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Inzaghi:Mourinho sbaglia io no!

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Pippo, contro il Werder il Milan ancora una volta ha bisogno dei suoi gol… «Eccomi, ci sono. Sono pronto anche se non ero più abituato a giocare due-tre partite di fila. Ma stringerò i denti, non voglio certo mancare una sfida come quella contro il Werder Brema. E sono pronto a un grande finale di stagione».

Ma i tedeschi fanno così tanta paura? «Per noi è come si trattasse di una partita di Champions League. I nostri prossimi avversari hanno conquistato quattro punti contro l’Inter nel recente girone di qualificazione. Ma penso che ancora una volta dimostreremo che non sbagliamo mai appuntamenti così importanti».

Dentro o fuori. Anche per Ancelotti? «Il mister ha la fiducia della società e di tutti noi. Nessuno ha messo in evidenza che quando ho segnato il gol del vantaggio a Brema sono andato ad abbracciare subito e per primo Ancelotti. Il nostro rapporto è eccezionale».

Eppure il 25 maggio 2005 a Istanbul contro il Liverpool Inzaghi finì a malincuore in tribuna… «Aveva ragione Ancelotti: non ero pronto, non stavo bene. Mi sono rifatto con il Liverpool ad Atene. Adesso desidero sfatare anche il tabù di Istanbul, arrivando in finale e vincendo la Coppa Uefa».

C’è solo Mourinho che vorrebbe fermare, addirittura per tre giornate di fila, Pippo Inzaghi! «L’allenatore dell’Inter ha fatto una considerazione sbagliata. Io non ho fatto altro che divincolarmi dalla marcatura di Lopez. Sono caduto a terra e mi sono tirato su d’istinto senza voler colpire il mio avversario».

Nulla a che vedere, quindi, con quello che ha fatto Adriano su Gastaldello in Inter-Samp? «Mi limito a consi­derare il fatto che nel mio caso non è stata chiesta la prova televisiva. Mi sembra un dettaglio da non sottovalutare. Non basta?».

Fonte:goal.com

Gattuso entra in tackle su Amauri

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Gattuso non le manda a dire. Il centrocampista del Milan, intervistato da Sky Sport, non risparmia una frecciata ad Amauri. L’attaccante della Juve, in attesa del passaporto italiano, viene accusato da ‘Ringhio’ di snobbare la maglia azzurra. Amauri come giocatore non si discute ma ha gestito male la vicenda. Prima aspetta il Brasile, ma noi non siamo l’Azerbaigian, noi siamo l’Italia, abbiamo vinto quattro coppe del mondo e il nostro calcio non ha nulla da invidiare a nessuno. Penso sia giusto che giochi con il Brasile”.

Cosenza: Il dg Mirabelli furioso

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“Se c’è qualcuno che non se la sente si faccia da parte”

