhtar Donetsk, ultima squadra allenata da Fonseca prima di arrivare in Serie A.
Lo Shakhtar ormai pare essere un abituè delle squadre italiane, gli ucraini infatti hanno già affrontato Milan, Lazio, Napoli, Vicenza, Atalanta, Inter, in particolare recenti sono le sfide con i nerazzurri nella semifinale della scorsa Europa League stravinta dalla squadra italiana e nei gironi di Champions di quest’anno con gli ucraini capaci di fermare due volte sullo 0-0 la squadra di Conte.
Per quanto riguarda i precedenti, la Roma ha sfidato sei volte lo Shakhtar con un bilancio di 2 vittorie e 4 sconfitte.
Da tenere d’occhio saranno i brasiliani della compagine di Luis Castro ma anche l’israeliano Solomon ha dimostrato di poter esser una spina nel fianco delle difese avversarie.
La ventiquattresima giornata della Serie A 2020/21 si disputerà solo su due giorni, sabato e domenica e vedrà in campo solo nove match a causa del rinvio di Torino-Sassuolo.
Si partirà con un triplo anticipo al sabato, una gara alle 15, una alle 18 ed una alle 20.45. La domenica sarà aperta dal lunch match delle 12.30 poi la giornata proseguirà con tre partite in contemporanea alle 15.
Sempre domenica ci sarà un primo posticipo alle 18 e poi un altro alle 20.45 che chiuderà il turno di Serie A.
Veniamo a conoscere il dettaglio delle sfide delle quali poi daremo i nostri Consigli Fantacalcio.
Sarà Spezia-Parma ad aprire la giornata sabato alle 15, sempre sabato ma alle 18 si affronteranno Bologna e Lazio.
Alle 20.45, sempre sabato, si giocherà Verona-Juventus.
Sampdoria-Atalanta sarà il lunch match delle 12.30. Alle 15 si disputeranno tre sfide in contemporanea: Crotone-Cagliari, Inter-Genoa e Udinese-Fiorentina.
Sempre domenica, alle 18, il primo posticipo sarà Napoli-Benevento poi alle 20.45 una classica del calcio italiano Roma-Milan che andrà a chiudere il 24° turno di Serie A.
La serata di Europa League ha visto due italiane ottenere il passaggio del turno ed una dover salutare la competizione ai sedicesimi di finale.
Tutto facile per la Roma che partiva dal successo per 2-0 maturato sul campo del Braga sette giorni fa. All’Olimpico la squadra di Fonseca ha subito messo in chiaro le cose con la rete di Dzeko nel primo tempo, nella ripresa il gol di Carles Perez ha chiuso i giochi.
L’autorete di Cristante ed il gol di Borja Mayoral hanno fissato il risultato sul 3-1 finale.
Passaggio agli ottavi ottenuto anche dal Milan ma al contrario della Roma per i rossoneri è stata tutt’altro che una passeggiata. Subito avanti dopo 9 minuti con il rigore trasformato da Kessie, gli uomini di Pioli si sono fatti agganciare sul pari da Ben Nabouhane al 24°, Da quel momento in poi un Milan opaco è andato in difficoltà ed ha dovuto ringraziare anche Donnarumma che si è rivelato decisivo nonostante la Stella Rossa sia rimasta in 10 al 70°.
Alla fine la gara si è chiusa sul 1-1, un altro pareggio dopo il 2-2 dell’andata che ha permesso ai rossoneri di qualificarsi agli ottavi.
Veniamo alla nota dolente, l’eliminazione del Napoli. Dopo lo 0-2 di Granada agli uomini di Gattuso serviva un’impresa ed il gol di Zielinski dopo soli 3 minuti ha fatto pensare che fosse possibile. Un’amnesia difensiva ha rimesso gli spagnoli sul pari al 25°, un gol che ha un po’ tagliato le gambe agli azzurri che hanno faticato per tutto il primo tempo.
