Dopo il brusco divorzio il Mancio torna a parlare all’Era Glaciale della Bignardi.
Roberto Mancini dopo l’addio brusco di Maggio non aveva piu rilasciato interviste, si era defilato perchè l’umiliazione era stata cocente, non si aspettava di esser liquidato con un freddo comunicato dalla scoietà che aveva riportato alla vittoria dopo decenni di delusione. Incalzato dalla domande della Bignardi ha gonfiato il petto ed ha rivendicato i suoi meriti ricordando come la sua Inter lo scorso anno uscì contro il Liverpool per un errore arbitrale “l’espulsione di Materazzi dopo cinque minuti e per l’infortunio di Cordoba che disorientò tutta la squadra”, ma quell’Inter uscì dignitosamente tanto quanto quella dello Special One. Lo sfogo post-partita? “non so se mi sono pentito, ma andava fatto.” Si dice orgoglioso di aver cambiato la storia dell’Inter e sui rumors che lo rivorrebbero un altra volta sulla panchina nerazzurra risponde: “Non leggo i giornali da molto tempo, non saprei. Non è vero che il presidente Moratti mi ha allertato, ci siamo visti per altre cose ma non per questo. Sono sotto contratto per altri tre anni ma l’Inter non ha bisogno di un allenatore in questo momento, sono obbligato perché sono sotto contratto. Se sarei contento? In questo momento non è un problema dell’Inter, ma nel calcio può accadere qualsiasi cosa”.Il Mancio di questo calcio cambierebbe sicuramente i giornalisti, a suo dire quindici anni fa erano piu preparati, l’ex doriano non ha mandato giu la “vigliaccata” a suo dire, delle intercettazione in cui parlava con il pregiudicato Brescia:”Credo che i giornali le avessero lì da un po’ e le hanno fatte uscire a tre giorni da una partita importante. E’ stata una vigliaccata da parte di alcuni giornalisti che spero paghino molto”. Poi una stoccata anche ad Ancelotti rispondendo ad una domanda secca della Bignardi:”Sarebbe meglio Moratti presidente del Consiglio o Berlusconi presidente del Milan?” il Mancio rispose:”Berlusconi è l’allenatore del Milan”.