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Juventus Stron9er, bianconeri Campioni d’Italia 2019/20

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Al secondo match point la Juventus non fallisce, batte 2-0 la Sampdoria e conquista il suo nono titolo consecutivo diventando cosi Stron9er!

Se per i bianconeri è il nono scudetto di fila per Maurizio Sarri è il primo, il tecnico toscano dopo l’Europa League dello scorso anno con il Chelsea, aggiunge il titolo di campione della Serie A.

Una stagione particolare, durata quasi un anno a causa del lungo stop per il problema del Covid19, con una Juve che ha dimostrato qualche lacuna difensiva nella ripartenza post lockdown.

I bianconeri hanno mostrato anche blackout clamorosi come la sconfitta di San Siro 4-2 contro il Milan dopo esser stati sul 2-0 o il pareggio 3-3 contro il Sassuolo riacciuffato grazie ad Alex Sandro anche qua partendo da un doppio vantaggio maturato nei primi minuti.

Uno Scudetto lottato, combattuto e sudato che ha avuto bisogno di una Juventus davvero Stron9er anche per merito/causa di alcune rivali che sono cresciute tantissimo rispetto alla scorsa stagione, la Lazio di Simone Inzaghi, l’Inter dell’ ex Antonio Conte e la straordinaria Atalanta di Gasperini.

Con il cambio di tecnico ci si aspettava una Juventus diversa che potesse vincere ed esprimere il classico bel gioco di Sarri anche se raramente si è vista in campo una squadra sarriana.

Questo non significa che il tecnico non abbia meriti, anzi probabilmente potrebbe essere anche l’inizio di un nuovo percorso, se la società sarà in grado di mettere a disposizione gli uomini giusti allora si potrà vedere anche il gioco spumeggiante che Sarri ha mostrato nelle sue avventure precedenti.

I 31 gol di Cristiano Ronaldo, alcune perle di Dybala, un De Ligt che ci ha messo un po’ di tempo ad integrarsi ma che poi è diventato protagonista assoluto, questi potrebbero essere i nomi dei protagonisti di questa Juventus che da W8nderful è diventata Stron9er.

Adesso la squadra guidata da Mr. Maurizio Sarri dovrà provare a compiere una vera e propria impresa: passare il turno con il Lione, non sarà certamente semplice, e poi lanciarsi nella Final Eight di Lisbona perchè una squadra Stron9er deve avere l’ambizione di provare a conquistare la tanto desiderata coppa dalla grandi orecchie.

LA ROSA DELLA JUVENTUS STRON9ER CAMPIONE D’ITALIA 2019/20

Portieri: Szczesny, Pinsoglio, Buffon.

Difensori: De Sciglio, Chiellini, De Ligt, Alex Sandro, Danilo, Bonucci, Rugani, Demiral.

Centrocampisti: Pjanic, Khedira, Ramsey, Matuidi, Rabiot, Bentancur.

Attaccanti: Ronaldo, Dybala, Douglas Costa, Cuadrado, Higuain, Bernardeschi.

Allenatore: Sarri.

Sorteggi Champions e Europa League, i tabelloni delle Final 8

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Il Covid19 ha rivoluzionato le nostre vite, le nostre abitudini e anche il mondo dello sport, oggi a Nyon sono andati in scena i Sorteggi Champions ed Europa League per stabilire il tabellone.

Sarà una formula totalmente inedita, saranno sfide giocate tutte nel mese d’agosto a Lisbona, veniamo ad analizzare i risultati dei Sorteggi Champions per le italiane.

L’urna di Nyon non è stata per niente buona con le compagini del nostro paese, se la Juventus passerà il turno, rimontando lo 0-1 di Lione, si troverà contro nei quarti la vincente della sfida tra Manchester City e il Real Madrid (con i citizens avanti dopo il successo per 2-1 al Bernabeu).

Sorteggi Champions non certo positivi nemmeno per il Napoli.

I ragazzi di Gattuso se riusciranno ad eliminare il Barcellona dopo l’uno ad uno al San Paolo, si troveranno contro una tra Bayern Monaco e Chelsea (tedeschi nettamente favoriti dopo il successo per 3-0 in terra inglese) e poi andranno ad incrociare una tra Lione, Juventus, Real Madrid o Manchester City.

Lato del tabellone decisamente meno complesso per l’Atalanta che però per raggiungere la semifinale con una tra Atletico Madrid o Lipsia, dovrà eliminare i campioni di Francia del Psg che però arriveranno alla sfida senza aver ripreso il campionato.

RIEPILOGO SORTEGGI CHAMPIONS

Sorteggi Champions | © Uefa.com

Dopo i Sorteggi Champions passiamo ad analizzare i Sorteggi Europa League con Inter e Roma tra le protagoniste.

