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24 giornata: il commento

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La Juve compie un mezzo passo falso nella gara casalinga contro la Sampdoria. In vista del derby di stasera tra Inter e Milan la Juve infatti non riesce ad andare oltre il pari. Ma nulla si può rimproverare ai bianconeri che hanno disputato un ottima gara in cui la sfortuna ha avuto il sopravvento. Al gol di Pazzini, dopo uno splendido assist di Cassano, prima Nedved coglie un palo e una traversa poi nella ripresa è Amauri a battere il portiere blucerchiato con un colpo di testa su assist di Giovinco. Ancora sfortunata la Juve quando, su calcio di punizione Del Piero vede negata la gioia del gol prima dalla traversa e poi dal palo. Un punto a testa che non serve certamente alla Juve ma che da morale alla Samp.

Sul campo di Marassi è spettacolo. Il Genoa butta al vento una ghiotta occasione per la volata Champions. Infatti i rossoblu, pur giocando in 10 per l’espulsione di Biava, vanno in vantaggio di 3 gol grazie a Motta, Palladino e Milito. Al 60′ inizia però la rimonta viola che vede Mutu protagonista: il rumeno realizza, in poco più di mezz’ora, una tripletta. La Fiorentina riesce a mantenere un discreto vantaggio sul Genoa stesso e sulla Roma che nel frattempo cade a Bergamo. I giallorossi vengono fermati nel primo tempo da un’Atalanta aggressiva e ben messa in campo. Nella ripresa i bergamaschi affondano l’undici di Spalletti sotto i colpi di Capelli e di uno splendido Doni che realizza una doppietta. I giallorossi rimangono in 10 per l’espulsione di Perrotta quando ormai la gara era sul 3 – 0. Ora il cammino verso la Champions per la Roma si fa più difficile.

Conferma l’ottimo stato di forma il Cagliari di Allegri che riprende la marcia verso la zona Uefa dopo lo scivolone casalingo contro l’Atalanta di una settimana fa. I sardi superano un discreto Lecce con gol di Fini e Matri che chiude definitivamente la gara nei minuti di recupero della ripresa. I salentini scivolano nelle zone basse della classifica mentre il Cagliari comincia a credere in un piazzamento Uefa.

A Verona finisce 1 – 1 tra Chievo e Catania che si vede beffato al 92′ da un colpo di testa di Colucci. Il Catania era andato in vantaggio al 12′ con un rigore procurato da Morimoto trasformato da Ledesma. La squadra guidata da Walter Zenga non vince ormai da 7 giornate in cui ha racimolato soltanto 2 punti.Occasione persa invece per gli uomini di Di Carlo che non riescono ad approfittare dei passi falsi delle altre contendenti per la lotta alla salvezza. Analogo discorso vale per la Reggina che spreca un’altra occasione per la risalita. Nel match casalingo contro il Palermo non si va oltre lo 0 – 0. Gli amaranto cercano di vivacizzare una partita noiosa, sue sono le occasioni più pericolose ma l’attacco non punge. Per il Palermo è Cavani a rendersi pericoloso ma sulla sua strada trova un attento Puggioni chiamato a sostituire l’infortunato Campagnolo.

Pareggiano anche Siena – Udinese. Al 50′ è rigore per i toscani, sul dischetto va Maccarone che dapprima si vede respingere il tiro da Handanovic e poi mette alle spalle del portiere. La replica dell’Udinese arriva al 62′ con Quagliarella ma il goal viene annullato per fuorigioco. E’ poi Di Natale dieci minuti più tardi a siglare il pareggio.

Stasera tocca a Inter e Milan in un derby che promette tante emozioni. L’ Inter ha la possibilità di chiudere il campionato, sta al Milan di capitan Maldini (al suo ultimo derby) tenere i giochi ancora aperti.

a cura di: Luisa e Remigio

24 giornata:risultati marcatori e classifica

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Atalanta – Roma 3 – 0

(52’ Capelli , 56’Doni, 59’ Doni )

Cagliari – Lecce 2 – 0

(49’ Fini, 94’Matri)

Chievo – Catania 1 – 1

(12’ Ledesma(r), 92’ Colucci)

Genoa – Fiorentina 3 – 3

(12’ Motta, 38’ Palladino, 56’Milito(r), 60’Mutu(r) , 80’ Mutu, 94’ Mutu)

Juventus – Sampdoria 1 – 1

(10’Pazzini, 62’Amauri)

Lazio – Torino 1 – 1

(36’ Abate, 75’ Siviglia)

Napoli – Bologna 1 – 1

(20’Maggio, 23’Di Vaio)

Reggina – Palermo 0 – 0

Siena – Udinese 1 – 1

(50’Maccarone, 72’Di Natale)

Inter 53, Juve 47, Milan 45, Fiorentina 42, Genoa 41, Roma 40, Cagliari 37, Atalanta 36, Palermo 36, Napoli 35, Lazio 32, Udinese 31, Siena 27, Catania 27, Sampdoria 26,Bologna 23, Lecce 22, Torino 20, Chievo 20, Reggina 17.