Il Massimiliano Mirabelli che non ti aspetti. Questa mattina, il Quotidiano della Calabria, ha riportato un’intervista al diggì rossoblù che sembra proprio non aver digerito la sconfitta di Atessa contro la Val di Sangro. “Non me ne vogliano gli abruzzesi, ma sembravano una squadra di Eccellenza”. E’ furioso Mirabelli. Strano, perché proprio lui nei momenti di difficoltà è sempre stato quello pronto ad organizzare cene (persino con i giornalisti) per chiedere di fare quadrato e lasciare tranquilla la squadra. Serenità che proprio il diggì sembra aver perso per primo. Tanto da sparare a zero su una squadra che finora ha conquistato 50 punti (tanti!) in un campionato duro come quello di Seconda Divisione. Nella lunga intervista rilasciata al Quotidiano, Mirabelli c’è andato giù duro. “Sicuramente ci credevamo già in paradiso. Non tollererò più simili prestazioni. Anzi – sottolinea il dg – se qualcuno dei miei calciatori non se la sente può andarsene tranquillamente. Sono convinto che la vittoria del campionato sarà nostra anche senza chi non dimostra di meritare il Cosenza”. Poi rincara la dose, quasi ce ne fosse bisogno. “Molti giocatori, tra Prima e Seconda Divisione, invidiano i nostri che giocano in una piazza come Cosenza e in una società puntuale in tutto. Se qualcuno questo non lo apprezza, il benservito glielo do io. Ma non aspetterò la fine del campionato: qualcuno lo mandarò via prima…”. E poi a chi gli chiede se oggi, alla ripresa della preprazione, ci sarà una strigliata nel chiuso degli spogliatoi, Mirabelli precisa. “Assolutamente no. Chi mi conosce sa che il mio silenzio è più assordante di una romanzina. Dai calciatori non ci vado!”. Più si va avanti e più “Big Max” è un fiume in piena. Ne ha anche per Galantucci (espulso domenica scorsa). “E’ un comportamento da Terza categoria e sa bene cosa gli aspetta adesso”. Frecciate mirate quindi da parte di un diggì che, solo all’aparenza, sembrava introverso. Capitolo società. Tanti sacrifici e una svolta all’orizzonte. Ancora Mirabelli. “Si lavora per avere una società sempre più forte e ambire a traguardi importanti. Però, per affrontare categorie più importanti c’è bisogno di una società che possa consentire di aprire un secondo ciclo. Serve gente con passione per il Cosenza e disponibilità economica”. Chiusura dedicata alla Nazionale italiana. Arriverà a Cosenza. “Arriverà ma c’è prima bisogno di testare il tutto con l’Under 21. Vedremo anche se noi abbiamo fatto un tentativo per avere la Nazionale maggiore nell’incontro contro Cipro”.  Dopo queste parole di certezza ce n’è una sola: il Cosenza calcio è tutt’altro che tranquillo!

fonte: cosenzachannel

Champions:formazioni,news e curiosità sugli incontri di stasera

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  • Real Madrid – Liverpool

Il Bernabeu questa sera farà da cornice a due grandi del calcio, Real e Liverpool sono tra le squadre piu titolate di Europa, gli spagnoli negli ultimi non sono riusciti a tornare tra le grandi ma con il cambio in panchina sembra che abbiano ritrovato fiducia, Juande Ramos ha trasmesso tranquillità e adesso i madrileni iniziano a crederci.IL Liverpool in Champions si esalta, i suoi campioni nelle partite che contano riescono sempre ad esser determinanti, Benitez sa legger bene le partite e sa come non far giocare le squadre avversarie. Questa sera cercherà sicuramente di non scoprirsi troppo e di pungere in contropiede consapevole che un gol al Bernabeu vale mezza qualificazione.

Real Madrid (4-2-3-1): Casillas Sergio Ramos, Pepe, Cannavaro, Heinze; Gago, L. Diarra; Robben, Raul, Sneijder; Higuain. All. Juande Ramos
Liverpool (4-2-3-1): Reina; Arbeloa, Carragher, Skrtel, Fabio Aurelio; Mascherano, Xabi Alonso; Kuyt, Gerrard, Riera; Torres. All. Benitez

  • Sporting Lisbona – Bayern Monaco

I portoghesi venderanno cara la pelle, per loro arrivare ai quarti sarebbe un traguardo storico e sopratutto stasera in casa daranno il massimo per battere i tedeschi apparsi in crisi in questo periodo della stagione. Il Bayern vuole a tutti costi andare avanti in Champions per tornare tra le grandissime dopo qualche anno di appannamento. Klismann farà di tutto per recuperare Luca Toni acciaccato e tenuto a riposo nell’ultimo turno di campionato.

Sporting Lisbona (4-3-1-2): Tiago; Caneira, Tonel, Polga, Grimi; Izmailov, Rochemback, Vukcevic; Joao Moutinho; Liedson, Derlei. All. Paulo Bento
Bayern Monaco (4-4-2): Rensing; Oddo, Lucio, Van Buyten, Lahm; Schweinsteiger, Van Bommel, Ze Roberto, Ribery; Toni, Klose. All. Klinsmann


  • Villareal – Panathinaikos

E’ probabilmente la sfida più ‘soffice’ di tutto il panorama degli ottavi di finale. Il Villareal di Giuseppe Rossi affronta il Panathinaikos Atene, già capace però di tirare un brutto scherzo all’Inter nella fase a gironi e passare così in prima posizione il gruppo B.