Anche qua si avrà una final 8, tutta in Germania, ma prima di arrivarci si dovranno disputare le gare di ritorno di sei partite e la gara secca delle altre due che sono proprio le sfide delle italiane, l’Inter contro il Getafe e la Roma contro il Siviglia.

Anche in Europa League non è andata poi benissimo, l’Inter, se supererà il Getafe se la vedrà con la vincente tra Rangers e Bayer Leverkusen (tedeschi vittoriosi 3-1 in Scozia) e poi in una eventuale semifinale con una tra Wolfsburg-Shakhtar e Eintracht Francoforte-Basilea.

Tremendo anche il cammino della Roma che prima dovrà battere il Siviglia, poi si troverà la vincete di Olympiacos-Wolverhampton (1-1 l’andata in Grecia) e poi nell’eventuale semifinale una tra Manchester United-Lask Linz e Copenhagen-Basaksehir.

RIEPILOGO SORTEGGIO EUROPA LEAGUE

Sorteggi Europa League | © Uefa.com

Il Napoli conquista la Coppa Italia ai calci di rigore.

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Sono serviti i calci di rigore per assegnare la Coppa Italia, il primo trofeo post Lockdown se l’è aggiudicato il Napoli.

Gli uomini di Gattuso sono stati infallibili dal dischetto mentre per la Juventus hanno sbagliato Dybala e Danilo.

Una partita non certo spettacolare, anzi piuttosto bruttina, che ha visto però il Napoli meritare qualcosa di più già nei 90 minuti.

Per Gattuso primo trofeo da allenatore, per Sarri seconda finale stagionale persa.

Veniamo al racconto della finale di Coppa Italia Coca Cola.

Sarri decide di schierare i suoi con il 4-3-3 con Cuadrado sulla fascia al posto di Danilo mantenendo il tridente offensivo Douglas Costa, Cristiano Ronaldo, Dybala. 

Gattuso oltre allo squalificato Ospina, sostituito da Meret, effettua altri tre cambi rispetto alla gara contro l’Inter: dentro Mario Rui, Fabian Ruiz e Callejon, fuori Hysaj, Elmas e Politano. 

Pronti via e al 5° un errore in disimpegno di Callejon permette a Dybala di rubare palla e servire Ronaldo, Meret si tuffa e respinge. 

La partita non regala emozioni, il Napoli attende tutto chiuso e la Juventus non trova spazio, al 20° ci prova Bentancur, troppo debole per impensierire il portiere degli azzurri.

Al 24° punizione pennellata di Insigne che scheggia il palo esterno. 

Un altro errore in disimpegno permette a Dybala di cercare Cristiano Ronaldo ma Meret in uscita bassa è perfetto e fa suo il pallone, passano 3 minuti e Demme con la percussione riesce a calciare davanti a Buffon che chiude in corner. Dal calcio d’angolo palla che arriva ad Insigne che calcia da fuori, altro tocco di Buffon sul fondo. 

Il primo tempo si chiude sullo 0-0

La ripresa comincia senza cambi.

La prima occasione della ripresa è per Fabian Ruiz che al 60° va al tiro da fuori, palla che finisce lontana dalla porta. 

Grossa chance per Milik al 72° ma il suo tiro da posizione comoda, finisce altissimo, altra occasione per il Napoli ci prova Politano di testa, blocca Buffon. 

Al 92° straordinario Buffon che respinge un colpo di testa di Maksimovic, sulla ribattuta arriva Elmas ma Buffon la tocca di quel tanto per mandarla sul palo. 

Finisce 0-0, la Coppa Italia Coca Cola si deciderà ai calci di rigore. 

Il primo a calciare è Dybala, Meret para. Per il Napoli calcia Insigne, gol. Tocca a Danilo, palla alta. Va Politano, Buffon intuisce ma non para, il Napoli si porta sul 2-0. Bonucci calcia, traversa e palla in rete. Anche Maksimovic non fallisce, 3-1 per il Napoli. Ramsey segna ed accorcia sul 2-3. Milik spiazza Buffon e regala la Coppa Italia al Napoli

 

NAPOLI – JUVENTUS 0-0 (4-2 d.c.r.)

Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui (80° Hysaj); Zielinski (87° Elmas), Demme, Fabian Ruiz (80° Allan); Callejon (66° Politano), Mertens (66° Milik), Insigne.

Allenatore: Gattuso.

Juventus (4-3-3): Buffon; Alex Sandro, Bonucci, de Ligt, Cuadrado (85° Ramsey); Bentancur, Pjanic (73° Bernardeschi), Matuidi; Douglas Costa (65° Danilo), Cristiano Ronaldo, Dybala.

Allenatore: Sarri.

Arbitro: Doveri.

Ammoniti: Bonucci (J), Mario Rui (N), Dybala (J)

Brignone è storia, la Coppa del Mondo di sci femminile è sua

Adesso è ufficiale, la cancellazione delle gare di Are, che avrebbero concluso la stagione di Coppa del Mondo di sci alpino femminile, ha consegnato matematicamente la sfera di cristallo a Federica Brignone.

