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IFFHS: nessuna squadra italiana nella top 10

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Il Manchester di Ferguson è sempre al comando

Il calcio italiano è, ahimè,  in un momento poco brillante e lo si vede chiaramente dalle ultime prestazioni fornite in campo internazionale. Come se non bastasse arriva una sorta di conferma, sia pure statistica, del declino delle squadre nostrane: il prestigioso Istituto Internazionale di Storia e Statistiche del Calcio (IFFHS) ha aggiornato la sua graduatoria di rendimento dei club.
La fondazione di Lipsia decreta infatti che nessuna squadra di Serie A merita un posto nella Top 10, almeno per il periodo che va dal 1 marzo 2008 al 27 febbraio 2009. La prima italiana è la Roma che retrocede di 3 posizioni per occupare la dodicesima piazza con 208 punti. Staccata di soli 2 punti, la Juventus (206) che occupa la tredicesima posizione, sedicesima l’Inter (201) e diciassettesima la Fiorentina (196).
I primi nella speciale classifica sono, manco a dirlo i campioni d’Europa e del mondo del Manchester United con 302 punti che precedono il Liverpool, staccatissimo a quota 267 e, a conclusione del podio, il Boca Juniors (263). Quarto il Barcellona (257), quinto il Chelsea (254), sesto il Bayern Monaco (248), settimo l’Estudiantes de La Plata (231), ottavi, a pari merito, il San Paolo e l’Olympique Lione (223) e a chiudere la top ten l’Arsenal (213).
Sempre secondo l’IFFHS, il portiere che ha realizzato più gol in carriera è Rogerio Ceni, estremo difensore del San Paolo, che ha la bellezza di 83 reti all’attivo, frutto di calci di punizione e rigori segnati nell’arco di 17 anni. Il 36enne brasiliano, ancora in attività, è davanti a colleghi più conosciuti per le loro capacità balistiche come il paraguaiano Chilavert (62 gol), il colombiano Higuita (41) e il messicano Campos (40).

se Leonardo non sostituisse Ancelotti??? Ma….

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Si parla molto di Leonardo erede di  Ancelotti sulla panchina del Milan 2009-2010: e naturalmente la cosa ci sta. Ma considerando che Leonardo è il dirigente che ha avuto l’enorme merito di andare a pescare in Brasile il ventenne Kaka (prezzo d’acquisto: 8 milioni di euro) e il diciottenne Pato (21 milioni), e cioè rispettivamente il miglior giocatore e il miglior giovane del mondo (oggi un Real Madrid che volesse prenderli in coppia dovrebbe sborsare qualcosa come 150 milioni), la domanda che sorge spontanea è: siamo proprio sicuri che Leonardo debba sostituire l’allenatore e non magari qualche alto dirigente?

Secondo noi la cosa avrebbe più senso. Anzi: per come la vediamo, sarebbe la soluzione migliore perché il Milan continuerebbe ad avere un bravissimo tecnico in panchina (forse il più bravo di tutti: vedi le due Champions vinte e quella persa nel modo che tutti ricordano nel suo settennato) e darebbe spazio a un dirigente che con geniali intuizioni ha regalato al Milan due tesori inestimabili come Kakà e Pato, e che chissà quanta bravura e competenza potrebbe portare in sede di campagne-acquisti future. Insomma, Galliani ha voglia di andare a Milanello a dare ultimatum a tecnico e giocatori in caso di mancata qualificazione-Champions: la verità è che con le campagne acquisti degli ultimi 7 anni – spesso improntate a mosse suicide come gli acquisti di Rivaldo, Ronaldinho e Shevchenko, per non parlare di sperperi di denaro come Rui Costa e Oliveira soltanto un mago come Ancelotti avrebbe potuto barcamenarsi e strappare i risultati che il Milan ha ottenuto diventando addirittura il club più vincente al mondo.

