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Scolari reagisce a muso duro!!!

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“Una squadra senza campioni, dove nessuno sa fare la differenza”, “inadatta a schierarsi con il classico 4-4-2” e per giunta “piena di burocrati”: è questo il severo giudizio sul Chelsea dell’ormai ex tecnico dei blues Felipe Scolari, critico soprattutto nei confronti di Didier Drogba (“dopo l’infortunio ha perso fiducia in se stesso”) e Florent Malouda (“un pallido ricordo del giocatore che sapeva fare la differenza quando era al Lione”).

Prima dell’esonero, avvenuto nella giornata di lunedì, il tecnico brasiliano aveva rilasciato un’intervista al magazine France Football rivelando le perplessità e difficoltà che stava incontrando a Stamford Bridge. Qualche giorno più tardi, dopo il pari casalingo contro l’Hull, Scolari sarebbe stato esonerato e ora le sue parole risuonano come un’ulteriore chiarimento sui problemi che sta incontrando il Chelsea.

”Non abbiamo giocatori in grado di fare la differenza da soli – le parole di Scolari quando ancora era il manager dei Blues -. In passato c’era (Arjen) Robben, ma ora non è più così. Robinho sarebbe potuto essere quel tipo di giocatore perchè non ha paura di dribblare, di assumersi qualche rischio. Come brasiliano mi piace questo tipo di giocatore, invece qui abbiamo una squadra di burocrati”.

Scolari si era anche lamentato di non avere abbastanza tempo per insegnare calcio e per la mancanza di rapporti umani al di fuori del campo di gioco. ”Non ho gli uomini per giocare con il 4-4-2, è molto difficile giocare con Nicolas Anelka e Drogba assieme. (Salomon) Kalou non difende abbastanza per giocare sull’esterno di un 4-4-2. E Drogba dopo qualche infortunio ha perso la fiducia in se stesso”. Così come Malouda, solo un “pallido ricordo del giocatore che sapeva fare la differenza quando era al Lione”.

fonte: sportmediaset

Ciao Giacomo!!!

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Giacomo Bulgarelli è morto giovedì sera a 68 anni dopo una lunga malattia. Lo ha reso noto il Bologna. “Tutto il Bologna Fc 1909, presidente, dirigenti, tecnici, giocatori e dipendenti, si stringe alla famiglia nel ricordo di Giacomo, la più grande bandiera rossoblu“. Al termine della carriera era diventato commentatore tv. I funerali si svolgeranno lunedì alle 11:45 nella chiesa della Certosa di Bologna.

Nessuno ha vestito tante volte come lui la maglia rossoblu che non si è mai tolto dall’esordio all’addio al calcio e perché per molti anni aveva anche la fascia da capitano. Le statistiche ricordano le 486 partite ufficiali (392 in serie A, con 43 gol), le sue 27 gare in nazionale (sette reti), soprattutto quell’unico scudetto vinto nel 1964 all’Olimpico nello spareggio contro l’Inter.

Ancelotti vuole chiarezza: Chelsea e Real in pressing

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Sono ore decisive per il futuro di Carlo Ancelotti. E non solo per il derby. Il tecnico e il Milan, infatti, hanno in programma per sabato un incontro per fare chiarezza su quello che verrà. Un meeting con Galliani chiesto proprio dal mister rossonero. Perché a lui le richieste non mancano, a partire dal Real Madrid: Florentino Perez ha individuato in lui e in Cristiano Ronaldo due degli acquisti per la sua candidatura alla presiendenza.

L’ombra di Leonardo agita i sogni di Ancelotti, che, in caso di addio, vuole avere il tempo necessario per muoversi sul mercato. Prolungare i tempi, infatti, sarebbe pericoloso e rischierebbe di precludergli diverse alternative.

La prima delle quali è quella del Real Madrid che sta per nascere. Un progetto fondato su tre grandi nomi per tornare alla presidenza del Real Madrid: appunto Carlo Ancelotti, Ricardo Kakà e Cristiano Ronaldo. Queste le intenzioni, che rimbalzano dalla Spagna, di Florentino Perez, pronto a ricandidarsi e a conquistare la presidenza merengue, rilanciando le sorti del club con i due migliori giocatori del mondo e uno dei tecnici più preparati in circolazione.

