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Fifa: 6+5 compatibile con norme Ue

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Sei giocatori nazionali non violano norma

PARIGI, 26 FEB – La norma che prevede un minimo di 6 giocatori del paese di origine nelle squadre sarebbe compatibile con il diritto Ue, secondo la Fifa. ‘Ogni esperto di diritto europeo – e’ spiegato in un comunicato della Fifa – conclude che il numero di giocatori non eleggibili per la selezione nazionale nei club di calcio puo’ essere regolato e limitato, poiche’ il 6+5 non lede il diritto europeo’. Secondo l’Ue la norma invece violerebbe i trattati sulla libera circolazione.

Fonte ansa

Champions League: Inghilterra-Italia 3-0

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L’ imperatore è Julio Cesar. Drogba  e Van Persie portano avanti gli inglesi

Tra martedì e mercoledì si è disputata l’andata degli ottavi di finale di Champions League: andiamo ad analizzare la debacle italiana.
La Juventus è sicuramente la meno peggio delle 3, anche se esce ugualmente sconfitta dallo stamford Bridge. Il primo tempo, indubbiamente, è targato Chelsea che scende in campo con una maggiore concentrazione mentale rispetto ai bianconeri e che, nel momento di sbandamento della difesa juventina, trova il gol con il suo rinato bomber principe Didier Drogba.
Nel secondo tempo è uscito fuori l’orgoglio Juve: si è vista una crescita sul piano della determinazione ma è venuta a mancare la fantasia in avanti che le avrebbe permesso di segnare un gol importantissimo in chiave ritorno. Ranieri, forse, avrebbe dovuto rischiare un pò di più (troppo pochi i 5 minuti giocati da Trezeguet) ma ad ogni modo la qualificazione resta aperta. Del Piero e compagni a Torino dovranno sfoderare una prestazione da Juve.
L’Inter ha avuto di fronte l’avversario più difficile che si poteva incontrare; il Manchester è la squadra più forte d’Europa e lo dimostrano le prestazioni e i risultati degli ultimi anni. I nerazzuri dovevano sfruttare il fattore campo e cercare di non subire reti, ma abbiamo visto un primo tempo strepitoso dei “Red Devils” e di Julio Cesar che, parata dopo parata, sta dimostrando di essere uno dei migliori al mondo nel suo ruolo.
Nel secondo tempo l’Inter ha provato a reagire e, come un pugile suonato, ha rischiato seriamente di andare ko sulle offensive inglesi. Si è visto un Ibrahimovic in giornata no: ormai ci ha abituato a questo tipo di prestazioni. Non basta fare il superman con le piccole e poi steccare le partite che contano. Passare il turno è difficile ma non impossibile…Manchester permettendo. 
“Cartellino rosso” a Balotelli e a Mourinho: il primo, appena entrato in campo ha compiuto un gesto irriguardoso nei confronti del pallone d’oro Cristiano Ronaldo, il secondo ha trovato modo di lamentarsi nuovamente degli arbitraggi, anche quando non ce ne sarebbe bisogno.
La Roma scesa in campo all’ Emirates Stadium è stata la lontana parente di quella ammirata nell’ultimo periodo; una ricaduta stile Bergamo che lascia più di una preoccupazione in vista del match di ritorno. La squadra di Spalletti ha pagato anche le assenze importanti di Cicinho ma soprattutto di Juan al centro della difesa dove, ovviamente, Loria non ha dato il contributo di qualità e di tranquillità che sono due caratteristiche alle quali ci ha abituati il brasiliano. L’ Arsenal è una squadra giovane e affamata di successo che quando gioca in casa è invincibile ma quando si trova lontano da Londra soffre più del dovuto (anche se negli ultimi mesi la squadra sembra aver perso un pò di brillantezza in casa per acquistare un pò più di consapevolezza in trasferta.
Al ritorno per i giallorossi mancherà una pedina fondamentale come De Rossi ma, se Spalletti troverà le giuste soluzioni, si potrebbe ribaltare il risultato dell’andata. Gara difficile ma non impossibile. Da “gladiatori” veri.
In definitiva il divario tecnico tra il calcio italiano e inglese in Europa è rimasto immutato rispetto alla scorsa stagione quando agli ottavi di finale Inter, Roma e Milan furono eliminate rispettivamente da Liverpool, Manchester Utd e Arsenal, con le nostre squadre incapaci di vincere neanche un incontro tra andata e ritorno. La storia sembra ripetersi.