Gioiese maestosa, l’Isola affonda

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È UNA N. GIOIESE IMPERIOSA, ISOLA SURCLASSATO.
Dimostrazione di forza dei viola che ristabiliscono le distanze

NUOVA GIOIESE: Panuccio 7, Antonelli 7, Canfora 6.5, Paparatti 7.5, Babuscia 7, Iannì 7.5, Priolo 6.5, Serpentino 6.5 (dal 16’ st. Kane 7), Santoro 7 (dal 33’ st. Campisi sv.), Nocera 7, Giovinazzo 7.5 (dal 37’ st. Scarfone sv.)
In panchina: Arena, Pillari, Cappellaccio, Siciliano. Allenatore: Nocera 8
ISOLA CAPO RIZZUTO: De Gennaro I 5, Maiolo 5.5, Gerace 5 (dal 26’ st. Manica 5), Martino 5 (dal 23’ st. Lo Monaco D. sv.), Marsala 5, Muraca 5, Bruno 5.5, Geraldi A. 6, Piperis 5, De Gennaro II 5 (dal 5’ st. Rocca 6.5), Lo Monaco 5.5
In panchina: Danti, Loiacono, Scerbo, Geraldi F. Allenatore: Lo Monaco 5
ARBITRO: Minardi di Cosenza 7 (Gervasi e Perri di Cosenza)
MARCATORI: 32’ pt. Giovinazzo; 26’ st. Babuscia, 30’ st. Kane (NG), 47’ st. Geraldi A. (ICR)
NOTE: Giornata di sole, terreno di gioco pesante. Recupero 2’ – 3’. Ammoniti Antonelli, Iannì, Serpentino e Campisi (NG).  Espulsi: al 26’ st. De Gennaro I (ICR) per fallo da ultimo uomo, 36’ st. Iannì (NG) per doppia ammonizione.

Gioia Tauro – Maestosi! Se dovessimo usare un aggettivo per definire i ragazzi della N. Gioiese, non  potrebbe essere che questo. Maestosi per la volontà, l’impegno profuso, la voglia di riscattare il passo falso di domenica scorsa a Marina di Gioiosa e di dimostrare a tutti che la capolista c’è, non ha mollato e vuole a tutti i costi riportare l’Eccellenza a Gioia Tauro. Ed il pubblico viola, che finalmente sembra aver ritrovato l’entusiasmo d’un tempo, questo lo ha capito, incitando i propri beniamini e liberando al cielo quel “forza gioiese” che mette i brividi. Troppo timoroso e dalle idee annebbiate, l’Isola, che rimane comunque un nobile avversario, che vanta una dirigenza competente e degna di ben altre categorie. Il team di mister Lo Monaco, però, non ha dato grossa dimostrazione, giocando per il pareggio e soccombendo inevitabilmente sotto i colpi di Babuscia e compagni. Le premesse del match non erano rassicuranti per Nocera, costretto a rivoluzionare il reparto difensivo, che mancava dei due squalificati Spoleti e Leonardis. Il mediano Paparatti arretra, quindi, sulla linea dei difensori affiancando l’ottimo Iannì, lasciando spazio allo stoico Antonelli, il quale gioca nonostante un tendine sfilacciato. Problemi d’abbondanza, di contro, per Lo Monaco che lascia, incredibilmente, l’ottimo Rocca in panchina. L’inizio gara vive una fase di studio, con gli ospiti ermetici in zona arretrata. I viola faticano a trovare varchi, riuscendoci al 19’, quando Giovinazzo segna su imbeccata di Nocera, ma la sua posizione è nettamente di off-side. Il copione che si ripete al 32’, però, è regolarissimo e, quando Nocera fa torre di testa, l’accorrente bomber pianigiano non ci pensa su due volte, sparando di collo pieno e trafiggendo De Gennaro. Festa grande sugli spalti con Albertone che percorre i 400 ad ostacoli esultando sotto gli ultras. Il primo tempo è tutto in quest’azione, che sblocca risultato e mente dei gioiesi che nella ripresa regaleranno emozioni a non finire. Dopo appena 7’ dal rientro dagli spogliatoi, inizia lo show viola, con Giovinazzo che s’invola sulla sinistra e mette in mezzo per Priolo, il quale tira debolmente. Al 18’ si vede per la prima volta un tiro nello specchio, da parte isolana, con un calcio di punizione che Lo Monaco calcia in modo perfetto, ma è altrettanto perfetta la risposta di Panuccio che devia in corner. Al 20’ Santoro ha l’occasione giusta ma il suo tiro è debole, quattro giri di lancette appena ed è il neo entrato Kane a creare scompiglio: il senegalese s’incunea in area e tenta di saltare il portiere, a cui non resta altro che atterrarlo, causando un rigore con relativa espulsione del piplet giallorosso. Dal dischetto per Babuscia è un gioco da ragazzi insaccare alle spalle del 12esimo Manica e spianare la strada ai viola, i quali arrotondano al 30’, con l’imprendibile Kane. Il colored vola tutto solo verso la porta ospite e trova il primo gol in maglia viola. Le emozioni si susseguono, a ritmo incessante, al 36’ parità numerica ristabilita con l’espulsione di Iannì, mentre a tempo ormai scaduto i crotonesi trovano il gol della bandiera, con A. Geraldi che, di testa, batte Panuccio. È l’ultimo sussulto di una gara intensa che nel giorno di San Valentino celebra l’amore del popolo viola verso la N. Gioiese.
fonte: calciogioiese.com

