E’ durato oltre 5 ore l’incontro tra proprietari e giocatori per cercare di porre fine al lockout che ormai dura dal primo di luglio. Il meeting, avvenuto a New York, ha lasciato sensazioni positive (anche ieri c’era un timido ottimismo, leggi l’articolo). Per ora comunque nessun accordo, ma lascia ben sperare il fatto che ci possano essere ulteriori incontri sia domani che nei prossimi giorni. Ne’ il commissioner David Stern, nè il rappresentante dei giocatori Derek Fisher si sono sbilanciati con i commenti subito dopo la riunione ma i volti erano molto distesi, secondo le informazioni provenienti dai giornalisti presenti sul luogo. Questa la breve dichiarazione rilasciata da Stern:
- “Ci incontereremo ogni volta che ne avremo la possibilità per cercare di limare la distanza che ci separa, ma per ora non si può dire se le cose vanno bene o male“
Questo il commento di Fisher:
- “Ovviamente il fatto di poterci incontrare con maggior frequenza è una cosa positiva. Però al momento non si può dire, o è difficile dire, se stiamo andando nella direzione giusta. Finchè l’accordo non è concluso, non c’è accordo. Il tempo è sempre di meno ma questo non vuol dire che sia finito. Continueremo fino alla fine a fare del nostro meglio affinchè si possa trovare una soluzione“.
Intanto pare che ci sia la possibilità di vedere un Draft “allargato” a 3 giri (attualmente sono solo 2) con enormi vantaggi per le squadre ultime classificate per cercare di equilibrare i valori del campo, questa è solo una delle proposte fatte dai proprietari per cercare di risollevare le sorti dei team con meno appeal negli States. Insomma c’è tanto lavoro da fare ma le premesse per un eventuale accordo ci sono tutte.