Dunga apre le porte della nazionale ad Amauri

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Il “caso-Amauri” si arricchisce di una nuova puntata. Dopo le critiche di Gattuso, è arrivata una sorta di riapertura da parte di Carlos Dunga. “Indipendentemente dal fatto di essere Amauri, o un altro giocatore – ha ribadito il ct del Brasile – le porte della Nazionale sono aperte a tutti. Noi diamo a tutti l’opportunità. Dipende da come vanno gli altri attaccanti e da come va lui. Il Brasile in quel ruolo ha molte opzioni”.

Insomma, secondo Dunga tutto dipende dal giocatore: “Non è l’allenatore che decide se le porte sono chiuse o aperte, sono loro che in campo devono dimostrare se continuare a lasciarla aperta o meno. Devi star bene nel momento in cui vieni chiamato, continuare a fare bene, non puoi mollare”.

Dopo essere stato bloccato dalla Juve, che gli ha negato il “visto” per la sfida con l’Italia, Amauri potrebbe avere un’altra chance, ma prima dovrà vincere una concorrenza super agguerrita. “Abbiamo Luis Fabiano, Scarpa d’Oro lo scorso anno, che fa gol tutte le volte in Nazionale, Adriano, che ha giocato tre partite e fatto due gol, c’è Pato, che è in crescita, e altri. Bisogna portare in nazionale giocatori con diverse caratteristiche”, ha spiegato Dunga.

Quanto all’incertezza sulla nazionalità, il commissario tecnico verdeoro difende lo juventino, rispondendo indirettamente a Gattuso: “Solamente sentendo sulla propria pelle questa decisione, si può dare un giudizio. Per gli altri, dare un giudizio è molto facile”.

fonte:sportmediaset

Panucci-Spalletti:pace fatta!!!

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Pace fatta alla Roma tra Panucci e Spalletti. I due si sono definitivamente chiariti prima dell’allenamento a Trigoria. Il difensore ha chiesto scusa al tecnico per il suo comportamento tenuto in occasione della trasferta di Napoli, quando aveva rifiutato la panchina. Da quel momento Spalletti non l’ha più convocato, escludendolo dalla lista Champions. A questo punto Panucci è a disposizione per la gara di domenica sera a San Siro contro l’Inter.

Aveva recitato il ‘mea culpa’, chiedendo pubblicamente scusa ai tifosi, alla società e ai compagni per il comportamento tenuto in occasione della trasferta di Napoli cui avevano fatto seguito le parole di addio. Scuse a tutti ma non a Spalletti. E il tecnico le pretendeva, tanto che per lui non era cambiato assolutamente nulla.

E ora la svolta. Panucci e Spalletti si sono definitivamente chiariti e il difensore si è messo a disposizione del tecnico a partire già dalla trasferta di domenica sera a San Siro contro l’Inter. L’ultima partita disputata da Panucci è stata Roma-Sampdoria, recupero di campionato del 14 gennaio scorso. Dopo l’episodio di Napoli infatti il giocatore non è stato più convocato ed è stato escluso dalle liste Uefa.

E’ stata fatta la scelta giusta, un atto di umiltà – ha detto il procuratore di Panucci Oscar Damiani ai microfoni di Radio Radio – Cristian lo ha fatto adesso ma ha fatto bene. Se ci sarà bisogno di Panucci ci sarà la sua disponibilità e club e tecnico faranno le loro scelte. Penso che si poteva fare prima ma ormai è una scelta giusta di Cristian. Un campione che fa un passo indietro è un segno di intelligenza che non e’ da tutti. Sul rinnovo è prematuro parlare di questo, il passo non è stato fatto per pensare al contratto“.