Vogliamo fare un giochino nemmeno tanto difficile, rinfrescarci la memoria e andare a vedere nel dettaglio le campagne-acquisti di Galliani & Braida & Bronzetti degli ultimi 7 anni? Detto di Kakà e Pato – due capolavori assoluti da ascrivere, però, a merito del fiuto di Leonardo – vi snoccioliamo un paio di super-squadre di acquisti rossoneri. Tenetevi forte.

SUPER-SQUADRA N. 1 (4-4-2). Kalac; Helveg, Digao, Roque Junior, Grimi; Umit, Emerson, Dalla Bona, Dhorasoo; Jose Mari, Javi Moreno (Kutuzov).

Allenatore: Galliani.

SUPER-SQUADRA N. 2 (4-4-2). Dida; Coloccini, Laursen, Senderos, Contra; Brocchi, Redondo, Vogel, Cardacio; Oliveira, Rivaldo (Bobo Vieri).

Allenatore: Braida.

E naturalmente: se il Milan in questi anni si è arrampicato sul tetto d’Europa e del mondo, nessuno mette in dubbio che un po’ del merito vada anche a loro, ai cari, vecchi dirigenti. Quel che ci preme sottolineare è che se Ancelotti ha sbagliato (e in una cosa ha sbagliato senz’altro: accettare senza discutere ogni scelta della dirigenza, anche quando questa gli portava un Ronaldinho in versione ammazza-Kakà, roba che Tafazzi al confronto è un dilettante), di errori ne hanno commessi ben di più i dirigenti. Quelli che adesso si stracciano le vesti se il Milan di Senderos e Emerson va in giro per l’Italia (e non più per l’Europa) a coprirsi di ridicolo.

di Paolo Ziliani per goal.com

L’Italia si candida per gli europei del 2016

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Nel giorno in cui le federazioni calcistiche di Scozia e Galles rinunciano a candidarsi per l´organizzazione congiunta degli Europei del 2016, il presidente della federcalcio Giancarlo Abete annuncia invece che l´Italia é interessata. Lo fa nel corso della trasmissione Rai ´Radio anch´io lo Sport´.
“L´Italia è naturalmente interessata – spiega Abete – perché da un lato non possiamo sottrarci al confronto con i
grandi eventi, e dall´altro dobbiamo attivare circuiti virtuosi che diano fiducia e capacità d´investimento al nostro calcio.
Il termine ultimo per presentare la candidatura è il 9 marzo, e dopo (nel consiglio federale odierno n.d.r.) ne parleremo”. A proposito della propria ricandidatura alla presidenza della Figc, Abete dice che “entro la data del 23 occorre presentare un programma appoggiato dalle firme che legittimino la candidatura. Io lo farò, e mi sembra che ci sia un percorso condiviso. Comunque bisogna avere rispetto per tutte le posizioni. Ora proverò a proiettare il calcio italiano in un quadriennio che sia meno traumatico di quello passato”.

fonte:resport

Il Milan fa quadrato: obiettivo terzo posto!!!

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Beckham resta per raggiungere la Champions poi torna ai Galaxy. Perso Gourcuff si pensa a Montolivo e Palombo per il cantrocampo.