Borriello stagione finita

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Un anno da dimenticare per Marco Borriello. Nel corso dell’intervento chirurgico, eseguito sabato a Pisa dall’equipe del dottor Castellacci, per l’asportazione di una cisti mio tendinea al flessore destro, all’attaccante rossonero è stato riscontrato un muscolo lacerato e staccato. La prima prognosi, non ancora ufficiale, prevede uno stop di quattro mesi. A questo punto per Borriello la stagione si conclude con largo anticipo.

Una stagione davvero sfortunata per Marco Borriello. Dopo un campionato trionfale con la maglia del Genoa (19 gol e titolo di capocannoniere sfiorato), dal suo arrivo al Milan l’attaccante napoletano è stato vittima di una serie di infortuni a catena, che lo hanno costretto a un impiego con il contagocce (otto presenze tra campionato e Coppa Uefa). E ora l’ennesima tegola.

Borriello è stato sottoposto a intervento chirurgico per la rimozione di una cisti situata vicino alla cicatrice del flessore della coscia infortunata e che secondo i medici del Milan era la causa principale delle continue ricadute. Durante l’operazione gli è stato però trovato il muscolo lacerato ed è stata necessaria una robusta saturazione. Per i tempi di recupero si parla di quattro mesi. A questo punto per l’attaccante la stagione è praticamente già finita.

fonte:sportmediaset

serie B:risultati

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Va al Pisa il sentitissimo derby toscano: il Livorno cede 2-1 già nel primo tempo a cui non basta la splendida rete di Diamanti. Il miglior Parma della stagione trovolge 4-0 uno spento Grosseto con doppiette di Vantaggiato e di un trascinante Leon. Vincono anche Mantova, Empoli, Salernitana e, a sorpresa, il Frosinone, che ottiene tre punti d’oro in casa del Treviso. Pareggio a reti bianche tra Albinoleffe e Avellino.

Sassuolo-Triestina 1-1 Giocata venerdì
Bari-Vicenza 1-1 Giocata venerdì

Ascoli-Brescia 1-0
7′ pt Zoboli (B) aut.

Avellino-Albinoleffe 0-0

Empoli-Rimini 2-1
23′ pt Corvia (E), 10′ st Corvia (E), 37′ st La Camera (R)

Mantova-Cittadella 2-1
6′ st Caridi (M), 9′ st Caridi (M), 43′ st Bonvissuto (C)

Parma-Grosseto 4-0
5′ pt Vantaggiato (P), 41′ pt Leon (P), 7′ st Leon (P), 39′ st Vantaggiato (P)

Piacenza-Ancona 2-0
43′ pt Ferraro (P), 30′ st Olivi (P)

Pisa-livorno 2-1
9′ pt Greco (P), 42′ pt Diamanti (L), 44′ pt Viviani (P)

Salernitana-Modena 3-2
1′ pt Soligo (S), 3′ pt Bruno (M), 21′ pt Fava (S) rig., 9′ st Fava (S), 40′ st Stanco (M)

Treviso-Frosinone 1-2
29′ pt Antonazzo (F), 2′ pt Smit (T), 39′ st Diogo (F)

fonte:sportmediaset

Beckham torna ai Galaxy

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I Los Angeles Galaxy, tramite il loro massimo dirigente Tim Leiweke, chiudono alla permanenza al Milan di David Beckham. “Tornerà qui il 9 marzo -ha detto al Los Angeles Times- non vogliamo più parlare dell’argomento“. Sia i Galaxy che la Major League avevano chiesto al Milan di chiudere entro venerdì 13 la trattativa per l’acquisto dell’inglese: “Non si arrenderanno -ha continuato Leiweke- ma noi abbiamo un obbligo verso i nostri tifosi”