Intanto contro i nerazzurri mancherà Cicinho, ancora alle prese con un fastidio a un ginocchio. “Per Milano non penso di farcela, anche se oggi ho lavorato senza problemi– ha detto lo stesso Cicinho – Spero di recuperare per l’Arsenal“.

fonte:SportMediaset

Ma se si fossero chiariti prima non era meglio?                                                                                                                                       Panucci per la sua esperienza poteva esser importantissimo in Champions!!!

Impazza il totopanchina 2010

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Si preannunciano grandi cambiamenti in vista della prossima stagione.

I più importanti potrebbero verificarsi sulle panchine dove ci si aspetta un vero e proprio valzer a giugno. La Juve, se non dovesse vincere né scudetto né Champions potrebbe ricorrere ad un avvicendamento in panchina. La soluzione che affascina di più sarebbe la suggestiva ipotesi Gasperini, tecnico che oltre ad essere cresciuto nella Juve sta dimostrando di essere grandissimo al Genoa. Insieme al mister potrebbero arrivare Diego e uno fra Floccari e Cassano con il barese nettamente favorito sull’orobico, già in contatto con la Roma.
La Lazio starebbe già cercando il sostituto di Delio Rossi, il quale non avrebbe convinto l’entourage biancoceleste. Tre le ipotesi per la panchina capitolina: Max Allegri, l’allenatore dei miracoli a Cagliari, Stefano Colantuono, ex tecnico di Palermo e Atalanta e laziale doc e Sinisa Mihajlovic, ex biancoceleste e attuale mister del Bologna.
Lo stesso discorso fatto per la Juve vale per il Milan: se non si riuscisse a vincere in Europa o in Italia Carlo Ancelotti uscirebbe di scena dopo tantissimi anni in rossonero. E’ quindi ballottaggio Donadoni-Frank Rijkaard. Il rapporto fra De Laurentiis e Reja sembra ormai alla frutta e probabilmente non si arriverà nemmeno a fine stagione. Per giugno si starebbe sondando il terreno per Marco Giampaolo. Se Reja dovesse saltare adesso potrebbe essere scelta una soluzione provvisoria, o un traghettatore alla Galeone o Zaccheroni.
Tutto sembra incerto e le uniche panchine salde sembrano quelle di Ballardini a Palermo, Prandelli a Firenze, Delneri a Bergamo e Zenga a Catania.

fonte: goal

Mercato: L’ Inter su Aguero

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AGUERO SI AVVICINA ALL’ INTER

Non solo Maradona. A spingere el Kun Aguero verso Milano, sponda Inter, adesso ci si mette anche il tecnico dell’Atletico Madrid, Resino Gomez. La notizia trova ampio risalto sui quotidiani spagnoli, secondo cui l’attaccante argentino che piace a Massimo Moratti sarebbe in rotta con tecnico e società. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la sostituzione in Champions contro il Porto. Sostituzione che Aguero non ha affatto gradito.
E dove se non all’Inter? Tutti gli indizi portano a Milano, dove Maradona, in ottimi rapporti con Massimo Moratti, vorrebbe spedirlo e dove José Mourinho, che non riuscirà ad arrivare a Drogba, è pronto ad accoglierlo a braccia aperte. Questi i fatti in attesa che l’Inter passi, appunto, dalle parole ai fatti con l’Atletico. Che non rifiuta di trattare l’attaccante ma esige, a buon diritto, la bellezza di 60 milioni. Una cifra importante che il numero uno dei nerazzurri potrebbe anche decidere di sborsare per accontentare il suo tecnico e rendere ancora più forte l’attacco della sua Inter. Si vedrà, insomma. Per il momento basti una certezza: che nei prossimi mesi, cioè, dell’affare si parlerà eccome.