Villarreal (4-4-2): Diego Lopez; Javi Venta, Fuentes, Godin, Angel; Cazorla, Eguren, Senna, Pires; Rossi, Nihat. All. Pellegrini
Panathinaikos (5-4-1): Galinovic Vintra, Wawrzyniak, Goumas, Sarriegi, Spyropoulos; Salpingidis, Gilberto Silva, Karagounis, Simao; Mantzlos. All. Ten Cate

  • Chelsea – Juventus

Il ritorno di Ranieri allo Stamford Bridge segnerà anche il ritorno della Juventus nelle fasi finali di Champions League dopo 3 anni. I bianconeri sanno di dover dare tutto in campo contro una squadra che, dopo il cambio di panchina che ha portato Hiddink al posto di Scolari, era in crisi d’identità. Del Piero e compagni non vorranno sfigurare in campo internazionale, dopo la strepitosa prestazione del Bernabeu, e sperano di riuscire a violare un altro stadio di prestigio. Ancora dubbi di formazione per Ranieri che pensa anche di mandare in campo il tridente; l’unica certezza è l’impiego del capitano.
Il Chelsea vuole tornare ad essere la squadra che ha impressionato l’Europa negli ultimi anni puntando sulla forza fisica di Drogba in avanti e sul genio di Lampard in mediana.

Chelsea (4-4-2): Cech, Bosingwa, Alex, Terry, Cole, Obi Mikel, Lampard, Ballack, Kalou, Anelka, Drogba.(all. Hiddink)

Juventus(4-4-2): Buffon, Grygera, Legrottaglie, Chiellini, Molinaro, Camoranesi, Sissoko, Tiago, Nedved, Del Piero, Amauri.(all. Ranieri)

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Ecco gli affari a parametro zero

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Viaggio in Europa tra stelle e promesse

Fino all’anno scorso si era furbi, profondi conoscitori di ogni piega del mercato e rapidi quando si puntellavano le squadre con i parametri zero. Da quest’anno, invece, è una questione di sopravvivenza e di bilanci che devono quadrare. Per forza. In tempi di magra, anche il calcio guarda alle occasioni con occhi più interessati. E coloro che vanno in scadenza a giugno, scollinata la finestra invernale, diventano obiettivi pratici. A partire dalla Premier League, dove ci sono nomi altisonanti. Il Chelsea propone Mikel e Ballack per il centrocampo, l’Arsenal Ebouè per la difesa e il talento tanto indiscusso quanto fragile di Rosicky in mediana.

Il Manchester United rischia di perdere grauitamente Evans, onesto difensore nordirlandese. E di vedersi sfilare, non completamente ‘a gratis’, anche Tevez. Owen è l’usato sicuro – nel senso che sicuramente si infortunerà, ma le qualità restano -, Fuller dello Stoke City un investimento oculato. Nella Liga il piatto piange. Oltre a Cannavaro, segnaliamo ‘solo’ il centrale dell’Atletico Madrid Ibanez e il mai completamente esploso Hugo Viana.

In Francia spicca il nome del brasiliano Fred del Lione. Poi, a ruota, l’esterno mancino Mathieu del Tolosa, sul quale la Fiorentina pare molto vigile. Gol freschi e gratuiti potrebbero arrivare da Alassane, franco-mauritano del Le Havre di un metro e 92, e Maiga, maliano del Le Mans. Nomi che diranno forse poco adesso, ma che potranno risuonare ben presto. Infine, la Bundesliga. In cima c’è Haggui, marcatore tunisino del Bayer Leverkusen. E poi un sacco di giovanotti che hanno frequentato le nazionali giovanili teutoniche e che nel corso degli anni non hanno completato la maturazione. Potrebbero essere degli affari…

