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Il punto del grande Alfredo Pedullà su arbitri e allenatori

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Allenatori che vanno e che vengono, a Grosseto con una squadra che era ai margini dei playoff è arrivato Ezio Rossi, zero punti e sette gol sul groppone nelle ultime due partite. Tutti vogliono vincere, in molti improvvisano. Ma che calcio è se il problema arbitrale non è una cosa trattata davvero, a meno che non sia una convenienza, se chi arbitra in serie B (imbarazzante Farina in Modena-Parma) lo fa come se fosse una cortesia? Ma che calcio è se Bergonzi a Reggio Calabria fa danni pesanti nei riguardi della Reggina e sottrae due punti che sarebbero stati di vitale importanza per la salvezza? E se quando arbitra Brighi non sai se il voto può essere più alto di “quattro e mezzo”. Ma che calcio è se quando danno un gol al Bari non buono ne parlano tutti e elencano presunte trame a favore di Matarrese, invece quando non concedono un rigore alla stessa squadra di Conte e non segnalano un fuorigioco all’avversario che trova il gol, tutto è regolare. Potrei continuare. A proposito di Bari: credo che qualcuno sia molto geloso e invidioso che stia lottando per la serie A, se ne faccia una ragione. Sul caso Possanzini e Mannini la Figc ha deciso di intervenire dopo la squalifica: sarebbe stato il caso di farlo prima per tutelare due bravi ragazzi e combattere un sistema sbagliato, a scoppio ritardato. Il tesseramento di Volpato a Piacenza, con relativo ritorno di Colombo a Bari, è andato in onda quasi un mese dopo la chiusura del mercato: un tesseramento irregolare è diventato all’improvviso regolare, siamo sicuri che sia una cosa buona e giusta? Questo non è calcio, è una baraonda, un casino disorganizzato, un’improvvisazione al minuto. Se ci ridessero i nostri momenti di sano divertimento, senza intossicarci la vita anche per due mesi di fila, io ci metterei dieci firme. Ma è una chimera, purtroppo siamo nello scantinato più basso.
Nel frattempo si sta movimentando il mercato degli allenatori. Delio Rossi, a meno di clamorose sorprese, lascerà la Lazio, quando scadrà il contratto si congederà e valuterà le proposte, in prima battuta quelle del Napoli. Lotito sta pensando ad Acori, ha intensificato i rapporti sapendo che il buon Leo non resterà a Livorno, probabilmente anche in caso di promozione. Marino a Udine è tutt’altro che sicuro di proseguire malgrado il lungo e ricco contratto. Prandelli ha parlato chiaro,ma io spero (per il progetto Fiorentina) che la sua tentazione di lasciare rientri al più presto. Beretta ha perso il controllo del Lecce e la colpa non può essere soltanto di Angelozzi che ha indubbiamente bucato sul mercato: ho visto il Lecce di Udine del primo tempo, preferisco sorvolare. Non soltanto per Ancelotti ma anche per Ranieri, malgrado i silenzi, saranno fondamentali gli ultimi tre mesi di stagione. Applausi a Gasperini, qualcuno in meno a Mazzarri che ha messo la Coppa Uefa sotto i piedi nella gara di ritorno in Ucraina: a quel punto sarebbe stato giusto uscire al primo turno. Nel momento del suo insediamento qualche amico (non mio,per fortuna) aveva venduto Mihajlovic come l’allenatore del secolo: ultimamente ha fatto qualche danno, l’interpretazione del primo tempo di sabato scorso a Roma è stata quasi da museo degli orrori. A Napoli bisogna gestire bene la situazione, non è giusto che Reja dica “se il problema sono io, posso anche andare”: è più giusto che resti al suo posto e dimostri come si può uscire dalla crisi. Troppo comodo andarsene, pur tenendo conto che la società quest’anno ha commesso errori colossali. Qualche danno (troppi danni…) l’ha creato anche lui, lasciando milioni su milioni (di euro) in panchina, l’esclusione di Maggio a Torino è stata incomprensibile soprattutto se al suo posto ha deciso di schierare Montervino che avrebbe avuto un senso in mezzo al campo e non sulla fascia. Ahi Reja, siamo in caduta libera…