Il ritorno alla difesa a quattro nel secondo tempo ha portato quell’equilibrio che ha permesso al Napoli di spingere, di trovare il 2-1 con Fabian Ruiz e di provare a compiere il miracolo sportivo.
Miracolo che però non c’è stato, al Diego Armando Maradona è arrivato un successo amarissimo che comunque ha visto chiudersi in largo anticipo la corsa verso l’Europa League.
Veniamo al racconto della sfida del Diego Armando Maradonatra il Napoli ed il Granada.
Partenza super del Napoli, dopo 3 minuti Zielinski parte a tutta velocità, arriva al limite e lascia partire il tiro vincente. Pareggia subito il Granada ma Puertas è in netta posizione di fuorigioco. Il Napoli prova a cavalcare l’entusiasmo ma gli ospiti con Kenedy provano a spaventare la retroguardia azzurra.
Al 25° enorme disattenzione della difesa di Gattuso, Foulquier ha libertà di crossare e Montoro è solissimo, il suo colpo di testa non lascia scampo a Meret. I ritmi si abbassano, si segnala un’occasione per Gonalons con un tiro al volo dopo un errato disimpegno di Maksimovic.
Al 36° grandissima punizione di Insigne, Silva tocca la palla sulla traversa. La gara si innervosisce ed in pochi minuti l’arbitro estrae 6 gialli, tre per parte. Il Granada perde Gonalons per infortunio, poi si fa male anche Neva ma per non consumare un secondo slot Martinez decide di chiudere il primo tempo in 10, si va al riposo sul 1-1.
Secondo tempo con un cambio per parte, nel Napoli Ghoulam sostituisce Maksimovic, nel Granada Neva rimane negli spogliatoi, dentro Perez. Enorme chance per Elmas al 52°, Silva in uscita bassa respinge.
Il Napoli insiste e alla fine una bella palla di Insigne trova Fabian Ruiz che calcia e trova il gol del 2-1. Gattuso mette subito in campo Mertens ed il belga al minuto 67° gira di testa sfiorando il gol.
Gli azzurri ci provano, pur correndo il rischio di esporsi ai contropiedi degli ospiti. Strepitosa parata di Silva, nel primo minuto di recupero, sul colpo di testa a botta sicura di Ghoulam.
Non succede altro, dopo 7 minuti di recupero arriva il triplice fischio che pone fine alla corsa del Napoli in Europa League.
Veniamo al racconto della sfida valevole per il ritorno dei sedicesimi di Europa League a San Siro tra Milan e Stella Rossa Belgrado.
Buona partenza del Milan che al 8° si conquista un calcio di rigore per il tocco di mano di Gobeljic su tiro di Krunic, dal dischetto Kessie trasforma. Pochi minuti e Leao con una giocata personale prova trovare il raddoppio, la difesa ospite salva.
Al 19° arriva il pareggio della Stella Rossa, su azione da corner Ben Nabouhane mette in rete ma prima c’è un tocco di mano di Pankov, gol annullato. La rete però è nell’aria e se al 22° è la traversa a dire no alla punizione di Ben Nabouhane, due minuti dopo il calciatore della StellaRossa trova il diagonale vincente.
La rete subita sveglia il Milan che ricomincia a spingersi nella metà campo avversaria. Dalot si trova sul piede la palla buona al 37° il suo tiro però non riesce a battere Borjan che si salva respingendo. Sul finale di tempo ci prova Kanga da lontano ma la sua conclusione non trova la porta, si va al riposo sul 1-1.
Secondo tempo che vede gli ingressi di Ibrahimovic e Rebic per Leao e Krunic nel Milan e Petrovic per Srnic nella Stella Rossa. Se il primo tempo si era chiuso col tiro da lontano di Kanga, il secondo si apre con un tiro dalla distanza di Kanga, anche stavolta nessun pericolo per Donnarumma. Grossa chance per Rebic al 53°, una sponda di Ibra lo trova nell’area piccola ma il croato non trova la porta.