Leiweke, nell’intervista, non riserva parole dolci al Milan: “Non sono mai scesi in campo -spiega- hanno provato a usare David e a usare noi, non parteciperemo più a questo gioco, che ha danneggiato e distratto la nostra squadra”. Per quanto riguarda il diretto interessato, il manager losangelino non crede che Beckham possa compiere sacrifici economici pur di agevolare la trattativa: “Ne dubito. Non ritengo che sia la sua intenzione e non lo incoraggerei nemmeno a pensarci“. Ma con quali stimoli tornerà un giocatore che ha espresso chiaramente la volontà di non tornare nella Major League e di restare in Italia? “Sara’ deluso, perche’ li’ sta giocando molto bene. Ma disputera’ una grande stagione con noi. E mi auguro che noi faremo benissimo per lui”.

derby: interviste ai tecnici

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E’ un derby, il n.269, che può sancire l’addio del Milan allo scudetto. Ma non quello di Ancelotti al Diavolo: “Per quanto mi riguarda, ci sono zero possibilità che sia il mio ultimo derby. Quello che pensa la società dovete chiederlo alla società. Mi auguro che non sia l’ultimo di Beckham“. Mourinho non ha escluso, in un futuro, di potere allenare il Milan: “Io, invece, non andrò mai all’Inter -ha detto Ancelotti- ho la mia storia e ci tengo”.

La controprova, tra l’altro, non è nei piani immediati del tecnico emiliano: “Le voci sul mio futuro comunque non mi hanno dato alcun disturbo e ho tempo ancora un anno e tre mesi per rinnovare, quindi c’e’ tempo. Non e’ una priorita’”.

Esauriti i discorsi futuri o futuribili, Ancelotti torna al presente e non nega che, più di altri, quello di domenica sera è un derby pesante, che vale doppio: “Sono convinto che possiamo ancora vincere lo scudetto. Abbiamoa ncora molte carte da giocarci. Ma la nostra rincorsa al titolo passa per la vittoria nel derby  –spiega chiaramente Ancelotti– sara’ una partita diversa dall’ultima volta. L’Inter cambiera’ atteggiamento rispetto all’andata e noi dovremo trovare altri accorgimenti. L’altra volta hanno utilizzato le due ali, stavolta non credo sara’ cosi’. Dovremo comunque essere intelligenti e giocare sui loro difetti”. Tattica perfettamente riuscita nelle ultime due occasioni: “Non credo però che ci siano favoriti, come ha dimostrato l’andata”.

Rispetto all’andata, ad ogni modo, Ancelotti non avrà a disposizione Kakà e Gattuso: senza entrambe le sue colonne, il Milan ha sempre perso: “Allora li portiamo al campo di sicuro -risponde scherzando il mister rossonero- Comunque sono convinto che possiamo vincere, perché stiamo giocando bene, cosa che non siamo riusciti a fare sempre nel girone di andata. Siamo in un buon momento di forma. Le difficoltà con le piccole? Paghiamo il fatto di non avere avuto determinate caratteristiche negli attaccanti e’ stato limitante. Non ci ha permesso di attaccare in modo diverso. Gli otto punti di ritardo vengono dal fatto che loro hanno gestito meglio alcune partite. Inter e Milan hanno caratteristiche diverse e magari in certe gare la fisicita’ puo’ essere piu’ importante della tecnica. Ma, per esempio, Pato e Ronaldinho hanno fatto gli stessi o più gol di Ibrahimovic e Adriano, quindi sono ugualmente efficaci”

C’è tempo e voglia anche di dedicare due o tre  pensierini a Mourinho, che da Appiano Gentile non gli ha riservato parole zuccherose: “Qualche difetto ce l’ha pure lui, nessuno e’ perfetto. Ma non lo dico. Ha detto che non esclude di potere allenare il Milan? Mi sembra una cosa normale, l’ambizione di guidare una grande squadra e’ legittima. Io non potrei pero’ allenare l’Inter- ha sottolineato Ancelotti– sarebbe contro la mia storia, che penso sia una bella storia e ci tengo. Il derby è anche questo Ancelotti contro Mourinho. Senza favoriti”. Mourinho ha ancora una volta puntato sul discorso arbitrale tirando in ballo, tra l’altro, nientemeno che capitan Maldini: il timore del portoghese, sempre pronto a rialzare la temperatura psicologica dei match, è che in nome dell’ultima recita nella “sua” partita, il capitano rossonero possa godere di un trattamento di favore. “Mourinho puo’ stare tranquillo– ha risposto Ancelotti- Rosetti e’ il migliore arbitro in circolazione, non solo in Europa”

Mourinho:

Metterei la firma per perdere il derby e vincere il campionato“. Josè Mourinho preferisce la vittoria finale a un successo contro il Milan. “Non mi ha dato nessun fastidio perdere all’andata e se il campionato finisse domani ci metterei la firma per perdere con il Milan e vincere subito il campionato“. Il tecnico portoghese ha convocato Maicon, ma non ha voluto rivelare se lo utilizzerà dall’inizio oppure no.