Fonte:TMW

Coppa Italia:c’è Samp-Inter

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Anche se tutte le polemiche di questi ultimi giorni hanno messo la Coppa Italia in secondo piano, stasera a Marassi si affrontano per la seconda semifinale Sampdoria e Inter. Partita di grande importanza per i doriani, infatti gli uomini di Mazzarri in caso di passaggio del turno si troverebbero quasi sicuramente con un posto in Europa. E’ la partita che potrebbe cambiare il volto della stagione della squadra blucerchiata. «Vogliamo la finale, sarebbe prestigioso per noi e per i nostri tifosi andarci a giocare il trofeo all’Olimpico di Roma», ha detto ieri Angelo Palombo, presentando la sfida di Marassi. Walter Mazzarri è squalificato e stasera seguirà la sfida in tribuna, da una cabina solitamente riservata alle televisioni. Il tecnico blucerchiato propone la migliore formazione. Gli unici indisponibili sono gli squalificati Lucchini e Mirante e l’infortunato Delvecchio. Un piccolo dubbio in difesa, dove Raggi e Accardi sono in ballottaggio per una maglia, con il primo leggermente favorito. In attacco, spazio al genio di Cassano e alla vena realizzativa di Pazzini. In panchina Bellucci, ma non è escluso che nella ripresa, a seconda del risultato e dell’andamento del confronto, il romano possa entrare. Mourinho applica un mini turnover lasciando a casa in vista della Champions Ibrahimovic, Samuel, Burdisso, Chivu, Figo e Julio Cesar. Spazio quindi a Toldo( ha appena rinnovato il contratto fino al 2011) in porta, il rientrante Materazzi in difesa al fianco di Cordoba, Vierà a centrocampo con lo stacanovista Cambiasso e Muntari, in attacco possibile fiducia a Crespo dopo l’importantissimo gol di Domenica contro la Roma. J. Zanetti e Stankovic dovrebbero partire dalla panchina.

SAMPDORIA (3-5-2): 1 Castellazzi; 16 Campagnaro, 28 Gastaldello, 5 Accardi; 20 Padalino, 21 Sammarco, 17 Palombo, 19 D. Franceschini, 3 Ziegler; 11 Bellucci, 99 Cassano.

A disp. 90 Fiorillo, 84 Raggi, 29 Ferri, 88 Dessena, 46 Pieri, 10 Pazzini, 89 Marilungo. All. Mazzarri INTER (4-3-3): 1 Toldo; 13 Maicon, 2 Cordoba, 23 Materazzi, 6 Maxwell; 14 Vieira, 19 Cambiasso, 20 Muntari; 33 Mancini, 18 Crespo, 45 Balotelli.
A disp. 22 Orlandoni, 24 Rivas, 4 J. Zanetti, 5 Stankovic, 11 Jimenez, 10 Adriano, 21 Obinna. All. Mourinho

Arbitro Saccani, diretta Rai Uno ore 20:45

Inter non si dissocia. Ranieri: “è il loro stile”

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Ancora botta e risposta tra le due società

Dopo il comunicato stampa della Juventus di ieri sera a seguito delle dichiarazioni di Mourinho, in cui si chiedeva all’ Inter di dissociarsi dall’esternazioni del tecnico portoghese, arriva la risposta del club nerazzuro, che condivide il Mourinho pensiero e contrattacca: “Dopo aver letto con attenzione la nota ufficiale di Juventus F.C., si sottolinea che Josè Mourinho ha risposto in maniera chiara ed esplicita a un attacco di pari livello – si legge sul sito dell’Inter -. Il nostro allenatore ha espresso le sue idee, senza insinuazioni, senza malizia, con sincerità, secondo il suo stile, molto apprezzato”.
Non si poteva far attendere la replica della Vecchia Signora tramite il suo presidente Cobolli Gigli, giunta nell’intervallo della partita di Coppa Italia di ieri sera: “Ognuno mantiene le sue posizioni – ha detto ai microfoni della Rai -. Immagino che Mourinho si sia sentito provocato da qualcosa ma non capisco da cosa. Mi sembra una reazione esagerata ma finiamola qui, perché bisogna cercare di fare il calcio giocato e meno possibile quello parlato. Noi società, piccole, grandi e medie, dobbiamo dare l’esempio. Io ci provo».
Gli fa eco Il tecnico bianconero Ranieri a fine partita: “Non mi hanno dato fastidio le parole di Mourinho. Era una cosa personale, quando lo incontrerò di nuovo, se mi ricorderò quello che gli devo dire, glielo dirò” e poi conclude “Tocca alla società rispondere. Io posso solo dire che è lo stile Inter”
Capitolo chiuso? Ci sembra proprio di no.