Scampato il pericolo, al 58° la Stella Rossa prova a rendersi pericolosa in contropiede, Ben Nabouhane serve Gajic che però calcia malissimo. Ancora Kanga a rendersi pericoloso, anche stavolta il tiro non trova la porta.
Doppio brivido al 69°, Donnarumma salva miracolosamente su Sanogo, poi Falcinelli calcia a lato, un minuto dopo Gobeljic prende il secondo giallo lasciando i suoi in 10. Il Milan troverebbe il vantaggio con Saelemaekers al 74° ma Ibrahimovic è in fuorigioco al momento dell’assist.
Nonostante l’inferiorità numerica la Stella Rossa ci prova, Katai al 82°, il suo tiro però non trova la porta. Non succede molto altro, con qualche sofferenza il Milan porta a casa un pareggio che vale il passaggio agli ottavi di Europa League.
MILAN – STELLA ROSSA BELGRADO 1-1 (9° rig. Kessie (M), 24° Ben Nabouhane (S))
Concludiamo con il racconto della gara di andata dei sedicesimi di Europa League tra Roma e Sporting Braga.
La gara inizia su ritmi bassi, non si segnalano occasioni se non un paio di insidiosi calci piazzati di Veretout. Alla prima vera occasione la Roma passa in vantaggio: 24° minuto, El Shaarawy colpisce il palo con una bella conclusione, il più lesto sul rimbalzo è Dzeko che gira la palla in rete.
Il Braga si vede intorno alla mezz’ora con due conclusioni di Piazon, la primafinisce larga, la seconda alta, il tutto nel giro di un minuto. Al 34° ci prova anche Sporar ma Pau Lopez non si fa sorprendere. Torna a farsi pericolosa la Roma con la conclusione di Pedro che colpisce la traversa.
Si va al riposo con i giallorossi avanti per 1-0.
Il secondo tempo comincia con l’ingresso di Pellegrini al posto di Villar. I portoghesi cercano di essere più propositivi, ci prova Rolando di testa, palla fuori. La Roma perde Dzeko probabilmente per un problema muscolare, dentro Mayoral. Un minuto dopo A. Horta va vicino al pareggio, la sua conclusione esce di pochissimo.
Al 71° Carles Perez viene abbattuto appena dentro l’area, è rigore, Pellegrini però calcia a lato. Il raddoppio è solo rimandato, Pellegrini pennella in area per Carles Perez che calcia al volo infilando la porta.
Il Braga vuole a tutti i costi il gol della bandiera, ci prova Tormela ma Pau Lopez alza in corner. Al 88° il gol per i portoghesi arriva, in realtà è un’autorete di Cristante che infila nella propria porta per anticipare l’avversario.
La Roma ristabilisce subito le distanze, Spinazzola serve un pallone perfetto per Borja Mayoral che deve solo spingerlo in rete. Si chiude così, la Roma batte 3-1 il Braga e vola agli ottavi di Europa League.
Oltre alle due italiane nel sorteggio per gli ottavi ci saranno tre inglesi, Arsenal, Tottenham e Manchester United, due spagnole, Villarreal e Granada, due ucraine, Dinamo Kiev e Shakhtar Donetsk, una croata, Dinamo Zagabria, una greca, Olympiacos, una scozzese, Rangers, una svizzera, Young Boys, una rappresentate della Repubblica Ceca, Slavia Praga, una norvegese, Molde, ed una olandese, Ajax.
Serata con tanti rimpianti per l’Atalanta, gli uomini di Gasperini rimasti in dieci per il rosso a Freuler al 17° hanno resistito sino al 86° quando poi è arrivato il gol di Mendy che ha regalato il successo al Real Madrid.
E’ stata una gara diversa da quella che ci si aspettava e che certamente si pensava di vedere contro un Real privo di molti giocatori importanti.
L’espulsione ha certamente pesato moltissimo, da quel momento in poi la sfida è stata quasi totalmente un monologo dell’attacco degli uomini di Zidane contro la difesa atalantina che sino a 5 minuti dalla fine si era dimostrata praticamente perfetta.