 
LA JUVE RILANCIA PER DIEGO

La Juventus alza il tiro per Diego. Dopo che il Werder Brema, secondo quanto riportato dal quotidiano tedesco Bild, avrebbe rifiutato una prima offerta bianconera, ecco allora la nuova proposta della Juve: 18 milioni cash più un conguaglio in denaro dilazionato nel tempo e diviso in due soluzioni. La prima dipenderà dal raggiungimento degli obiettivi: vittoria in Champions, scudetto, Coppa Italia o semplice qualificazione alla Champions.
Soluzione questa già adottata dal Psg quando cedette Ronaldinho al Barcellona, o il San Paolo con Kakà al Milan. Con questa proposta la Juve spera di convincere il Werder Brema superando così la concorrenza di Real Madrid e Manchester United. Una cifra alla fine che si avvicina ai 22-23 milioni chiesti dal club tedesco per dare il via libera al numero 10 con contratto in scadenza giugno 2011. Per ora la proposta. Se verrà accettata, la trattativa con il Breama partirà solo dalla fine di marzo. Per adesso il club tedesco, sprofondato all’11esimo posto in Bundesliga, non intende avviare operazioni di mercato ufficiali. Una cosa è certa: il Werder ha capito che Diego vuole una grande squadra. Anche per questo vorrebbe che fosse il giocatore a uscire pubblicamente allo scoperto. Giocatore che avrebbe confidato agli amici più stretti che il suo sogno è quello di giocare con Del Piero. Intanto giovedì Giacomo Petralito, agente per l’Italia nell’affare Diego, sarà a Milano per Milan-Werder Brema. Si aspetta una telefonata di Alessio Secco.

ROMA: IN ARRIVO IL RINNOVO DI AQUILANI?

L’ accordo del rinnovo del centrocampista potrebbe giungere da un momento all’altro, per circa due milioni di euro a stagione. Ormai sono mesi che se ne parla ma non è stato mai messo nero su bianco. Stando a indiscrezioni vicine a Trigoria, la trattativa sarebbe in dirittura d’arrivo, anche se un interrogativo va posto: se le parti sono così vicine da mesi, perché aspettare tanto a firmare?

 
RAFA BENITEZ: “NON HO INTENZIONE DI LASCIARE IL LIVERPOOL”

Forse anche galvanizzato dal successo ottenuto dal suo Liverpool sul campo del Real Madrid, Rafa Benitez giura amore al club di Anfield:
”Per quanto mi riguarda sono stato chiaro, non ho intenzione di dimettermi – ha detto il manager dei reds -. Devo continuare a lavorare e vincere per il Liverpool. Parlero’ con la proprieta’ nei prossimi giorni, i miei rappresentanti sono sempre in contatto, c’e’ ancora tanto tempo a disposizione per trovare un accordo”.

 
RAUL: “POTREI ANDARE NEGLI USA”

Raul si interroga sul futuro. In un’intervista pubblicata dal quotidiano Marca, il fuoriclasse spagnolo annuncia un ‘sogno’ americano a fine carriera: “Per il momento non vedo altro se non la scadenza del mio contratto, nel 2011 – ha detto il fuoriclasse spagnolo -. Per fare un’esperienza, non solo per me ma anche per la mia famiglia, vorrei provare a giocare una stagione negli Stati Uniti. Se non lo faccio, è chiaro che finirei la mia carriera al Real”. “Diventare allenatore può essere una possibilità, ma il mio futuro sarà legato al 90 per cento al calcio ed al Real Madrid” ha concluso la bandiera del Real Madrid.

 
LAZIO-PANDEV: E’ ADDIO?

Goran Pandev è finito da tempo nel mirino dei migliori club europei, ma comincia a essere preso seriamente in considerazione anche dalle società italiani di prima fascia. Tra queste Juventus e Inter, che nelle ultime settimane hanno cominciato a seguire con attenzione l’evolversi della trattativa tra Pandev e la Lazio per il rinnovo. Senza un accordo con Lotito, l’addio del giocatore diventerebbe certo.

 
CAGLIARI: LA LAZIO VUOLE ALLEGRI

Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Sardegna, Massimiliano Allegri sarebbe uno dei principali candidati a guidare la Lazio nel prossimo futuro. Il giovane allenatore, che al primo anno in Serie A sta incantando tutti gli addetti ai lavori, sarebbe visto come sostituto ideale di Delio Rossi, tecnico confermato da Lotito anche se quasi sempre sulla graticola. In più anche Napoli – con Reja oramai destituito a fine stagione – e West Ham (Zola potrebbe lasciare in direzione Stamford Bridge) sarebbero pronti a investire sull’ex centrocampista del Pescara. Difficilmente, visto anche il contratto che scade nel 2011, Allegri si muoverà dall’isola. Con buona pace dei vari presidenti.