Prandelli resta in viola, a patto che….

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Fiorentina: i viola si interrogano sul futuro.

Dopo lo sfogo di Prandelli di sabato è inevitabile un confronto per capire la situazione in casa viola, per programmare il futuro come i Della Valle e Prandelli insieme al ds Corvino. Le parole di Prandelli saranno sembrate arroganti, sfacciate ma a mio avviso è stato fatto scientemente, premeditatamente, allo scopo di sensibilizzare tutte le componenti che girano intorno alla Fiorentina per ricompattare l’ambiente ed invitare tutti a remare dalla stessa parte. Adesso bisogna vedere se ne è valsa la pena, è vero i tre anni e mezzo della gestione Prandelli-Corvino sono stati strepitosi ma è all’altrettanto vero che i tifosi debbano poter sognare. La campagna acquisti dei viola quest’anno a detta di molti è stata discutibile, è vero Gila e Felipe Melo sono due grandi acquisti per il futuro, ma serviva un centrale di difesa che non è arrivato, i soldi buttati per Vargas e il suo scarso rendimento, anche Zauri e Comotto non hanno reso secondo le attese. Quello però che ha fatto mugugnare i tifosi è stata la gestione della vicenda Pazzini, il “Pazzo” sta entusiasmando i tifosi doriani ma gestito a dovere e con piu fiducia nei suoi mezzi da parte del mister sarebbe stato utile alla causa viola.                                                                                                                                                               Adesso bisogna programmare il futuro, sicuramente Prandelli resterà in viola ma alle sue condizioni. Prandelli vuole, pretende un centro sportivo viola per capirci una Milanello, convinto che allenandosi in una “cittadella viola” la squadra riuscirebbe a fare 5/6 punti in piu a campionato, che guaradano la classifica significherebbe Champion’s sicura e lotta per il secondo posto. Per quanto riguarda i giocatori sicuramente non verranno riscattati Almiron, Zauri(3,2 milioni è il suo costo). Prandelli ha espresso sempre di aver ottime considerazioni per il centrale del Chelsea Ivanovic ma nelle ultime settimane anche il giovane danese del Palermo Kjaer sembra entrato in orbita viola.A centrocampo il colpo potrebbe esser Palombo, anche se nelle ultime ore anche Milan e Inter stanno facendo una corte serrata al doriano.Anche Cigarini è spesso avvicinato ai viola per formare un centrocampo giovane ma molto dinamico ed altamente competitivo con Kuzmanovic, Montolivo e Felipe Melo. Ledesma come sappiamo non ha ancora rinnovato con la Lazio e potrebbe esser un alternativa di prestigio anche se la coesistenza con Felipe Melo può esser difficile.

MOURINHO, il suo Porto conivolto in calciopoli portoghese

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Proprio ieri mentre Special One si esibiva nel suo personalissimo show contro Roma, Juve, Milan, classe arbitrale e stampa italiana, partiva in Portogallo il processo al suo ex presidente Jorge Da Costa che deve rispondere di presunta corruzione dell’arbitro Augusto Duarte in occasione di Beira Mar-Porto dell’aprile 2004.

All’epoca dei fatti Mourinho allenava la squadra rivelazione d’Europa, il Porto appunto che poi qualche tempo dopo fu coinvolta nell’ambito dell’inchiesta ‘Fischietti d’oro’. Il dirigente è accusato di aver ricevuto a casa il direttore di gara che sarebbe poi uscito dall’abitazione del presidente del Porto con una busta pare contenente 2500 euro. Da Costa si difende dicendo che l’arbitro si recò da lui ‘per discutere di un problema familiare’. Da Costa era gia’ stato accusato di aver fornito prostitute ad un altro arbitro, ma il 12 febbraio la giustizia portoghese ha confermato in appello il non luogo a procedere.