Se Toloi, Romero, Djimsiti hanno disputato una grandissima gara, dall’altro lato si deve segnalare la partita negativa di Ilicic che è stato inserito al 56° ma poi tolto da Gasperini dopo mezz’ora.
Ora i nerazzurri dovranno assolutamente provarci a Valdebebas, non sarà per niente facile, anche perchè Zidane recupererà qualche pedina pesante, non sarà però impossibile, provarci sarà obbligatorio.
Veniamo al racconto della sfida di andata degli ottavi di finale di Champions League tra Atalanta e Real Madrid.
Partenza equilibrata con i due portieri inoperosi nei primi dieci minuti. Al 17° prima possibile svolta della gara, imbucata per Mendy, arriva Freuler che con il corpo lo stende al limite, l’arbitro estrae il rosso, Atalanta in dieci.
Le Merengues provano subito ad approfittare con una percussione di Nacho che poi ne pressi di Gollini calcia male.
Altro problema per Gasperini, alla mezz’ora Zapata è costretto a lasciare il campo per un problema probabilmente muscolare, entra Pasalic. Nuovamente pericolosi gli ospiti al 38° con Isco che si gira in area, il piede di Toloi devia in corner. Passa un minuto ed è una deviazione di Pessina a negare il gol alla conclusione di Vinicius.
E’ sempre il Real a creare e nel primo minuto di recupero serve un super riflesso di Gollini sul colpo di testa di Casemiro per mantenere lo 0-0, risultato con cui si va al riposo.
La ripresa comincia con gli stessi interpreti che avevano chiuso il primo tempo e si ricomincia subito con una grande occasione per Modric, il suo tiro deviato sfiora la base del palo. Ancora Real al 53° Vinicius calcia da due passi ma Gosens in tuffo devia in corner.
L’Atalanta fatica ad uscire, la difesa del Real annulla ogni tentativo d’attacco della Dea.
Dopo un assedio continuo il Real Madrid trova il vantaggio al minuto 86° con un gran tiro da fuori di Mendy. Finisce così, nella gara di ritorno l’Atalanta dovrà provarci perchè partirà svantaggiata ma l’impresa rimane difficile ma certamente non impossibile.
Real Madrid (4-3-3): Courtois; Lucas Vazquez, Varane, Nacho, Mendy; Kroos, Casemiro, Modric; Asensio (76° Sergio Ribas), Isco (76° Hugo Duro), Vinicius (58° Mariano Diaz).
Allenatore: Zidane.
Arbitro: Stieler.
Ammoniti: Casemiro (R), Mendy (R), Gosens (A).
Espulso: Freuler (A).
Nell’altra gara di serata al Manchester City di Guardiola bastano un gol per tempo di Bernardo Silva e Gabriel Jesus per batter 2-0 il Borussia Moenchengladbach ed ipotecare il passaggio ai quarti di Champions League.
Serata amarissima per la Lazio che sperava di celebrare meglio il ritorno dopo 20 anni alla fase ad eliminazione diretta di Champions League.
L’approccio alla gara è stato sbagliato, gravissimo l’errore di Musacchio che ha lanciato verso la porta Lewandowski per l’uno a zero dopo meno di dieci minuti.
La qualità dei tedeschi, insieme ad alcuni errori di troppo degli uomini di Inzaghi ha fatto il resto, tant’è che lo 0-3 a fine primo tempo è parso risultato giusto per quello visto.
L’autogol di Acerbi ad inizio ripresa, mitigato dalla rete di Correa poco dopo ha semplicemente fissato un risultato che sostanzialmente lancia il Bayern verso i quarti di Champions League.
Nel calcio si sa che tutto è possibile ma visti i valori in campo, il Bayern al momento pare ingiocabile praticamente per tutti, e visto il risultato di questa partita, all’Allianz Arena servirà qualcosa più di un miracolo.
Veniamo al racconto della sfida di andata degli ottavi di finale di Champions League all’Olimpico tra Lazio ed i campioni in carica del Bayern Monaco.