Un trionfo arrivato senza la possibilità di festeggiare sulla pista, magari dopo un duello all’ultima porta con la slovacca Petra Vhlova e la rientrante campionessa americana Mikaela Shiffrin.

Un successo però ampiamente meritato, magari in parte agevolato dall’assenza del fenomeno a stelle e strisce (fermatasi dopo la scioccante morte del padre) ma senza dubbio arrivato dopo una stagione straordinaria.

Figlia di Maria Rosa Quario, nazionale azzurra di sci nei primi anni 80, nata a Milano il 14 luglio 1990, ma residente a in Valle d’Aosta a La Salle, Federica Brignone ha esordito in Coppa del Mondo nella stagione 2009/10 ottenendo un terzo posto in Slalom Gigante (sua specialità regina nella quale ha ottenuto 7 vittorie ed un totale di 22 podi ai quali va aggiunto un argento ai mondiali di Garmisch del 2011 ed un bronzo alle Olimpiadi di Pyeongchang 2018) ha avuto una costante crescita negli anni, nonostante alcune stagioni no nelle quali non ha archiviato podi, fino a giungere a questo 2019/20 davvero strepitoso.

Federica Brignone ha chiuso la stagione 2019/20 con un totale di 1378 punti (seconda Shiffrin a 1225 e terza Vhlova a 1189), conquistando 11 podi suddivisi in 5 vittorie (2 in Slalom Gigante, due in Combinata ed una in Supergigante), 5 secondi posti (uno in Slalom Gigante, due in Discesa Libera e due in Supergigante) ed un terzo posto in Discesa Libera.

Un’annata straordinaria che ha permesso a Brignone di ottenere quella Coppa del Mondo generale che prima di lei, nonostante lo sci azzurro avesse prodotto campionesse del calibro di Deborah Compagnoni per fare un esempio, non era riuscita a conquistare nessuna sciatrice italiana.

Oltre alla Coppa Generale, la campionessa valdostana ha messo in bacheca la Coppa di Combinata e la Coppa di Slalom Gigante. Oltre a questi successi ha chiuso il 2019/20 con un secondo posto nella Coppa di Supergigante ed un terzo in quella di Discesa Libera.

Super Ilicic e per la Dea continua il sogno Champions

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Uno straordinario Josip Ilicic, con un poker, ha trascinato l’Atalanta al successo per 4-3 contro il Valencia nel ritorno degli ottavi di Champions in un Mestalla a porte chiuse.

Un successo straordinario che sommato al 4-1 di San Siro ha permesso alla Dea di proseguire il suo storico cammino, giunto adesso ai quarti, un’impresa che viene così aggiornata turno dopo turno.

Protagonista assoluto della serata è stato Josip Ilicic che si è procurato e ha poi trasformato il rigore dopo soli due minuti. Un gol che ha sostanzialmente spalancato le porte della qualificazione. Ilicic però non poteva certo accontentarsi e dopo aver trasformato il rigore del 2-1, ha trovato altre due reti che sono valse il definitivo 4-3.

Veniamo quindi al racconto del ritorno degli ottavi di Champions League tra Valencia ed Atalanta.

Si parte e dopo solo 2 minuti Ilicic con una gran giocata si conquista un calcio di rigore, dal dischetto va lo stesso sloveno che trasforma. Al 9° primo tentativo di reazione del Valencia con un tiro da fuori di Rodrigo respinto da Sportiello. Al 21° su una palla verticale Palomino cerca l’anticipo su Gameiro, la palla però rimane a portata dell’attaccante che supera Sportiello. Gli spagnoli provano a fare la gara ma la Dea non corre grossi rischi. Al 41° ancora Diakhaby commette fallo da rigore (tocco di mano visionato al VAR) dal dischetto Ilicic trasforma nuovamente. Il primo tempo si chiude con l’Atalanta avanti per 2-1 nel silenzio del Mestalla.

Si riparte con l’ingresso di Guedes nel Valencia al posto di Diakhaby, l’Atalanta aveva sostituito de Roon con Zapata sul finire del primo tempo. La prima occasione della ripresa è per i nerazzurri col tiro di Freuler ribattuto dalla traversa. Passa un minuto e di testa Gameiro, da pochi passi, pareggia. Il gol non spaventa la Dea che controlla e anzi va vicina al 3-2. Il vantaggio però lo trovano gli spagnoli con un tocco morbido sull’uscita di Sportiello, dopo perfetto inserimento, di Ferran Torres. Risposta bergamasca con un bolide di Zapata, salvato in corner da Cillessen. Ilicic però è in una serata super e al 71° concretizza una grande ripartenza e ricevuto l’assist da Zapata, trova la personale tripletta. Lo sloveno non si vuole proprio fermare e al 82° riceve in area e piazza la palla sul palo lontano per il poker personale. Finisce così, l’Atalanta compie un’altra impresa volando ai quarti di Champions League.