Meglio pensare alla vittoria finale, quindi: “Io sono convinto di vincere questo campionato. Ma ci sono comunque delle grandi difficoltà da superare in ogni partita. E’ un cammino difficile e si possono perdere punti facilmente. Il Milan, la Juve e la Roma sono le squadre più forti, ma anche tutte le altre diventano un problema al momento di affrontare l’Inter: aspettano la prima della classe per metterla in difficoltà. Non è un campionato così lineare come qualcuno dice. Non è solo l’Inter che può perdere questo scudetto… “.

Maicon convocato per il derby. Per il difensore dell’Inter, alle prese con un problema muscolare alla coscia destra, si tenterà il recupero. Gli esami, d’altronde, non hanno evidenziato stiramenti o altre lesioni importanti. “Non parlo però della sua assenza o presenza – ha detto Mourinho -. Non dico nulla di formazione. Oppure la do tutta e poi vado subito via. Decidete voi” – le parole del portoghese rivolte ai giornalisti. “Resto? Allora niente domande sulla formazione. La squadra, comunque, l’ho già decisa. Non mi servono test dell’ultimo minuto…“.

Io non perdo tempo a parlare di Ancelotti, io non critico il suo modo di lavorare come ha fatto lui. Se lui ha tempo da perdere per parlare di me, io non perdo il mio parlando di lui…” – ha detto Mourinho, che ha anche commentato l’ulttmo derby di Maldini, lanciano indirettamente un appello a Rosetti. “Mi spiace che per lui sarà l’ultimo derby, ma durante i 90′ di domani dovrà essere trattato come un giocatore normale. Se farà fallo da rigore dovrà essere fischiato il rigore, se meriterà un giallo o un rosso l’arbitro dovrà farlo“.o

fonte sportmediaset


Viareggio: conferme, novità e primi verdetti

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Bene Inter Torino e Samp deludono Milan Empoli e Atalanta

Grande incertezza nei cinque gironi del Gruppo B. Dove soltanto la rappresentativa di serie D e i danesi del Midtjilland sono a punteggio pieno e nello stesso girone 9. Tutti gli altri sono in attesa dell’ultima giornata (sabato) per sapere se entreranno nelle magnifiche sedici che affronteranno gli ottavi di finale. A serio rischio la qualificazione della Roma strapazzata dalla Reggina con un secco tre a zero. Mai in partita i ragazzi di De Rossi che ora devono vincere il derby con la Cisco Roma e sperare di finire tra le tre migliori seconde e in questa ottica serve migliorare la differenza reti. Stesso discorso per la Lazio che ha ceduto ad un Genoa più tonico in zona conclusiva. L’Atalanta a quota zero e fuori dai giochi fa pensare ad un ricambio d’annata che va in controtendenza alle abitudini di un settore giovanile di primo livello. Altra delusione è stata il Milan che si è fatto rimontare dal Vicenza e ora è appeso ad una flebile speranza di qualificazione: battere il Cesena con almeno due gol di scarto e sperare che il Vicenza perda di misura contro il Pumas. Un vero enigma. Sicuramente è un girone (6) dove passa solo la prima classificata. Vibrante il derby tra la Fiorentina e il Pisa. La squadra viola ha vinto sul filo di lana con un gol di Lepri e l’ultima sfida col New York non dovrebbe essere un problema per arrivare a quota sicurezza: sette.

