Il Mancio replica al suo successore dalla stessa platea del Chiambretti Night: Non si è fatta attendere tantissimo la replica di Roberto Mancini che dalla stessa poltrona del Chiambretti Night ha lanciato frecciatine allo Special One e allo staff del presidente Moratti. Il programma andrà in onda giovedi sera su Italia 1 alle 23:40 ma da alcune indiscrezioni sembra che Mancini non abbia mandato giu il paragone tra il comportamento suo e di Mourinho dopo l’eliminazione dalla Champions. Come ricordate Mancini lo scorso anno dopo l’eliminazione annunciò che molto probabilmente avrebbe lasciato l’Inter a fine stagione, mentre lo Special One subito dopo la disfatta dell’Old Trafford iniziò a programmare il futuro. Alla domanda di Chiambretti «Mourinho ha detto che dopo l’eliminazione dalla Champions ha chiesto una riunione di mercato mentre io avevo annunciato l’addio? risponde il Mancio “Chissà, probabilmente è stata un’altra riunione da 100 milioni”. Poi la seconda battuta pungente è sull’ufficio fatto costruire da Mourinho ad Appiano Gentile “Io e il mio staff amavamo stare sul campo, non in ufficio. Ai giocatori, anche a quelli bravi, si può insegnare qualche cosa sul campo, non in ufficio. E comunque un ufficio c’era. Ora c’è una nuova legge che permette di costruire il 30 per cento in più…Sai che ufficio grande sarebbe venuto….”. Poi il tecnico di Iesi ha avuto modo di ribadire, cosi come aveva fatto dal programma della Bignardi, di non aver mandato giu quel comunicato di esonero:”Dopo la partita contro il Liverpool, ho detto credo che me ne andrò, non che me ne andavo. Poi sono stato da Moratti e gli ho spiegato perché mi ero espresso in quei termini. Credevo fosse finita così, non mi aspettavo quello che è successo. E non mi è piaciuto quello che è stato fatto dopo. Intendo quello che ha fatto il suo staff con quei comunicati che si riferivano a situazioni successe nella settimana prima dello scudetto. Se mi avesse detto quello che voleva fare prima, per me sarebbe stato più facile trovare una squadra”. Conclude con una battuta sull’esonero «E’ vero, sono stato il primo allenatore a far giocare una squadra italiana con tutti stranieri, poi io che ero italiano sono diventato di troppo…». E ancora: “Sono stato per quattro anni all’Inter e dopo questo periodo era necessario modificare alcune cose. O si faceva così, oppure era meglio cambiare strada. Il presidente Moratti ha scelto la seconda soluzione, come era nel suo diritto”.
fonte:corrieredellsport
Chiambretti Night atto secondo: questa volta tocca a Mancini
F1: I 10 migliori piloti di sempre
Eurosport.com ha riportato la classifica fatta da il Times online su i 10 migliori piloti di tutti i tempi: sicuramente farà discutere il primo posto di Jim Clark e l’assenza dalla top ten di Tazio Nuvolari. Sarà un caso ma nella top ten figurano 4 piloti anglosassoni, Stirling Moss “l’eterno secondo” è l’unico pilota inserito a non aver mai vinto un mondiale; Senna e Clark, i primi due piloti di sempre per la gradutoria, hanno perso la vita in pista.
10 Mika Hakkinen (28.9.1968, Finlandia)
Grand Prix: 161
Vittorie: 20
Mondiali: 2 (1998, 1999)
Il finlandese è stato il pilota che più di ogni altro ha ostacolato Michael Schumacher quando il tedesco trionfava alla guida della Ferrari. Il primo acuto della sua carriera risale al 1993: all’esordio con la McLaren, durante le qualifiche del GP di Portogallo, Hakkinen si piazzò terzo nella griglia di partenza davanti al compagno di squadra Ayrton Senna. Due anni più tardi, fu vittima di un terribile incidente in Australia che lo tenne in coma per alcuni giorni. Si riprese in fretta, e restò alla McLaren fino al termine della carriera. E’ rimasto nelgi annali della F1 lo storico sorpasso su Schumacher durante il Gran premio del Belgio del 2000: mentre il tedesco doppiava la Bar Honda di Ricardo Zonta all’esterno, Hakkinen li infilò entrambi all’interno. Un sorpasso memorabile. Puro genio.