VALENCIA – ATALANTA 3-4 (3° rig., 42° rig., 71°, 82° Ilicic (A), 21°, 51° Gameiro (V), 68° Ferran Torres (V))

Valencia (4-4-2): Cillessen; Wass, Coquelin (74° Cheryshev), Diakhaby (46° Guedes), Gaya; Ferran Torres, Parejo, Kondogbia, Soler; Gameiro, Rodrigo (79° Florenzi).

Allenatore: Celades.

Atalanta (3-4-1-2): Sportiello; Djimsiti, Caldara, Palomino; Hateboer, de Roon (44° Zapata), Freuler, Gosens; Pasalic (83° Tameze); Ilicic, Gomez (78° Malinovsky).

Allenatore: Gasperini.

Arbitro: Hategan.

Ammoniti: Coquelin (V), Diakhaby (V), Kondogbia (V), Wass (V), Freuler (A).

I risultati della serata di Champions League | © UEFA.com

Nell’altra gara di serata il Lipsia ha sconfitto nettamente 3-0 il Tottenham di Josè Mourinho. Per la squadra tedesca stesso destino dell’Atalanta, prima volta ai quarti di finale di Champions League.

Sorteggi Europa League: sfide spagnole per Inter e Roma

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I Sorteggi Europa League effettuati oggi a Nyon hanno stabilito una doppia sfida Italia vs Spagna per ottenere il pass verso i quarti di finale.

L’Inter affronterà il sorprendente Getafe mentre per la Roma ci sarà il temibile Siviglia dell’ex ds giallorosso Monchi.

Sorteggi Europa League quindi non certo fortunatissimi, è vero che è stato evitato il derby ed anche il temibile Manchester United, ma è altrettanto vero che c’erano squadre, sulla carta, decisamente più abbordabili.

Veniamo ad analizzare le due rivali delle italiane negli ottavi di Europa League partendo dal Getafe.

La squadra guidata dal tecnico Pepe Bordalas, dopo lo scorso straordinario campionato, chiuso al 5° posto dopo aver sognato a lungo la qualificazione Champions, anche quest’anno sta andando fortissimo in Liga (attualmente 5° ma ad una sola lunghezza dall’Atletico terzo) e sta procedendo molto bene in Europa League.

Nel proprio cammino europeo il Getafe ha chiuso il girone di Europa League al secondo posto alle spalle del Basilea, con 4 vittorie e 2 sconfitte (entrambe contro gli svizzeri) segnando 8 reti e subendone 4. Il capolavoro vero e proprio è arrivato nei sedicesimi contro l’Ajax, gli spagnoli hanno infatti vinto in casa 2-0 e all’Amsterdam Arena hanno segnato subito quel gol che ha messo in discesa l’incontro (se pur perso 2-1) e la conseguente qualificazione.

Da tener d’occhio senza dubbio la coppia di attaccanti over 30 Jaime Mata e Angel Rodriguez (18 gol in due) ed il giovane Marc Cucurella, 21enne esterno in prestito dal Barcellona.

L’Inter giocherà a San Siro l’andata il 12 marzo mentre il ritorno è previsto per il 19 marzo in Spagna.

Il Siviglia, rivale della Roma, non ha bisogno di molte presentazioni, la squadra andalusa ha certamente nell’Europa League il proprio habitat naturale, ha infatti vinto il trofeo cinque volte, con uno straordinario tris dall’annata 2013/14 al 2015/16.

In questa stagione viaggia molto bene in campionato, 3° posto a pari punti con l’Atletico Madrid, ed ha effettuato un cammino praticamente perfetto ai gironi, 5 vittorie ed una sola sconfitta arrivata contro l’APOEL quando c’era già la matematica del 1° posto. La compagine di Lopetegui ha però sofferto nei sedicesimi, dopo il pareggio per 1-1 in casa del Cluj ha infatti rischiato la clamorosa beffa al ritorno quando al 88° Alexandru aveva trovato la rete per gli ospiti, il VAR ha annullato ed il Siviglia si è così qualificato.

Oltre agli ex Serie A Suso, Ocampos, Vazquez e Banega, c’è da tenere in considerazione il centravanti olandese Luuk de Jong e gli “eterni” Jesus Navas e Nolito.

La Roma giocherà a Siviglia l’andata il 12 marzo ed il ritorno all’Olimpico il 19 marzo.