 

MATHIEU: “HO RICEVUTO UN OFFERTA DEL GENOA”

Intervistato da Aujourd’hui Sport, Jérémy Mathieu (25) ha ammesso l’interesse del Genoa nei suoi confronti. Il centrocampista del Tolosa dimostra di apprezzare molto la prospettiva di un eventuale approdo in rossoblù: “Ho ricevuto una bella offerta dal Genoa. Devo andare in italia per visitare le strutture, ma sembra una trattativa davvero seria. Spero che l’affare si chiuda rapidamente – ha dichiarato il giocatore francese – ma non sarà comunque semplice”. Non c’è però solo il Genoa, Mathieu è seguito anche da Fiorentina e Bordeaux.

Coppa Uefa: formazioni e news delle italiane in gara

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Sedicesimi di Coppa Uefa:


Milan – Werder Brema
: Milan non sbagliare!!!
Il Milan spera di scongiurare i fischi questa sera. Ancelotti è sicuro che il Milan di coppa farà divertire i tifosi, come di solito accadeva nelle serate di Champions i rossoneri riuscivano a superare le crisi del campionato, la scarsa condizione fisica con delle prestazione tutto cuore e classe.
I rossoneri sono consapevoli che l’Uefa può esser l’ultimo traguardo della stagione e che il Werder venderà cara la pelle, per questo tutti sono consapevoli che ci sarà da soffrire ma l’ambiente è fiducioso.Ancelotti non rinuncia a Maldini, recupera Pato che farà da partner ad Inzaghi in avanti, esordio dal primo minuto anche per lo Spyce Boy. Il Werder calca per la seconda volta quest’anno, dopo aver affrontato l’Inter in Champions costringendola al pareggio, cerca l’impresa contro i rossoneri affidandosi al suo uomo di maggior classe, Diego(sempre piu porbabile il suo passaggio alla Juve a fine stagione) avrà il compito di evidenziare gli errori rossoneri ed illuminare il gioco dei tedeschi. Si gioca alle 20:45 diretta su rete 4

Milan (4-3-1-2):Dida; Zambrotta,Senderos, Maldini, Jankulovsky; Beckham,Pirlo, Ambrosini, Seedorf; Pato, Inzaghi.

Werder Brema (4-4-2): Vander, Fritz, Mertesacker, Naldo, Pasanen, Frings, Baumann, Ozil, Diego, Almeida, Pizarro.

Ajax – Fiorentina: Prandelli crede all’impresa.
I viola di Prandelli cercano l’impresa nella terra dei tulipani. Si è consapevoli che ribaltare il risultato è un impresa difficile ma i Della Valle boys hanno la classe e la forza per riuscirci, come dimostrato nell’andata in casa. Formazione titolare per Prandelli con Semioli a completare il tridente con Mutu e Gilardino. Prandelli ci crede e cerca di trasmettere fiducia all’ambiente:”Dipende tutto da noi, sappiamo che non sarà semplice ma all’andata abbiamo avuto tante possibilità non vedo perchè non dovremmo averne anche domani. Noi abbiamo grande voglia, vogliamo fare l’impresa, ma per riuscirci ci vorrà anche tanta convinzione”. I lanceri di Van Basten hanno la possibilità di giocare su due risultati, ma come ammette il cigno di Utrecht i viola fanno paura, per questo preparerà una squadra diversa rispetto all’andata giocando piu abbottonato in modo da sfruttare le ripartenze negli spazi che i viola lasceranno.Ecco le seu parole:”L’anno scorso contro il Psv furono bravissimi. Sicuramente faranno di tutti per passare il turno, un’eliminazione sarebbe per loro una grande delusione. La Fiorentina è una squadra con più esperienza della nostra, hanno giocatori del calibro di Melo, Jovetic, Mutu e Gilardino tutta gente che sa fare goal e che ha giocato in queste competizioni. Domani staremo attenti a non concedergli troppo”. Si gioca alle 20:45

Ajax (4-3-3): Stekelenburg; Bruno Silva, Oleguer, Vertonghen, Vermaelen; Gabri, Lindgren, Enoh; Kennedy, Suarez, Emanuelson
Fiorentina (4-3-3): Frey; Zauri, Gamberini, Kroldrup, Pasqual; Kuzmanovic, Felipe, Montolivo; Semioli, Gilardino, Mutu