fonte:TMW

Shaq piega Kobe

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Shaquille O’Neal e Kobe Bryant sono stati nuovamente dominanti sul campo che li ha visti essere nominati co-MVP dell’All-Star Game 3 settimane fa, ma questa volta non erano in squadra assieme e l’unico ad ottenere la vittoria è stato Shaq con i suoi Suns.
O’Neal ha segnato 33 punti e Phoenix ha vinto 118 a 111 contro i Lakers nonostante i 49 punti di Bryant.
Dopo i 45 punti di Venerdì scorso contro Toronto, O’Neal ha messo in fila 2 partite oltre i 30 punti per la prima volta dal 7 Marzo 2004, quando lui e Bryant erano ancora compagni di squadra a Los Angeles, è il quarto giocatore nella storia ad aver segnato almeno 33 punti in 2 partite consecutive pur avendo più di 35 anni. Gli altri sono Michael Jordan, Karl Malone e Alex English. Phoenix è andata avanti anche di 15 punti nel primo tempo ed ha chiuso la prima metà con 10 punti di vantaggio. A quel punto, Bryant ha segnato 17 punti in un parziale di 19 a 2 che ha cancellato i 12 punti che Phoenix aveva messo tra se e gli avversari ed ha portato il punteggio sul 75 a 70 per i gialloviola.

Prima e Seconda divisione:le decisioni del giudice sportivo.

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Il giudice sportivo della Lega Pro Pasquale Marino ha squalificato 27 giocatori in I Divisione e 45 in II Divisione.

In Prima Divisione sono stati squalificati per due giornate Doga (Arezzo), Ceccarelli (Verona), Preite (Pro Sesto) e Sartor (Ternana) e per un turno per Gritti (Juve Stabia), Quaresmini e Facchinetti (Pergocrema), Trotta (Ravenna), Esposito A. (Paganese), Papini (Ternana), Migliaccio (Taranto), Ferrini e Sirignano (Sambenedettese), Chianese e Fanucci (Arezzo), Bellavista (Verona), Sorrentino (Cavese), Bosio e Nizzetto (Legnano), Baccolo (Padova), Pagani (Perugia), Siniscalchi (Pescara), Ghinassi (Pistoiese), Espinal (Portogruaro), Barjie e Correa (Pro Patria), Amenta (Lanciano). Ammonizione con diffida per Pacciardi (Crotone), Cipolla (Foligno), Ametrano (Juve Stabia), Lasagna (Paganese), Boisfer (Pro Sesto), Campi (Pro Sesto), Demartis (Sorrento), Quintavalla (Spal), Prosperi (Taranto), Ruffini (Venezia), Segarelli (Cesena), Pencelli (Foligno), Chianese (Monza), Centurioni (Novara), Garavelli (Pergocrema), Tedeschi (Ternana), Aprea (Venezia). Tra gli allenatori squalifica per due turni per Brocchi (all. in seconda Lumezzane) e per uno Menichini (Lumezzane). Ammende a società: Gallipoli, Taranto, Ternana e Lanciano 1000 euro, Pescara 500, Cavese e Verona 400 e Venezia 300.

In Seconda Divisione squalifica per due giornate per i giocatori Campo (Sudtirol), Baldini (San Marino) e Filippi (Vigor Lamezia) e per un turno Manzini e Gentile (Alghero), Wilson e Som (Carpenedolo), Barsotti (Viareggio), Schettino e Artico (Alessandria), Dionisi e Zanon (Celano), Pucello e D’Antoni (Giulianova), D’Amico e Chiarotto (Pavia), Matrisciano, Mollo e Giacalone (Isola Liri), Affatigato e Dierna (Sangiovannese), Giordano e Petitta (Pescina), Sabini (Barletta), Beccia (Bassano), Citro e Rinaldi (Carrarese), Di Meglio e Pippa (Catanzaro), Amadio (Cisco Roma), Napolioni (Cuoiopelli Cappiano), Bogi e Sereni (Figline), Di Miceli (Igea Virtus), Oretti (Mezzocorona), Ingrosso e Lollini (Noicattaro), Russo (Pizzighettone), Didu (Pro Vercelli), Pigoni (Rodengo Saiano), Baldini (San Marino), De Felice e Marini (Scafatese), Epifani (Val di Sangro), Aliboni (Valenzana). Tra i dirigenti inibizione fino al 17 marzo 2009 a Vannucchi (Viareggio) e Toccaceli (San Marino) e fino al 10 marzo a Di Bari (Como). Tra gli allenatori, squalifica per due giornate per Corda (Alghero) e Aglietti (Viareggio). Tra i dirigenti inibizione fino al 17 marzo a Giuseppe Vannucchi (Viareggio) e Mirco Toccaceli (San Marino), e fino al 10 marzo a Antonio Di Bari (Como). Ammende a società: Giulianova 4000 euro, Viareggio e Lamezia 2500, Alessandria e Prato 2000, Isola Liri 1500, Catanzaro e Scafatese 500 e Rovigo 350.