PREMIER LEAGUE

MIKEL (c, Chelsea)
BALLACK (c, Chelsea)
EVANS (d, Manchester United)
TEVEZ (a, Manchester United)
HYYPIA (d, Liverpool)
ROSICKY (c, Arsenal)
EBOUE’ (d/c, Arsenal)
BALL (d, Manchester City)
GLAUBER (d, Manchester City)
VASSELL (a, Manchester City)
SALIFOU (c, Aston Villa)
D. TRAORE’ (d, Portsmouth)
EDGAR (d, Newcastle)
OWEN (a, Newcastle)
LOVENKRANDS (a, Newcastle)
MOKOENA (c, Blackburn)
COLLISON (c, West Ham)
VAZ TE’ (a, Bolton)
FULLER (a, Stoke City)
SIDIBE’ (a, Stoke City)
RICKETTS (d, Hull City)

LIGA

JORQUERA (p, Barcellona)
F. CANNAVARO (d, Real Madrid)
IBANEZ (d, Atletico Madrid)
HUGO VIANA (c, Valencia)
KAMENI (p, Espanyol)
ANDER MURILLO (d, Athletic Bilbao)
DE GUZMAN (c, La Coruna)
JAVIER FLANO (d, Osasuna)

LIGUE 1

FRED (a, Lione)
M’BAMI (c, Marsiglia)
DEMBELE (d, Rennes)
MATHIEU (d, Tolosa)
MANSARE (c/a, Tolosa)
BERGOUGNOUX (a, Tolosa)
PEDRETTI (c, Auxerre)
NAMOUCHI (a, Lorient)
MAIGA (a, Le Mans)
GAVANON (p, Sochaux)
AFOLABI (d, Sochaux)
NIKEZIC (a, Le Havre)
ALASSANE (a, Le Havre)
N’GANGA (c, Grenoble)
DIMITRIJEVIC (c, Grenoble)

BUNDESLIGA

PELLATZ (p, Werder Brema)
KRUSE (c, Werder Brema)
DOMASCHKE (p, Bayer Leverkusen)
HAGGUI (d, Bayer Leverkusen)
KUNERT (c, Amburgo)
ALEX (d, Wolfsburg)
MADLUNG (d, Wolfsburg)
HILL (a, Wolfsburg)
JANKER (d, Hoffenheim)
TEBER (c, Hoffenheim)
INAMOTO (c, Eintracht Francoforte)
LJUBICIC (c, Eintracht Francoforte)
JENSEN (p, Hannover)
MATIP (d, Colonia)
BROICH (c, Colonia)
EHRET (c, Colonia)
STOLL (d, Karlsruhe)
FREIS (a, Karlsruhe)
RAU (c, Arminia Bielefeld)
MARX (c, Arminia Bielefeld)
SHAO (a, Energie Cottbus)
LERCHL (c, Energie Cottbus)
MULLER (c, Energie Cottbus)

fonte: sportmediaset

Mannini e Possanzini tornano in campo: non c’è piu la sqaulifica!!!

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Il Tas di Losanna riesamina il caso antidoping. Buona fede e non positività possono trasformare lo stop di un anno in una multa.

Al Tas di Losanna prevale il buon senso e la diplomazia, si sta lavorando alacremente per raccogliere tutto il materiale necessario per riesaminare il caso di Mannini e Possanzini. L’obiettivo dichiarato è quello di «trasformare» la squalifica di un anno in una sanzione amministrativa anche se non di poco conto. Nessun passo indietro, ma un’amministrazione della giustizia più in linea coi tempi. Le regole della Wada sono chiarissime, ma il Tas visto che il doping non può esser dimostrato e quindi va concessa la buona fede. Pertanto la squalifica si potrà trasformare in una pena amministrativa.

Viareggio: scopriamo i talenti del futuro

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Lunedi con la strepitosa vittoria della Juve sulla Samp si è conclusa la 61° edizione del Torneo di Viareggio. E’ tempo di bilancio per tutte le società partecipanti e anche per tutti gli addetti ai lavori. Com’è noto molti ragazzi che hanno calcato i campi del Viareggio sono diventati dei veri e propri campioni del calcio che conta. A detta di molti osservatori, la qualità del torneo e la tanta attenzione creatasi intorno a questa edizione fanno sperare che molti di questi giovani possano ripetere le carriere di grandi del passato come Trapattoni, Zoff, Bulgarelli a quelli ancora in attività come Gattuso, De Rossi, Del Piero e G. Rossi. Tante ottime individualità ma anche grandi allenatori per questi ragazzi, proveremo ad individuare quelli dal sicuro avvenire per ruolo, anche se sicuramente ci sfuggirà qualche campioncino.