Ancelotti sarebbe la prima scelta di Perez, davanti a gente come Wenger, Benitez e Mourinho. Le otto stagioni sulla panchina rossonera ne fanno per lui l’allenatore ideale del Real, sia per quanto vinto sia per come ha gestito i tanti campioni avuti a sua disposizione. Del resto già in passato, proprio il successore di Perez, Fernando Martin, provò, nel febbraio 2006, a convincere Ancelotti a lasciare il Milan.

fonte:sportmediaset

Viareggio:Reggina-Roma 3-0

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La Reggina si è aggiudicata la seconda giornata
del girone eliminatorio del Torneo di Viareggio. La formazione amaranto
si è imposta sulla Roma con il risultato di 3-0. Le reti sono state
realizzate da Iannazzo, Adejo e Viola. Sabato è prevista l’ultima
giornata del girone 7 contro l’Aahrus presso il Campo “Pistoia Ovest”
di Pistoia. Con questa vittoria la Reggina sale al primo posto in
classifica insieme alla Cisco Roma con 4 punti. Segue a una lunghezza
la Roma; chiude la classifica l’ AGF Aarhus con 0 punti. Accedono alla
fase successiva le prime di ogni girone e le 3 migliori seconde.

fonte:tsc

Torino: ecco il volto e i programmi di mister x

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Si chiama Raffaele Ciucariello, è nato a Nucera il 17/2/1941 ed è un imprenditore pugliese che opera nel campo della ristorazione. Stiamo parlando del famoso Mister X che aveva annunciato un’offerta a Urbano Cairo – offerta tra l’altro già rifiutata – per l’acquisto del Torino. L’identità dell’uomo, che ha ereditato una grossa somma e intenderebbe investirne parte per acquisire il club granata, è stata svelata dai suoi avvocati.

Tra i punti del suo programma, oltre alla costruzione di uno stadio che ospiti solo il Torino e la conquista di un posto in Europa, c’è la cacciata di Walter Novellino.

Ciuccariello vive da 40 anni a Torino ed è un grande tifoso del club granata. L’avvocato Porta, il legale che ha avuto l’incarico di trattare l’acquisizione del club, lo ha presentato così: “E’ una squadra che lui ama da molto tempo, una persona assolutamente affidabile, che ha lavorato moltissimo anche all’estero, sempre nel campo della ristorazione. E’ un appassionato di calcio, tifoso del Toro, e ha preso questa decisione per questa sua passione“.

La ricchezza dell’imprenditore pugliese sarebbe frutto di un’eredità di 600 milioni (in immobili, liquidi e titoli) su cui avrebbe messo le mani dopo aver vinto una causa di riconoscimento di paternità. La parte del suo patrimonio che vorrebbe investire nel Torino si aggirerebbe attorno ai 100 milioni.

Questo i punti principali del suo programma:
– Rafforzare la squadra per ottenere l’ingresso nello scacchiere europeo
– In caso di retrocessione una rapida risalita in serie A
– Riasseto della struttura societaria con uomini affidabili
– Rafforzamento del settore giovanile
– Uno stadio nuovo per il Toro ma nessuna promessa sul Filadelfia
– Una squadra e un ambiente frequentabile dalle famiglie
– Il numero 12 sulle spalle della curva Maratona

fonte:sportmediaset

Scommesse: i pronostici del pallonaro

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  • giochi 5 -> 189,29

LAZIO – TORINO 1 (1.72)
NAPOLI – BOLOGNA 1 (1.66)
ATALANTA – ROMA gol (1.70)
CAGLIARI – LECCE 1 (1.85)
CHIEVO – CATANIA under (1.60)
GENOA – FIORENTINA gol (1.70)
JUVENTUS – SAMPDORIA 1 (1.55)

  • giochi 5 -> 107,70

Empoli – Rimini 1 (1,80)
Parma – Grosseto 1 (1,70)
Mantova – Cittadella 1 (1,90)
Portsmouth – Manchester city 1 (2,85)
Werder Brema – Borussia M. 1 (1,30)