Partenza migliore del Bayern che prova a mettere in difficoltà la retroguardia di Inzaghi, al 7° Lewandowski arriva ad un passo da spingere la palla in rete. Due minuti dopo grosso errore in retropassaggio di Musacchio, Lewandowski intercetta, salta Reina ed al 9° porta i tedeschi in vantaggio.
La Lazio sembra accusare il colpo, il Bayern prova a premere sull’acceleratore. Passato qualche minuto di confusione la squadra biancoceleste comincia a creare qualche situazione potenzialmente pericolosa.
Alla prima occasione però i tedeschi puniscono, bella azione di Davies, invenzione di Kimmich e rasoterra precisissimo di Musiala con la palla che finisce nell’angolino. Simone Inzaghi opta per un cambio al 31° fuori Musacchio e dentro Lulic, sembra una scelta tecnica. Il Bayern comanda la gara ed al 35° Lewandowski ha la palla del 3-0 ma calcia troppo centrale, Reina respinge.
La Lazio prova a creare qualcosa, i padroni di casa arrivano anche nei pressi di Neuer ma al 42° un errore di Patric permette a Coman di involarsi, il francese riesce anche a calciare, Reina respinge ma Sané da due passi infila un facile tap-in. Il primo tempo si chiude con il Bayern avanti 3-0.
La ripresa parte malissimo, dopo un calcio d’angolo a favore della Lazio la palla viene lanciata a Sané che si butta nello spazio, con una finta fa fuori Patric e mette in mezzo, Acerbi nel tentativo di salvare infila la propria porta. Passano solo tre minuti e Correa prova a rendere meno amaro il tabellino ricevendo in area e calciando la palla alle spalle di Neuer.
Buon momento della Lazio con il solito Correa che impegna il portiere tedesco con un bel tiro a giro. Il Bayern gestisce il ritmo, la Lazio riesce raramente a saltare la pressione e a creare palle gol.
Lewandowski prova a trovare la doppietta sfruttando un errore in uscita della Lazio, il polacco aggancia e calcia di prima, Reina non si fa sorprendere.
La partita scivola via verso il triplice fischio finale, la Lazio cade pesantemente in casa contro il Bayern Monaco e vede allontanarsi la qualificazione ai quarti di Champions League.
Ammoniti: Luis Alberto (L), Lucas Leiva (L), Correa (L), Marusic (L), Escalante (L), Kimmich (B), Coman (B).
Nell’altra gara di serata un gol capolavoro in rovesciata di Giroud permette al Chelsea di battere l’Atletico Madrid, squadra di casa nonostante si giocasse a Bucarest, e sposta verso i Blues l’ago della bilancia della qualificazione.
La notizia che ieri sera aveva fatto tremare tutti e poi tirare un sospiro di sollievo in quanto si era rivelata falsa, è arrivata purtroppo stamattina: Fausto Gresini non ce l’ha fatta.
Gresini era ricoverato da circa due mesi all’ospedale di Bologna per le complicazioni di un infezione polmonare causata dal Covid, contratto poco prima di Natale, ha lottato alternando momenti più critici in terapia intensiva ed altri in cui si vedevano miglioramenti.
La scorsa settimana la situazione pareva evolvere in maniera leggermente positiva, poi c’è stato un peggioramento nel corso del weekend che ha portato i medici dell’Ospedale Maggiore di Bologna a nuove sedazioni e terapie.
Nella serata di ieri era girata la voce della morte, smentita poi prima dal suo Team e poi anche dal figlio tramite social network.
Questa mattina però la speranza ha lasciato spazio alla disperazione, intorno alle 10.30 è apparso un tweet direttamente scritto dal Gresini Racing Team che informava sulla scomparsa del 60enne ex pilota.
Nato ad Imola il 23 Gennaio 1961, Gresini aveva esordito nel mondiale 125 nel 1982 con un’unica gara conclusa con un ritiro.