9. Nigel Mansell (8.8.1953, Gran Bretagna)
Grand Prix: 187
Vittorie: 31
Mondiali: 1 (1992)
La carriera del pilota inglese si divide principalmente tra Williams e Ferrari e conta solo un titolo mondiale (1992), eppure il ‘Leone’ rimarrà nel cuore di tutti gli appassionati di F1 per il coraggio e la personalità fuori dal comune, per la spregiudicatezza in pista e la voglia di non mollare mai.
8. Fernando Alonso (29.7.1981, Spagna)
Grand Prix:123
Vittorie: 21
Mondiali: 2 (2005, 2006)
Al volante della Renault, Alonso ha dato prova di tutto il suo talento vincendo, giovanissimo, il mondiale per due volte di fila, nel 2005 e nel 2006. Gli anni alla McLaren sono stati decisamente meno fortunati; poi, lo scorso anno, il ritorno alla Renault: l’idolo di Spagna ha concluso degnamente una stagione difficile per colpa di una vettura poco competitiva. Ha prolungato il contratto con la scuderia francese fino al 2010, mettendo fine alle voci che lo volevano diretto a Maranello,eppure c’è chi ancora spera in un suo futuro alla Ferrari.
7. Stirling Moss (17.9.1929, Gran Bretagna)
Grands Prix: 66
Vittorie: 16
Mondiali: 0
Perché inserire nei top ten un pilota che non ha mai vinto un titolo mondiale? Perché Moss era dotato di in talento innato, e l’onestà, il rispetto che provava per il grande Juan Manuel Fangio gi sono costati almeno un titolo mondiale. La sua carriera si è interrotta troppo presto, dopo un incidente a Goodwook, nel 1962. L’ ‘eterno secondo’ in F1 è rimasto nella storia dei motori per la Mille Miglia del 1955: con la Mercedes-Benz 300SLR numero 722 percorse i 1600 km in 10 ore e 8 minuti. Una impresa memorabile.
6. Juan Manuel Fangio (24.6.1911 – 17.7.1995 , Argentina)
Grands Prix: 51
Vittorie: 24
Mondiali: 5 (1951, 54, 55, 56, 57)
Basta questo dato: Fangio ha partecipato solo a 51 Gran Premi, eppure ben 48 volte è partito in prima fila nella griglia di partenza e ha vinto quasi la metà di quelle gare. Fangio è diventato una leggenda della F1. Ha vinto il suo ultimo Mondiale a un’età (47 anni) in cui la maggior parte degli altri piloti se ne sta comodamente seduta sul divano a guardare le gare in tv.
5. Jackie Stewart (11.6.1939, Gran Bretagna)
Grands Prix: 99
Vittorie: 27
Mondiali: 3 (1969, 71, 73)
Le vetture che si è trovato tra le mani (Matra e Tyrrel soprattutto) non erano straordinarie ma con lui alla guida sono risultate vincenti. Stewart si ritirò alla fine della stagione 1973, dopo la scomparsa del compagno di squadra e grande amico François Cevert, deceduto durante le prove dell’ultima gara di quell’anno a Watkins Glen. Verrà ricordato anche per il ruolo che ha ricoperto fuori dalle piste e per le sue battaglie a favore di standard di sicurezza più elevati nel circus della F1.
4. Alain Prost (24.2.1955, Francia)
Grands Prix: 199
Vittorie: 51
Mondiali: 4 (1985, 86, 89, 93)
Forse non era un mostro di simpatia, ma il soprannome di ‘Professore’ non gli è stato affibiato a caso. Pignolo all’inverosimile nella messa a punto della vettura, non amava i rischi, adorava la tattica; non ricercava lo spettacolo a tutti i costi, per lui contava solo il risultato finale. La rivalità con Ayrton Senna rimarrà negli annali della F1.