Udinese – Lech Pozan
: Pozzo vuole concentrazione e gli ottavi di Uefa
L’Udinese vuole passare il turno per dar un senso ad una stagione altalenante, i friuliani non riescono piu a fornire quel gioco spumeggiante e veloce della scorsa stagione. Marino chiede impegno e voglia di superarsi ai suoi uomini per continuare il sogno europeo. Il risultato dell’andata è favorevole anche se non ci devono esser i cali di concentrazione dell’andata e sopratutto bisogna evitare di giocare per il pari, i friuliani non sono il tipo di squadra che riesce a difendersi per novanta minuti senza commettere errori.Il Lech Pozan cerca l’impresa il suo allenatore Smuda per caricare l’ambiente confessa di poter batter i friulani:Possiamo batterli – ha dichiarato – Domani non faremo gli stessi errori dell’andata, ormai so come giocano. Ho un sogno ma lo svelerò a fine gara…”.

Udinese (4-4-2): Belardi; Lukovic, Coda, Domizzi, Pasquale; Isla, Inler, D’Agostino, Asamoah; Floro Flores, Di Natale
Lech Poznan (4-3-2-1): Turina; Wojtkowiak, Bosacki, Arboleda, Djurdjevic; Bandrowski, Murawski, Injac; Lewandowski, Stilic; Rengifo


Metalist – Sampdoria
: Marilungo.Il golden boy del Viareggio dal primo minuto
I doria hanno poche speranze di passare il turno, ma Mazzari ci crede anche se dovrà fare a meno di Cassano e Palombo proverà a ribaltare lo sfortunato 0-1 dell’andata. Sarà il golden boy del Viareggio a far da partner in attacco a Bellucci, per Marilungo è un ottima occasione per dimostrare le sue qualità. Ecco le parole di Mazzarri: “Loro sono favoriti adesso – si legge sul sito ufficiale della società doriana – possono giocare per due risultati su tre e affronteranno l’impegno in casa. E poi sono un’ottima squadra, lo sapevamo già prima dell’andata, quel match ha solo confermato le nostre analisi. Certo, siamo qui per dare il massimo e tentare l’impresa: ci proveremo ad ogni costo a passare il turno”.

Metalist (4-5-1)
: Goryainov; Maidana, Obradovic, Gueye, Gancarczyk; Edmar, Rykun, Sliusar, Valyaev, Oliynyk; Jajà
Sampdoria (3-5-2): Mirante; Campagnaro, Gastaldello, Da Costa; Stankevicius, Dessena, Sammarco, Ziegler, Pieri; Marilungo, Bellucci

Nedved: la furia ceca non rinnova

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Pavel Nedved e la Juve. Un addio che si avvicina quello del centrocampista ceco alla Vecchia Signora. A fine stagione il quasi trentasettenne Pavel dirà stop, lasciando il calcio giocato al termine di una grande carriera e dopo 13 anni in Italia, prima alla Lazio, poi a Torino. Lo scorso anno l’ultimo rinnovo di contratto, poi tante voci su una possibile offerta “a gettone” per il 2009/2010, bocciata immediatamente dal suo procuratore, Raiola.

Fra due settimane, Nedved proverà contro il Chelsea a proseguire la caccia a quel sogno che porta con sè da sempre, e che non è mai riuscito a conquistare, la Champions League. Impresa non facile, vista la sconfitta esterna subita dalla Juve a Stamford Bridge, ma che per Pavel vale tanto, tantissimo.

Già perché la coppa dalle grandi orecchie è un trofeo che manca nella bacheca personale del ceco, capace di vincere tanto prima nel suo Paese, poi in Italia. Scudetto alla Lazio, scudetti alla Juve (compresi quelli poi sottratti ai bianconeri dalle sentenze di Calciopoli). Pavel è stato uno dei 5 big bianconeri (con Del Piero, Trezeguet, Buffon e Camoranesi) che nel 2006 scelsero di rimanere a Torino malgrado l’onta della retrocessione forzata in Serie B.