Negli anni a seguire fu un crescendo con la conquista del Mondiale 125 nel 1985 in sella ad una Garelli, titolo bissato nel 1987 (dopo un secondo posto nel 1986) sempre con la stessa marca.
Il passaggio all’Aprilia per una sola stagione prima di accasarsi alla Honda con la quale corse per cinque anni, dal 1990 al 1994, conquistando altri due titoli di vicecampione del mondo 125.
Al termine della stagione 1994 decise di ritirarsi dalle corse, con un bottino di 21 vittorie in 132 gare, per intraprendere la carriera manageriale.
La Gresini Racing nacque nel 1997 ed iniziò nella classe 500 con una Honda guidata dal brasiliano Alex Barros. Furono due anni positivi prima di scendere in 250, categoria nella quale arrivò il titolo mondiale nel 2001 con il giapponese Daijiro Kato in sella ad una Honda.
Nel 2002 il salto in MotoGp con Kato che giunse 7° nel mondiale.
L’anno dopo però arrivò la prima tragedia a funestare il team, nel Gp del Giappone a Suzuka, gara d’esordio del 2003, Kato ebbe un grave incidente che lo portò alla morte due settimane dopo.
Il Team di Gresini reagì e rimase in lotta per il mondiale con Gibernau che poi fu sconfitto da Valentino Rossi.
Nel 2010 arrivò il secondo mondiale, questa volta di Moto2, grazie a Toni Elias.
La sfortuna però sembrava aver deciso di non abbandonare il Gresini Racing e nel 2011, a Sepang nel Gp di Malesia, fu Marco Simoncelli, arrivato l’anno prima nel Team di MotoGp, a perdere la vita in pista.
Gli anni successivi furono avari di soddisfazioni per Fausto Gresini che però non lasciò mai il mondo delle corse e riuscì a togliersi la soddisfazione del titolo in Moto3 con Jorge Martin nel 2018 e in MotoE con il pilota Matteo Ferrari nel 2019.
Il progetto 2021, dopo un 2020 davvero particolare per tutto il mondo dello sport e non solo, era pronto a partire con team in tutte e 4 le categorie, Fausto Gresini però non ci sarà più nel box, Fausto è andato a riabbracciare Daijiro e Marco.
Loro certamente saranno stati felici di rivederlo anche se sicuramente avrebbero voluto darsi quell’abbraccio tra tanti anni e non così presto.
La ventitresima giornata della Serie A 2020/21 si disputerà su quattro giorni venerdì, sabato, domenica e lunedì e vedrà in campo tutti e dieci i match.
Si partirà con un doppio anticipo al venerdì al quale seguirà un triplo anticipo al sabato, una gara alle 15, una alle 18 ed una alle 20.45. La domenica sarà aperta dal lunch match delle 12.30 poi la giornata proseguirà con una sola partita alle 15.
Sempre domenica ci sarà un primo posticipo alle 18 e poi un altro alle 20.45.
Si giocherà anche lunedì sera alle 20.45 con la sfida che chiuderà il turno di Serie A.
Veniamo a conoscere il dettaglio delle sfide delle quali poi daremo i nostri Consigli Fantacalcio.
Sarà Fiorentina-Spezia ad aprire la giornata venerdì sera alle 18.30, sempre venerdì ma alle 20.45 si affronteranno Cagliari e Torino.
Sabato alle 15 si giocherà Lazio-Sampdoria, alle 18 ci sarà Genoa-Verona mentre alle 20.45 si giocherà il derby emiliano Sassuolo-Bologna.
Parma-Udinese sarà il lunch match delle 12.30. Alle 15 si disputerà solo una partita ma sarà una sfida di cartello, il Derby di Milano Milan-Inter.
Sempre domenica, alle 18, il primo posticipo sarà Atalanta-Napoli poi alle 20.45 sfida tutta giallorossa tra Benevento e Roma.
Il posticipo di lunedì alle 20.45 Juventus-Crotone chiuderà il 23° turno di Serie A.