Sorteggi Europa League per gli ottavi di finale | © UEFA.com

RIEPILOGO SORTEGGI EUROPA LEAGUE

BASAKSEHIR – COPENHAGEN

OLYMPIACOS – WOLVERHAMPTON

GLASGOW RANGERS – BAYER LEVERKUSEN

WOLFSBURG – SHAKHTAR DONETSK

INTER – GETAFE

SIVIGLIA – ROMA

Eintrach Frankfurt/Red Bull Salzburg – BASILEA

LASK LINZ – MANCHESTER UNITED

Consigli Fantacalcio 26° giornata Serie A 2019/20

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Lasciata alle spalle la parentesi delle gare di andata degli ottavi di Champions League, con il pareggio casalingo del Napoli contro il Barcellona e il k.o. della Juventus a Lione, e le qualificazioni di Inter e Roma agli ottavi di Europa League, si è pronti a tornare in campo nel weekend. Con il ritorno della Serie A torna anche il Fantacalcio e di conseguenza anche la nostra rubrica Consigli Fantacalcio.

La ventiseiesima giornata della Serie A 2019/20 vedrà le 10 partite disputarsi su tre giorni. Si partirà con il classico triplo anticipo del sabato, uno alle 15, uno alle 18 ed uno alle 20.45. La domenica calcistica si aprirà con il lunch match delle 12.30 al quale seguiranno poi tre sfide alle 15, un primo posticipo alle 18 e un ulteriore posticipo delle 20.45. Il lunedì sera, sempre alle 20.45, si giocherà la gara che andrà a chiudere il turno di Serie A.

Sarà la sfida tra Lazio e Bologna ad aprire il turno sabato alle 15. Nello stesso giorno, ma alle 18, si giocherà Udinese-Fiorentina, il sabato di campionato sarà chiuso dall’anticipo delle 20.45 Napoli-Torino. Milan-Genoa sarà il Lunch Match che aprirà la giornata di domenica. Alle 15 poi si giocheranno 3 partite: Lecce-Atalanta, Parma-Spal e Sassuolo-Brescia. Alle 18 il primo posticipo domenicale sarà Cagliari-Roma, alle 20.45 poi si giocherà il big match, il derby d’Italia Juventus-Inter. Lunedì sera alle 20.45 ci sarà Sampdoria- Verona gara che andrà a chiudere la 26° giornata della Serie A 2019/20.

CONSIGLI FANTACALCIO 26° GIORNATA SERIE A

LAZIO – BOLOGNA sabato 29/2 ore 15

CONSIGLIATI: IMMOBILE (L), PALACIO (B)

SCONSIGLIATI: MARUSIC (L), DENSWIL (B)

SORPRESE: JONY (L), DOMINGUEZ (B)

UDINESE – FIORENTINA sabato 29/2 ore 18

CONSIGLIATI: OKAKA (U), CHIESA (F)

SCONSIGLIATI: BECAO (U), IGOR (F)

SORPRESE: NESTOROVSKI (U), LIROLA (F)

NAPOLI – TORINO sabato 29/2 ore 20.45

CONSIGLIATI: MILIK (N), BELOTTI (T)

SCONSIGLIATI: MARIO RUI (N), BASELLI (T)

SORPRESE: DEMME (N), IZZO (T)

MILAN – GENOA domenica 1/3 ore 12.30

CONSIGLIATI: REBIC (M), PANDEV (G)

SCONSIGLIATI: CONTI (M), ANKERSEN (G)

SORPRESE: HERNANDEZ (M), STURARO (G)

LECCE – ATALANTA domenica 1/3 ore 15

CONSIGLIATI: MANCOSU (L), ILICIC (A)

SCONSIGLIATI: CALDERONI (L), DJIMSITI (A)

SORPRESE: SHAKOV (L), HATEBOER (A)

PARMA – SPAL domenica 1/3 ore 15

CONSIGLIATI: GERVINHO (P), PETAGNA (S)

SCONSIGLIATI: BRUGMAN (P), ZUKANOVIC (S)

SORPRESE: KULUSEVSKI (P), VALOTI (S)

SASSUOLO – BRESCIA domenica 1/3 ore 15

CONSIGLIATI: CAPUTO (S), TORREGROSSA (B)

SCONSIGLIATI: CISTANA (S), OBIANG (B)

SORPRESE: TOLJAN (S), TONALI (B)

CAGLIARI – ROMA domenica 1/3 ore 18

CONSIGLIATI: NAINGGOLAN (C), DZEKO (R)

SCONSIGLIATI: CACCIATORE (C), BRUNO PERES (R)

SORPRESE: PEREIRO (C), MKHITARYAN (R)

JUVENTUS – INTER domenica 1/3 ore 20.45

CONSIGLIATI: CRISTIANO RONALDO (J), LUKAKU (I)

SCONSIGLIATI: PJANIC (J), CANDREVA (I)

SORPRESE: RAMSEY (J), BARELLA (I)

SAMPDORIA – VERONA lunedì 2/3 ore 20.45

CONSIGLIATI: QUAGLIARELLA (S), LAZOVIC (V)

SCONSIGLIATI: COLLEY (S), FARAONI (V)

SORPRESE: JANKTO (S), STEPINSKI (V)

Roma ed Inter avanti insieme verso gli ottavi d’Europa League

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Serata decisamente positiva per le due italiane impegnate nelle gare di ritorno dei sedicesimi di Europa League, Roma ed Inter infatti hanno ottenuto il pass verso gli ottavi.

