I Los Angeles Lakers riconquistano il vantaggio del fattore campo dopo averlo perso solo 48 ore fa, espugnando Boston per 91-84 con una fantastica prova forse del giocatore meno aspettato da tutti ovvero il playmaker Derek Fisher.
Partono subito bene i Celtics spinti dal grande pubblico del “Garden” con un 12-5 che sembra far pensare che la vittoria in gara 3 sia una cosa alla portata degli uomini di Doc Rivers. I gialloviola però reagiscono da grande squadra quale sono e operano un break di 21-5 che li porta sul 26-17 e permette di chiudere la prima frazione di gioco sul +9.
Ci si attenderebbe la reazione dei biancoverdi ma le aspettative sono deluse visto che Ray Allen sembra il lontano parente dello stratosferico tiratore di gara 2 e Paul Pierce non riesce a trovare il bandolo della matassa navigando sempre nel limbo dell’anonimato. Rapidamente i Lakers toccano il +17 ed è quasi un miracolo che i Celtics, sul finire del secondo quarto, riescano a ridurre il gap chiudendo sotto di 12 punti.
Boston capisce che per riportarsi in partita deve iniziare a difendere meglio e il terzo quarto permette ai padroni di casa di ritornare in corsa chiudendo sul -6 (67-61). Trascinati da un immenso Kevin Garnett che non si vedeva a questi livelli dalla stagione del titolo 2008 della franchigia del Massachusetts a 9 minuti dalla fine i Celtics si portano sul -1 (69-70 con il canestro di Rajon Rondo). Sembra fatta per il riaggancio e conseguente sorpasso agli eterni nemici gialloviola ma qui sale in cattedra l’inatteso protagonista: Fisher segna 4 canestri consecutivi e con 11 punti ottenuti con 5 tiri segnati nell’ultimo periodo si prende letteralmente la squadra sulle spalle e la porta alla vittoria: il sipario cala a 48 secondi dalla sirena, quando la guardia 35enne resiste al tentativo di fallo di 3 avversari per 2 punti a cui si somma il libero supplementare. Boston va al tappeto! Lakers di nuovo in vantaggio.
Per i Celtics grande Kevin Garnett con 25 punti e 6 rimbalzi, bene Glen Davis che ha cercato di mantenere i suoi compagni in partita durante lo show di Fisher segnando 12 punti, buon contributo sui 2 lati del campo di Tony Allen con 7 punti e un’ottima difesa. Le note dolenti provengono da Paul Pierce (15 punti ma quasi tutti segnati a tempo perso quando Los Angeles ormai veleggiava verso il successo), orrendo Ray Allen che in sole 48 ore passa da uno strepitoso record NBA ad una serata incredibilmente nera segnando solo 2 punti (su tiri liberi) e mettendo assieme un inguardabile 0/13 dal campo con conseguente 0/8 da 3. Fuori partita anche il formidabile playmaker biancoverde Rajon Rondo che dopo la spettacolosa prova di Los Angeles rimane un pò anonimo con soli 11 punti, 8 assist e una regia non degna del suo nome e molto lontana dai livelli ai quali ci ha abituato.
Per i Lakers ci sono 29 punti di Kobe Bryant che dopo un inizio sfavillante ha un pò perso la mano con l’incedere dei momenti caldi (cosa molto strana per lui che è in quei frangenti che si esalta e si erge ad assoluto protagonista e dominatore) dovendo sfruttare 29 tiri per il suo bottino personale. 13 punti e 10 rimbalzi per un Gasol sempre consistente, bene Lamar Odom dalla panchina con 12 punti, 5 rimbalzi e la precisione assoluta dal campo (5/5), Bynum contribusce con 9 punti e 10 rimbalzi, Artest segna solo 2 punti dedicandosi anima e corpo alla difesa sugli avversari ma il protagonista assoluto è Fisher: 16 punti, decisivo nei momenti che contano, è sembrato di vedere gara 4 della Finale dello scorso anno quando le triple di Derek “il Pescatore” contro gli Orlando Magic regalarono prima il pareggio per il supplementare e poi la vittoria per il 3-1 nella serie in una partita dominata da Orlando e che sfuggì ai Magic quasi senza un motivo. O meglio, il motivo c’era ed aveva un nome, quello di Derek Fisher. Così come quest’anno!
Risultati NBA dell’8 giugno 2010
Boston Celtics – Los Angeles Lakers 84-91
–> Bos: Garnett 25, Pierce 15, Davis 12 – Lak: Bryant 29, Fisher 16, Gasol 13
LA SERIE DELLA FINALE NBA:
Lakers-Celtics 2-1