Oggi alla ripresa degli allenamenti c’è stato un lungo faccia a faccia tra la società, lo staff tecnico e giocatori. Galliani ha portato le parole di Berlusconi a Milanello, cioè “bisogna lavorare tutti insieme per concludere in modo dignitoso la stagione”. Il terzo posto e la possibilità di partecipare alla prossima Champions è fondamentale per le strategie future del Milan e per poter potenziare la squadra. Adesso è il momento che ogni giocatore si prenda le sue responsabilità e dimostri di esser da Milan. Questi ultimi mesi saranno fondamentali per la riconferma di molti e la Champions significa poter trattenere i fuoriclasse rossoneri Pato e Kaka su tutti. Sono,come logico che sia, appetiti dai piu grandi club e il Milan dovrà prepararsi al prossimo tormentone dell’estate infatti sembra sicuro che Perez voglia portare il brasiliano a Madrid in caso di sua elezione come presidente delle merengues.Prima nota da sciogliere per la prossima stagione è la guida tecnica, tutto fa pensare che il prossimo Milan sia senza Ancelotti. Leonardo, Van Basten, Donadoni e Rajkaard sono in rampa di lancio ma credo che alla fine nessuno dia piu garanzie del buon Carletto. Il secondo obiettivo è svecchiare la rosa: Maldini, Favalli, Emerson, Shevchenko e Senderos sono i sicuri partenti, dovranno dar garanzie per motivi diversi sono Nesta,Ambrosini, Inzaghi, Seedorf, Antonini e Dida. Quelli sicuri di restare in rossonero sono Abbiati, Zambrotta, Bonera, Gattuso, Pirlo, Flamini, Kaka, Pato e Borriello. Lo spyce boy secondo le notizie delle ultime ore sarà “diviso” tra Milan e Galaxy, l’accordo prevede che Beckham resti in rossonero fino al termine della stagione per poi tornare in America, quindi Beckham stando a queste ultime non è arruolabile per la prossima stagione. Il Milan per ripartire ha bisogno di solidità difensiva, preso Thiago Silva serve un altro centrale di affidamento il sogno è il biondo della Roma Mexes ma è monitorato anche lo svizzero Agger, utilizzabile sia da centrale che da terzino destro. Per i terzini Zambrotta e Jankulovsky danno garanzie ma servirebbero delle valide alternative, potrebbe tornare Oddo per la destra mentre a sinistra una valida alternativa potrebbe esser l’ex Udinese Dossena, adesso al Liverpool ma voglioso di tornare in Italia. Il centrocampo ha bisogno di esser ringiovanito e di aver delle alternative valide a Pirlo, Gattuso e Flamini (il francese nelle ultime partite sta trovando confidenza con il campionato italiano),quasi sicuramente anche Seedorf resterà in rossonero ma non verrà utilizzato con la continuità degli ultimi anni,la sua classe verrà centellinata per le occasioni piu importanti. Come ha ammesso Ancelotti sarà quasi impossibile riportare Gourcoof in rossonero, il Bordeaux farà valere l’opzione di riscatto a 15 milioni di euro per poi valorizzare il gioiellino francese e quasi sicuramente monetizzare nei campionati inglesi o spagnoli. Valide alternative che non dispiacciono ai rossoneri sono il viola Montolivo, giovane abile tecnicamente e duttile a centrocampo e il doriano Palombo non piu giovanissimo ma sicuramente pronto al salto verso un grande club. In attacco Pato e Kaka non sono in discussione e presentano un buon biglietto da visita per il futuro, a Borriello dopo l’anno difficile verrà sicuramente data un altra chance, ma sembra che finalmente si voglia accontentare Ancelotti con la prima punta forte fisicamente oramai richiesta da qualche stagione. Il sogno resta Adebayor, ma il clima di austerity italiano fa pensare ad un attaccante di costo piu basso. Quindi crediamo che alla fine la scelta cadrà tra Eto del Barcellona (i blaugrana hanno preso Ribery e sono sulle tracce di Benzemà), l’ivoriano Drogba e Luca Toni.

Ribery al Barcellona

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Mancano pochi dettagli per il trasferimento del francese al Barça

Franck Ribery il prossimo anno indosserà la maglia blaugrana del Barcellona; mancano ancora firma e conferma ufficiale, ma in Germania danno ormai per certo il trasferimento del nazionale francese. I catalani lo seguono da molto tempo, e nelle ultime settimane hanno superato la concorrenza di Real Madrid, Chelsea e Juventus.
A confermare tutto anche il suo agente Alain Migliaccio che qualche giorno fa aveva detto: “Franck lascerà il Bayern solo per il Barcellona. Quella è una squadra piena di stelle e per questo per lui sarebbe fantastico giocare lì”. L’accordo tra giocatore e Barça c’è: ora la società catalana deve trovare l’intesa con il Bayern Monaco che pare oramai rassegnato, e vuole solo cercare di ricavare il massimo dalla sua cessione.
Il presidente del Barcellona Joan Laporta nega: “Non abbiamo parlato né con il giocatore, né con il club. E se in futuro dovessimo farlo, sarà prima con il Bayern Monaco”.
Il Barcellona insegue un altro obiettivo, pure lui francese. Si chiama Karim Benzema, 21 anni, uno dei migliori centravanti d’Europa. Il Lione – club che domina la scena francese ma difficilmente potrà entrare tra i protagonisti della Champions League – gli va sempre più stretto. E proprio il match di Champions tra Lione e Barcellona ha permesso un incontro tra i vertici delle due società per affrontare l’argomento.

