“Una squadra senza campioni, dove nessuno sa fare la differenza”, “inadatta a schierarsi con il classico 4-4-2” e per giunta “piena di burocrati”: è questo il severo giudizio sul Chelsea dell’ormai ex tecnico dei blues Felipe Scolari, critico soprattutto nei confronti di Didier Drogba (“dopo l’infortunio ha perso fiducia in se stesso”) e Florent Malouda (“un pallido ricordo del giocatore che sapeva fare la differenza quando era al Lione”).
Prima dell’esonero, avvenuto nella giornata di lunedì, il tecnico brasiliano aveva rilasciato un’intervista al magazine France Football rivelando le perplessità e difficoltà che stava incontrando a Stamford Bridge. Qualche giorno più tardi, dopo il pari casalingo contro l’Hull, Scolari sarebbe stato esonerato e ora le sue parole risuonano come un’ulteriore chiarimento sui problemi che sta incontrando il Chelsea.
”Non abbiamo giocatori in grado di fare la differenza da soli – le parole di Scolari quando ancora era il manager dei Blues -. In passato c’era (Arjen) Robben, ma ora non è più così. Robinho sarebbe potuto essere quel tipo di giocatore perchè non ha paura di dribblare, di assumersi qualche rischio. Come brasiliano mi piace questo tipo di giocatore, invece qui abbiamo una squadra di burocrati”.
Scolari si era anche lamentato di non avere abbastanza tempo per insegnare calcio e per la mancanza di rapporti umani al di fuori del campo di gioco. ”Non ho gli uomini per giocare con il 4-4-2, è molto difficile giocare con Nicolas Anelka e Drogba assieme. (Salomon) Kalou non difende abbastanza per giocare sull’esterno di un 4-4-2. E Drogba dopo qualche infortunio ha perso la fiducia in se stesso”. Così come Malouda, solo un “pallido ricordo del giocatore che sapeva fare la differenza quando era al Lione”.
fonte: sportmediaset