Prime sentenze alla 61a Viareggio Cup nel gruppo A. Passano come prime classificate Inter, Torino, Sampdoria, Juventus e Spartak Mosca, a ruota Palermo, Siena e Maccabi Haifa. Gli ottavi hanno dunque i primi sicuri protagonisti. Non parteciperà alla fase finale proprio una grande come l’Empoli, che si è fatto impattare dal Club Nacional e resta fuori dai giochi. Hanno confermato il loro momento di forma il Torino, l’Inter e la Sampdoria che hanno chiuso a punteggio pieno. Tra i granata in evidenza il figlio d’arte Comi (classe ’92) che ha aperto le marcature contro l’Independiente Santa Fé ed ha segnato il suo primo gol alla Viareggio Cup. L’Inter, campione in carica, ha dato un’altra dimostrazione di forza battendo gli australiani dell’A.P.I.A. Leichardt con un 4-1 che non lascia dubbi. Anche i blucerchiati hanno chiuso a punteggio pieno e il Rimini, ultimo ostacolo, ha ceduto senza aver quasi mai impensierire la difesa doriana. Le molte riserve in campo della Juventus invece hanno in parte deluso contro il Frosinone. Il tecnico Maddaloni ha fatto esordire lo spagnolo Yago, di rientro dalla sua nazionale di categoria, ma non è andato oltre il pareggio in un match che è da mettere agli archivi, come di passaggio verso la settimana decisiva. Avanti anche il Maccabi Haifa, che nel 2005 arrivò in semifinale e poi si classificò terza. In partite ad eliminazione diretta resta sempre un brutto cliente per chiunque. Respira anche il Siena, che dopo la sconfitta con lo Spartak Mosca era rientrato negli spogliatoi un po’ rabbuiato, poi conteggi alla mano, il tecnico Baroni ha ritrovato il sorriso. Tra i cannonieri il russo Yakovlev, lo juventino Daud e il granata D’Onofrio guardano tutti da quota tre e hanno possibilità di incrementare ulteriormente il bottino, mentre Mattia Marchi lascia il torneo insieme al suo Rimini.

fonte: torneo di Viareggio

Fantallenatori:news e probabili formazioni

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Lazio-Torino: partita delicata per entrambi, Rossi può contare sul rientro di Rocchi ma perde per squalifica Zarate e De Silvestri e dovrà fare a meno di Ledesma a centrocampo e Diakite in difesa per infortunio, in porta ancore Muslera preferito a Carrizo. Nel Toro per la prima volta viene convocato il neo acquisto Gasbarroni che dovrebbe partire dalla panchina, in attacco Stellone sembra favorito su Ventola e il convalescente Biachi.

Lazio : Muslera; Lichtsteiner, Cribari, Rozenhal, Kolarov; Brocchi, Dabo, Matuzalem; Foggia, Pandev; Rocchi.

A disposizione: Carrizo, Radu, Siviglia, Mauri, Faraoni, Manfredini, S.Inzaghi. All. Delio Rossi.

Torino : Sereni; Dellafiore, Di Loreto, Natali, Ogbonna; Abate, Zanetti, Dzemaili, Diana; Rosina; Stellone.

A disposizione: Calderoni, Colombo, Pisano, Gasbarroni, Barone, Bianchi, Ventola.

Napoli-Bologna: Reja dovrebbe far esordire Datolo al posto dell’acciaccato Hamsik con Vitale a sinistra, Denis sarà ancora una volta il compagno d’attacco di Lavezzi con Zalayeta che partirà dalla panchina,in porta ancora Navarro con Bucci in panchina. Mihajlovic vista l’assenza di Osvaldo dovrebbe optare con un modulo ad un unica punta(Di Vaio) inserendo un altro centrocampista
Napoli : Navarro; Cannavaro, Rinaudo, Contini; Maggio, Blasi, Gargano, Datolo, Vitale; Denis, Lavezzi.

A disposizione: Bucci, Aronica, Santacroce, Bogliacino, Montervino, Pià, Zalayeta.

Bologna : Antonioli; Zenoni, Terzi, Moras, Lanna; Valiani, Mudingayi, Mingazzini, Volpi, Bombardini; Di Vaio.

A disposizione: Colombo, Belleri, Britos, Marchini, Amoroso, Adailton, Marazzina.


Atalanta – Roma: Del Neri dovrà rinunciare a Talamonti in difesa al suo posto schiera Capelli, dubbio in mezzo ala campo tra Cigarini e Valdes con quest’ultimo favorito.Nella Roma manca per infortunio il brasiliano Cicinho al suo posto fa il debutto dal primo minuto Motta, Pizarro dovrebbe prender il posto dello squalificato Taddei.
Atalanta:
Consigli; Garics, Capelli, Manfredini, Bellini; Ferreira Pinto, Guarente, Padoin, Valdes, Doni; Floccari.

A disposizione: Coppola, Pellegrini, Peluso, Parravicini, Cigarini, Cerci, Plasmati. All. Delneri


Roma
: Doni; Motta, Mexes, Juan, Tonetto; Perrotta, De Rossi, Brighi; Pizarro; Totti, Vucinic.

A disposizione: Artur, Loria, Diamoutene, Filipe, Aquilani, Baptista, Montella. All. Spalletti.

Cagliari-Lecce: Assenze importanti per Cagliari e Lecce, mancheranno infatti per squalifica Lopez e Biondini nel Cagliari ed Esposito e Caserta nel Lecce. Allegri sceglie per sostituirli Canini in difesa e Parola al centrocampo in attacco il solito tridente con Cossu dietro Acquafresca e Jeda. Nel Lecce Giuliatto giocherà sulla sinistra al posto di Esposito e Giacomazzi come trequartista.
Cagliari: Marchetti; Pisano, Bianco, Canini, Agostini; Fini, Conti, Parola; Cossu; Acquafresca, Jeda.