  • Portiere: Ha messo tutti d’accordo il portierino della Samp. Fiorillo dopo lo strepitoso campionato primavera dello scorso anno si è ripetuto al Viareggio risultando il migliore del torneo, ottimo tra i pali sicuro nelle uscite  è  l’erede designato di Buffon. E’  del 1990. Merita di esser menzionato anche Seculin, il portiere della Fiorentina, gia convocato da Casiraghi, ha tutto per sfondare: tecnica, tecnica, qualità fisiche, freddezza, intraprendenza, chioccia di nome Frey ed una società abile nel crescere i giovani.
  • Difensore: Sicuramente tra i partecipanti al Viareggio era uno di quelli già “affermati”, lo juventino Ariaudo è ormai una certezza, pronto per il calcio che conta. La Lazio è quasi certa di aver trovato il nuovo Nesta, il capitano Tuia ha messo in mostra un ottima tecnica, gran senso della posizione, forte fisicamente e abile a far ripartire l’azione. Si è messo in luce il difensore centrale dell’Inter Daminuta (19). Il “Chivu della primavera” ha diretto la difesa con autorità, ha un buon fisico, è puntuale negli anticipi e possiede un buon tiro, difficile trovar spazio tra i centrali dell’Inter ma potrà diventare importante. Il Midtjylland dopo aver messo in luce lo scorso anno il giovane palermitano Kjaer si ripete facendo conoscer un altro centrale  difensivo, dal futuro assicurato Reyd(19), fisico statuario e ottimo senso della posizione.
  • Centrocampista: E’ la vera scoperta del torneo, Daud (19) fantasista somalo della Juve, è riuscito a segnare 8 gol in sei gare, possiede un ottima tecnica e un ottimo tiro. E’ stato determinante per la Juve. Nello Spartak Mosca si è intravisto un nuovo Nedved, Bazhev (20) esterno offensivo dal carattere d’acciaio e dal destro fulminante, è sembrato una piccola furia pronto a lottare su ogni pallone e l’ultimo a mollare. Anche un israeliano ha ben figurato in questo torneo, è Zaguri del Maccabi Haifa, ottima tecnica e duttilità, può occupare con profitto tutti i ruoli del centrocampo.
  • Attaccante: Merita la standing ovation il golden boy del torneo Marilungo (19), buon fisico, veloce, bravo negli assist per i compagni, Marilungo è molto concreto anche in zona gol dove arriva in seguito ad ottimi movimenti. Ha dimostrato di esser uno dei migliori under 20 in circolazione e di meritare il ruolo di quarta punta nella Sampdoria, con Cassano, Bellucci e Pazzini a fargli da chioccia diventerà un grandissimo. Ha destato un ottima impressione anche il bomber granata D’Onofrio, vicecannoniere del torneo con sei reti. E’ dotato di un istinto del gol innato e di una capacità di lettura sotto porta impressionante. German (18) del QPR, è un altro ottimo talento, ha deliziato tutti con un gran gol nella partita inagurale contro l’Inter, ripetendosi nelle altre partite del girone.

Champions: un pari e una sconfitta per le italiane

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Julio Cesar fa la differenza tra Mancini e lo “special one”

