Gironi e protagonisti delle Olimpiadi di calcio 2012

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neymar | ©Julian Finley/Getty Images

Manca solo una settimana ormai all’inizio dello spettacolo. Il teatro di quest’anno sarà a Londra e dintorni, dove i talenti delle migliori Nazionali si sfideranno per raggiungere l’ambita medaglia d’oro. Giunte alla 25^ edizione, le Olimpiadi di calcio 2012 promettono di conservare intatta la magia del pallone che viaggia nei cinque continenti del globo. Africa, America, Europa, Asia, Oceania, non manca nessuno all’appello. Chi è abbastanza lucido per poter aprire la bocca e proferire parola non potrà non indicare il Brasile come Nazionale favorita, potendo contare sulle stelle Marcelo, Hulk e Thiago Silva. Nel calcio però non si può dare nulla per scontato. Scopriamo quindi le possibili outsider e i principali protagonisti delle squadre presenti nella capitale britannica.

GIRONE A – La favorita del Gruppo A è l’Uruguay. I ragazzi di Oscar Tabarez non dovrebbero incontrare difficoltà in un girone composto da Gran Bretagna, Senegal ed Emirati Arabi. I padroni di casa, nonostante possano contare sulle stelle di Giggs e Bellamy, attualmente sono un gradino sotto rispetto ai sudamericani. Come giovani talenti della selezione inglese segnaliamo il centrocampista del Manchester United Tom Cleverley (classe ’89), quest’anno uno dei protagonisti del centrocampo dei Red Devils. Del tutto inutile invece sottolineare la superiorità dell’Uruguay, che oltre a Cavani, Suarez e Gaston Ramirez, metterà in mostra talenti del calibro di Rolin (il difensore che piaceva tanto a Udinese e Roma), il “nostro” Diego Polenta (in forza al Genoa) ed il nuovo acquisto del Palermo Arevalo Rios, perno del centrocampo uruguaiano. Senegal ed Emirati Arabi? Non pervenuti.

marco fabian | ©Matthew Lewis/Getty Images

GIRONE B – Salvo clamorose sorprese, possiamo anticiparvi chi chiuderà il girone a punteggio pieno: il Messico. E’ talmente enorme la distanza tra centroamericani e le avversarie (Gabon, Corea del Sud, Svizzera), che non immaginiamo un altro esito finale se non 3 vittorie del gruppo comandato da Marco Fabian, l’ultimo capocannoniere del Torneo di Tolone (disputatosi a fine maggio ndr). L’attaccante del Chivas sarà in ottima compagnia. Segnaliamo, fra gli altri, Hector Herrera e Luis Jimenez, entrambi protagonisti assoluti del torneo internazionale, vinto quest’anno proprio dal Messico. Il primo è un centrocampista tuttofare, dai grandi polmoni e dall’ottima corsa, il secondo gioca in area di rigore ma non può essere esattamente definito un attaccante (è più corretto collocarlo nella posizione di trequartista). Segnatevi questi tre nomi, potrebbero darvi soddisfazione nel prossimo futuro.

GIRONE C – Se nel gruppo precedente ci siamo sbilanciati pesantemente in favore del Messico, non possiamo non astenerci dal vedere il Brasile già in finale. Chi potrà fermare l’autentico spauracchio di queste Olimpiadi non si trova nel girone C. Per la legge dei grandi numeri quest’anno sarà l’anno dei verdeoro, che non hanno mai vinto un oro olimpico nella loro storia. Imprevedibilità (Neymar), forza (Thiago Silva), classe (Oscar): tutto lascia credere che le Olimpiadi abbiano già un padrone assoluto. Bielorussia, Egitto e Nuova Zelanda riusciranno soltanto a fare il solletico a Pato e compagni. Siamo pronti a metterci la mano sul fuoco, e voi?

christian tello | ©JOSEP LAGO/AFP/Getty Images

GIRONE D – Come si dice dalle mie parti, tanta roba. Spagna, Marocco, Giappone e Honduras si daranno battaglia per raggiungere l’agognato primo posto nel girone, che potrebbe voler dire finale, dal momento che in semifinale si eviterebbe il Brasile (dando per scontato che i verdeoro ottengano la prima posizione). Favoriti d’obbligo gli iberici. Potranno infatti contare sul ricco blocco blaugrana, un elemento per reparto: Tello (attacco), Thiago Alcantara (centrocampo), Montoya (difesa). A rendere speciale le Furie Rosse ci penserà poi Juan Mata, fresco campione d’Europa con la maglia del Chelsea. Senza dimenticare inoltre il terminale offensivo, Adrian (classe ’84), quest’anno autore di 19 gol con la maglia dell’Atletico Madrid, anche lui campione d’Europa (di “serie B”). Attenzione però a Marocco e Giappone, che possono vantare in rosa giocatori del calibro di Zakaria Labyad (centrocampista offensivo del Psv classe ’93) e l’incompreso Takashi Usami (la scorsa stagione al Bayern, ora all’Hoffenheim).

Appuntamento per il 26 luglio, quando la sfida tra Honduras e Marocco aprirà ufficialmente le Olimpiadi di calcio 2012. Chi succederà all’Argentina di Lionel Messi?

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