  • giochi 5 -> 224

Chievo – Catania 1 (2,10)
Cagliari – Lecce 1 (1,75)
Juve –  Samp 1 (1,45)
Reggina – Palermo over(1,82)
Atalanta – Roma 2 (2,10)
Siena – Udinese over (2,20)

quote bwin

Van der Sar da record

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Van der Sar da record
il coniglio ha chiuso la porta

I portiere del Manchester United, 38 anni, ha stabilito domenica scorsa il primato d’imbattibilità nella Premier: non prende gol da 1212 minuti dal corrispondente ENRICO FRANCESCHINI
LONDRA – Lo chiamano “Ice Rabbit”, Coniglio di Ghiaccio, per le orecchie a sventola e perché non perde mai la calma. Ma è difficile metterlo nel sacco. Edwin Van der Sar, 38 anni, olandese, ex-portiere dell’Aiax e della Juventus, dal 2005 tra i pali del Manchester United, ha stabilito domenica scorsa il nuovo record di imbattibilità per l’Inghilterra e tutto il Regno Unito: 1212 minuti, ovvero più di 20 ore, in sostanza tredici partite consecutive della Premier League, senza beccare un gol. Il record precedente, per dare un’idea di come fosse difficile batterlo, risaliva a trentotto anni fa, quando Bobby Clark aiutò l’Aberdeen a restare a reti inviolate per 19 ore e 15 minuti nel campionato scozzese. Nel mirino di Van der Saar, adesso, c’è il record mondiale di imbattibilità: 1275 minuti senza gol, stabilito da Abel Renso, con l’Atletico Madrid, nel 1990-’91. Ancora novanta minuti, un altro match, e sarebbe fatta.

“Merito del duro lavoro di tutta la squadra”, ha commentato lui, con caratteristica modestia, appena conseguito il primato britannico. E in effetti la stampa inglese è la prima a riconoscere che difendere la porta del Manchester United è, perlomeno di questi tempi, un’opera collettiva. Nell’ultima gara, vinta 1-0 dai Red Devils contro il West Ham di Gianfranco Zola, Van der Sar ha dovuto fare una sola parata in tutto l’incontro. E’ più impegnativo coltivare le rose del proprio giardino, ironizza il Daily Mirror. E’ un po’ il destino di Van der Sar, come di molti portieri, quello di non lasciare troppe tracce del suo lavoro, perlomeno nella memoria dei tifosi. Perfino quando ha praticamente vinto la finale di Champions League contro il Chelsea lo scorso maggio, parando un rigore di Anelka, è stato l’errore dal dischetto di john Terry che i più si sono ricordati.

Ma il record di imbattibilità è l’occasione, da parte di Alex Ferguson, il suo allenatore, dei suoi compagni, incluse le stelle Cristiano Ronaldo e Rooney, dei media e dei fans, per riconoscere che “Ice Rabbit” è uno dei grandi portieri del mondo, spettacolare quando è necessario, come ha dimostrato tante volte nella sua carriera con parate prodigiose nell’Olanda e nei club in cui ha militato, controllato e professionale sempre e comunque. Un custode della rete nella tradizione di altri “grandi vecchi”, come Dino Zoff, che hanno continuato a giocare fino all’età in cui altri calciatori si sono già ritirati da un pezzo. Con lui in porta, quest’anno il Manchester United è in corsa per un poker di trofei che molti commentatori danno per possibile o addirittura probabile: la Carling Cup (Coppa di Lega), in cui deve solo superare uno spento Tottenham in finale; la Premier League, dove ha distanziato già Liverpool e Chelsea e ha una partita in più da giocare; la F. A. Cup, Coppa d’Inghilterra, in cui è dato per favorito; e la Champions League, di cui è detentore del titolo. Quando Josè Mourinho è venuto recentemente a spiare una partita dei “Red Devils”, in vista della sfida negli ottavi di Champions con l’Inter, forse non ha studiato solo attaccanti, centrocampisti e difensori, ma pure il portiere. Chissà se è riuscito a trovare un difetto, in grado di mettere finalmente nel sacco “Coniglio di Ghiaccio”.

fonte :tsc

Lo sfogo di Ancelotti

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E’ un Carlo Ancelotti a 360° quello che si confessa dalle pagine de La Stampa a pochi giorni dal derby. Dal futuro di Beckham: Per lui si possono fare sacrifici“, alla risposta a Galliani: Ci manca una punta di peso per questo soffriamo le difese chiuse“,  passando per il suo di  futuro:”Ad Abramovich dirò ancora di no” e commentando  il Mourinho pensiero: “Non si critica la squadra in pubblico“.