INTER-MANCHESTER UTD 0-0

J. Cesar mantiene in corsa l’Inter, il portierone brasiliano sopratutto nel primo tempo è decisivo in almeno 4 occasioni. Tutti si aspettavano una partenza lanciata dei nerazzurri ma Ferguson ancora una volta dimostra di esser un gran tecnico e sorprendendo anche lo Special One, gioca una partita di pressing mandando in bambola centrocampo e difesa nerazzurra. Incolore la partita degli uomini migliori Maicon e Ibrahimovic (se vuole vincere il pallone d’oro deve imparare ad esser presente nelle partite che contano), disastrosa la scelta di Mourinho Rivas piu di una volta è impreciso e permette al Manchester di ripartire con facilità. Nella ripresa i nerazzurri attuano un pressing piu alto e creano qualche pericolo in piu ai Red Evils e in qualche occasione sfiorano il gol. Qualificazione ancora da decidere, i nerazzurri hanno limitato i danni e questo fa ben sperare ma certo è che bisogna cambiare atteggiamento altrimenti all’ Old Trafford si rischia tantissimo. Ottima la prova del solito Cambiasso e dell’ormai non piu rivelazione Santon.

ARSENAL-ROMA 1-0
37′ rigore Van Persie

All’ Emirates Stadium di Londra, la Roma esce sconfitta per 1-0: match winner della serata è Van Persie che trasforma un calcio di rigore da lui stesso procurato. La squadra di Spalletti paga un primo tempo da dimenticare. L’Arsenal scende in campo con il suo classico 4-4-2 con Bendtner al fianco di Van Persie nel ruolo di vice-Adebayor. Tra i giallorossi, Spalletti sceglie Perrotta lasciando in panchina Pizarro, mentre in difesa c’è Loria al fianco di Mexes. Parte decisamente meglio l’Arsenal: Van Persie è praticamente imprendibile, la Roma fatica ad entrare in partita e Baptista e Totti non vengono mai raggiunti da palloni giocabili. Al 36′ la svolta del match: Mexes, superato da Van Persie, atterra l’olandese in scivolata: il rigore ci sta tutto e lo stesso spiazza Doni con un sinistro perfetto che vale l’1-0. De Rossi rovina ulteriormente il primo tempo dei giallorossi rimediando un’ammonizione inutile che lo costringerà a saltare il match di ritorno. Il secondo tempo riprende da dove era finito il primo e allora uno Spalletti letteralmente imbestialito coi suoi cambia qualcosa inserendo Pizarro al posto di Brighi e poi gioca anche la carta Vucinic, al posto di un Baptista deludente, ma l’ingresso in campo del montenegrino non cambia le cose. Finisce 1-0 e il verdetto è rimandato al match di ritorno in programma all’Olimpico tra due settimane.

ATLETICO MADRID-PORTO 2-2
3′ Maxi Rodriguez (A); 22′ Lopez (P), 47′ p.t. Forlan (A), 72′ Lopez (P)

Al Vicente Calderon ci si aspettava il partitone di Aguero e invece è un altro argentino a prendersi il proscenio con decisione: Lisandro Lopez che balza in vetta alla classifica marcatori di Champions con 6 centri. Il Porto ringrazia, anche se poteva anche vincere onestamente, mugugna l’Atletico Madrid. Eppure i biancorossi erano andati avanti due volte, ma in altrettante occasioni si sono fatti raggiungere. Aguero inventa per Maxi Rodriguez, e dopo 2′ è già 1-0. Un liscio della difesa spagnola, però, permette a Lisandro di pareggiare. Sempre lui potrebbe arrotondare, ma il portiere Leo Franco gli dice di no e il guardalinee gli annulla un gol regolarissimo. Così capita che nel recupero del primo tempo un innocuo tiro di Forlan sfugga goffamente dalle mani di Helton, estremo difensore del Porto. Vantaggio semi-insperato dell’Atletico. Gli ospiti, però, rialzano subito la testa e pareggiano sempre con il loro bomber,  che sfrutta un bel cross da sinistra. Allo stadio Dragao, tra due settimane, sarà dura per Aguero e compagni.

LIONE-BARCELLONA 1-1
7′ Juninho (L), 67′ Henry (B)

Il Barcellona trova il pareggio e mette una mezza ipoteca sulla qualificazione. A un grande Lione sfugge un importante vittoria casalinga. Dopo il vantaggio con la solita punizione di Juninho (questa volta Valdes lo aiuta con un intervento sciagurato), amministra bene e va piu volte vicino al raddoppio con i suoi migliori giocatori Benzema due volte e ancora con Juninho. Nella ripresa la zampata di Henry, non in partita fino a quel momento, su assist di Marquez porta il Barcellona sul pari. I blaugrana non sono piu quelli di gennaio, il gioco spattacolare e imprevedibile è diventato abulico e lezioso, il Lione anche al ritorno venderà cara la pelle, i francesi negli spazi del Camp Nou potrebbero esaltarsi e la difesa dei catalani sembra sempre incerta.