3. Michael Schumacher (3.1.1969, Germania)
Grand Prix: 250
Vittorie: 91
Mondiali: 7 (1994, 95, 2000, 01, 02, 03, 04)
Se le statistiche da sole bastassero a misurare le qualità di un pilota, Schumacher dovrebbe essere considerato il migliore dei tutti tempi. Il tedesco detiene la maggior parte dei record in F1, dal numero di Gran Premi vinti, al numero di pole position, a quello dei giri veloci.
Conquistò il primo mondiale nel 1994 con la Benetton, un trionfo assai discusso per la collisione con Damon Hill nell’ultima gara della stagione; bissò il titolo l’anno successivo e ne vinse altri cinque alla guida della Ferrari. Semplicemente, un mito.
2. Ayrton Senna (21.3.1960 – 1.5.1994 , Brasile)
Grands Prix: 161
Vittorie: 41
Mondiali: 3 (1988, 90, 91)
Tutto il mondo dello sport ha trattenuto il fiato in quel fatidico 1 maggio del 1994, dopo l’impatto della sua vettura contro il muro del Tamburello nel GP di San Marino. Quell’incidente ha posto fine alla carriera di uno dei più grandi sportivi di sempre. Coraggioso, abile tecnicamente, preparato dal punto di vista atletico, Senna viene considerato un precursore del pilota moderno. Purtroppo non potremo mai sapere come sarebbe andato a finire il duello con Michael Schumacher. Uno dei capitoli più affascinanti della storia della F1 è rimasto incompiuto per colpa di quell’incidente mortale.
1. Jim Clark (4.3.1936 to 7.4.1968 – Gran Bretagna)
Grands Prix: 72
Vittorie: 25
Mondiali: 2 (1963, 65)
Non c’era nulla che Jim Clark non sapesse fare alla guida di una vettura di F1. Tutta la sua carriera è stata contrassegnata dal ‘matrimonio’ con la Lotus: un binomio che gli ha portato due titoli mondiali. Il 7 aprile 1968, durante una gara di Formula 2 in Germania, la sua vettura andò a sbattere contro gli alberi e morì all’istante. Lo scozzese se n’è andato così, ma il ricordo del suo immenso talento sopravviverà per sempre.
fonte:eurosport.com
Soldi e pallone: il più ricco è Beckham
Nella classifica dei calciatori più ricchi del mondo, stilata ogni anno da France Football, il gradino più alto del podio spetta allo “spice boy” del Milan David Beckham che risulta essere ancora il “Paperon De Paperoni” del calcio. L’inglese resta primo e si tratta della quarta volta dal 1999 a oggi, nonostante il sacrificio economico fatto per rimanere a giocare nei rossoneri. Ha guadagnato 32.4 milioni di euro, considerando gli introiti oltre che allo stipendio, seguito da Messi con 28.6 milioni di euro e Ronaldinho con 19.6 che perde la seconda posizione a favore dell’argentino del Barcellona.
Per quanto riguarda gli stipendi il più pagato è Ibrahimovic che guadagna la bellezza di 12 milioni di euro all’anno seguito da Kakà con 9 e Messi a 7.7.
Fra gli allenatori più pagati Scolari batte Mourinho, che incassa l’indennità di licenziamento dal Chelsea: 12.5 contro gli 11 del tecnico dell’Inter. Al terzo posto colui che ha preso il posto proprio di Scolari, Guus Hiddink che guadagna 9 milioni di euro in totale.
Di seguito le classifiche dei più pagati. Cifre in milioni di euro.
I più ricchi:
- Beckham 32.4
- Messi 28.6
- Ronaldinho 19.6
- C. Ronaldo 18.3
- Henry 17
- Kakà 15.1
- Ibrahimovic 14
- Rooney 13.5
- Lampard 13
- Terry 11.7
I più pagati:
- Ibrahimovic 12
- Kakà 9
- Messi 7.7
- Lampard 7.5
- Gerrard 7.5
- C.Ronaldo 7.3
- Toni 7
Gli allenatori:
- Scolari 12.5
- Mourinho 11
- Hiddink 9
- Capello 8.5
- Ferguson 7.6
- Advocaat 7.5
- Ramos 7
- Wenger 6.2
- Mancini 6
- Klinsmann 5.7
Donne e calciatori: l’ultima “vittima” è Montolivo
Gli ultimi rumors tra calciatori e gentilsesso raccontano di un flirt tra il giovane centrocampista della Fiorentina Riccardo Montolivo e la playmate del mese di Marzo dell’edizione italiana di Play-Boy Cristina de Pin. Guardate le immagini della bella fanciulla.