fonte:sportcalabria.it

Premier League 28 giornata:Chelsea,Liverpool ed Arsenal non sbagliano

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Negli anticipi del turno infrasettimanale della 28 giornata della Premier League non ci sono sorprese, le tre inseguitrici del Manchester (impegnato domani sul campo del Newcastle) vincono le rispettive partite e cercano di metter pressione alla marcia a vele spiegate dei Red Evils. Il Chelsea pur soffrendo vince sul campo del Portsmouth nel finale grazie al gol del ritrovato Drogba. L’ivoriano con l’avvento in panchina di Hiddink ha ritrovato fiducia ed è adesso il vero trascinatore del Chelsea, arrivato alla quarta vittoria consecutiva. Il Ct della Russia continuando con questa scia, sicuramente resterà in sella al Chelsea anche nella prossima stagione sconvolgendo le strategie di mercato di tutte le big d’Europa. L’Arsenal questa volta non sbaglia e rifila tre reti al West Bromwich, Bentdner questa volta non sbaglia e regala tre punti importanti ai Gunners. Il Liverpool che con i goal di N’Gog e Benayoun, entrambi nella ripresa, batte il Sunderland e non perde una buona chance per racimolare punti preziosi.

Portsmouth-Chelsea 0-1
79′ Drogba (C)
West Bromwich-Arsenal 1-3
4′ Bendtner (A), 7′ Brunt (W), 38′ Tourè (A), 44′ Bendtner (A)
Liverpool-Sunderland 2-0
52′ N’Gog (L), 65′ Benayoun (L)

Le partite di domani:                                                                                                                                                                                                      Stoke City-Bolton
Wigan-West Ham
Manchester City-Aston Villa
Newcastle-Manchester United
Tottenham-Middlesbrough
Fulham-Hull
Blackburn-Everton

Classifica:Manchester 62, Liverpool e Chelsea 58, Aston Villa 52, Arsenal 49

Coppa Italia: Lazio-Juventus 2-1

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All’Olimpico i biancocelesti ribaltano il risultato nel secondo tempo

La Lazio si impone, in rimonta, sulla Juve per 2-1 nella semifinale di andata di Coppa Italia giocata a Roma. Un risultato che premia i bianconcelesti, in attesa del ritorno a Torino il 22 Aprile prossimo, che tengono molto alla competizione visto che apre le porte ad una qualificazione Uefa per la prossima stagione.
La Juventus, orfana di Buffon e Del Piero, si presenta all’Olimpico di Roma senza Buffon e Del Piero, tenuti a riposo da Ranieri in vista del derby di sabato sera con il Torino e della decisiva sfida di ritorno di Champions con il Chelsea di martedì prossimo.
Tra i pali c’è Manninger e Ranieri si affida alla coppia d’attacco Amauri-Iaquinta con Trezeguet che si accomoda in panchina e pronto ad entrare; la Lazio risponde invece con Pandev e Foggia a supporto di Rocchi.
La gara è piacevole e giocata a ritmi altissimi: sono i bianconeri a rendersi pericolosi per primi con Iaquinta che al 2′ lascia partire un destro che termina di poco a lato. Al 15’ è ancora lui a provarci, ma Muslera para a terra. Sempre l’attaccante bianconero, 3 minuti più tardi, viene lanciato in profondità da Tiago e batte Muslera ma l’arbitro Tagliavento annulla per fuorigioco che pare non esserci.
La Lazio risponde timidamente con un tiro di Kolarov dalla distanza che non impensierisce Manninger.
Il gol è nell’aria e la Juve passa in vantaggio a 10 minuti dal termine del primo tempo con Marchionni che raccoglie una respinta corta e dal limite dell’area, complice una deviazione di Kolarov, mette alle spalle di Muslera  realizzando l’1-0.
I biancocelesti riordinano le idee e sfiorano in 2 occasioni il pareggio, prima con un tiro di Rocchi e poi su punizione di Ledesma ma Manninger si fa trovare pronto. Si chiude il primo tempo che vede la Juventus meritatamente in vantaggio.
Nel secondo tempo il ritmo del match rimane altissimo come nel primo, e la Lazio attacca di continuo alla ricerca del pareggio. Rocchi al 53’, su assist dalla destra di Manfredini, non trova la porta, mentre 4’ dopo ci prova Matuzalem dalla distanza, ma inutilmente. Il portiere bianconero si supera al 65’ sulla conclusione ravvicinata di Lichsteiner, ma non può nulla sul sinistro di Pandev che, sulla ribattuta, firma il gol del pareggio.
La Lazio, trascinata dall’incitamento del suo pubblico, va vicino al 2-1 con Foggia, ma Manninger si salva in angolo con un gran colpo di reni. E’ ancora il centrocampista biancoceleste a rendersi pericoloso al 71’ direttamente su calcio di punizione, mentre poco dopo un diagonale sinistro di Mauri esce di un soffio.
I padroni di casa premono e si portano in vantaggio al 78’ con Rocchi, che resiste a Chiellini e batte di destro Manninger in uscita. La Juve è stordita e rischia di subire il 3-1, passivo forse troppo pesante per gli uomini di Ranieri alla luce di quanto fatto vedere nel primo tempo dai bianconeri.
Delio Rossi può sorridere, Ranieri, invece, è già in clima derby e concentrato sulla sfida che vale una stagione con il Chelsea. La partita che la Juve non può proprio perdere.