Nella trasferta in casa del Gent i giallorossi di Fonseca, forti del 1-0 dell’andata, si sono spaventati per pochi minuti, quando il gol di David al 25° ha rimesso in pari le cose. La rete di Kluivert dopo solo 4 minuti ha ristabilito le distanze e sostanzialmente spento le velleità della squadra belga.

La Roma certamente non è ancora guarita ma il terzo risultato utile consecutivo, sommato al passaggio del turno, danno la sensazione di una squadra che pare avere intrapreso la strada giusta.

In un San Siro totalmente deserto, l’Inter, vittoriosa 2-0 in Bulgaria, ha quasi sempre controllato la gara ma ha rischiato di riaprire il discorso qualificazione quando ha subito la rete di Cauly. Come per la Roma però anche i nerazzurri hanno ristabilito le distanze dopo pochi minuti grazie al gol di Biraghi.

Lukaku nel recupero del primo tempo, anche con un pizzico di fortuna, ha trovato il gol che ha sigillato il tutto. Il secondo tempo è scivolato via senza grandi emozioni. Un successo importante che vale gli ottavi di Europa League e tiene alto il morale in vista della sfida di domenica sera a Torino contro la Juventus.

Veniamo al racconto della serata di Europa League partendo dalla sfida della Roma a Gent.

La gara inizia su buoni ritmi dopo un minuto ci prova Kolarov ma il palo dice no alla sua conclusione. Rispondono i padroni di casa con una giocata di squadra al minuto numero 8 che porta Bezus al tiro, palla respinta dalla difesa. Il Gent cresce e al 25° su un perfetto cross di Bezus arriva David che col tocco batte Pau Lopez. La Roma però non si scoraggia e al 29° con una perfetta ripartenza Mkhitaryan innesca Kluivert che dentro l’area pareggia. E’ sempre David a rendersi insidioso ma i belgi sembrano aver perso un po’ dello smalto iniziale. Il primo tempo si chiude sul 1-1.

Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Il Gent prova a fare la partita provando a sfruttare la sua stellina David, la difesa giallorossa tiene. La Roma si vede raramente davanti ma al contempo rischia poco dietro, eccezion fatta per l’insidioso tiro di Odjija. I minuti scorrono ed il Gent si vede solo con le conclusioni di Odjija che non spaventano Pau Lopez. Finisce 1-1, un pareggio che regala alla Roma il passaggio agli ottavi di Europa League.

GENT – ROMA 1-1 (25° David (G), 29° Kluivert (R))

Gent (4-3-1-2): Kaminski; Castro, Plastun (80° Niangbo), Ngadeu-Ngadjui, Mohammadi; Kums, Owusu, Odjidja-Ofoe; Bezus (66° Chakvetadze); Depoitre (66° Kvilitaia), David.

Allenatore: Thorup.

Roma (4-2-3-1): Pau Lopez; Spinazzola (67° Spinazzola), Smalling, Mancini, Kolarov; Veretout (78° Fazio), Cristante; Carles Perez (83° Villar), Mkhitaryan, Kluivert; Dzeko.

Allenatore: Fonseca.

Arbitro: Sanchez.

Ammoniti: Bezus (G), Veretout (R), Depoitre (G), Spinazzola (R), Kums (G), Mohammadi (G), Odjija (G).

Veniamo ora alla sfida a porte chiuse di San Siro, tra Inter e Ludogorets.

Si parte con i bulgari che provano a far la gara ma la prima grande occasione è di Lukaku che al 5° si trova solo davanti al portiere, Iliev respinge. Al 18° l’Inter chiede il rigore per un tocco di mano di Dyakov, dopo un consulto VAR l’arbitro lascia correre. I ritmi non crescono, il tutto in un silenzio quasi irreale. Al 27° quasi inaspettato arriva il vantaggio del Ludogorets con Cauly che si libera di Godin e calcia forte da pochi metri, superando Padelli. La reazione è immediata, ancora Dyakov rischia di causare un rigore, che però non viene assegnato dal VAR, passa solo un minuto e Biraghi va alla conclusione, la deviazione di Terziev non lascia scampo ad Iliev. Al 39° ci prova Barella da lontano, Iliev non si fa sorprendere e mette in corner. Nel 3° minuto di recupero Lukaku, anche dopo un rimpallo con il portiere Iliev, mette la palla di testa in rete, l’Inter va al riposo avanti sul 2-1.