CRISTINA DE PIN LA PLAYMATE DI MONTOLIVO
Le decisioni del Giudice Sportivo: Serie A, Serie B e Lega Pro
Serie A
1 Giornata: Peluso (Atalanta), Campagnaro (Sampdoria), Carmona (Reggina), Contini (Napoli) e Polenghi (Lecce)
Serie B
1 Giornata: Graffiedi (Piacenza),Scurto (Treviso),Di Napoli (Salernitana), Mareco e Bega (Brescia), Pugliesi e Catacchini (Rimini), Consonni e Vitiello (Grosseto), Kyriazis, Fatic e Pestrin (Salernitana), Viviani e Gasparetto (Pisa), Balestri (Modena), Giani (Vicenza), Gissi (Treviso), Paci (Parma), Rossini (Livorno) e Zampagna (Sassuolo).
Lega Pro
Prima Divisione
2 Giornate: Romano (Marcianise)
1 Giornata: D’Ambrosio (Lecco), Zeytulaev (Pescara), Cutolo (Perugia), Papini, Morello e Piccioni (Ternana), Lotti (Venezia), Pesaresi e Fietta (Cremonese), Signori e Fiuzzi (Foligno), Pini (Lumezzane), Sambugaro (Pergocrema), Terra (Arezzo), Djuric (Cesena), Chianese (Monza), Patrascu e Rabito (Padova) e Cozzolino (Potenza)
Seconda Divisione
2 Giornate: Pagano e Panini (Aversa), Rudi (Como), Vincenzi (Carrarese), D’Aiello (Gela), Di Benedetto (Mezzocorona), Colella (Monopoli), Fumasoli (Pizzighettone) e Sacenti (Sangiovannese)
1 Giornata: Anesa e Vignali (Carpenedolo), De Simone e Mazzoleni (Bassano V.), Mastronicola e Daleno (Barletta), D’Amico (Pavia), Locatelli (Pescina), Radice e Corsi (Colligiana), Gabrieli (Melfi), Gavioli e Medda (Alghero), Salvi e Malatesta (Como), Alizzi e Crimi (Igea V.), Collacchioni e Cazzola (Olbia), Tecchio, Furlanetto e Shakpoke (Rovigo), Sgarra (Andria), Angeletti (Cisco Roma), Grillo (Val di Sangro), Parisi (Canavese), Di Maio e Gimmelli (Catanzaro), Franchini (Viareggio), Mortelliti (Cosenza), Fernandez (Gela), Moras (Itala San Marco), D’Aniello (Giulianova), Tedoldi (Pro Vercelli), Bordoni (Sangiustese) e Lopetrone (Vigor Lamezia).