Mourinho: ora basta!

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Dopo Inter-Roma s’infiammano le polemiche

Il tecnico portoghese sta stancando ormai un pò tutti. Nella conferenza stampa di presentazione ufficiale come allenatore dei nerazzurri, si era dipinto come una persona che non ha timore di “dire le cose come stanno”. Critica i suoi giocatori in pubblico quando le loro prestazioni non sono convincenti (vedi caso Balotelli) perchè lui “dice semplicemente le cose come stanno”.
Ieri nelle interviste del dopo partita, alla domanda se per lui fosse rigore il fallo su Balotelli, ha risposto: “Il fallo su Balotelli? Per me è rigore”. Mourinho, per una volta, apri gli occhi e ammetti che il rigore di ieri sera non stava nè in cielo nè in terra, perchè le moviole di tutta italia lo hanno dimostrato e gli occhi di tutti gli italiani, tranne quelli nerazzuri ovviamente, lo hanno visto. Ora basta lamentarti sempre perchè l’Inter ha indubbiamente i migliori giocatori e non ha bisogno di questi favoritismi da parte degli arbitri per vincere lo scudetto.
All’epoca di Moggi la Juventus fu condannata alla retrocessione in Serie B per gli stessi episodi favorevoli che sta avendo l’Inter in questi ultimi anni. Intercettazioni a parte, vere o false che siano, i bianconeri erano una corazzata invincibile (si ricordi che nella finale mondiale del 2006 tra Francia e Italia erano 8 i giocatori presenti in campo che militavano nelle file bianconere e 3 erano i grandi ex: Zidane, Henry, Inzaghi. Insomma una squadra titolare) che, forse, poteva beneficiare dell’occhio di riguardo del direttore di gara (in buona fede), ma mai nessun tesserato ha negato l’evidenza degli episodi. Mourinho lo fa. E lo fa anche mancando di rispetto agli addetti ai lavori perchè tutti sono capaci di interpretare un episodio.
Spalletti ieri si è sentito derubato e preso in giro dai giocatori nerazzurri da poco rientrati negli spogliatoi che gli urlavano che il rigore fosse netto: un atteggiamento strafottente che ha mandato su tutte le furie l’allenatore della Roma che risponde ai microfoni “Vedete, poi ci pigliano per il c… perché da quattro anni vengo a Milano e ogni volta sono sfortunato nell’andamento degli episodi”.
Bisogna essere onesti nel “dire le cose come stanno”. Vero Mourinho? Altrimenti si incappa nelle famose cadute di stile sempre che, di stile, caro Josè, tu ne abbia mai avuto.

Il Cosenza ritorna a volare: è 3-1 al Noicattaro

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Grande prestazione d’orgoglio per i rossoblu di Toscano, che non era in panchina perchè squalificato.

