Una serie che sembrava potersi chiudere facilmente, quella con i Phoenix Suns, e che invece in un batter d’occhio è stata rimessa in bilico dalla squadra dell’Arizona che ha pareggiato la serie sul 2-2 sfruttando le 2 partite interne; nervosismo a fior di pelle che qualche rete televisiva ha mandato in visione negli Stati Uniti; esigenze di mercato non proprio chiare che rendono il futuro incerto e labile. Ecco tutti gli argomenti che stanno portando i Los Angeles Lakers ad affrontare uno dei periodi più difficili della stagione!
E il tutto è sfociato nelle minacce di coach Phil Jackson, che secondo i bene informati sarebbe pronto a lasciare la “Città degli Angeli” se ci dovessero essere tagli ai costi di gestione e sui stipendi.
Se infatti il proprietario della franchigia gialloviola, Jerry Buss, dovesse tagliare i costi, lo stipendio di Coach “Zen” si decurterebbe da 12 a 10 milioni di dollari. Interrogato da alcuni giornalisti in merito, il capo allenatore dei Lakers ha preferito restare molto vago dicendo che non ha ancora avuto modo di parlare con la dirigenza per affrontare la situazione.
Pesa su tutto ciò come un macigno anche la serie contro i Phoenix Suns nelle finali di Western Conference: nella notte infatti i Suns e in particolar modo gli uomini in panchina di Alvin Gentry hanno pesantemente surclassato quella di Jackson regalando il 2-2 per la perfetta parità. Nell’ultimo quarto, per la prima volta forse nella storia, si è assistito ad un Jackson furibondo (verso Pau Gasol tra l’altro) nel chiamare un time-out.
Ma se veramente questa situazione di nervosismo dovesse portare il coach 10 volte campione NBA (6 con i Chicago Bulls, 4 con i Lakers i suoi titoli in carriera) ad abbandonare la panchina gialloviola, dove potrebbe andare?
Si vocifera in queste ore di un possibile interessamento verso i New Jersey Nets che grazie al nuovo proprietario e allo spazio salariale potrebbero allestire una super formazione in grado sin da subito di competere per i più grandi traguardi, ancor di più se si riuscisse nell’impresa di strappare LeBron James a Cleveland e alle altre concorrenti in gioco sul numero 23 dei Cavs. Nella sua carriera Jackson ha allenato sempre i giocatori più forti e dominanti in quel momento e stiamo parlando di Michael Jordan, Shaquille O’Neal e Kobe Bryant, allenare anche “LBJ” non sarebbe una sfida di poco conto.
Di altre panchine non si può parlare, per ora l’unica esclusa direttamente è stata Chicago che in queste ore è intenta a cercare un nuovo capo allenatore. Jackson infatti ha detto che non ha intenzione di tornare ai Bulls ed ha chiuso la porta ad un possibile ritorno nella “Città del vento”.
Ma il momento della verità dovrebbe essere comunque vicino e tra poco potremmo avere notizie più chiare sul futuro dell’allenatore che ha lasciato un segno indelebile nella storia della NBA.