A disposizione: Lupatelli, Matheu, Astori, Lazzari, Mancosu, Matri, Larrivey. All.: Allegri

Lecce: Benussi; Polenghi, Stendardo, Fabiano, Giuliatto; Edinho, Zanchetta, Ariatti; Giacomazzi; Castillo, Tiribocchi. 

A disposizione: Rosati, Angelo, Schiavi, Ardito, Papa Waigo, Papadopoulos, Cacia. All.: Beretta

Chievo – Catania Di Carlo dovrebbe confermare la stessa formazione di domencia scorsa con Makinwa e Pellisier come coppia d’attacco. Zenga schiera il tridente Mascara, Morimoto Paolucci e Tedesco sulla linea di difesa a sinistra

Chievo : Sorrentino; Frey, Yepes, Morero, Mantovani; Luciano, Marcolini, Rigoni, Pinzi; Pellissier, Makinwa. A disposizione: Squizzi, Mandelli, Sardo, Italiano, Bentivoglio, Esposito, Kerlon.

Catania: Bizzarri; Potenza, Silvestre, Stovini, Tedesco; Izco, Biagianti, Baiocco; Mascara, Morimoto, Paolucci. A disposizione: Acerbis, Terlizzi, Silvestri, Carboni, Dica, Martinez, Spinesi.

Genoa -Fiorentina Match importantissimo per il quarto posto, Gasperini dovrà fare a meno dello squalificato Sculli dovrebbe prender il suo posto Palladino. Nei viola a mancare è il regista Felipe Melo il suo posto in regia dovrebbe esser preso da Montolivo con Donadel e Kuzmanovic a centrocampo e Semioli al fianco di Mutu e Gila.

Genoa : Scarpi; Biava, Ferrari, Bocchetti; Mesto, T. Motta, Juric, Criscito; Palladino, Milito, Jankovic.

A disposizione: Rubinho, Modesto, Rossi, Papastathopoulos, Milanetto, Vanden Borre, Olivera. All. Gasperini.

Fiorentina
: Frey; Comotto, Dainelli, Gamberini, Vargas, Kuzmanovic, Montolivo, Donalde; Semioli, Gilardino, Mutu.

A disposizione: Storari, Zauri, Kroldrup, Pasqual, Gobbi, Jovetic, Bonazzoli. All. Prandelli

Juventus – Sampdoria Ranieri manda in campo dal primo minuto Camoranesi e Trezeguet con Poulsen che prende il posto dell’acciaccato Sissoko in difesa ancora Mellberg al fianco di Legrottaglie. Mazzarri dovrà fare  a meno di Delvecchio, coppia d’attacco Pazzini Cassano con Bellucci in panchina

Juventus: Buffon; Grygera, Legrottaglie, Mellberg, Molinaro; Camoranesi, Poulsen, Tiago, Nedved; Del Piero,Trezeguet.

A disposizione: Manninger, Ariaudo, Ekdal, Marchisio, Marchionni, Giovinco, Amauri.

Sampdoria
Castellazzi; Stankevicius, Gastaldello, Da Costa, Padalino, Ziegler, Palombo, Franceschini, Pieri; Cassano, Pazzini.

A disposizione: Mirante, Raggi, Ferri, Sammarco, Dessena, Bellucci, Marilungo.

Reggina – Palermo: Orlandi recupera Barreto ma perde per squalifica il capitano Cozza e Lanzaro, Cirillo giocherà al suo posto. In attacco l’eroe di San Siro giocherà di fianco a Corradi. Il Palermo dovrà far a meno di Nocerino e Bresciano squalificati ma recupera Liverani.

Reggina: Campagnolo; Cirillo, Valdez, Santos; Krajcik, Carmona, Barreto, Barillà, Costa; Di Gennaro, Corradi.

A disposizione: Puggioni, Alvarez, Sestu, Viola, Cascione, Rakic, Stuani.

Palermo: Amelia; Cassani, Kjaer, Bovo, Balzaretti; Guana, Liverani, Migliaccio; Simplicio; Miccoli, Cavani.

A disposizione: Ujkani, Cossentino, Savini,  Morganella, Tedesco, Succi, Misuraca.

Siena- Udinese Giampaolo sceglie Amoruso come partner di Maccarone in attacco. Marino dovrà sostituire D’Agostino squalificato a centrocampo il favorito dovvre esser Obodo

Siena: Curci; Zuniga, Portanova, Brandao, Del Grosso; Vergassola, Codrea, Galloppa; Kharja, Amoruso, Maccarone.