Si riparte con Brozovic che entra al posto di Barella. L’Inter, forte del proprio vantaggio gestisce la gara senza problemi. Al 52° ci prova Sanchez ma la palla si ferma contro la traversa. Non c’è partita, il Ludogorets non riesce ad accelerare, ed è ancora l’Inter, con Lukaku al 59°, ad avere la palla gol, Iliev salva deviando sul palo. Al 67° squillo del Ludogorets col tiro del neoentrato Swierczok, bravo Padelli a respingere. Gli ospiti provano quantomeno a non perdere e con Tchibota e Cauly cercano di impensierire la retroguardia di Conte. Non accade molto altro, l’Inter batte il Ludogorets 2-1 e si qualifica agli ottavi di Europa League.

INTER – LUDOGORETS 2-1 (27° Cauly (L), 32° Biraghi (I), 45°+3 Lukaku (I))

Inter (3-5-2): Padelli; D’Ambrosio (76° Bastoni), Ranocchia, Godin; Moses, Barella (46° Brozovic), Borja Valero, Eriksen, Biraghi; Lukaku (62° Esposito), Sanchez.

Allenatore: Conte.

Ludogorets (4-3-3): Iliev; Cicinho, Terziev, Grigore, Nedyalkov; Marcelinho (83° Biton), Dyakov, Badji; Wanderson (70° Tchibota), Keseru (64° Swierczok ), Cauly.

Allenatore: Vrba.

Arbitro: Siebert.

Ammoniti: D’Ambrosio (I), Wanderson (L).

I risultati di serata di Europa League | © Uefa.com

Nelle altre gare di serata il Getafe perde ma elimina l’Ajax, crolla lo Sporting che ai supplementari contro il Basaksehir perde 4-1 e viene eliminato. Tutto facile per Basilea, Bayer Leverkusen, Lask Linz, Wolfsurg e Manchester Utd. Passano il turno anche Shakhtar, Copenhagen (eliminato il Celtic), Siviglia e Wolverhampton. Clamoroso k.o dell’Arsenal, i Gunners, che partivano con l’uno a zero ottenuto in Grecia, sono stati portati ai supplementari dall’Olympiacos, hanno trovato con Aubameyang al 113° il gol che sembrava valere la qualificazione ma proprio al 120° è arrivata la doccia gelata del gol di El Arabi che ha regalato al team di Atene gli ottavi di Europa League.

A queste squadre vanno aggiunti i Rangers, qualificati ieri, e la vincente di Salzburg-Eintracht (1-4 all’andata) rinviata oggi per maltempo.

La Juve si sveglia tardi e viene sconfitta a Lione

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Una Juve troppo brutta gioca un primo tempo troppo opaco con tanto di rete subita, non basta un’ultima mezz’ora in continua crescita per trovare il pari, a Lione i bianconeri escono sconfitti 1-0.

Lenta, a tratti impacciata e sottomessa per lunghi tratti al gioco dei padroni di casa, questo è stato il primo tempo della squadra di Sarri.

E’ vero che il gol vittoria di Tousart è arrivato con i bianconeri in 10 perché de Ligt era uscito a farsi medicare una grossa ferita sanguinante in testa, e con la difesa totalmente impacciata, non è stata però l’unico momento critico della prima frazione. La squadra di Garcia ha gestito a proprio piacimento il gioco creando altri potenziali pericoli.

Nel secondo tempo, con l’uscita di un Pjanic non proprio al top ed il conseguente ingresso di Ramsey la squadra è sembrata crescere ed ha preso in mano il pallino del gioco, sfiorando quel pareggio che forse avrebbe anche meritato.

Niente è compromesso ovviamente ma solo nel caso in cui allo Stadium si veda la Juve del secondo tempo, in quel caso il passaggio del turno è alla portata.

Veniamo al racconto della partita di Champions League tra Lione e Juventus.

La partenza della gara è decisamente su ritmi alti anche se per i primi 20 minuti i due portieri rimangono sostanzialmente inoperosi. Al 21° Ekambi attacca il primo palo su azione da corner, il suo colpo di testa sbatte contro la traversa. Alla mezz’ora de Ligt è costretto ad uscire per farsi curare una ferita alla testa, il Lione ne approfitta e con il perfetto inserimento di Tousart passa in vantaggio. Al 35° ci prova Ronaldo ma il suo tiro non rientra verso l’angolo basso. Al 41° pasticcio difensivo Pjanic-Bonucci, Ekambi prova ad approfittare ma calcia alto. Il primo tempo, per fortuna della Juventus, si chiude soltanto sul 1-0 per il Lione.

Si riparte senza cambi per il secondo tempo. La Juve prova a far gioco, il Lione si chiude molto bene. E’ un possesso palla però sterile, Lopes non deve compiere alcun intervento. Al 69° gran cross di Alex Sandro, Dybala arriva a colpire al volo ma mette fuori. Al 84° Ronaldo prova a colpire di testa, viene disturbato e cade chiedendo il rigore, Gil Manzano non fischia. Un minuto dopo Dybala inventa, Higuain però pasticcia e spreca. Al 87° Dybala riesce anche a trovare il gol ma è in fuorigioco di un niente, rete annullata. L’assedio non basta, finisce così, la Juventus perde a Lione e dovrà provare a ribaltarla a Torino nel ritorno per ottenere il pass per i quarti di Champions League.

