Olanda-Germania 1-2, Gomez punisce Marwijk, Van Persie non basta

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mario gomez | © PATRICK HERTZOG/AFP/GettyImages

Al Metalist Stadium prova di forza della Nazionale di Low, che dopo il successo di ieri si candida seriamente al titolo di regina a questi Europei. Olanda-Germania termina 1-2 in favore dei tedeschi, con la doppietta di Mario Gomez nel primo tempo a rendere inutile qualsiasi tentativo orange nella ripresa, quando Marwijk stravolge la sua squadra non riuscendo però a raggiungere gli avversari. La prima rete di Van Persie nella rassegna continentale non è sufficiente infatti a cancellare lo zero in classifica per gli olandesi, che sono ad un passo dall’eliminazione. La Nazionale di Marwijk è obbligata a battere il Portogallo con due gol di scarto e sperare che la Germania non si rilassi contro la Danimarca. Altrimenti sarà notte fonda per i vice-campioni del mondo in carica.

LA GARA – Il ct olandese conferma in blocco l’undici iniziale contro la Danimarca, ad eccezione del rientrante Mathijsen in difesa. Anche nella Germania Low non regala sorprese, nonostante alla vigilia Klose fosse dato favorito rispetto a Gomez. Resta tutto immutato invece, e anche stavolta le scelte sorridono all’allenatore teutonico, mentre a piangere sono gli orange. Dopo il palo colpito in avvio di partita da Ozil (grande sinistro al volo per il trequartista del Real), i tedeschi trovano la rete del vantaggio al 24′ con SuperMario Gomez. L’attaccante del Bayern Monaco si conferma letale ancora una volta, bravo a raccogliere il prezioso assist di Schweinsteiger e a superare Stekelenburg. Sull’azione dell’1-0 grave errore difensivo della coppia centrale Mathijsen-Heitinga, che lascia troppo spazio al panzer di Baviera. Gomez si ripete un quarto d’ora più tardi, quando riesce a sorprendere il portiere avversario con un destro imparabile. Rete bellissima che fissa sul 2-0il risultato al primo tempo.

mario gomez | © PATRICK HERTZOG/AFP/GettyImages

Per Marwijk è tempo di scelte. Fuori Van Bommel e Afellay, dentro Van der Vaart e Huntelaar. L’Olanda inizia a girare, ma sono ancora i tedeschi a sfiorare la rete del 3-0 con Hummels, anche ieri tra i migliori in campo. Gli sforzi degli orange vengono in parte ripagati dal gol di Van Persie, il primo in questi Europei. L’obiettivo di mercato della Juventus si libera del difensore del Borussia e insacca alle spalle di Neuer con un inedito destro. La Nazionale olandese avrebbe ancora il tempo di trovare il pareggio, ma le idee sono poche, e quelle poche che ci sono appaiono confuse. Così la Germania fa sua la partita e mette una seria ipoteca per la qualificazione ai quarti. Per Robben e compagni la parola fallimento invece inizia a farsi sentire sempre più insistentemente.

Pagelle Olanda-Germania 1-2, seconda giornata Gruppo B
OLANDA
Mathijsen-Heitinga 4: è quanto di meglio il Paese dei tulipani riesce ad offrire al momento. Non di certo il massimo, anche se dall’Olanda siamo stati abituati fin dai tempi di Cruijff a ben altri giocatori in ben altri ruoli. E’ vero anche che in Olanda rimpiangono, e non poco, l’era Stam. Come darli torto.
Van Bommel-De Jong 4: chissà cosa ne pensano gli esteti di calcio nel vedere l’undici titolare orange schierare contemporaneamente a centrocampo Van Bommel e De Jong. Molto probabilmente stenderanno un velo pietoso. Anche perché c’è gente come Strootman che ancora non ha messo piede in campo da quando sono iniziati gli Europei. Roba dell’altro mondo.
Sneijder-Robben 5: da una parte c’è chi come Sneijder ha trascorso 12 mesi all’Inter sempre con la testa verso Euro 2012. Ci viene da dire vana attesa, considerata la forma e la voglia mostrata in Ucraina. Ma è anche normale, neanche Michael Jordan se non si fosse allenato al 100% per un anno non avrebbe mai potuto sfidare al 100% Larry Bird e altri “discreti” cestisti. C’è poi chi come Robben ha ormai l’etichetta di perdente in fronte. I Mondiali persi in Sudafrica, le due Champions perse contro Inter e Chelsea, e ora l’ennesimo fallimento con la Nazionale, fanno di Robben un calciatore ormai segnato.
Van Persie 6: capocannoniere della Premier, oggetto di desiderio di mezza Europa, costretto ora a brillare negli schemi piuttosto confusi di Marwijk. C’ha provato ieri, ha anche segnato, ma ciò non toglie che l'(ex) attaccante dei Gunners non sarà uno dei protagonisti di questi Europei.

GERMANIA
Hummels 7: è il vero faro della difesa tedesca. Il centrale difensivo del Borussia Dortmund campione di Germania se continua così avrà una carriera da primo della classe. Le porte di Barcellona e Real non sono poi così lontane.
Schweinsteiger 7: come si dice, la classe non è acqua. E’ il simbolo di questa Germania, forza, determinazione e piedi buoni a servizio di un collettivo da paura. Le avversarie ancora non sono riuscite ad evidenziarne punti deboli, e difficilmente la Danimarca potrà fare qualcosa in tal senso.
Ozil 7: il giocatore della Turchia è tra i più in palla della sua Nazionale. E’ ormai evidente perché Mourinho lo consideri titolare inamovibile del suo Real Madrid forza 100, ed è evidente perché il secondo Kakà non riesca più ad emergere tra i Blancos. Claro.
Mario Gomez 8: tre gol e sei punti, tutti firmati Gomez. L’attaccante del Bayern Monaco è il bomber che non ti aspetti. Da sempre ritenuto seconda scelta dal ct Low, ha approfittato al meglio dell’infortunio di Klose per accaparrarsi la scena in queste prime due partite del girone B. E a dire che c’era chi lo considerava bravo soltanto nell’aggiustarsi i capelli.

OLANDA-GERMANIA 1-2, HIGHLIGHTS
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