Il Cosenza torna a vincere dopo due prestazioni abbastanza opache che hanno permesso alle inseguitrici di riavvicinarsi. I Lupi portano a casa 3 punti meritati e importanti contro il Noicattaro, che nel primo tempo aveva impensierito e non poco Ambrosi. 
La partita inizia con il Noicattaro che si riversa subito in avanti come se volesse, sin dai primi minuti, chiudere la partita; ma i pugliesi, forse galvanizzati dal successo dell’andata contro i silani, non realizzano che si gioca al San Vito, fortino inespugnabile, e contro la squadra più forte del campionato. Al 2′ minuto De Pascalis dalla destra prova una conclusione al volo ma Bernardi è pronto alla deviazione in fallo laterale. Poco dopo sempre l’esterno sinistro dei pugliesi mette in mezzo un cross invitante ma Siclari arriva in ritardo all’appuntamento con la sfera e l’occasione sfuma. Al 7′ Mortelliti serve, con un pallone in profondità in area, Polani che viene atterrato da Lollini. E’ rigore e dagli undici metri si presenta Moschella che fulmina Sassanelli e corre a raccogliere l’abbraccio dei compagni in panchina. Al 15′ Piccinni gela il San Vito: ruba palla a De Rose (erroraccio il suo) e trafigge Ambrosi con un missile da 25 metri indirizzato all’incrocio dei pali
La reazione del Cosenza non tarda ad arrivare e produce una grande occasione per Mortelliti, che ben imbeccato da Battisti, entra in area ma viene anticipato al momento della battuta a rete. Passano 2 minuti e dopo una distrazione dei difensori di casa, Rana, lasciato libero in area, grazia Ambrosi concludendo a lato. Al 26′ Braca ci prova da 35 metri ma il suo tiro termina tra le braccia del portiere che in due tempi sventa la minaccia. Al 33′, grande azione sull’asse Occhiuzzi-Battisti, con quest’ultimo che batte al volo ma la sfera termina di poco alta sulla traversa. Al 37′ ancora De Rose perde palla, giornata da dimenticare per lui, ed è sempre Rana a portarsi al limite dell’area rossoblu; viene fermato solo dall’intervento scorretto di Braca che viene ammonito. Punizione battuta da Menolascina che si vede negare la gioia del gol solo da uno strepitoso Ambrosi, pronto a mettere i guantoni sulla sfera che sarebbe altrimenti terminata sotto l’incrocio dei pali. Il Cosenza soffre l’iniziativa del Noicattaro che gioca prevalentemente  in contropiede sfruttando la velocità di Rana e Siclari. Il primo tempo termina con il risultato di 1-1.
La ripresa inizia con il Cosenza che si riversa in attacco. Al 46′ il direttore di gara annulla una rete a Catania per un sospetto fallo di gioco pericoloso. Neanche un minuto dopo ci prova Polani ma il tiro dell’ariete rossoblu termina fra le braccia di Sassanelli. Al 56′ Occhiuzzi (ancora una giornata negativa per lui) viene sostituito da Danti. Il gioiellino del Cosenza va ad affiancare Polani, con Mortelliti dirottato sulla fascia destra. La curva sud chiama a gran voce il gol, e i Lupi rispondono: al 64′  Moschella dalla destra calcia un corner teso in mezzo e Catania, il più lesto di tutti ad arrivare sulla sfera, porta i suoi di nuovo in vantaggio. Il San Vito esplode di gioia che si trasforma in estasi dopo pochi minuti per la terza rete dei Lupi: uno-due tra Polani e Battisti sulla sinistra con Mortelliti che manda in porta il centrocampista. Partita chiusa e il Cosenza amministra il doppio vantaggio fino al fischio finale. Da segnalare nel finale la standing ovation a capitan Parisi alla centocinquantesima presenza con la maglia rossoblu. Cosenza batte Noicattaro 3-1 e ora il distacco dalla seconda è di 7 punti a 10 gare dal termine della stagione.

Un ottimo Rizzoli aiuta l’Inter a limitare i danni.