Nel suo palmares, anche un grande trionfo personale, il Pallone d’Oro, conquistato nel 2003.

fonte:sportmediaset

Napoli:è l’ora di Russotto!

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Sembra essere nuovamente scoppiata la pace, fugata ogni ipotesi di clan in lotta tra loro. Certamente l’umore non è dei migliori, 2 punti in 8 partite pesano, eccome. È necessario che i giocatori non avvertano eccessivamente la pressione, perché hanno mostrato di non saperla reggere. Il percorso da intraprendere è irto di ostacoli, ma con un atteggiamento umile e spensierato le mete europee potrebbero non essere più un miraggio. Niente partenza anticipata per Torino, gli azzurri si imbarcheranno regolarmente venerdì, completando gli allenamenti qui in Campania. Nella seduta odierna si sono messi in mostra Lavezzi e Russotto, entrambi autori di una doppietta. Per l’ex trevigiano potrebbero aprirsi le porte per un posto da titolare, Reja avrebbe architettato un 4-4-2, con lui e il Pocho a comporre il reparto offensivo. Denis sta deludendo, non riesce a sfruttare le chance a sua disposizione. Per questo motivo, l’allenatore friulano preferirebbe sfruttare la verve della giovane punta italiana, rispetto alla legnosità del Tanque. Il tecnico di Gorizia ha concordato con il suo staff un programma di recupero, con l’obiettivo di rimettere in sesto l’aspetto fisico e mentale della squadra, non tralasciando gli esercizi di tattica. Occhi puntati soprattutto su Datolo, che pian piano sta raggiungendo lo stato di forma adatto e si sta integrando con il resto dei compagni. Se Reja adottasse il nuovo modulo, anche l’argentino dovrebbe trovar spazio dall’inizio sul prato dell’Olimpico. A coprirgli le spalle potrebbe esserci Aronica, che ha già ricoperto quel ruolo proprio nella sfida di Coppa Italia contro la Juventus. Su espressa richiesta dei tifosi (l’ennesima), è possibile che la maglia azzurra venga messa momentaneamente da parte, perché i risultati raggiunti ultimamente stanno infangando i colori storici del “ciuccio”. La notizia è un po’ curiosa, forse priva di un fondamento di verità, ma solo le prossime partite potranno stabilirlo con certezza.

fonte:NapoliCalcio

Juve dov’eri? I bianconeri si svegliano troppo tardi

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Bayern strepitoso, Real che combini? Villareal occasione sprecata?

CHELSEA-JUVENTUS 1-0
10′ Drogba

La Juventus cade a Londra contro il Chelsea per mano di Drogba che segna il gol partita nei primi minuti di gara. Gli inglesi scendono in campo con una maggiore concentrazione e determinazione rispetto agli avversari, andando ad aggredire i portatori di palla bianconeri che trovano difficoltà ad impostare il gioco. Fa fatica soprattutto Tiago che non riesce quasi mai a finalizzare un passaggio per i compagni e Sissoko prova da solo a reggere tutto il centrocampo juventino.
La Juve, nel primo tempo, si fa pericolosa solo una volta con Del Piero che prova ad incrociare sul palo opposto ma Cech si fa trovare pronto. I londinesi corrono il triplo e il primo tempo si chiude sull’1-0.
Nel secondo tempo, la Juve scende in campo con un altro piglio, complice il calo fisico degli avversari, e allora Nedved ci prova con un destro da lontano ma Cech controlla. Subito dopo un’azione confusa: il portiere ceco, nel tentativo di rialzarsi, stende Amauri in area, il rigore poteva starci. I calci d’angolo per i bianconeri si susseguono, le squadre si allungano e il gioco è spezzettato. Dentro Trezeguet: la Juve vuole il pareggio. Anelka con un tiro da 30 metri sfiora il palo alla destra di Buffon. Più tardi Del Piero con un pregevole assist smarca Trezeguet che va per colpire al volo ma svirgola la palla. L’ultima, e migliore, occasione è per Nedved che con un sinistro rasoterra da l’illusione del goal. Tra 15 giorni ritorno a Torino, la Juve è ancora in corsa.