L’allenatore del Milan esce allo scoperto e risponde a tono un po’ a tutti e a tutto. Innanzitutto all’arrabbiatura dell’ad rossonero Adriano Galliani che parla di sprechi contro le “piccole”: “Il Milan ha problemi in determinate partite quando trova squadre con certe caratteristiche. Noi non abbiamo giocatori di peso davanti e contro le difese chiuse andiamo in difficoltà“.  Insomma nessun alibi. Il tecnico rossonero sa bene qual è il problema del Milan e lo svela senza troppi giri di parole.

Poi c’è l’affaire Beckham sul quale anche qui Carletto dimostra di avere le idee chiare: “Per uno così si possono fare sacrifici, perché è un giocatore importante per la squadra”.
Poi sul piatto in questo momento c’è anche il suo futuro. Si parla di numerose pretendenti, ma lui sembra voler restare dov’è: “Concretamente l’unico club  che si è fatto avanti è il Chelsea. In estate ho incontrato Abramovich ma non volevo andare via dal Milan. La stessa cosa succede adesso, non penso ad andarmene”.
Poi il derby di domenica che vede Kakà sempre più verso il forfait, anche se Ancelotti non sembra troppo preoccupato per l’assenza del brasiliano: “Si lo salterà,  ma noi possimao ripetere il risultato dell’andata”.

Infine Mourinho. Dopo aver speso parole di elogio per la sua schiettezza, il tecnico rossonero gli lancia un rimprovero:”Criticare i giocatoriin pubblico è sbagliato. E’ un atteggiamento che nuoce all’armonia. Ci sono rimproveri che vanno fatti individualmente, altri a livello di squadra, ma mai in pubblico”.

fonte sportmediaset

Qualificazioni e Amichevoli internazionali:Il Trap ringrazia Keane

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Se l’è vista brutta, Giovanni Trapattoni: nel match di Dublino valido per il girone di qualificazione a Sudafrica 2010, la sua Irlanda si è trovata sotto con la Georgia dopo soli 2 minuti (gol di Iashvili). Ma alla fine, il punteggio è di 2-1 per i verdi: eroe della serata l’ex-interista Robbie Keane, autore della doppietta che ha confezionato la rimonta al 74′ (su rigore molto dubbio) e al 79′. Irlanda ora in testa al gruppo insieme all’Italia.


LE ALTRE PARTITE EUROPEE

Qualificazioni mondiali

Malta-Albania  (gruppo 1)         0-0

San Marino-Irlanda del Nord    0-3

Amichevoli

Spagna- Inghilterra

La Spagna campione d’Europa non delude le aspettative nel match amichevole di Siviglia contro l’Inghilterra. Le Furie Rosse si impongono per 2-0. Apre David Villa al 36′, chiude Llorente a una decina di minuti dal fischio finale. Serata storta per Capello, alle prese con tante assenze illustri, a cominciare da Gerrard e Rooney. Fra gli inglesi fa festa solo Beckham, entrato ad inizio ripresa. Per lo Spice Boy presenza numero 108, come Bobby Moore.

Portogallo-Finlandia 1-0

Francia- Argentina 0-2

Seconda gara per Diego Armando Maradona sulla panchina dell’Argentina e secondo successo. Dopo l’1-0 di Glasgow sulla Scozia, la “Seleccion” supera per 2-0 la Francia al “Velodrome” di Marsiglia. Il primo tempo dei sudamericani non è brillantissimo, ma si chiude comunque in loro favore grazie alla rete di Jonas Gutierrez al 41′. Nella ripresa la selezione di Domenech non ha la forza di reagire e arriva la perla di Leo Messi, che chiude i conti.