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Gran primo tempo della Roma, nella ripresa Balotelli dà la scossa ai nerazzurri

Bellissima Roma, quella di stasera, i giallorossi hanno idee gamba e tanta corsa. Sopratutto nel primo tempo mettono piu volte alle corde l’Inter facendo emergere ancora una volta l’Ibradipendenza. Mourinho ha lasciato lo svedese in panchina tutta la partita perchè non al meglio, nella Roma senza Totti ma con un Vucinic e un De Rossi sontuosi mancavano anche Juan e Perrotta. Panucci dopo le scuse torna a far coppia da centrale con Mexes. La Roma nel primo tempo trova il doppio vantaggio con De Rossi pregevole il suo su assist di Motta e il raddoppio con Riise imbeccato da Panucci alle spalle di Maicon. Ad inizio ripresa, lo Special One corre ai ripari sostituendo Maxwell e Burdisso con Figo e Viera. I nerazzurri partono forte e mettono da subito alle corde la Roma, Balotelli accorcia le distanze su assist di Adriano. La Roma punta nell’orgoglio in una ripartenza grazie un grande smarcamento di Baptista per Brighi si riporta sul doppio vantaggio, l’Inter non molla e su un’incursione palla al piede di Balotelli trova l’aiuto di Rizzoli che vede un rigore inesistente, Balotelli dal dischetto realizza e irride i tifosi giallorossi( davvero antisportivi) i suoi comportamenti. La Roma accusa il colpo e viene raggiunta sul tre a tre da Crespo appena entrato in campo su assisti di Figo. La Roma avrebbe ancora due occasioni per vincere ma De Rossi e Menez sbagliano davanti a J. Cesar.

Lega Pro 24 Giornata: Risultati, marcatori e classifiche

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I Divisione Girone A

LECCO-MONZA 1-1
5′ Rossi (M), 83’Carlini (L)

LEGNANO-PRO SESTO 1-0
25’ Albanese (L)

PERGOCREMA-CESENA 1-0

PRO PATRIA-CREMONESE 2-2

RAVENNA-VERONA 2-0

REGGIANA-NOVARA 0-0

SAMBENEDETTESE-PORTOGRUARO 0-0

SPAL-LUMEZZANE 0-1

VENEZIA-PADOVA 0-1

Classifica
PRO PATRIA 42, CESENA 41, REGGIANA 41, SPAL 37, RAVENNA 35, PERGOCREMA 35, NOVARA 34, PADOVA 34, LUMEZZANE 32, CREMONESE 31, VERONA 30, MONZA 28, PRO SESTO 28, PORTOGRUARO 28, LEGNANO 26, LECCO 25, SAMBENEDETTESE 22, VENEZIA 16

I Divisione Girone B

BENEVENTO-SORRENTO 1-0
46’ Clemente

CAVESE-PAGANESE 1-0
42’ Schetter

FOLIGNO-MARCIANISE 1-1
59’ D’Ambrosio (M), 70’ Petterini (F)

GALLIPOLI-FOGGIA 2-2
55’ Russo (G), 61’ Troianiello (F), 78’ Molinari (G), 82’ Malonga (F)

JUVE STABIA-PERUGIA 1-3
33’ Mazzeo (P), 44’ Cutolo (P), 61’ Del Core (P), 84’ Capparella (J)

LANCIANO-PESCARA 2-0
5’ Tisci, 79’ Mammarella

PISTOIESE-AREZZO 1-1
46’ Guerri (P), 68’ Bondi (A)

POTENZA-CROTONE 2-0
1’ rig. e 72’ Mangiapane

TARANTO-TERNANA 1-0
26’ Carrozza

Classifica
GALLIPOLI 48, CROTONE 45, BENEVENTO 43, AREZZO 41, CAVESE 41, FOGGIA 37, PERUGIA 32, TERNANA 30, LANCIANO 30, TARANTO 29, MARCIANISE 28, SORRENTO 28, FOLIGNO 28, PESCARA 28, PAGANESE 27, JUVE STABIA 22, POTENZA 19, PISTOIESE 16

II Divisione Girone A

ALGHERO-CARPENEDOLO 1-0

IVREA-RODENGO SAIANO 1-1

MEZZOCORONA-VARESE 1-0 (giocata sabato)