Commenti dei protagonisti

Ranieri: “Ora a Torino servirà una gara perfetta”. E’ un Ranieri soddisfatto a metà della prestazione della sua Juve in casa del Chelsea: a preoccupare non è la sconfitta, ma la mancanza di un gol in trasferta. “Con Buffon – ha spiegato – ci siamo detti che mai la Juve qui in Inghilterra aveva giocato così bene: i ragazzi sono molto fiduciosi. Però qui sarebbe servito fare un gol, avrei preferito giocare meno bene e segnare”.

Hiddink: “Dobbiamo migliorare in tutto – spiega l’olandese – non solo dal punto di vista fisico, altrimenti non passeremo il turno. La Juventus nel secondo tempo e’ uscita molto bene e ci ha messo parecchio in difficoltà”.
“Dobbiamo lavorare tanto – conclude Hiddink –  anche se non è facile perchè si gioca ogni tre giorni. Ma se giochiamo così tanto significa che siamo una grande squadra e dobbiamo dimostrarlo.
REAL MADRID-LIVERPOOL 0-1
82′ Benayoun

Al Santiago Bernabeu il Liverpool fa il colpaccio e vince per 1-0 nel finale, grazie al goal di Yossi Benayoun all’82’. Assente della gara Gerrard che non recupera completamente dall’infortunio e parte dalla panchina.
A giocare meglio è il Real Madrid, ma il Liverpool riparte e va vicino al gol prima con Fernando Torres e poi con Benayoun. Rispondono le merengues con i tentativi di Marcelo e Robben ma allo scadere della prima frazione di gara è Xabi Alonso a far tremare il Santiago Bernabeu con un tiro da 60 metri La ripresa è di grande intensità. La difesa del Real sbanda spesso e volentieri. All’82’ il gol partita: punizione dalla destra di Fabio Aurelio e testa vincente dell’israeliano Benayoun. Merengues con un piede fuori dalla Champions.

Commenti dei protagonisti

Cannavaro:  “Le partite di Champions contro le grandi squadre sono cosi’, appena commetti un errore vieni punito. Peccato perche’ uno 0 a 0 poteva essere un buon risultato, ora vediamo che succede al ritorno”. “La squadra comunque c’era, in ogni caso vincere ad Anfiled non e’ impossibile, anche se loro sono bravi a fare il ‘vecchio catenaccio'”.
Sul contratto. “Sono un professionista e guardo sempre avanti, fino a quando saro’ un giocatore del Madrid darò tutto e questa situazione non mi condiziona”.

SPORTING LISBONA-BAYERN MONACO 0-5
42′ Ribery, 57′ Klose, 63′ rig Ribery, 84′ e 92′ Toni

Il Bayern di Toni stacca già il biglietto per i quarti di finale: i bavaresi si sono imposti per 5-0 a Lisbona archiviando così il discorso qualificazione. L’inizio è tutto dello Sporting, ma i tedeschi escono alla distanza e al 42′ passano in vantaggio con Ribery. Al 57′ il raddoppio di Klose che devia in rete un colpo di testa di Toni. Al 63′ il 3-0 di Ribery su rigore concesso per fallo di Rochemback su Lahm. Arriva poi il momento di Toni, che realizza una doppietta doppietta in entrambe le occasioni assist di Ribery.

VILLAREAL-PANATHINAIKOS 1-1
59′ Karagounis (P), 67′ rig Rossi (V)

Pareggio casalingo 1-1 per il Villareal contro il Panathinaikos, dopo che gli spagnoli erano passati addirittura in svantaggio. Dominio degli iberici nel primo tempo, con Ibagaza che sfiora il gol in un paio di occasioni ma al 59′ i greci passano con Karagounis, che batte Diego Lopez con un bel destro. Il Panathinaikos sfiora il raddoppio con Mantzios poi al 67′ Giuseppe Rossi trova l’1-1 su rigore, generoso, per atterramento di Pires da parte di Wawrzykiak. Nel finale Rossi sfiora il gol vittoria. Da segnalare un episodio dubbio nel primo tempo, con Diego Lopez che respinge un tiro forse già dentro la porta. Qualificazione ai quarti tutta da giocare.

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