A disposizione: Eleftheroupoulos, Rossi, Ficagna, Barusso, Jarolim, Frick, Ghezzal. All. Giampaolo


Udinese:
Handanovic; Zapata, Coda, Felipe, Lukovic; Pepe, Inler, Obodo, Asamoah; Quagliarella, Di Natale.

A disposizione: Belardi, Ferronetti, Domizzi, Isla, Pasquale, Tissone, Sanchez.

Inter – Milan Pochi dubbi per Mourinho, in attacco Adriano farà da spalla ad Ibrahimovic, il solito centrocampo con J. Zanetti, Cambiasso, Muntari e Stankovic, gli unici dubbi riguardano la difesa dove Cordoba, Samuel Materazzi e Chivu si contendono due maglie con i primi due leggermente favoriti; sulle fasce i soliti Maicon e Santon. Ancelotti dovrà far a meno di Kaka al suo posto alle spalle di Pato giocheranno Ronaldinho e Seedorf anche se non è da escludere l’inserimento di Inzaghi dal primo minuto con Pato spostato a sinistra. Centrocampo con Pirlo centrale Ambrosini sulla centro sinistra e Beckham sul centro destra, corsie esterne di difesa occupate da Zambrotta e Jankulovsky in mezzo a far compagnia a Maldini sarà il recuperato Kaladze vista l’assenza di Bonera per squalifica.

Inter (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Cordoba, Samuel, Santon; Zanetti, Cambiasso, Muntari; Stankovic; Ibrahimovic, Adriano. A disposizione: Toldo, Materazzi, Chivu, Vieira, Mancini, Figo, Crespo. All: Mourinho
Indisponibili: Balotelli (squalificato, 1)

Milan (4-3-2-1): Abbiati; Zambrotta, Maldini, Kaladze, Jankulovski; Beckham, Pirlo, Ambrosini; Seedorf, Ronaldinho; Pato. A disposizione: Dida, Antonini, Senderos, Flamini, Cardacio, Shevchenko, Inzaghi. All: Ancelotti
Indisponibili: Gattuso, Borriello, Kalac, Favalli, Mattioni, Viudez, Emerson, Kakà, Bonera (squalificato, 1)

derby: Maldini ci crede

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L’ultimo derby. Quasi impossibile. Ma è tutto vero: quello di domenica sera sarà proprio l’ultima stracittadina di Paolo Maldini. Se li mettessimo tutti in fila non finiremmo più di raccontarli. Ognuno con una sua storia: belli e brutti. Alcuni indimenticabili, frutto di rimonte strepitose, altri persi sul filo di lana. Per il capitano il derby “è una partita talmente importante” che gli aspetti personali passano in secondo piano.
RIMONTA – Dice Maldini a due giorni dalla grande sfida tutta milanese: “Credo nella rimonta verso lo scudetto; questa sarà per noi come una sfida secca di coppa e il Milan c’è sempre negli appuntamenti importanti”. Ma c’è quel maledetto gap in classifica da colmare. “Otto punti di distacco dall’Inter sono tanti, ma abbiamo avuto un inizio choc e tanti infortuni, e comunque abbiamo fatto grandi passi avanti rispetto all’anno scorso – osserva – è una stagione positiva e con lo scudetto diventerebbe straordinaria”.
NAZIONALE – Già: la conquista del tricolore sarebbe il modo migliore per chiudere una carriera straordinaria. Per il futuro, se ci saranno le condizioni, gli piacerebbe giocare una gara di addio con la Nazionale per poi dedicarsi alla famiglia. “Se arrivasse la proposta non mi dispiacerebbe – confida Paolo -, ho parlato con Lippi, mi ha chiamato anche perché questa possibilità è venuta fuori dalle sue parole, si è dimostrato pronto e contento di fare una cosa del genere. Vedremo se ci sarà del tempo, ma gli azzurri hanno due gare di qualificazione ai Mondiali, poi ci sarà la Confederations Cup, sarà difficile organizzare, se si potrà fare bene, altrimenti nulla”.
FUTURO – Proposte per il futuro? “Non ne sono ancora arrivate, anche perché per ora sono un giocatore a tutti gli effetti – ammette – . Ci sarà tempo per riceverne da più parti e le valuterò in base alle mie idee e volontà”. Di sicuro non farà l’allenatore e, in questo senso, Maldini dice la sua sul destino di Carlo Ancelotti. “Dal 2003 ogni anno si ipotizza un addio di Carletto; io non credo, sarà difficile per tutto l’ambiente lasciarlo, dovrebbe succedere qualcosa di grave: o che non coincidano più i suoi intenti con quelli della società, o che abbia voglia di cambiare dopo sette anni”.

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