“Doble pivote” chiamano (e non apprezzano) in Spagna lo schieramento proposto a centrocampo da entrambe le nazionali, con due centrocampisti bloccati per fare da filtro: Toulalan e Diarra da una parte, Gago e Mascherano dall’altra. Davanti alla barriera di centrocampo i transalpini hanno un terzetto composto da Ribery, Gourcuff e Henry, e grazie a questi nella prima frazione prendono in mano la gara. Peccato che nella ripresa non si avranno notizie di nessuno di questi tre…A riguardo dell’ex milanista, al di là della prestazione odierna, impressiona comunque la grande fiducia riposta in lui da Domenech, che gli assegna a tutti gli effetti le chiavi della squadra. Nel finale di tempo arriva però la beffa chiamata Jonas Gutierrez, che deve ringraziare l’incerto Mandanda, portiere del Marsiglia, ma ben poco profeta in patria.

Se hai giocatori come quelli che ha a disposizione Maradona, una volta in vantaggio puoi permetterti di controllare il gioco e addormentare la partita. E’ quello che fa l’Argentina, approfittando di una Francia lontana parente di quella comunque volenterosa della prima frazione, con i suoi giocatori più importanti che scompaiono dal campo. Senza bisogno di preoccuparsi della fase difensiva, la squadra del “Pibe de Oro” può lanciarsi in contropiede, il terreno di caccia ideale di Leo Messi. E’ lui che nel finale timbra il 2-0 argentino, causando i fischi del “Velodrome”. Che gli argentini siano maestri di tecnica lo sappiamo, così come conosciamo il loro potenziale, dato che non è da tutti vincere in Francia con Lavezzi in panchina, Milito a casa e Tevez in campo per pochissimi minuti. Se oltre a tutto questo la “Seleccion” diventa anche cinica, allora per il Sudafrica è forse il caso di iniziare a preoccuparsi…

Belgio-Slovenia 2-0

Tunisia-Olanda 1-1

Svizzera-Bulgaria 1-1

Germania-Norvegia 0-1

Austria-Svezia 0-2

Grecia-Danimarca 1-1

Marocco-Repubblica Ceca 0-0

Romania-Croazia 1-2

Turchia-Costa d’Avorio 1-1

Polonia-Galles 1-0

Lituania-Andorra 3-1

Serbia-Ucraina 0-1

Kazakhstan-Estonia 2-0

Israele-Ungheria 1-0

Cipro-Slovacchia 3-2

Liechtenstein-Islanda 0-2

Moldova-Macedonia 1-1 in gol Pandev per la Macedonia

Lettonia-Armenia 0-0

fonte:sportmediaset

Il Milan libera Ancelotti al Chelsea?

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Le prime conferme sono già arrivate: Carlo Ancelotti al Chelsea (da giugno) potrebbe diventare realtà. Intanto, sulla panchina dei blues si siederà Hiddink che ha affermato: “Non potevo dire di no”. Adesso, sì, ma per la prossima stagione Abramovich vuole Ancelotti. ”Se a luglio la panchina del Chelsea sarà libera, Carlo potrebbe pensarci”: il direttore organizzativo del Milan Gandini è stato chiaro. E il Milan ha pronto il sostituto: Leonardo.

“Studio per allenare il Milan”: così aveva recentemente dichiarato Leonardo quando, proprio dalle pagine di Sportmediaset.it, avevamo anticipato un suo possibile futuro sulla panchina rossonera

Uomo stimato da tutto l’ambiente rossonero, Leonardo è considerato un autorevole candidato per la panchina rossonera nonostante non abbia ancora nessuna esperienza importante alle spalle.

Ancelotti, invece, che da tempo afferma di aver voglia di provare nuove esperienze (dalla Roma alla Costa d’Avorio) accetterebbe di buon grado un trasferimento a Londra. E Abramovich è pronto a far capitolare l’allenatore rossonero a suon di milioni di euro…

fonte:sportmediaset

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