Il tabellino

Lazio-Juventus 2-1
Lazio (4-4-2) Muslera; Lichtsteiner (35′ st De Silvestri), Siviglia, Cribari, Kolarov;  Manfredini (9′ st Mauri), Ledesma, Matuzalem, Foggia (41′ st Brocchi); Pandev, Rocchi. (A disposizione: Carrizo, Rozenhal, Radu, Inzaghi) All.: Rossi
Juventus (4-4-2) Manninger, Grygera, Mellberg, Chiellini, Molinaro; Marchionni, Sissoko (15′ st  Marchisio), Tiago (25′ st Poulsen), Nedved; Amauri (35′ st Trezeguet), Iaquinta (A disposizione: Chimenti, Ariaudo, Salihamidzic, Giovinco) All.: Ranieri
 Marcatori: 34′ pt Marchionni (J), 20′ st Pandev (L), 33′ st Rocchi (L)
Arbitro: Tagliavento
Ammoniti: Matuzalem (L), Iaquinta (J), Grygera (J), Sissoko (J), Chiellini (J), Marchisio (J), Rocchi (L)

per vedere i gol clicca qui

Lotito condannato per aggiotaggio

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Titoli Lazio, Lotito condannato a 2 anni reclusione

MILANO – Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, è stato condannato a Milano a due anni di reclusione e l’ imprenditore Roberto Mezzaroma a un anno e 8 mesi. I due erano accusati di aggiotaggio manipolativo e informativo e di ostacolo all’attività agli organi di vigilanza.
I giudici della seconda sezione penale del tribunale hanno inoltre condannato Lotito e Mezzaroma a una multa rispettivamente di 65 mila e 55 mila euro e tutti e due all’interdizione dai pubblici uffici per un anno. Il pm Laura Pedio aveva chiesto al collegio di condannare il presidente della Lazio a 1 anno e 8 mesi e 20 mila euro di multa e l’imprenditore romano a 1 anno e 4 mesi e 20 mila euro di multa. Le accuse mosse dalla Procura riguardano il titolo della società calcistica romana. Secondo la ricostruzione del pm tra Lotito e Mezzaroma c’era stato un accordo “interpositorio” che il 30 giugno 2005 aveva portato l’imprenditore ad acquistare il 14,61% di azioni della Lazio per conto di Lotito in modo tale che quest’ultimo non apparisse titolare del pacchetto in base al quale doveva lanciare l’Opa in quanto “sforato” il 30%. In questo modo hanno ingannato il mercato portando così ad una alterazione del prezzo del titolo. I difensori dei due, gli avvocati Gian Michele Gentile e Matteo Uslenghi dopo la lettura del dispositivo hanno dichiarato: “Siamo meravigliati e confidiamo che la corte d’appello voglia restituire il processo al giudice naturale che é a Roma e riconosca l’inesistenza delle accuse contestate”. Le difese poco prima che i giudici si ritirassero in camera di consiglio avevano di nuovo chiesto il trasferimento del processo nella Capitale. Tale istanza era già stata respinta dal tribunale l’anno scorso.

fonte:Ansa

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