Scommesse: quote e pronostici del Pallonaro quarti di Champions
1 | X | 2 | |
Barcellona-Bayern Monaco | 1.47 | 4.00 | 7.00 |
Liverpool-Chelsea | 2.20 | 3.00 | 3.50 |
Manchester Utd-Porto | 1.40 | 4.00 | 9.00 |
Villareal-Arsenal | 2.80 | 3.00 | 2.60 |
Pronostico N 1
Scommetti 5 euro-> 42.83
Manchester Utd-Porto | under | (1.75) |
Villareal-Arsenal | gol | (1.80) |
Barcellona-Bayern Monaco | 1 | (1.47) |
Liverpool-Chelsea | gol | (1.85) |
Pronostico N 2
Scommetti 5-> 252.00
Villareal-Arsenal | X | (3.00) |
Liverpool-Chelsea | X | (3.00) |
Barcellona-Bayern Monaco | X | (4.00) |
Manchester Utd-Porto | 1 | (1.40) |
Pronostico N 3
Scommetti 5-> 204.33
Barcellona-Bayern Monaco | 2 | (7.00) |
Liverpool-Chelsea | X | (3.00) |
Villareal-Arsenal | X2 | (1.39) |
Manchester Utd-Porto | 1 | (1.40) |
Pronostico N 4
Scommetti 5-> 105.84
Manchester Utd-Porto | 1 | (1.40) |
Villareal-Arsenal | X | (3.00) |
Barcellona-Bayern Monaco | gol | (1.68) |
Liverpool-Chelsea | X | (3.00) |
Pronostico N 5
Scommetti 5-> 86.92
Villareal-Arsenal | 1 | (2.80) |
Manchester Utd-Porto | no gol | (1.68) |
Liverpool-Chelsea | 1 | (2.20) |
Barcellona-Bayern Monaco | over | (1.68) |
Pronostico N 6
Scommetti 5-> 127.40
Liverpool-Chelsea | 2 | (3.50) |
Villareal-Arsenal | 2 | (2.60) |
Barcellona-Bayern Monaco | under | (2.00) |
Manchester-Porto | 1 | (1.40) |
Pronostico N 7
Scommetti 5-> 113.40
Villareal-Arsenal | X | (3.00) |
Liverpool-Chelsea | 12 | (1.35) |
Barcellona-Bayern Monaco | X | (4.00) |
Manchester-Porto | 1 | (1.40) |
Pronostico N 8
Scommetti 5-> 26.42
Liverpool-Chelsea | 1X | (1.26) |
Villareal-Arsenal | 1 | (2.80) |
Manchester Utd-Porto | 1 | (1.40) |
Barcellona-Bayern Monaco | 1X | (1.07) |
Pronostico N 9
Scommetti 5-> 180.00
Manchester Utd-Porto | 2 | (9.00) |
Barcellona-Bayern Monaco | X | (4.00) |
Pronostico N 10
Scommetti 5-> 315.00
Barcellona-Bayern Monaco | 2 | (7.00) |
Liverpool-Chelsea | X | (3.00) |
Villareal-Arsenal | X | (3.00) |
Quote Match point
Lazio: il derby per placare l’ira di Lotito.
La Lazio è una polveriera, la squadra non ha piu convinzione nei propri mezzi e sembra che il rapporto con il tecnico sia ormai rotto. Dopo l’ennesima sconfitta contro il Siena è sempre piu palese il distacco dalla squadra e dalla società di Delio Rossi. Il presidente Lotito è furioso piu che mai, ha deciso per il ritiro ferreo di Norcia, ha minacciato di non pagare gli stipendi e siamo sicuri che se le aquile non dovessero avere una reazione la prossima mossa sarà quella del cambio di allenatore con Papadopulo che potrebbe esser il traghettatore in attesa della prossima stagione. Quello che è difficile da spiegare è l’involuzione della Lazio rispetto alla prima parte della stagione, nella prima parte della stagione la squadra mostrava un ottima personalità e un modulo che premiava le peculiarità di Zarate e Pandev. Adesso la squadra denota limiti caratteriali, al primo errore i giocatori perdono le proprie convinzioni lasciando il fianco agli avversari. Adesso paradossalmente per fortuna c’è il derby di Roma che per i tifosi della capitale è la partita, per questo una vittoria potrebbe far ritornare l’entusiasmo ad un ambiente che ha necessità di cambiar rotta per concludere bene la stagione. Rossi che proprio nel derby festeggierà la 500° panchina in carriera sa di esser all’ultima spiaggia ma non si tirerà indietro, lui è uno di quelli che ci mette sempre la faccia. Vada come vada però anche la società dovrebbe interrogarsi sui propri errori per programmare al meglio l’immediato futuro. Colpi al cuore come quello di Macheda, eroe dell’Old Trafford ed ex giocatore delle giovanili laziali non si devono ripetere. Perchè una squadra che per ammissione del suo presidente non può permettersi di competere con le big per acquistare i piu bravi deve riuscir a crearsi i talenti in casa propria e far di questi il cardine per continuare a lottare a certi livelli. Aver una rosa di 40 giocatori è una pazzia, sarebbe meglio averne la metà ma con qualcuno capace di far la differenza: nell’organico della Lazio l’unico pezzo pregiato di qualità è Pandev, per il resto Zarate deve esser riscattato, Ledesma è in scadenza di contratto, Matuzalem è in prestito. Per il ruolo di portiere sarebbe stato meglio affidarsi al made in Italy vista la sciagurata stagione di Carrizo e le continue amnesie di Muslera.