LIONE – JUVENTUS 1-0 (31° Tousart)

Lione (3-5-2): Lopes; Denayer, Marcelo, Marcal; Dubois (77° Tete), Bruno, Tousart, Aouar, Cornet (81° Andersen); Toko Ekambi (66° Terrier), Dembele.

Allenatore: Garcia.

Juventus (4-3-3): Szczesny; Danilo, de Ligt, Bonucci, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic (61° Ramsey), Rabiot (78° Bernardeschi); Cuadrado (70° Higuain), Dybala, Cristiano Ronaldo.

Allenatore: Sarri.

Arbitro: Gil Manzano.

Ammoniti: Marcelo (L), Cornet (L).

I risultati della serata di Champions League | Foto Twitter

Nell’altra gara di sera il Manchester City di Guardiola va sotto al Bernabeu per la rete di Isco ma poi la ribalta in pochi minuti grazie ai gol di Gabriel Jesus e De Bruyne. Altro problema per Zidane, il rosso a Sergio Ramos.

Il Napoli ferma il Barcellona sul pari al San Paolo

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Chi si aspettava un successo facile del Barcellona sarà rimasto deluso dalla bella prova del Napoli che al San Paolo, nell’andata degli ottavi di Champions League, è riuscito a fermare il Barça sul 1-1.

E’ proprio il risultato finale quello che lascia l’amaro in bocca, non è bastata la perla di Dries Mertens, uscito al 54° per infortunio, nel primo tempo per conquistare il successo, nella ripresa infatti l’unica distrazione della difesa è costata il pari di Griezmann.

Un Napoli comunque molto attento, compatto, che ha seguito attentamente il piano gara preparato da Gattuso e che nella ripresa ha avuto anche la palla della vittoria sprecata da Callejon.

Al Camp Nou passare il turno sarà certamente una vera e propria impresa anche se al Barcellona mancheranno Busquets (ammonito e diffidato) e Arturo Vidal espulso nel finale di gara.

Veniamo al racconto di questa sfida di Champions League del San Paolo.

La gara parte esattamente come da previsione, il Barcellona fa possesso palla ed il Napoli attende con pazienza concedendo meno varchi possibili. Passano i minuti, le occasioni latitano con gli azzurri che provano a farsi vedere con veloci ripartenze. Al 29° Firpo perde una brutta palla sulla trequarti, Zielinski serve Mertens, il belga controlla e dal limite piazza la conclusione vincente. Ci si aspetta la reazione blaugrana ed invece è Manolas al 42° a sfiorare il gol con una girata che esce di poco. Si va al riposo con il Napoli avanti per 1-0.

Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Il copione non cambia, possesso palla Barça e Napoli in attesa. Al 54° Mertens è costretto a lasciare il campo per infortunio, entra Milik. Passano 3 minuti, imbucata per Semedo che sorprende la difesa, il terzino mette in mezzo e Griezmann insacca da pochi passi. Al 63° clamorosa occasione sprecata da Callejon che, su perfetto assist di Milik, calcia addosso a ter Stegen. Nel finale brutto fallo di Vidal che gli costa il giallo, Mario Rui si rialza e scatta verso il cileno, i due vengono faccia a faccia, l’arbitro li ammonisce entrambi ma per Vidal è il secondo, Barcellona in 10. Finisce così, il Napoli ferma il Barcellona nella gara di andata degli ottavi di Champions League.


NAPOLI – BARCELLONA 1-1 (30° Mertens (N), 57° Griezmann (B))

Napoli (4-3-3): Ospina; Mario Rui, Maksimovic, Manolas, Di Lorenzo; Fabian Ruiz, Demme (79° Allan), Zielinski; Callejon (74° Politano), Mertens (54° Milik), Insigne.

Allenatore: Gattuso.

Barcellona (4-3-3): ter Stegen; Semedo, Umtiti, Pique (93° Lenglet), Junior Firpo; de Jong, Busquets, Rakitic (56° Arthur); Messi, Griezmann (87° Ansu Fati), Vidal.

Allenatore: Setien.

Arbitro: Brych.

Ammoniti: Busquets (B), Insigne (N), Messi (B), Griezmann (B), Mario Rui (N).

Espulso: Vidal (B)

I risultati della serata di Champions League | © UEFA.com


Nell’altra partita di serata il Bayern Monaco trascinato da Gnabry (doppietta) e Lewandowski (due assist ed un gol) distrugge il Chelsea a Stamford Bridge con un 3-0 che lascia pochi dubbi sul passaggio del turno.

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