Il Fenomeno torna in campo!

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Il grande momento sta per arrivare. A oltre un anno dal terribile infortunio al ginocchio, Ronaldo è vicinissimo al rientro in campo. Per la prima volta, infatti, l’attaccante è stato incluso nella lista dei 24 convocati del Corinthians per la partita di mercoledì contro il Noroeste, il primo di una serie di impegni che vedrà il Timao lontano da casa per due settimane. Ronaldo, dunque, farà parte del gruppo, pronto a festeggiare il ritono in campo.

Il Corinthians, sempre in trasferta, affronterà domenica il Marilia e mercoledì prossimo l’Itumbiara, incontro quest’ultimo valido per la Coppa di Brasile.

A questo punto è possibile prevedere che il tecnico Mano Menezes intenda concedere a Ronaldo qualche minuto in campo in uno dei prossimi tre impegni, in anticipo rispetto al derby col Palmeiras, in programma l’8 marzo e indicato da molti come possibile data dell’esordio del Fenomeno

fonte:sportmediaset

Le decisioni del giudice sportivo dalla serie A alla seconda divisione

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Serie A

2 Domizzi (Udinese)

1 Bellucci (Sampdoria), Camoranesi (Juventus), Fini (Cagliari), Gilardino (Fiorentina) e Moras (Bologna).

Serie B

2 Moro (Treviso) e Andrea Sottil (Rimini).

1 Fatic e Peccarisi (Salernitana), Rullo (Triestina), Zampagna (Sassuolo), Biso (Frosinone), Job e Braiati (Pisa), Cristante (Mantova), Di Donato (Ascoli), Gazzi (Bari), Innocenti (Vicenza), Mastronunzio (Ancona), Missiroli (Treviso), Vantaggiato (Parma) e Zoboli (Brescia), Mensbah(Avellino).

Prima Divisione

2 Paponetti (Crotone), Stamilla (Perugia) e Dei (Potenza).

1 Da Silva (Taranto), Galeotti e Montalto (Lecco), Cabeccia, Centi e Schiavon (Spal), Berardi (Paganese), Mattielig (Portogruaro), Di Napoli, Murolo e Romano (Marcianise), Cattaneo e Ignoffo (Benevento), Anaclerio (Cavese), Germinale (Foggia), Vastola (Gallipoli), Mancinelli e Parolo (Verona), Biancolino e D’Ambrosio (Juve Stabia), Rossi (Pergocrema), Verratti (Pescara), Semenzato (Venezia) e Cossu (Lanciano).

Squalificato per due giornate Moreno Torricelli allenatore della Pisotiese.

Seconda Divisione

3 Giacomo Di Donato (Lamezia).

2 Briano (Alessandria, 1+1), Daleno (Barletta), Pagliarulo (Cavanese) e Galantucci (Cosenza).

1 Carnesalini e Fommei (Viareggio), Giglioli (Figline), Pozza (Giacomense), Chiaretti e Lamarca (Pro Vercelli), Tecchio e Dionisi (Rovigo), Sacenti (Sangiovannese), Mastrolilli e Rebecchi (Andria), Del Signore (Canavese), Guzzo (Cassino), Fogacci (Pavia), Francini (Poggibonsi), Puddu (Alghero), Pavesi (Bassano), Barbetti (Celano), Mazzarani (Cisco Roma), Galuppi (Gela), Panarello (Igea V.), Cristofoli e Visintin (Itala San Marco), Porrini (Pizzighettone), Pelliccia (Prato), Preti (Rodengo Saiano) e Tripoli (Varese).

Squalifica: per una giornata per Mimmo Toscano allenatore del Cosenza, due giornate a Luciano Zecchini allenatore Isola Liri

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