I 10 giovani piu promettenti di Europa
Calciomercato.com prova ad estrarre dal cilindro i nuovi talenti, sconosciuti ai piu, ma che sicuramente in futuro si faranno apprezzare. Per trovar un fuoriclasse bisogna metter in conto diverse peculiarità che prescindono dalla tecnica e dalle doti naturali, si pensi al grado di adattabilità a nuovi campionati, l’emotività di fronte a partite importanti. Tutti questi aspetti rendono ancor piu difficile la caccia ad un talento, ma
Ma quelli di calciomercato.com prendendo delle stesse variabili: età inferiore ai 23 anni, valore di mercato non ancora esageratamente elevato, ragazzi giovani che si devono affermare hanno stilato il loro elenco dei nuovi giovani più promettenti
Marcus Berg (Svezia, 22 anni, FC Groninga): 66 gare sinora con 44 gol segnati nel campionato olandese
Dieumerci Mbokani (Congo, 23 anni, Standard Liegi): 62 gare, 34 reti (Belgio)
Nikola Kalinic (Croazia, 21 anni, Hajduk Spalato): 52 gare, 33 gol (Croazia)
Marcelo Bobadilla (Argentina, 21 anni, Grasshoppers): 46 gare, 25 gol (Svizzera)
Robert Lewandowski (Polonia, 20 anni, Lech Poznan) 19 gare, 9 reti (Polonia)
Sylvan Ebanks-Blake (Inghilterra, 22 anni, Wolverhampton): 124 gare, 55 reti (Inghilterra)
Baye Djiby Fall (Senegal, 23 anni, Odense): 60 gare, 31 reti (Danimarca)
Joseph Akpala (Nigeria, 22 anni, FC Bruges): 75 gare, 31 reti (Belgio)
Rade Veljovic (Serbia, 22 anni, CFR Cluj) 47 gare, 22 reti (Romania)
Tomás Necid (Repubblica Ceca, 19 anni, CSKA Mosca): 32 gare, 16 reti (Russia)
La maggior parte di questi nomi sono sconosciuti ai più, anche se alcuni si sono già fatti notare. Comunque sono tutti ragazzi che ancora devono raggiungere la notorietà.
Speciale Champions: Toni, Dossena e Rossi fateci onore.
Stasera torna la Champions, le italiane purtroppo guarderanno la partita dalle poltroncine di casa, a portar in alto l’onore dell’Italia ci penseranno i nostri Toni, Dossena e Giuseppe Rossi oltre al baby prodigio Macheda dello United,il ragazzino si è fatto conoscere nel miglior modo possibile Domenica, regalando la vittoria ai suoi con uno straordinario gol all’Ason Villa. Ferguson lo porterà in panchina nel match di coppa contro il Porto e chi sa se dopo l’esordio in Premier League arriverà anche quello il Champions.
Apriranno i quarti le sfide tra Villareal ed Arsenal e Manchester con il Porto: gli spagnoli vorranno vendicare l’eliminazione nella semifinale del 2006, quando un errore nel match di ritorno al Madrigal l’errore dal dischetto di Riquelme negò i sogni di finale agli spagnoli. Questa volta sarà diverso perchè molto probabilmente il passaggio del turno si deciderà nella gara di ritorno in Inghilterra. Wenger recupera Fabregas, Adebayor e Theo Walcott ma dovrà fare a meno di van Persie che nella partita contro il Manchester City ha riportato una lesione agli adduttori. Nel Villareal di Giuseppe Rossi mancherà Santi Cazorla, frattura del perone per lui e per Pires sarà la prima volta contro la sua ex squadra. L’altro confronto tra Manchester e Porto appare almeno sulla carta senza storia, la differenza di qualità tra le due squadre sembra non lasciar spazio a sorprese, ma come ricordiamo tutti nel 2004 il Porto di Mourinho giocò un brutto scherzo alla squadra di Sir Alex Ferguson, anche se quel Porto era molto diverso da quello attuale. Ai Red Evils mancheranno Ferdinand e Berbatov; Giggs, Ronaldo e Rooney formeranno il trio d’attacco, portoghesi si affidano a Lisandro Lopez e Hulk.