MONTICHIARI-ITALA SAN MARCO 1-1

PAVIA-OLBIA 0-2

PIZZIGHETTONE-CANAVESE 0-0

PRO VERCELLI-COMO 0-0

SAMBONIFACESE-ALTO ADIGE 1-0

VALENZANA-ALESSANDRIA 0-1

Classifica
VARESE 42, ALESSANDRIA 42, OLBIA 42, SAMBONIFACESE 42, RODENGO SAIANO 40, COMO 39, CANAVESE 36, PAVIA 33, IVREA 31, ITALA SAN MARCO 30, MEZZOCORONA 29, VALENZANA 27, MONTICHIARI 26, CARPENEDOLO 25, ALGHERO 23, PRO VERCELLI 23, PIZZIGHETTONE 23, ALTO ADIGE 22

II Divisione Girone B

CARRARESE-BASSANO 0-1
42´ Lorenzini (B)

CELANO-GIACOMENSE 0-0

GIULIANOVA-SANGIUSTESE 1-0
2´ Improta (G)

POGGIBONSI-BELLARIA 1-2
7´ Marchi (B), 26´ rig. Bifini (P), 53´ Lorenzini (B)

PRATO-CUOIOCAPPIANO 0-0

ROVIGO-CISCO ROMA 0-1
18´ rig. Ciofani

SAN MARINO-GUBBIO 2-3
13´ Baldini (S), 17´ rig. Longobardi (S), 52´ Sandreani (G),
74´ rig. Corallo (G), 88´ rig. Corallo (G)

SANGIOVANNESE-COLLIGIANA 2-0
28´ Deinite (S), 48´ Campagnacci (S)

VIAREGGIO-FIGLINE – (lunedì ore 20.45)

Classifica
FIGLINE 45, VIAREGGIO 42, PRATO 41, GIULIANOVA 36, CISCO ROMA 35, GUBBIO 34, CELANO 33, BASSANO 33, SANGIUSTESE 32, SANGIOVANNESE 31, POGGIBONSI 29, CARRARESE 28, BELLARIA 28, COLLIGIANA 28, GIACOMENSE 26, SAN MARINO 26, CUOIOCAPPIANO 26, ROVIGO 16

II Divisione Girone C

COSENZA-NOICATTARO 3-1
9´ rig. Moschella (C), 14´ Piccinni (N), 64´ Catania (C),
70´ Battisti (C)

IGEA VIRTUS-AVERSA NORMANNA 0-0

ISOLA LIRI-VAL DI SANGRO 3-2
54´ Grillo (V), 56´ Pignalosa (I), 68´ Pignalosa (I),
71´ Grillo (V), 85´ aut. Mengoni (V)

MANFREDONIA-GELA 1-2
36´ Esposito P. (G), 48´ Marinucci Palermo (G), 86´ Arigò (M)

MONOPOLI-CASSINO 0-0

PESCINA-MELFI 1-1
42´ Bettini (P), 46´ pt Tufano (M)

SCAFATESE-CATANZARO 0-0

VIBONESE-BARLETTA 1-0
53´ Di Mauro

VIGOR LAMEZIA-ANDRIA 0-1
11´ Cavaliere (A)

Classifica
COSENZA 53, GELA 46, CATANZARO 45, PESCINA 38, ANDRIA 38, CASSINO 33, MONOPOLI 31, NOICATTARO 30, VIBONESE 29, SCAFATESE 29, BARLETTA 28, IGEA VIRTUS 27, MELFI 25, AVERSA NORMANNA 25, ISOLA LIRI 24, VAL DI SANGRO 22, MANFREDONIA 19, VIGOR LAMEZIA 17

Il Manchester alza la prima coppa di stagione

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Vince contro il Tottenham la Curling Cup

Il Manchester United si è aggiudicato il primo trofeo del 2009. I Red Devils hanno vinto l’edizione numero 49 della Carling Cup, ai rigori, contro il Tottenham per 4-1, dopo che i tempi regolamentari e i supplementari si erano chiusi sullo 0-0. Per i londinesi sono stati decisivi gli errori dal dischetto di O’Hara e Bentley. Il rigore che ha dato il trofeo alla squadra di Ferguson è stato segnato da Anderson.

fonte:sportmediaset

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