Le Formazioni
Villarreal (4-4-2): Diego Lopez; Angel, Godin, Gonzalo Rodriguez, Capdevila; Ibagaza, Senna, Eguren, Pires; Nihat, Rossi
Arsenal (4-4-1-1): Almunia; Clichy, Gallas, Tourè, Sagna; Nasri, Song Bilong, Denilson, Ebouè; Fabregas; Adebayor
Arbitro: Tom Henning Øvrebø (NOR)
Manchester United (4-2-3-1): Van der Sar; O’Shea, Vidic, Evans, Evra; Carrick, Scholes; Park, Rooney, Ronaldo; Giggs/Tevez
Porto (4-3-3): Helton; Cissokho, Bruno Alves, Rolando, Sapunaru; Raul Meireles, Lucho Gonzalez, Fernando; Rodriguez, Hulk, Lisandro
Arbitro: Konrad Plautz (AUT)
Da Kaka e Buffon i soldi per ridurre il gap dall’Inter
Buffon e Kaka potrebbero ritrovarsi nella Liga
Nelle ultime ore una sta prendendo consensi uno strano sviluppo del prossimo calciomercato. Come ben sappiamo non è un periodo facile dal punto di vista economico ed anche nel calcio, molte visto come Eldorado, le spese folli non possono esser piu fatte. Ed allora negli ambienti bianconeri e rossoneri sta balenando l’ipotesi di utilizzare il “sistema Moggi”: cedere un pezzo pregiato del proprio organico e con il ricavo rinforzare la squadra e tornare ad esser competitivi nella corsa allo scudetto. Dopo l’infortunio Buffon non sembra piu il super portiere che tutti conoscevano, Superman sembra distratto e non del tutto coinvolto nel progetto Juve. Lui stesso piu volte ha confessato di voler provare un esperienza lontano dalla Vecchia Signora, l’ipotesi italiana non è plausibile, all’estero però non mancano estimatori pronti a strappare l’assegno milionario per accaparrarsi le sue prestazioni. Il Barcellona sembra il team piu interessato al suo cartellino, nei blaugrana infatti sembra che l’unico punto di debolezza sia appunto in porta, dove Victor Valdes a volte mostra insicurezza. Il costo di Buffon si aggirerebbe sui 60 milioni di euro destinati a rinfonzare il centrocampo con la qualità di Diego e Silva e aver la possibilità di prender un difensore centrale per far coppia con Chiellini e in caso di partenza di Trezeguet arrivare a Quagliarella. In casa rossonera si naviga a vista, la società sembra non aver piu la sicurezza necessaria per programmare il futuro incrementando in questo modo le richieste per i pezzi pregiati. Il divorzio da Ancelotti sembra sicuro, il tecnico di Reggiolo sembra aver raggiunto l’accordo con il Chelsea per la prossima stagione, ma ieri anche da Madrid sono arrivate voci sempre piu insistenti di un accordo raggiunto tra Kaka e il futuro presidente del Real Madrid Florentino Perez. Questa strategia nell’era Berlusconi non è quasi mai stata applicata, di solito i grandi giocatori rossoneri si legano alla società a vita, il solo Shevchenko fece queste scelta per poi pentirsene amaramente. La partenza di kaka sicuramente aumenterebbe i mugugni di una tifoseria stanca della gestione societaria degli ultimi anni, ma gli 80 milioni della sua cessione potrebbero esser linfa vitale per ricostruire il nuovo Milan, investendo nei ruoli carenti di difesa centrocampo ed attacco.
E’ solo fantacalcio? Staremo a vedere nei prossimi mesi….